Giovedì 10 Agosto 2017 - Il Santo del giorno: San Lorenzo, Diacono e martire

Il tempo... ieri - NON CI SONO STATi capovolgimenti metereologici. Il caldo ha imperversato con punte elevate, anomale in zone di montagna. Aria fresca solo in serata. Temp: mass. 34,9°C; min. 18,8°C; attuale 22,5°C (ore 23,30)
 
   convegno medico
xx congresso multidisciplinare
INVECCHIARE IN SALUTE
IL RUOLO DELL’UNIVERSITA’

SCANNO - Il 15 e 16 settembre si svolgerà a Scanno, nell’Hotel Miramonti, il XX Congresso Multidisciplinare dal titolo “Invecchiare in salute, il ruolo dell’Università”, organizzato dal CIRCOLO DEI CHIRURGHI ABRUZZESI: Ardito G., Avenia N., Campana F.P., De Toma G., D’Ugo D., Gaspari A.L., Giuliante F., Nuzzo G., Persiani R. con il contributo della Cotas. I temi medici di discussione sono stati scelti dal Comitato Scientifico, composto da Amicucci G., Ardito F., Colangelo E., Di Sebastiano P.L., Di Stefano P.L., Contegiacomo P., Di Lorenzo N., Lombardi C.P., Moscato U., Revelli L., Sabatini F., Sanguinetti A., Vellone M. Nell’ambito dei due giorni si svolgerà la IX edizione del Premio Internazionale di Fotografia “SCANNO DEI FOTOGRAFI 2017”.
Vincitori delle precedenti edizioni: Lynn SAVILLE (New York), Jill HARTLEY (Città del Messico), Giovanni MARROZZINI (Fermo), Stefano SCHIRATO (Pescara), Mazen JANNOUN (Beirut), Claudio MARCOZZI (Porto San Giorgio), Antonella MONZONI (Modena), Danilo SUSI (Termoli). Tra le tavole rotonde, al di fuori dei temi medici, segnaliamo: “LA CULTURA DELL’ARTE DECORATIVA IN ABRUZZO”, Relatori: Alfonso BARBARISI, Pasquale CARANFA, Paolo DE NARDIS, Francesco DEL FATTORE, Giulio ROLANDO.
 
    festival
FIORETTA MARI AL FESTIVAL DI TAGLIACOZZO
L'ULTIMA SIGNORA DEL TEATRO ITALIANO

Il Festival è orgoglioso di ospitare una delle ultime Signore indiscusse del Teatro italiano, Fioretta Mari in uno spettacolo straordinario che ripercorre la storia della letteratura italiana da Dante Alighieri in poi.  Ad accompagnare la Mari le prime parti dell'Orchestra Filarmonica di Benevento, orchestra resident del Festival. L’attrice, che gia' aveva lavorato con Jacopo Sipari diverse volte a Roma, giunge per la prima volta a Tagliacozzo per un momento di grande poesia.La sua carriera di attrice inizia prestissimo, dimostrandosi subito una bambina prodigio, collaborando con grandi attori teatrali e cinematografici quali Turi Ferro, Oreste Lionello, Vittorio Gassmann, Jean Louis Barrault, Madeleine Renaud, Leo Gullotta, Massimo Troisi, Aldo Giuffré, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Pino Caruso e Mario Scaccia. Oltre che per i suoi spettacoli teatrali (più di 150, nelle più importanti città del mondo, da New York a Londra, da Parigi a Mosca, passando per Berlino, Rio de Janeiro, Budapest e Montevideo), ha acquisito molta fama, soprattutto fra i giovani, grazie al programma tv Amici di Maria De Filippi, in onda su Canale 5, in cui ha svolto il ruolo di insegnante di dizione e recitazione. Dal 2009 insegna presso lo Strasberg Institute di New York city, dove ha portato il metodo d'insegnamento della Commedia dell'arte.
 
   sibi/confcommercio
Sulle spiagge abruzzesi
“Decora per un amico in riva al mare”

Grande successo sulle spiagge abruzzesi dell’iniziativa benefica “Decora per un amico in riva al mare” interamente finanziata dal SIB/Confcommercio e organizzata in collaborazione con la Fondazione Contessa Lene Thun Onlus che da anni realizza laboratori gratuiti per bambini in contesti ospedalieri e di disagio pediatrico in genere.
Sull’intero litorale tantissimi concessionari di Casalbordino, Torino di Sangro, Fossacesia, Francavilla al Mare, Pescara, Montesilvano, Silvi, Pineto, Roseto, Giulianova hanno offerto a tanti piccoli bagnanti un kit contenente un oggetto di ceramica Thun da colorare, un grembiule, i colori e un diploma con la denominazione “Decora per un amico in riva al mare”.
 
   da flaturno
PENSIERINI… misericordiosi

Si sta avvicinando il periodo in cui l'Urna contenente le sacre spoglie di San Domenico arriva a Vilialago, ma continuano le sterili polemiche già manifestatesi nel corso dell'assemblea del 23 giugno u.s. Anche i villalaghesi che non hanno partecipato all'assemblea (e siamo stati tanti) sono riusciti ad avere un'idea abbastanza precisa della discussione assembleare. Il merito va attribuito al "giornalista impreparato", che impreparato non è, e "all'avvocato pasticcione" che, sinceramente, non si sa perché è pasticcione. Hanno descritto lo svolgimento dell'assemblea, pur nell'evidente diversità di esposizione, con dovizia di particolari, con intensa partecipazione e con acute e taglienti battute che, tuttavia, sono state contenute nell'ambito di una giornalistica critica costruttiva. L'assemblea doveva essere produttiva: si trattava di offrire la propria collaborazione per la realizzazione di un evento eccezionale. Egoismi e eccessi verbali hanno preso il sopravvento: dall'assemblea costruttiva si è passati a quella stoltamente parolaia. Alcuni dimenticavano che l'assemblea non era, e non è , un insieme di parole tanto per parlare, tanto per aprire bocca, dette per stupire i presenti e meravigliare, poi, gli assenti, per ferire quelli che la pensavano diversamente e creare situazioni imbarazzanti e disagevoli, malintesi e litigi. E' avvenuto che, al di la delle parole dette a sproposito, non si è riusciti a comunicare, ad ad scoltare con semplicità le ragioni, le motivazioni degli altri. Nell'assemblea,ci è parso di capire, si è molto parlato ma poco ascoltato. C'era evidentemente poca o niente stima per chi parlava; c'erano tanti, forse troppi, pregiudizi, preconcetti che aleggiavano nella sala consiliare. Si è giunti al paradosso che i partecipanti attori non ascoltavano ma volevano soltanto essere ascoltati. Le interruzioni altrui facevano perdere il filo del discorso e anche la pazienza di chi parlava. E' mancata la sopportazione vicendevole, è mancato un attimo di riflessione, è mancata la pausa, è mancato un attimo di silenzio: ogni parola, per essere compiutamente compresa, necessitava del silenzio per penetrare nei cuori e illuminare le menti di chi ascoltava. L'assemblea doveva servire per discutere con intelligenza. Discutere significava esaminare, elaborare,sviluppare con sapienza i diversi ragionamenti in modo da pervenire ad una conclusione condivisa e costruttiva. Cosa che puntualmente non è avvenuta. Si pensava che l'accesa discussione fosse conclusa. Proprio per niente. La minoranza ha scritto a rime sparse, la maggioranza ha risposto con rima non baciata, la minoranza ha riscritto con rima obbligata, la maggioranza, prima o poi, risponderà con rima leonina. Trascorreremo l'estate a rimare contro e ,nel frattempo, si spera che la rima labiale taccia. E così invece di impegnarci per l'evento straordinario, abbiamo sprecato tempo e preziose energie per sciocche motivazioni. Abbiamo rifiutato di prendere la strada della santità che San Domenico ci aveva indicato: "Fratelli e figli vi comando di amarvi reciprocamente", per scegliere quella più facile e scarsamente premiante della litigiosità. Non solo non ci amiamo reciprocamente, ma sciaguratamente nemmeno ci sopportiamo vicendevolmente. Ogni occasione è buona per manifestare il proprio distinguo: non una varietà di idee utili, provenienti da diversi punti di vista, e convergenti verso un medesimo scopo, ma un distinguo tanto per essere diversi senza poter costruire niente di buono. Alla Villa il fine dell'unità, della fattiva collaborazione difficilmente si raggiungerà; al contrario sicuramente se ci si abbandona alla litigiosità e all'alterigia facilmente si raggiungerà la fine, cioè la disgregazione sociale. Da una parte San Domenico con amore ha costruito monasteri ed ha dato origine alla nostra Villa,                      
dall'altra c'è chi invece cerca di distruggere con odiosi comportamenti la comunità villalaghese. Considerato che non siamo riusciti a essere ubbidienti a San Domenico, cerchiamo, almeno, in questi giorni di attesa e nel periodo di permanenza delle sacre spoglie, di fare voto di essere in futuro più misericordiosi: sopportare le persone, che si presume, ci molestano e non solo nella vita civile ma anche in quella politica. Infatti molesta è la persona che ci è di impiccio/che è inopportuna, che provoca• con la propria azione un'irritante sensazione di disagio sia sociale che politico, che, in altre parole più semplici e colorite, ci rompe le scatole/e qualche volta, anche a fin di bene. L'opera di misericordia non significa che bisogna subire tutto passivamente, ma distinguere, di volta in volta, che cosa è più utile per Villalago e cosa,invece, è utile per il proprio egoismo e per gli interessi personali e politici. Nella convivenza civile,nelle assemblee, nei consigli comunali, c'è sempre una parte che bisogna sopportare: non si può e non si deve eliminare il peso dell'altra parte, né si possono rompere le relazioni sociali e politiche: si ferirebbe gravemente la democrazia. L'altra parte si accetta così com'è in modo che la comunità possa continuare ad esistere, a manifestare la propria vivacità di idee e di contenuti. Tutti devono essere disposti a sopportarsi a vicenda anche perché la Vi% necessita indistintamente delle fresche energie dei suoi figli per cercare di risolvere i suoi annosi problemi. Si sa che la sopportazione è la virtù dei forti e che il sopportare è qualcosa di attivo che esige il senso di equilibrio. Pertanto non è necessario essere equilibrista, è necessario essere in equilibrio con se stessi per poter sostenere quelli che,forse, non hanno equilibrio o che/ogni tanto o spesso, a seconda dei casi, tendono a perderlo. Il sopportare significa avere il controllo degli impulsi irrequieti, non significa affatto subire, essere passivi. Ci vuole pazienza intesa come capacità di essere moderati e riflessivi. Riflettere significa prendersi il tempo necessario per elaborare, in tutte le sfaccettature possibili, le insinuazioni, le provocazioni, le contestazioni. Ci vuole pazienza, pazienza, pazienza! Naturalmente sempre per il bene esclusivo della nostra amata Villalago. FLATURNO

Chiedo scusa a Flaturno se chioso i suoi pensierini.
Quella del 23 giugno non è stata un’assemblea rivolta a tutta la cittadinanza, ma un incontro, voluto dal sindaco, con il Parroco, la confraternita, le associazioni di Villalago e il “Gruppo di cittadini volontari”. Non c’erano tutte le associazioni invitate e solo una di queste ha presentato un programma. Tutti hanno ascoltato attentamente. I toni di voce si sono alzati per altre situazioni che non avevano nulla a che vedere con l’ordine del giorno. Se i Villalaghesi fuori sede e quelli non presenti alla riunione hanno travisato i fatti, la colpa è senz’altro del “giornalista impreparato” e dell’”avvocato pasticcione”.
Mi permetto di fare osservare a Flaturno che Unità e Condivisione sono parole vuote se non c’è un percorso formativo per arrivare a queste finalità, che innestano la “Cultura dell’accoglienza” dell’altro, ritenendola persona libera di esprimere idee, opinioni e valutazioni, siano esse positive o negative.
San Domenico non fa di questi miracoli, perché Dio ha dato all’uomo la libertà del suo destino.
Accetto la “romanzina”, ma non giudicate così “infelicemente” coloro che vivono in paese 365 giorni all’anno. Meriterebbero più rispetto, perché sono gli unici a presidiare e a far vivere questo territorio. (R. G.)
 
    villalago
 
    villalago
Presentazione del libro
sabato 12 agosto, alle ore 22,00
Nel sagrato della chiesa
parrocchiale di villalago

Saranno presenti con l’autore

Mons. Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita della Chiesa
di Ancona-Osimo

Dott.ssa Rosanna Tuteri, funzionario della Soprintendenza
per i Beni Archeologici dell’Abruzzo

Prof.ssa Agnese De Angelis, archeologa degli scavi al Monastero

INTERMEZZO MUSICALE: Sonate per flauto
M° Mazàr PéshtaniE