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Lunedì 19 Giugno 2017 - Il Santo del giorno: San Romualdo, Abate
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Il tempo... ieri - Un freddo vento CI ha accompagnato per tutta la giornata. Cielo attraversato da nuvole passeggere. Gradi di calore
in calo. Notte stellata. Temp: mass. 23,2°C; min. 11,1°C; attuale 15,3°C (ore 23,30)
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canto lirico
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Inizia a Sulmona
il FESTIVAL C.O.S.I.
(Centre of Opera Studies in Italy)
Da oggi, 19 giugno, studenti universitari e laureati in Musica delle Facoltà più prestigiose del Canada saranno in città per la nona edizione del Festival del Cosi che si concluderà il prossimo 16 luglio. Nella patria del bel Canto i giovani nordamericani
vivranno un’esperienza di arricchimento culturale e perfezionamento formativo, in uno
scenario, come quello sulmonese, congeniale per la sua solida tradizione
culturale, anche nella lirica. Accanto agli studenti e laureati, selezionati in
un lungo e importante tour in Canada, il festival porterà artisti di rango in ambito operistico come
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il professore Darryl Edwards, direttore della Facoltà di Musica dell’Università di Toronto.
La direzione esecutiva dell’importante appuntamento culturale nel capoluogo peligno sarà affidata anche quest’anno alla magistrale esperienza della professoressa Tania Puglielli, direttrice
dei centri di formazione linguistica The English di Sulmona e British
Institutes di Avezzano. Gli ospiti nordamericani, durante il mese di permanenza
a Sulmona, frequenteranno corsi di canto e recitazione accanto a corsi di
lingua e cultura italiana. Il periodo di soggiorno e studio in Valle Peligna
culminerà con la rappresentazione di tre opere liriche, il “Don Giovanni” di Mozart, “L’elisir d’amore” di Donizetti e “Suor Angelica” di Puccini.
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mostre
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Le Metamorfosi del segno di Camilla Palazzese
Incisioni disegni e libri d'artista
Spazio MAW di Via Morrone 71, Sulmona, in collaborazione con la Scuola di Grafica d'arte
dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, domenica 25 giugno alle ore 18,00,
nel Giardino del Polo Universitario (ex Caserma U. Pace), inaugurazione della
mostra di Camilla Palazzese. Sono 44 opere e 4 lavori in forma di libro
dedicate al tema delle trasformazioni, ispirata dalle Metamorfosi di Ovidio.
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editoriale
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IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Al poeta Marco Notarmuzi
Quando muore un poeta
al mondo c’è meno luce
per vedere le cose. (A. Merini).
Si resta più al buio nella propria anima, perché una fiammella si è spenta per andare nel mondo. Con la morte di Marco Notarmuzi, Scanno e tutti
noi abbiamo perso la voce dei nostri sentimenti che ci parlava nella lingua
materna, il dialetto, fatto di suoni linguistici, che ci hanno cullati e
allevati. Non solo poeta, ma anche cultore della storia delle tradizioni
popolari del suo paese. Era considerato uno dei maggiori poeti dialettali
contemporanei e attento ricercatore e studioso della storia di Scanno con una
scrittura raffinata e ricercata nel lessico e nella forma. Lo confermano i suoi
legami forti, importanti e duraturi con il mondo accademico e della Storia
Patria, nonché i numerosi attestati di merito che gli sono stati assegnati. Il vivido
interesse per il suo paese lo rendevano prolifico di sentimenti e di idee, che
il suo ingegno poetico trasfondeva in liriche e in preziosi libri di storia. Un
particolare afflato l’aveva con Romualdo Parente, poeta scannese del Settecento-Ottocento, tanto da
scrivere un libro sulla sua poesia dialettale. Non sto qui a declinare i titoli
delle sue opere, che sono numerose. Per alcuni anni è stato professore di storia delle tradizioni popolari nell’Università dell’Aquila.
Ho avuto l’onore di essere stato suo amico e di essere stato ammesso a frequentare la sua
casa. Mi è stato prodigo di consigli preziosi per la mia attività di giornalista, essendo stato egli per molti anni redattore del giornale “La Foce” di Scanno. Gli sono stato vicino durante la sua malattia e nei giorni in cui
era ricoverato alla RSA di Villalago.
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L’ho visto spegnersi lentamente. Mi sono addolorato per lui. In compenso ho
appreso come un poeta sa aspettare con rassegnazione e fierezza la morte. Aveva
dolori in tutto il corpo, ma mai un segno di disperazione, un urlo, un pianto.
La morte stessa ha reso poesia. Addio, Marco! (R. G.)
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economia
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ANALISI CONGIUNTURALE
DEL MERCATO DEL LAVORO
IN ABRUZZO nel I trimestre 2017
di Aldo Ronci
Tra il IV trimestre 2016 e il I trimestre 2017, gli occupati hanno registrato una flessione di 18.000
unità. In valore percentuale il decremento è stato del 3,7% di gran lunga superiore al dato nazionale che ha segnato una
diminuzione dello 0,4% Il decremento di 18.000 occupati è frutto di due variazioni di diversa intensità: una flessione più lieve di 6.000 unità dei dipendenti e un’altra più pesante di 12.000 unità...
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wilderness
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PICINISCO (Frosinone)
LAMPEDUSA (Trapani)
DUE ESEMPI CHE DOVREBBERO
FAR RIFLETTERE
Pochi giorni prima delle elezioni amministrative c’è stato un Sindaco uscente (Picinisco, FR) che, al contrario di tanti altri
candidati alla rielezione, ha avuto il coraggio di portare in Consiglio
comunale la proposta di un’Area Wilderness a tutela di una parte del proprio territorio comunale e per
cautelarsi contro un’ipotesi di ampliamento di un Parco Nazionale. Onore al merito: Marco Scappaticci
è stato rieletto.Al contrario, la Sindaca uscente di Lampedusa aveva appoggiato e
forse preteso l’istituzione del solito inutile e, soprattutto, non meritorio, Parco Nazionale
(finora rimasto sulla carta dal punto di vista politico-finanziario, ma
presente come una spada di Damocle sulla testa dei cittadini: decreto del
giugno 2016 ma in pendenza di attuazione). Disonore al demerito: Giusi Nicolini
non è stata rieletta! Due esempi, magari casuali, ma che dovrebbero far riflettere
tutti i Partiti politici ed i loro personaggi, specie quelli sempre sensibili
all’idea di istituire enti inutili o di dichiararsi paladini in difesa degli animali
credendo così di difendere La Natura e di dimostrarsi ecologisti. Esempio che dovrebbero far
capire che anche il mondo rurale è un bacino di voti; che magari non è confrontabile con quelli urbani delle grandi città che del mondo rurale hanno dimenticato tutto sebbene ne usufruiscano
quotidianamente sui loro deschi, ma è un bacino di voti che a volte può fare la differenza. Il piccolo Comune di Picinisco, che dal 1923 subisce il
Parco Nazionale d’Abruzzo, ha deciso di opporsi ad un ventilato “ampliamento mascherato” dietro l’astrusa (per il popolo locale) denominazione di Area contigua (che le autorità regionali e ministeriali potrebbero volergli imporre contro la loro volontà amministrativa), lo scorso maggio ha deliberato prima la sua volontà di non fare parte di questa fantomatica “Area contigua” che la legge sui Parchi Nazionali, sia quella esistente sia quella in
discussione al Parlamento, vorrebbe costringere i Comuni a dotarsi; ciò facendo mettendo le mani avanti per un eventuale ricorso avanti la Corte
Costituzionale ed il
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Consiglio di Stato (in più di un caso hanno sentenziato che senza l’assenso dei Comuni non si possano istituire aree protette governative).
Successivamente, anche per dimostrare la volontà di salvaguardare i proprio territori di alto valore ambientale, Picinisco ha
deliberato la designazione di un’Area Wilderness di oltre 1.000 ettari, estesa dai confini del Parco Nazionale a
comprendere la parte di territorio selvaggio che ancora non ne fa parte e che
ricade nell’ambito di un’Azienda Faunistico Venatoria dove i cacciatori locali possono praticare la loro
attività come prevede la legge e come lo Stato garantisce agli utenti che versano una
tassa a questo scopo.Il piccolo Comune di Lampedusa invece, che già subisce gli impattanti problemi dei continui sbarchi di emigranti dall’Africa, sperava di godere di finanziamenti pubblici e di “cadreghe” (leggasi posti di potere), accogliendo la proposta dei soliti “parchisti” (perlopiù anticaccia e fautori di un turismo sempre più invadente, perché porterebbe soldi a prescindere dai danni che arreca a fauna e ambiente), e del
Ministro dell’Ambiente, aveva dato il consenso ad un nuovo, ennesimo (ed inutile!) Parco
Nazionale. Il decreto era stato approvato nel giugno del 2016: ma non era mai
stato attuato (forse proprio nel timore che la gente si rendesse conto del suo
aspetto negativo in vista delle imminenti elezioni!). Evidentemente i cittadini
di Lampedusa hanno comunque intravisto la trappola, prevedendo e ben sapendo
che LORO, e non il municipio, ne avrebbero pagato lo scotto (anche perché già pagano quello di essere, sempre d’autorità, “Patrimonio dell’Umanità”). E così la tanto esaltata Sindaca ecologista, pacifista e terzomondista (così l’hanno definita i media) non è più tale! Ora si dice che aspetti un posto in qualche Partito!
La Natura non la si protegge sulla testa dei cittadini che ne sono proprietari
da sempre, ma con il loro consenso e con il legittimo rimborso reale (non a
chiacchiere o con promesse di sviluppo!) per le eventuali rinunce che devono
fare per soddisfare le altrettanto legittime esigenze culturali della Nazione e
di tutto il popolo. Così avviene nelle Nazioni a democrazia compiuta. Imparino, i politici TUTTI! Franco Zunino, Seg. Generale Ass. Wilderness
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abruzzo
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arte
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Con Italia Nostra valorizzazione
degli eremi abruzzesi
attraverso l’arte contemporanea
Valorizzare gli Eremi abruzzesi attraverso l'arte contemporanea: EremiArte è un progetto nato da un'idea di Marco Brandizzi, Direttore dell'Accademia di
Belle Arti di L'Aquila, curato dai docenti Maurizio Coccia, Enzo de Leonibus e
Silvano Manganaro e realizzato dalla stessa Accademia. Per l'edizione 2017 sono
stati invitati dieci artisti di levatura internazionale cui è stato richiesto di confrontarsi con un soggetto vivo, piuttosto che con un
contenitore da riempire di manufatti artistici; ossia di impegnarsi in un
processo di ascolto e comprensione dell'habitat, prima di restituirlo in forma
di esperienza artistica. "L'idea generale è quella di formare un percorso escursionistico degli eremi" scrive uno dei
curatori. Il progetto è volto alla riscoperta dei luoghi storici legati alla spiritualità dei romitaggi dell'Appennino centrale per rendere attuale il messaggio
universale di spiritualità, ecologia e civiltà.
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Fondi Por-Fesr 2014-2020
per la tutela delle risorse naturali
Sono in totale 36 i progetti ammessi al finanziamento, con 74 enti beneficiari (36 capofila e 38
enti aggregati). Ad annunciarlo l'assessore regionale Donato Di Matteo.
"Intanto va rimarcato che per la prima volta la Regione Abruzzo dà vita ad un bando e ad una graduatoria per risorse destinate alle aree protette.
Il secondo aspetto importante - spiega Di Matteo - è quello di aver introdotto una tempistica che a breve ci metterà in condizione di rendicontare le opere entro l'estate del 2018. Il terzo
aspetto riguarda il fatto che queste opere potranno contare su una strategia
complessiva che ci farà così muovere nella direzione della valorizzazione delle aree protette, in ragione di
una strategia che vuole portare ad una crescita dell'attrattività turistica e promozionale della nostra regione, anche attraverso una strategia
che leghi il turismo a queste realtà interne d'Abruzzo".
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necrologio
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L’ultimo saluto al poeta
Marco Notarmuzi
SCANNO - Ieri pomeriggio la Chiesa Madre ha accolto le spoglie mortali del prof. Marco
Notarmuzi, l’ultimo poeta dialettale scannese, per la cerimonia funebre, officiata dal
parroco e da padre Alfiere Ubaldi. A tesserne il ricordo è stato don Carmelo, suo amico e assistente spirituale. A fine celebrazione
Eustachio Gentile ha rievocato il suo operato nel giornale “La Foce”, da lui fondato con altri amici nel 1944. Dante Tarullo, suo amico degli
incontri serali in sagrestia, ha declamato con sentimento e densa emozione una
sua poesia: “Serena”.
Marco se n’è andato silenziosamente sabato scorso. La luce del sole non era ancora penetrata
nella sua camera della RSA di Villalago, in quel letto che da alcune settimane
non aveva più lasciato. Sentiva la morte passargli accanto, ogni qual volta il suo fisico
subiva gli alti e bassi, ma la sua ripresa era sempre sorprendente sì da poterci scherzare, con quell’aria canzonatoria con cui egli stesso aveva trattato questo tema nei suoi versi. A volte,
consapevole del suo stato e dei suoi 94 anni, i suoi pensieri si facevano cupi,
ma all’istante riusciva a dissolverli con un sorriso per quelle persone che gli stavano
accanto, per non intristire il suo amato Stefano, per i suoi angeli custodi,
come egli chiamava chi lo aiutava a mangiare. Bastava fare un cenno delle sue
poesie per vedere illuminarglisi gli occhi e sentirlo declamare i suoi versi più belli. Tanto amava l’espressione “era murzente”, del suo conterraneo Romualdo Parente, che l’aveva mutuata in una sua poesia.
A questo poeta dialettale del Settecento si era dedicato per scrivere,
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a 90 anni, la sua ultima opera: “L’Arcadia di Romualdo Parente”. Le sue poesie sono contenute nelle raccolte: “Serena”, “Le Cinciallegre”, “E’ l’Alba”. Alla maniera di Marziale ha scritto gli “ Epigrammi”, si è dedicato alla raccolta di “I nostri proverbi” (2111 proverbi in dialetto scannese), ha scritto sul “Costume delle donne di Scanno”, “La Pastorizia a Scanno” , ma è con “Eustachio e Tecanera”, testo adottato anche nella scuola media, che ci fa rivivere le tradizioni
popolari del suo paese, così come egli le aveva vissute nella sua fanciullezza e nella sua gioventù.
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