Sabato 4 Febbraio - Il Santo del giorno: San Nicola Studita, Abate

Il tempo... ieri - E’ stato un andirivieni per tutta la giornata di nuvole, sole e vento. La pioggia, come annunciata dalle previsioni metereologiche, è arrivata a notte. Temperature: mass. 9,4°C; min. 3,8°C; attuale 5,9°C (ore 23,30)
 
    airc
le "ARANCE della SALUTE"
Arrivano oggi a L’Aquila

l'Associazione per la Ricerca sul Cancro è oggi a L’Aquila per la raccolta fondi per finanziare il lavoro dei numerosi ricercatori, con la distribuzione delle "ARANCE della SALUTE" simbolo dell'alimentazione sana e protettiva grazie alle loro straordinarie proprietà. La giornata a L'Aquila è stata spostata al 4 Febbraio per adesione alla giornata di lutto cittadino proclamata dal Sindaco per il giorno 28 gennaio u.s.
Protagonisti della giornata saranno numerosi giovani studenti che provvederanno alla distribuzione delle "ARANCE della SALUTE" nelle seguenti postazioni:
L'Aquila - via Savini - presso il Supermercato "CARREFOUR"
L'Aquila - località Campo di Pile - presso il Centro Commerciale "L'AQUILONE"
L'Aquila - località Campo di Pile - presso il Centro Commerciale " IL GLOBO".
 
    libri
Paolo Restuccia, Io sono Kurt
Romanzo Edito da Fazi Editore
trasgressione, progetti per il futuro, ragazze. Tra tutte, Anna, un amore mai del tutto dimenticato, un sentimento ancora vivo e una storia finita troppo presto di cui ora riaffiorano i dettagli. Nella misteriosa e decadente pensione Ghega dove alloggia il protagonista, il passato tornerà a disturbare la quotidianità di Kurt, ex dj in fuga, fornendogli una chiave di lettura inedita per ripensare agli avvenimenti dei propri vent’anni. Ormai annoiato e quasi disilluso, l’uomo sarà capace di riscoprire se stesso dopo una discesa agli inferi tra personaggi bizzarri e pericolosi, in una storia trascinante di sesso, ricatti e debiti.
il romanzo di Paolo Restuccia, “Io sono Kurt", edito da Fazi Editore, verrà presentato oggi, ore 18,00, all’Aquila al Palazzetto dei Nobili. Lo presenteranno Carlo Gizzi, Noemi Cococcia e Wally De Vincentis. Sarà presente l’autore.
La storia è quella di Andrea Brighi, detto Kurt, in viaggio verso la Svizzera per un trasporto illegale di valuta. Improvvisamente devia per Trieste in seguito all’incontro fortuito con Stefano Zanchi, alias Diavolo Biondo, suo ex amico nonché datore di lavoro più di vent’anni prima a Radio Punto Nord. Tornano a galla così i ricordi di un tempo in cui i due uomini passavano le giornate scambiandosi emozioni, spesso forti e all’insegna della
 
    mostre
MARCELLO MARIANI,
MATTIA MORENI
“nuovi princìpi
di figurazione 1970-1974”

Nello “Studio Mariani Gallery” a L’Aquila sono in mostra sei opere di Marcello Mariani e cinque opere di Mattia Moreni del periodo che va dal 1970 al 1974. I due artisti rappresentano nelle esperienze pittoriche dei primi anni ’70, due esempi di libertà poetica e formale, per alcuni aspetti coincidente. Accantonata per un breve periodo la pittura informale, procedono con originalità verso le derivazione figurativa. Mutazioni di colore, ombre ancestrali, tagli, ferite, campiture dai colori diafani.
 
    concerti
Recital della pianista georgiana
Kathia Buniatishvili
Domenica 5 febbraio a L’Aquila

Per la prima volta in recital a L’Aquila, presso l’Auditorium del Parco, domenica 5 febbraio con inizio alle ore 18, ospite del cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, la pianista Kathia Buniatishvili eseguirà un programma con pagine di Schubert, Liszt e due fra le più celebri, universalmente note e popolari, sonate di Beethoven: la “Patetica” e la “Appassionata”. La sua carriera ha inizio a soli 6 anni tenendo il suo primo concerto con l’Orchestra da camera di Tbilisi. È stata vincitrice di numerosi premi internazionali e viene regolarmente invitata ad esibirsi dai festival più prestigiosi del mondo. Nel 2011 è uscito per l’etichetta discografica Sony Classical il suo primo album, dedicato a musiche di Listz, seguito da un secondo album, uscito nel 2013, dedicato a musiche di Chopin con l’esecuzione del Primo Concerto con l’Orchestre de Paris diretta da Paavo Järvi. Ha inoltre inciso in trio con Gidon Kremer e Giedre Dirvanauskaite (EMC) e in duo con Renaud Capuçon (Erato). La sua ultima recentissima pubblicazione si intitola: ‘Kaleidoscope’.
 
    inps
Valeria Vittimberga
Nuovo Direttore dell’Inps Abruzzo

Dal 1° febbraio 2017, la Dottoressa Valeria Vittimberga ha assunto la direzione dell’INPS nella regione Abruzzo. Nata il 10/3/1969 a Roma, laureata in giurisprudenza cum laude e specializzata in diritto dell’informatica ed informatica giuridica, avvocato, ha una lunga carriera nella pubblica amministrazione ed in particolare negli enti previdenziali; vincitrice del concorso dirigenziale della Scuola Nazionale di Amministrazione, ha maturato una vasta esperienza da Direttore Centrale prima in INPDAP e poi in INPS nel campo degli appalti e della logistica, e si è occupata della valorizzazione del patrimonio sociale dell’INPS. La Dottoressa Vittimberga assume l’incarico di Direttore regionale INPS nella attuale fase che vede il modello organizzativo dell’Istituto evolversi verso il perfezionamento del rapporto con i cittadini ed i loro rappresentanti attraverso un’attività di consulenza diretta sempre più capillare, efficace ed esaustiva. Il neo Direttore regionale, che sente fortemente l’onore di essere a servizio della comunità abruzzese in questa fase di ripresa dalle gravi calamità naturali che hanno funestato il territorio, intende impegnarsi al massimo affinché l’Istituto nella sua articolazione regionale collochi sempre di più il cittadino al centro della propria azione, e realizzi progetti innovativi finalizzati ad affrontare concretamente i gravi problemi generati dalla generale situazione socio economi-ca, in stretta sinergia con le altre PPAA e con i partner istituzionali presenti nel territorio regionale. (Stefano Caranfa, Direz. regionale Inps)
 
    scanno
L’Ascom-Sulmona chiede interventi
alla Regione e al Comune
per gli impianti scioviari
di Scanno da due anni chiusi

Claudio Mariotti, Presidente di Ascom Fidi-Ascom Servizi Sulmona  chiede alla Regione e al Comune di intervenire a favore di imprenditori, commercianti, artigiani, perché tutta l'economia del paese e' al tracollo. “C’è il rischio concreto - sostiene Mariotti -  che un bacino turistico, negli anni scorsi un fiore all'occhiello dell'Abruzzo, rischia di sparire. Il 90% dell'attività stagionale, infatti, si svolge in inverno con gli impianti di risalita in funzione e da due anni è tutto fermo".
Da una stima di Ascom solo due alberghi su 12 sono regolarmente aperti, B&B e ristoranti in attività soltanto nel week end e con scarsa affluenza e il numero dei lavoratori stagionali diminuito fino all'80%. È una situazione drammatica quella vissuta dagli operatori turistici di Scanno. In condizioni normali il comparto turistico a Scanno occupa fino a 400 persone con contratti stagionali su circa 1.400 residenti, su questo bacino turistico insistono anche i Comuni di Villalago, Anversa degli Abruzzi e Bugnara.  "Ora il numero dei lavoratori è drammaticamente diminuito - rimarca Mariotti - la Regione deve intervenire per tutelare non solo gli operatori, ma anche le aree interne e garantire la loro sopravvivenza.
Chiediamo un confronto con le istituzioni per individuare una soluzione che, a nostro avviso, non è poi irraggiungibile, di fatto non servirebbero cifre enormi ma soltanto un sostegno per garantire l'attività a questi bacini sciistici meno competitivi, perché è impensabile che un impianto di risalita possa restare chiuso per due anni. (Fonte, TV5)
 
    wilderness
HANNO VINTO I “LUPOFILI”
Ed è stato sconfitto il LUPO!

di Franco Zunino
Segr. Generale Ass. Wilderness 

In Italia non è a rischio “il lupo”, è a rischio l’originaria popolazione centro-meridionale del lupo, una delle poche autoctone rimaste nell’Europa sud-occidentale; che non è a rischio di sterminio da parte di cacciatori e allevatori: è a rischio di inquinamento dall’invasione della popolazione di lupi artatamente creata al nord, tra Francia e Piemonte, dove non per nulla la popolazione è cresciuta a dismisura, senza che nessun tecnico o “scienziato” ne abbia spiegato le ragioni e, tanto meno, abbia indagato sulle reali origini di questi lupi. In Francia se non altro una commissione d’inchiesta l’avevano aperta, ed in pratica hanno dimostrato, prendendosene le colpe (cosa rara per i francesi!), che il problema presumibilmente avevano creato loro: da noi il silenzio totale, anche da parte degli “scienziati” con i loro giochini col DNA.
Ora i tanti “esperti” animalisti (perlopiù di cani, gatti e canarini!) parlano di controllo sulla popolazione mediante folli spese per impedire al lupo di aggredire le greggi con poco pratiche e quasi sempre inefficaci barriere fisiche (recinzioni) o teoriche (cani), che di fatto relegano le greggi fuori dai loro pascoli! Oggi, che contro i “muri” sono tutti schierati, si pretendono “muri” per… isolare pastori e allevatori!
I danni dei lupi si riducono solo mantenendo basso il numero dei lupi: non esiste altra soluzione, né alternativa, se non cose momentanee che non risolvono mai realmente il problema. Se vi fossero state le avrebbero da tempo adottate tutte le Nazioni del mondo con popolazioni di lupi, le quali lo hanno capito ed hanno stabilito che solo con il loro contingentamento la società può permettersi di preservarli, come fanno in Norvegia, Finlandia, Svezia, Spagna, USA, Canada, Russia e tutti gli altri Paesi dell’Est e (oggi) Francia, e Svizzera. SOLO L’ITALIA SI SENTE PIU’ FURBA DEGLI ALTRI! Intanto, a pagare i milioni di euro dei danni pensa lo Stato che, al solito, saprà solo alzare le tasse per coprire le spese, anziché ridurre le spese!
Che si mandino esperti negli USA a vedere come in quel Paese proteggono (realmente!) il lupo!
In quanto alla popolazione di lupi del Nord Italia, tra Liguria e Valle d’Aosta (non per caso ai confini con la Francia, paese che ha dato origine a questa popolazione!), essa andrebbe non ridotta del ridicolo 5% ma ERADICATA per palese rischio inquinamento genetico del Canis lupus italicus dell’Appennino. Non c’è quotidiano o servizio televisivo che abbia diffuso foto e riprese di lupi che siano realmente lupi “italiani”: eppure, tutti zitti, nessuno a chiedersi come mai, come mai questi lupi del Nord siano tanto domestici e tanto facilmente filmabili e fotografabili e tanto diversi dal fenotipo appenninico! L’ipocrisia non è solo di chi pretende di far risolvere il problema dai bracconieri, ma anche di quegli scienziati che da anni chiudono tutte e due gli occhi su una realtà che, appunto, gli stessi occhi dovrebbero vedere; accecati dalle analisi del DNA che hanno trasformato il cane ed il lupo in un’unica specie: tutti uguali, nessuna biodiversità. Sembra la classica (e storica!) difesa dei politici di fronte a tante ruberie: tutti colpevoli nessun colpevole!
Ha vinto la Brambilla ed i suoi accoliti, sconfiggendo anche la Lega, che ha sempre preteso di difendere i diritti di agricoltori ed allevatori del Nord, ma che di fronte al lupo ha fatto marcia indietro. Il 5% era un’inezia, un principio, neppure questo si è voluto fare. Qualcuno ne pagherà le conseguenze, e non saranno certo né i Presidenti delle Regioni né il Ministro dell’Ambiente: le pagheranno gli allevatori con i danni che dovranno continuare a subire (mai realmente tutti rimborsati, e mai al 100%: pagano sempre pochi cittadini per un bene sociale di TUTTI!) e quanti saranno costretti ad autodifendere i propri interessi con azioni illegali: in pratica lo Stato ha delegato ad essi il problema del sovrappopolamento di lupi! E pagherà la biodiversità, quella vera, originaria: abbiamo i lupi come potremmo avere i leoni!
Un lupo qualsiasi pur di avere il lupo: biodiversità spuria! alla faccia della biodiversità autoctona da conservare per l’altisonante, solito, inutile programma europeo! Ci staranno tutti: non l’AIW! La storia ed i futuri studiosi del DNA e della genetica faranno chiarezza: a meno di non accettare che il virtuale vale più del reale (ormai una consuetudine!) e che uomo e scimpanzé siano specie unica.