Lunedì 30 Gennaio - Il Santo del giorno: Santa Alda, Vergine e martire

Il tempo... ieri - Siamo ai giorni della merla. Secondo la tradizioni sono quelli più freddi dell’anno. Nonostante il sole la giornata è stata gelida con temperature sotto lo zero. Temp.: mass. 4,6°C; min. -3,9°C; attuale -1,9°C (ore 23,30)
 
I GIORNI DELLA MERLA
Secondo la tradizione sono gli ultimi tre giorni di gennaio ovvero il 29, il 30 ed il 31. Si racconta che Gennaio scherzava sempre con una merla della quale era anche un po’ invidioso per la sua bellezza. Per farle dispetto quando essa uscì per cercare il cibo, scatenò delle terribili bufere di vento e di neve. Gennaio allora aveva 28 giorni. La merla l’anno dopo portò nel suo nido una scorta tale di cibo da non uscire fino all’ultimo giorno del mese. Gennaio non le perdonò la trovata e l’anno dopo chiese al fratello Febbraio di prestargli tre giorni dato dato che lui lui ne aveva 31. Quando la merla usci, pensando che Gennaio aveva finito il suo tempo, scatenò una bufera di neve che durò addirittura tre giorni. Il povero uccello non riuscì a trovare la sua tana per cui, per ripararsi dalla neve, si rifugiò in un comignolo. Trascorsi quei giorni, poi, uscì da tale luogo sano e salvo ma le sue penne da bianche erano diventate nere per la fuliggine ed il fumo. Da quell’istante, quindi, la merla divenne nera e gennaio ebbe sempre 31 giorni.
 
    libri
mondo. E un romanzo che si inoltra nei corridoi dell'anima e che cattura il lettore alle passioni più intense e veritiere dei due protagonisti, con modi non tradizionali di aggregare le fantasie, di raccontare la vita che scorre davanti o che è ferma nei ricordi e di dire gli esercizi del sorriso e del dubbio, dei propositi e delle distanze e, ancor più, dell'amore e dei desideri. Perchè “Le ombre adorne”? Le ombre - spiega Vito Moretti - sono le ombre della malattia, del disagio. Ma sono anche “adorne” perchè credo che ogni uomo abbia la possibilità di uscire  alla luce, che il buio non sia mai eterno, che ci sia il modo di redimersi, di ritrovare la gioia perfino nelle situazioni più difficili per riscoprire il bello della vita. Vito Moretti vive tra San Vito Chetino, dove è nato, e Chieti, dove risiede; è docente universitario, scrittore e poeta in lingua e in dialetto.
Vito Moretti
LE OMBRE ADORNE

Oggi, lunedì 30 gennaio 2017, alle ore 17:00 nella sede della LAAD in viale a Pescara, a cura dell’Università della liberetà “Federico Caffè” ci sarà la presentazione del romanzo di Vito Moretti, “Le ombre adorne”, Edizione “Tabula Fati”.
Il nuovo romanzo di Moretti si rifà da vicino alla grande tradizione letteraria del Novecento. Un uomo, Diego, nel mezzo dei suoi drammi e dei suoi interrogativi, incrocia l'esistenza di una sconosciuta e - da quel contatto inatteso quanto irrefrenabile e risolutivo - trova modo sia di ripercorrere i nomi e i fatti della propria biografia sia di chiarire e consolidare le tenerezze e gli abbandoni del proprio
 
    teatro canzone
BUENA ONDA
di Rocco Papaleo
e Giovanni Esposito

Continua il viaggio di Rocco Papaleo ed i suoi fidati compagni di viaggi attraverso il teatro canzone, per un’avventura ai confini del mondo. Saranno domani e dopodomani, alle ore 17,00, al Teatro Circus di Pescara. Il viaggio e la scoperta saranno parte integrante della poetica di Papaleo, ma questa volta sarà un viaggio più esotico. Rocco Papaleo conferma la volontà di creare un teatro “a portata di mano”, con il solo desiderio, a ben vedere, di stringerne altre. «Entrare in teatro, - a detta di Papaleo - è come lasciare la terra ferma. È solcare il mare
dell’immaginazione, vivere un’esperienza di navigante. Per questo il nostro teatro canzone questa volta vuole agire come se si trovasse su una nave,che ci trasporta insieme ai passeggeri/spettatori per affrontare un viaggio che possa divertire e, nella migliore delle ipotesi, emozionare. Ci sentiamo di promettere una crociera a tutti gli effetti, magari non sfarzosa, ma con tutto quello che serve per comporre un entertainment efficace. Avremo marinai pronti a tutto per assistervi e divertirvi, l’orchestrina per ballare e contrappuntare le storie che il Capitano vorrà raccontare e tra i passeggeri cercheremo hostess e steward che accetteranno l’ironia del mettersi in gioco. La nostra nave si chiama “Buena Onda”». L’onda buona, quella che solleva e dà sollievo, ha gettato l’ancora nella città di Pescara.
 
    Lindy Hop
un nuovo corso di Lindy Hop
al Mud dell’Aquila

Oggi nuovo corso di Lindy Hop la danza che si balla sullo Il corso si terrà a L’Aquila nella palestra Mud in località Pile. E' un ballo di coppia che nasce tra gli anni 20' e 30' ad Harlem. Centinaia di ballerini senza discriminazione di razza affollavano le ballroom americane dove si esibivano le grandi orchestre swing. Sono diversi anni che questo ballo è tornato in voga e si balla in tutto il mondo ed in tutta Italia, spesso ci sono raduni e festival molto famosi come il Summer Jamboree di Senigallia, Swing Crash Festival a Como, Policoro in Swing, dove i ballerini di tutto il mondo si ritrovano per ballare, imparare ed ascoltare le Swing band!
Al corso non è necessario presentarsi in coppia anche se preferibile. E’ consigliabile, comunque, un abbigliamento comodo con scarpette di tela.
 
    editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Non è più tempo delle chiacchiere!

Le cronache giornalistiche, regionali e locali, di quest’ultimi giorni riferiscono che gli imprenditori di Scanno, iscritti alla Cotas (Cooperativa operatori turistici Alto Sagittario) si sono riuniti in assemblea nei giorni scorsi per discutere della crisi turistica del paese. Rferiscono anche che oggi ci sarà l’incontro con l’amministrazione comunale “per sollecitare - come scrive il quotidiano Il Centro - nuove strategie”. Quali saranno? Lo sapremo al termine della riunione.
Conosco il presidente della Cotas, il dott. Giuseppe Marone, che stimo persona retta e intelligente. Per questo spero che non si vada dall’amministrazione comunale solo a discutere: non è più tempo delle chiacchiere! Si vada, invece, a consegnare un progetto di valorizzazione del territorio con obiettivi al fine di creare le condizioni di espansione economica con moderni indicatori di attrazione turistica, elaborato con “sapienza e saggezza”, rifuggendo i soliti stereotipi.
Per sapienza intendiamo il possesso di una conoscenza razionale ed equilibrata nel saper distinguere ciò di cui il paese oggi ha bisogno. La saggezza, invece, rappresenta più specificamente il comportamento pratico con sani principi. Agire con “Sapienza e Saggezza” equivale a un’azione dettata dal sapere e rivolta al Bene.
La malinconia (stato d'animo di scoramento e impotenza) che attanaglia tutto l’Abruzzo, per le note avversità che l’hanno colpito, e in particolare i nostri paesi di montagna, dobbiamo vincerla, ritrovando quella unità, che ci ha visti vincenti in molte occasioni. Unità significa condivisione dell’amore per il nostro paese, rispetto per le altrui opinioni, rispetto per un’amministrazione eletta democraticamente, che a sua volta deve fare affidamento alle varie associazioni, sia culturali, sia economiche, che sono la parte vitale di un popolo. L’Unità dà quella forza politico-amministativa per far sentire la rabbia di un’intera comunità agli Enti statali e regionali, perché si è trascurati, perché non si hanno i finanziamenti promessi, perché le risorse economiche prendono strade diverse da quelle che portano da noi.
Non è più tempo delle chiacchiere! ( R. Grossi)
 
    commemorazioni
AL PALAZZO TEDESCHINI
DI ANTRODOCO RICORDATI
TRE GRANDI RELIGIOSI ABRUZZESI
 
L’Accademia Culturale Internazionale San Giovanni Crisostomo, presieduta da Giuseppe Del Zoppo, nel quadro delle attività culturali ha tra l’altro voluto ricordare tre religiosi abruzzesi evangelizzatori a Malta con una targa apposta nell’androne del Palazzo Tedeschini a Antrodoco. Le ricerche storico-religiose sono state commissionate dal Collegio Accademico a Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, da diversi anni impegnato a Malta per più ricerche storiche. Nella targa sono stati ricordati l’Arcivescovo Davide Coccopalmeri, il Vicario Vescovile Benedetto Eliseo Coccopalmeri e il Cardinale Federico Tedeschini, tutti Cavalieri di Malta. Il presidente Del Zoppo in occasione di un breve briefing tenutosi presso il Palazzo Tedeschini, ha tenuto a precisare che questa è una delle tante iniziative che l’Accademia conduce nel settore della storia patria tendente a far conoscere non solo singolari peculiarità storiche, ma anche di promuovere la conoscenza di abruzzesi benemeriti che con il loro operato hanno fatto concretamente del bene, ancora oggi riconosciuto dalle popolazioni locali dove sono stati chiamati a svolgere il proprio servizio. Nel caso specifico sono religiosi, che hanno operato presso la città di Mdina Notabile antica capitale di Malta e in più località della repubblica maltese.
Questa testimonianza è stata possibile realizzarla grazie alla fattiva
collaborazione fornita dagli esperti di storia maltese Peter Sant Manduca, Dennis Francalanza, Pauline Caruana, dagli aquilani Emidio Cialente, Pasquale Fiore, Gianpiero Gigliozzi e degli antrodocani, Federico Tedeschini, Maurizio Faina, Gianmario Tiberi, Armando Nicoletti e Fabrizio Pascasi presidente del Consiglio Comunale, mentre l’opera granitica è stata incisa dalla maestra aquilana Sara Dundee. (Foto, di Foto Arte Valentino Di Stefano)
 
    comunicato stampa
DICHIARAZIONE DI NAZARIO PAGANO
COORDINATORE REGIONALE DI FORZA ITALIA
SUL RINVIO A GIUDIZIO DI SILVIO BERLUSCONI

«Sono trascorse appena poche ore dalla dichiarazione di Silvio Berlusconi di voler scendere in campo per le elezioni politiche, ed ecco arrivare per lui un rinvio a giudizio. Colgo un singolare e inquietante tempismo tra il rinnovato impegno del leader di Forza Italia e il provvedimento della magistratura che vuole per lui un processo nell’imminenza di una tornata elettorale che si preannuncia delicata e nevralgica per il presente e per il futuro dell’Italia. Non voglio neppure ipotizzare che gli avvenimenti siano tra di essi legati, ma mi preoccupano certe coincidenze tra eventi e certi sincronismi, e mi preoccupano ancor di più l’impatto sull’opinione pubblica e le conseguenze che possono derivarne.
Nella certezza che anche stavolta Berlusconi possa dimostrare l’infondatezza delle accuse che gli vengono mosse, auspico che la società civile prenda le distanze persino dal sospetto di un uso politico e strumentale della giustizia». Nazario Pagano

RACCONTI
DI POLITICA
INTERIORE

E’ in lettura il racconto n° 35
di Angelo Di Gennaro dal titolo: Forme di resistenza al cambiamento. In prospettiva delle elezioni amministrative
del 2018-2021.

 
    Wilderness
ANIMALISTI E LUPI

di Franco Zunino
Segr. Generale Ass. Italiana Wilderness

Ogni specie animale merita protezione, almeno fino a quando è, o a rischio di estinzione secondo le regole che stabiliscono gli Stati, o perché l’eccessiva presenza dei loro individui arreca danni economici e/o ambientali tali da spingere la Società ad intervenire a propria difesa ed a difesa degli interessi dei propri cittadini.
Oggi come oggi, non esiste al mondo alcuna Nazione con presenza di popolazioni di lupi, dove le rispettive Società e Governi non abbiano deciso una loro riduzione secondo le regole da loro stabilite sulla base delle suddette ragioni. Solo l’Italia non lo sta facendo. O gli italiani sono i più saggi, i più intelligenti, i più corretti… o i più fessi!
Da quando, dopo anni di dibattiti e dopo milioni di Euro pagati a rimborso dei danni arrecati dai lupi da parte dei vari governi regionali, e di quelli MAI pagati e sobbarcatisi dagli allevatori costretti, loro, a sovvenzionare per TUTTI la tutela del valore sociale della biodiversità, secondo un’ipocrita principio tipicamente italiano ed europeo (vedasi il sistema politico, falsamente democratico!), il Ministero dell’Ambiente, supportato da tecnici faunistici non certo di primo pelo, ha deciso che sì, è giunto il momento che anche in Italia l’autorità provveda ad una riduzione dei branchi di lupi. Oggi sono stimati circa 1.800 individui, ma i lupi sono in realtà molte migliaia di più; come sono sempre stati da quando se ne calcolava l’annuale presenza (mai veramente contati, ma solo stimati più sulla base del desiderio che non fossero quelli che risultavano veramente – ovvero, stimando in negativo – che sulla loro reale consistenza!).
Il sottoscritto al 2010 aveva già calcolato - non stimato, ma calcolato, dati alla mano! - una presenza non inferiore ai 4.000 lupi: stima MAI smentita da autorità e studiosi, pur essendo stati più volte sfidati a farlo!
Oggi che finalmente gli studiosi (almeno i più seri) e le autorità hanno deciso di intervenire, sebbene con una quota ridicola (5% come massimo!), tanto per dire che anche l’Italia lo sta facendo, ecco che gli animalisti si mettono di traverso. E’ il caso di far presente che tra i peggiori nemici dell’ambiente e della sua conservazione, ci sono sempre stati anche e proprio gli animalisti, in tutto il mondo! Tanto solerti nel difendere gli animali, quanto assenti nella tutela di ambiente e territori naturali dove gli animali dovrebbero vivere. Per loro, l’importante è sempre stato il fatto che vi siano tanti animali: se poi a spasso tra case, strade e paesi anziché in Natura, per loro è la stessa cosa; anzi, più sono domestici più piacciono! Se però agli amati cavalli e gatti tagliano le palle per renderli mansueti o si uccidono altri animali per farli campare meglio, non fa nulla: lo si fa per amore. Loro più saggi ed intelligenti del Dio che ha creato la vita! Ma guai uccidere un lupo!
Non per nulla anche tra Piemonte e Liguria, dove vive la popolazione di lupo più “domestica” del mondo (ovvio, hanno origini antropiche: leggasi introduzioni mai autorizzate) che, proprio per rispetto al principio della biodiversità, andrebbero eliminati (non necessariamente uccidendoli, se proprio non si vuole), gli animalisti si stanno scatenando a loro difesa. L’AIW spera nella saggezza delle autorità. E si augura che non siano i “brambillesi”, i “mainardesi”, i “prateesi, i tassesi”, i “graziolesi” ed i “marainesi” a vincere! Ci perderebbe il VERO Lupo italiano (Canis lupus italicus) e la stessa democrazia (ovviamente, solo quella veramente liberale)! (Franco Zunino)