Lunedì 02 Gennaio - Il Santo del giorno: San Basilio Magno, Vescovo e dottore della Chiesa

Il tempo... ieri - UN CAPODANNO DI SOLE. Le temperature sono leggermente risalite anche se i valori si mantengono al disotto dello zero nelle ore notturne. Cielo stellato. Temp: mass. 5,2°C; min. -1,3°C; attuale -0,5°C (ore 23,30)
 
    premio giornalistico
Premio Giornalistico Nazionale 
“ILARIA RAMBALDI”

E' stato pubblicato il nuovo bando per l'edizione 2017 del Premio Rambaldi, in memoria di Ilaria Rambaldi, la studentessa universitaria di Lanciano deceduta, insieme al fidanzato Paolo Verzilli, sotto le macerie di una palazzina crollata a L’Aquila nel sisma del 6 aprile 2009. 
Il Premio, riservito ai giornalisti professionisti, praticanti e pubblicisti, è diviso in tre sezioni: Sezione A: articoli o inchieste scritte pubblicati su quotidiani, periodici, agenzie di stampa o su internet (su siti o web tv regolarmente registrati come testate giornalistiche), libri;  Sezione B: servizi o inchieste audio o video trasmessi da radio, tv o pubblicati su internet (su siti o web tv regolarmente registrati come testate giornalistiche);  Sezione C: si tratta di un Premio speciale che verrà assegnato dalla giuria  ad un giornalista, ad una testata o ad un programma che, a livello locale o nazionale,  si sarà contraddistinto nella difesa dell’ambiente e del territorio, per prevenire o denunciare disastri e/o sciagure.
Il bando può essere scaricato da internet dal sito www.ilariarambaldionlus.it o da Facebook dalla pagina Premio giornalistico Ilaria Rambaldi.
 
    editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Lettera aperta al 2017

Caro 2017,
sei arrivato in una notte stellata, accompagnato dalla cometa di Pajdušáková. Nella tradizione popolare le comete sono segni divini di buon auspicio. Il tuo primo giorno è stato radioso, con un cielo limpidissimo e con quel freddo secco, che piace molto a noi montanari della Valle del Sagittario. Fermati a questo giorno e portaci quanto prima la neve, di cui abbiamo bisogno, per la nostra economia turistica.
I nostri paesi stanno vivendo un periodo difficilissimo, presi da tanti problemi, accumulatisi nel tempo, quali la scarsità di risorse, lo spopolamento e la mancanza di lavoro, che portano i giovani ad andare altrove con le loro energie che potrebbero essere profuse in loco, con la loro intelligenza, che potrebbe rimuovere i tanti macigni che pesano. Fa che le nostre amministrazioni comunali abbiano la saggezza necessaria per superare le difficoltà e per creare le giuste condizioni, perchè il lavoro possa svilupparsi, perché l'economia possa tornare a crescere.
 Caro 2017, dacci la forza di reagire, di tornare ad essere propositivi e collaborativi, di attingere alle nostre risorse umane, morali e spirituali: risorse che ci sono, che abbiamo in tanti settori.
Occorre una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti, per rilanciare il dialogo ed il confronto in un clima sereno, costruttivo,
rispettoso delle opinioni altrui, come ci ha indicato il Presidente Mattarella, nel suo messaggio agli Italiani. E’ tempo di chiudere la porta alle contrapposizione; è tempo di unire le forze per creare prospettive migliori di quanto non siamo riusciti a fare fino ad oggi.
Caro 2017, toglici di dosso questo fatalismo obliquo, che mortifica ogni speranza, ogni azione! R. Grossi
 
    acli
Dal Circolo Acli di Scanno - Villalago
“GRAZIE A TUTTI!”

Il Circolo Acli di Scanno - Villalago, col presente messaggio, vuole rivolgere un profondo e sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita della rappresentazione presepiale del giorno 30 dicembre scorso. Senz’altro fondamentale il contributo di coloro che, a vario titolo, sia mediante la fornitura di animali di scena, sia a titolo finanziario, sia  mediante il contributo personale, sia con l’offerta di beni di consumo, sia con la temporanea concessione  di superfici immobiliari adibiti a scenografia, si sono adoperati per concretizzare il buon esito della rappresentazione. Tale profusione di impegno assume ancor più rilevanza, fino alle soglie della indispensabilità, in considerazione delle non poche defezioni dell’ultima ora  trasversali all’intero organico del presepe. Non è apparso inosservato l’impegno e la partecipazione umana della componente femminile all’interno della rappresentazione che con fermezza, tenacia e spirito di sacrificio, incurante della rigidità del clima, ha mantenuto costante l’autenticità della manifestazione per tutta la sua durata. Un affettuoso ringraziamento è d’obbligo tributare alle comparse in tenera età la cui infanzia è stata percepita solo anagraficamente vista la maturità della prestazione. Significativa la rassicurante presenza dei militari della locale Stazione Carabinieri al comando del Mar. “A” s. UPS Enrico Tarquini e del personale sanitario della C.R.I. antrambi massimamente attenti e vigili ad ogni eventuale esigenza.
A quanti ci ricorderanno che l’intera organizzazione è in vario modo
perfettibile ribadiamo la sempre costante apertura delle Acli al contributo culturale, materiale e soprattutto morale dell’intera collettività di Scanno - Villalago nell’interesse comune. Da parte di taluni sarebbe sufficiente la semplice astensione da critiche sterili e sostanzialmente autodistruttive. Buon Anno a tutti! Il Circolo Acli di Scanno - Villalago
 
    ambiente e/è vita
A PROPOSITO DI BILANCIO REGIONALE:
UN’ALTRA OCCASIONE PERSA

Disavanzo, tagli, Corte dei Conti, pareri contabili e necessità di contenere le spese non obbligatorie : sono state queste le parole che hanno caratterizzato l’estenuante dibattito del Consiglio Regionale in merito all’approvazione della legge di Stabilità e del Bilancio 2017. Purtroppo , quindi, i principi cardine intorno ai quali si sono informate le scelte di allocazione le risorse nei diversi capitoli non sono stati quelli connessi ai principi di sviluppo, sostegno alla crescita , gestione sostenibile del territorio, tutela e promozione delle aree protette, risanamento e riqualificazione dei corsi d’acqua e di configurazione di misure volte al potenziamento e qualificazione delle attività produttive e di incentivo al lavoro , ma di mantenimento dello status quo attraverso tagli lineari sui differenti cespiti di spesa. Ci saremo aspettati , in un’epoca difficile per la finanza pubblica, uno scatto in avanti ed una capacità di programmazione e pianificazione strutturata in effrazione rispetto alle logiche del passato.
Del resto nessuno nega di quanto fosse necessario agire in spending review sui diversi capitoli, ma per revisione della spesa si intende un processo finalizzato a migliorare l’efficienza e l’efficacia della finanza pubblica attraverso una sistematica valutazione e analisi dell’andamento della pubblica amministrazione nelle sue strutture organizzative ed articolazioni funzionali e non tagli , tagli , tagli senza mai risolvere i problemi che sono alla base delle inefficienze. Un serio procedimento di revisione e rimodulazione dei capitoli di spesa corrente e spese per investimento tende a focalizzare “ più il come rispetto al quanto” ed identifica , eventualmente, la parametrizzazione di alcuni processi normativi di rimodulazione delle leggi vigenti e l’indicizzazione degli standard quali-quantitativi dei servizi resi e che si andranno a rendere.
Ed è questo il vero senso delle proposte che “Ambiente e/è Vita” Abruzzo Onlus ha inteso promuovere nel corso del presidio permanente effettuato in Consiglio Regionale per manifestare la contrarietà a tagli orizzontali sui fondi destinati alle aree protette regionali. Abbiamo inteso sollecitare l’approvazione di alcuni disegni di legge quali la rimodulazione della L.R.nr°38/96 ( Legge Quadro delle aree protette regionali) e la nuova normativa che regola e disciplina il funzionamento del Parco Sirente Velino. Riteniamo, infatti, che solo attraverso l’organizzazione di un “sistema “ Riserve Regionali, in combinato                              
disposto  con l’unico parco regionale, sia possibile evitare l’estenuante maratone afferente la discussone del quantum di finanziamento da assegnare annualmente ai territori vincolati. L’approvazione di nuove leggi caratterizzate da innovativi sistemi di organizzazione e qualificazione delle attività essenziali e dei servizi da erogare ovvierebbe alla drammatica pantomima a cui si è costretti ad assistere ogni esercizio di bilancio. Occorre legare le sorti della programmazione regionale a quello delle aree protette rideterminando un rapporto sinergico che torni a rendere centrale la tutela e lo sviluppo delle Riserve nell’ambito della pianificazione della Giunta Regionale. Inutile specificare che la qualità dei servizi resi delle Aree protette regionali in termini di salvaguardia , monitoraggio e studio scientifico, informazione turistica, accoglienza, educazione ambientale e manutenzione delle strutture va ben oltre il 1.600.000 euro di finanziamento ricevuto e che i servizi ecosistemici resi si possono quantificare in almeno 10 volte l’investimento effettuato dalla Regione Abruzzo. Si rende necessario , quindi, operare una svolta : Ambiente e/è Vita” chiede che la Regione Abruzzo approvi leggi di settore, azioni meccanismi di premialità, promuova azioni e misure di coordinamento fa i diversi settori ( turismo, ambiente ,ricerca ed innovazione , sviluppo) e che sostenga il tessuto connettivo e sociale nato dall’esperienza di management delle Riserve. In buona sostanza che inauguri un nuovo percorso di governo della Regione multi livello e multi disciplinare attraverso una stringente interconessione fra le principali declinazioni funzionali e che si abbandoni l’insularità delle scelte a vantaggio di una gestione pattizia di beni collettivi magari attraverso procedure negoziali ambientali. Se l’Abruzzo vuole qualificarsi ancora come Regione Verde D’Europa occorre che si riprenda un camino interrotto e che si contrattualizzi un nuovo patto sociale fondato sulla co-responsabilità gestionale e sulla co-pianificazione da realizzarsi attraverso un sana competitività interistituzionale e sulla programmazione condivisa. Appare ovvio che tutto ciò risulta essere valido se la vocazione regionale coincide con la tanto sbandierata immagine che Rappresentanti delle Istituzioni promuovono ancora nelle diversi sedi di confronto ed in Europa.
CHIEDIAMO, QUINDI, UNO SCATTO DEFINITIVO IN AVANTI PER L’ABRUZZO, PER L’AMBIENTE E PER IL NOSTRO FUTURO.
Il Segretario Regionale di “Ambiente e/è Vita”Abruzzo
Patrizio Schiazza
 
    wilderness italia
IN ABRUZZO, ORSI E GALLINE!

Quando studiai l’Orso marsicano, primo ricercatore sul campo accreditato, una delle prime cose che sentii il dovere di fare, fu di visionare tutti i diari e le relazioni di servizio delle guardie del Parco Nazionale d’Abruzzo dagli albori della sua nascita nel 1923 al 1970, quando iniziati il mio studio. C’erano segnalazioni varie, perlopiù avvistamenti o ritrovamenti di orsi morti o segnalazione di avvenute uccisioni, ma, soprattutto, relazioni sui saccheggi alle colture e alberi da frutto o aggressioni ad animali domestici: pecore, cavalli, vitelli, arnie. MAI UNA DI AGGRESSIONE A POLLAI E CONIGLIERE!
Queste forme di aggressioni apparvero quasi in sordina subito dopo l’inizio delle ricerche “moderne”, ovvero con catture, manipolazioni e radio-collarizzazioni; catture che avevano bisogno di esche, esche che spesso erano costituite da carne di pollame (almeno così si disse). Con un crescendo sempre più frequente a mano a mano che le ricerche aumentavano (è stato calcolato che ad oggi tra Parco e CFS siano stati spesi quasi 15 MILIONI DI EURO! Quasi un milione messo a disposizione anche da una mecenate americana: avrebbe fatto meglio a donarli ai conservazionisti americani, che almeno ci avrebbero comprato dei boschi o delle paludi, vista l’inutilità, se non lo spreco, della sua filantropia!) e a mano a mano che nei paesi del Parco decresceva l’agricoltura e l’allevamento ovino. Purtroppo la fame dell’orso non è mai decresciuta! E allora eccolo, l’orso, a saccheggiare quella che è rimasta l’ultima risorsa messa a disposizione dall’uomo (perché l’orso ha sempre saputo che quei campi li coltivava l’uomo e quelle pecore le portava a pascolare l’uomo, e lo sapeva da millenni!). I nuovi ricercatori (ed i politici mancati messi alla dirigenza) hanno stabilito che  l’orso deve ritornare all’antico (cioè a migliaia di anni fa!) e quindi a ricercare e mangiare solo                           
risorse naturali. Veto all’intervento dell’uomo sotto ogni forma (salvo per le “trappole di cattura”, ovviamente, che devono essere molto attrattive!).
Ed allora eccoli gli orsi “problematici”. Ecco gli orsi nei paesi. Ecco gli orsi fuori dal Parco. Oramai si deve parlare non di individui, ma di “popolazione problematica”, visto che non c’è quasi individuo che non si comporti problematicamente.
Ecco le ultime notizie di questi giorni di fine anno, con la neve che tarda e la scarsità autunnale del cibo naturale: orsi che scorrazzano tra le case e nei giardini di Lecce nei Marsi, Ortona dei Marsi, Villavallelonga ed altri paesi:  120 galline, 35 conigli, 10 anatre solo a Lecce nei Marsi; e 45 tra galline e tacchini ad Ortona dei Marsi. Forse i “contatori” di orsi morti (per sottrarli ai vivi!) dovrebbero dedicarsi un poco di più a questi conteggi rurali, e chiedersi come mai mentre gli orsi diminuiscono le loro prede di animali domestici di bassa corte aumentano! E allora, forse, potrebbero cominciare a risolvere quelli che sono i VERI problemi dell’Orso marsicano; come di recente ha detto il Presidente del Parco Antonio Carrara, «passare dalle parole ai fatti», anziché pensare a portare i turisti fin “nelle tane dell’orso” (leggasi rifugio Cicerana e “Foreste vetuste”)! Mi riferiscono che un’anziana contadina di uno dei paesi del Parco, di oltre 90 anni, non volesse credere a che gli orsi saccheggiassero i pollai. “Nella mia lunga vita non ho mai saputo di cose simili al mio paese”! Ha detto. Ed ovviamente si chiedeva come mai ciò avvenisse. La risposta la lasciamo alle autorità del Parco, anche se non credo si sprechino a rispondere ad un’anziana, incolta abitante dei paesi del Parco, che però conosce certamente più di loro il suo mondo rurale.
Franco Zunino, Segretario Generale
Associazione Italiana Wilderness
 
    villalago
CONSIGLIO COMUNALE a Villalago
del 30 dicembre 2016

VILLALAGO - Venerdì 30 dicembre alle ore 18 si è tenuto un consiglio straordinario nella sala consiliare del Comune. All’ordine del giorno sono stati trattati quattro punti: 1) la liquidazione della S.R.L.- Gisa; 2) l’approvazione dello schema di convenzione per l’aggregazione dei quattro soggetti gestori Riserve Naturali Regionali: lago di San Domenico e lago Pio del Comune di Villalago, la Riserva Gole del Sagittario del Comune di Anversa degli Abruzzi, Riserva Monte Genzana del Comune di Pettorano sul Gizio, Riserva Gole di San Venanzio, del Comune di Raiano; 3) approvazione schema di convenzione tra il Comune di Villalago e l’Associazione Nazionale Alpini - sez. Abruzzi - Nucleo di Protezione Civile di Sulmona - per il servizio di collaborazione in occasione di emergenze e calamità o per organizzazione operativa e di gestione di elementi culturali sportivi, turistici ed ambientali;                    
4) richiesta utilizzazione terreni comunali da parte dell’Associazione sportiva dilettantistica “Villalago Fitness e Gym”. Dopo le dovute delucidazioni del sindaco Fernando Gatta, si è proceduto alle relative votazioni: il primo e terzo punto all’o.d.g. sono stati approvati a maggioranza, mentre il 2° ed il 4° sono stati rinviati per opportune verifiche tecniche. Alla fine del dibattito la Minoranza ha chiesto di porre a verbale due richieste: 1) Assemblea di persone anziane, donne ed uomini, per procedere all’elezione di un responsabile, di uno o due vice-responsabili, di revisori di conti e probi viri secondo lo statuto dei Centri Anziani, valido in tutti i comuni italiani. Inoltre, vista l’estrema difficoltà, soprattutto in inverno con neve o ghiaccio di accedere all’ambulatorio medico ed al centro anziani, si è proposta una viabilità più consona alle esigenze degli over 55-60, ma non solo, tramite la realizzazione di una scaletta che costeggi il passamano, al fine di garantire una deambulazione più comoda e sicura.
I Consiglieri di minoranza