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Martedì 20 Dicembre - Il Santo del giorno: Sant'Ursicino del Giura, Eremita e fondatore
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Il tempo... ieri - CON L’ABBANDONO DELL’ALTA PRESSIONE è tornato il cattivo tempo, con piogge miste a neve, ma inconsistenti. Freddo
rigido, soprattutto nelle ore serali. Temp: mass. 5,7°C; min. -1,8°C; attuale 2,1°C (ore 23,30)
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pitture sonore
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Una selezione di brani ispirati a opere d’arte. È questa l’idea di “Pitture Sonore”, concerto spettacolo che, dopo il suo debutto a Parigi, andrà in scena all’Aquila, mercoledì 21 dicembre alle ore 18, presso l’aula magna del Gran Sasso Science Institute. L’evento, a ingresso gratuito, è presentato dall'Associazione Musicale “Gli Archi del Cherubino”.
Il progetto, che ha vissuto la sua prima nel giugno 2015 presso l’Amphitéâtre Richelieu dell’Università Sorbona di Parigi, nasce da un’idea della violinista abruzzese Elvira Di Bona e della pianista azera Saida
Zulfugarova. L’obiettivo è esplorare le potenzialità di ibridazione tra musica e pittura, nel segno di una collaborazione
internazionale tra compositori, musicisti e intellettuali. Al termine del
dibattito, sullo sfondo delle opere pittoriche fonte di ispirazione musicale
proiettate in sala, le musiciste Saida Zulfugarova ed Elvira Di Bona
eseguiranno in prima assoluta i pezzi per pianoforte e violino a loro dedicati
dai compositori aquilani Antonio Marcotullio e Carlo Ferdinando de Nardis,
ispirati dai quadri di Antonio Ambrogio Alciati e Umberto Boccioni, e
proporranno l’esecuzione di brani di Marco Gatto e Turkar Gasimzada su opere di Gerhard
Richter
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e Edward Hopper. La regia e la messa in scena saranno curate da Antonio
Marcotullio e Carlo Ferdinando de Nardis. Nella parte conclusiva dell’evento gli studiosi e i musicisti saranno lieti di rispondere a domande e
curiosità da parte dei presenti.
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sulmona
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TI DONO UN CANTO E UN LIBRO
Canzoni da tutto il mondo
e dalla tradizione con le voci
del GRUPPO INCANTO
Oggi Martedì 20 dicembre 2016 alle ore 17,30 nell’Agenzia Promozione Culturale di Sulmona il Gruppo incanto terrà una serenata con canzoni dal mondo e dalla tradizione. Maria Assunta Scipione
leggerà brani, tratti dal suo libro “Sinte la fija me”. La biblioteca Capogrossi offrirà strenne librarie.
Im centro culturale regionale di Sulmona invita tutti a partecipare per
riscoprire insieme la suggestione di un rito secolare!
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gli auguri della regione abruzzo
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SCANNO IN COPERTINA
AL VIDEO DEGLI AUGURI
DI BUONE FESTE
DELLA REGIONE
ABRUZZO
“Tra luci ed emozioni” e il video realizzato dal Servizio Stampa della Giunta regionale d’Abruzzo per gli auguri di buone feste, In copertina c’è l’immagine di Scanno notturna, seguita dal Trabocco “Punta Cavalluccio di Rocca San Giovanni.
https://youtu.be/TJ7286Ec8Lk
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casale di cocullo
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ESPOSTO IN PROCURA
PER L’ABBATTIMENTO
DELLA QUERCIA SECOLARE
DELLA CHIESA
DELL’ASSUNTA A CASALE
CASALE DI COCULLO - Tre cittadini di Cocullo hanno inviato la seguente lettera al Procuratore
della Repubblica di Avezzano, al Vescovo della Diocesi di Sulmona, al Sindaco
di Cocullo, al Corpo Forestale Distrettuale di Sulmona, al Corpo Forestale
della Stazione di Scanno, all’Amministrazione provinciale dell’Aquila, alla Rserva Naturale Regionale “Gole del Sagittario”, per denunciare l’abbattimento della quercia secolare davanti alla chiesa di Santa Maria in Campo
in Casale di Cocullo. Essi scrivono:
«Riteniamo doveroso segnalare alle Autorità in indirizzo che il 14/12/2016 è stata abbattuta la quercia secolare che si trovava di fronte alla Chiesa del
Casale di Cocullo. Quercia che è stata simbolo di devozione alla Madonna nonché icona del paese. L’albero, ultracentenario, è/era posizionato per il 90% sul sedime stradale e pertanto appartiene all’ente proprietario della stessa e il rimanente 10% insiste sul terreno di
proprietà della Diocesi di Sulmona-Valva, come risulta dai documenti allegati (1,2,3).
Chiediamo a sua Eccellenza il Vescovo un sollecito intervento a salvaguardia
della proprietà e dei diritti della Diocesi nonché una fraterna vicinanza alla cittadinanza, fedele alla Madonna, rimasta scossa
ed attonita dalla perdita del simbolo del paese. Dalle notizie in nostro
possesso sembra che l’abbattimento sia stato ordinato per la pericolosità che la pianta rappresentava. Pericolosità che è tutta da dimostrare. Dalla visione del tronco e dei grandi rami tagliati non si
vedono condizioni di pericolo imminente essendo il corpo della quercia ben
solido. (Si osservino le foto allegato 4).
Chiediamo che venga dato incarico, al più presto, ad un perito che possa verificare e analizzare lo stato della
condizione del tronco rimasto nel terreno, le condizioni del corpo della
quercia abbattuta, ancor prima che sia ritagliato e portato via così come stanno già facendo, e analizzare il terreno circostante. Per l’abbattimento della secolare pianta dovrebbe esserci stata l’autorizzazione del Comune, ricadente la stessa in ambito urbano. Non ci risulta
che la necessaria autorizzazione sia stata concessa. Ci aspettiamo una
esauriente risposta da parte dell’Amministrazione Comunale sulla questione segnalata, chiediamo altresì di provvedere a recuperare,
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e dare giusta destinazione, alla legna ancora giacente a terra e
recuperare quella che già è stata presa da privati. Chiediamo alla Procura della Repubblica un pronto
intervento se ne ravvisa sussistenza di reato». Seguono le firme de tre cittadini.
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l’elzeviro
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Solo pochi sono riusciti, con l’educazione del proprio spirito, a liberarsi dalla minorità e a camminare con passo sicuro».
Ma chi ha meglio e con più coerenza affrontato la questione, sia sotto l’aspetto teorico che personale, è stato Antonio Gramsci. Da carcerato per motivi politici, scrivendo i “Quaderni del carcere”, si sofferma più volte sulla dialettica pessimismo/ottimismo, applicandola alla intelligenza e
alla volontà. All’intelligenza si accompagna il pessimismo, perché l’uomo pur comprendendo che sarebbe bene per tutti vivere onestamente, rispettando
le leggi, in realtà sceglie più facilmente il proprio interesse, il proprio benessere, facendo perfino il male
agli altri. È la celebre affermazione di Ovidio nelle “Metamorfosi”: “Video meliora proboque, deteriora sequor” (libro VII, 20-21, “il meglio, lo so, e scelgo il peggio”, trad. Vittorio Sermonti).
Solo una volontà forte, decisa, responsabile, aiutata da una osservazione razionale della realtà riesce ad apprezzare e valorizzare la visione ottimistica della vita. Ed è con questa visione che è possibile raggiungere un certo grado di felicità. Felicità che è coerenza tra la visione ideale e la realtà della vita, tra l’illusione e la possibilità di realizzarsi totalmente come persona umana.
Scegliere una visione ottimistica della vita significa impegnarsi con tutta la
volontà ogni giorno, ogni momento, per lasciare l’umanità migliore d’un attimo prima.
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PESSIMISMO DELL’INTELLIGENZA
OTTIMISMO DELLA VOLONTA’
di Mario Setta
Lo sguardo quotidiano ai giornali e al web offre una panoramica sugli uomini-individui e sugli
uomini-società che fa restare impietriti. Fino a porsi la domanda: “Anch’io sono come loro?”. Individui che uccidono, che rubano, che commettono reati di tutti i tipi con
nomi e cognomi che scompaiono subito nel nulla. Annientati nel calderone del
male comune. L’indegnità umana pari alla bestialità. Sembra che non si possa non condividere l’antico detto “Homo homini lupus” (Plauto) o la teoria di Hobbes che la società non è altro che “Bellum omnium contra omnes” (guerra di tutti contro tutti). In passato, come oggi, l’Uomo (qualcuno) si pone anche l’interrogativo di come sia possibile raggiungere l’ordine (kosmos) dal caos in cui viviamo. Come sia possibile vivere in una società in cui la legge venga rispettata da tutti.
Immanuel Kant, il maggiore filosofo di tutti i tempi, ha spesso affrontato
queste tematiche. E ha cercato innanzitutto di realizzarle nella sua vita.
Sforzo che propone a tutti, anche se spesso gli uomini preferiscono restare in
stato di minorità: «Molti uomini - scrive nella famosa risposta all’interrogativo: “Che cos’è l’illuminismo?” - rimangono volentieri minorenni per l’intera vita; per questo riesce tanto facile agli altri ergersi a loro tutori. E’ tanto comodo essere minorenni! […]
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