Lunedì 24 Ottobre - Il Santo del giorno:  Sant'Antonio Maria Claret, Vescovo

Il tempo... ieri - GIORNATA CON CLIMA VARIABILE. Mattinata nuvolosa e con minacce di pioggia. Nel pomeriggio sprazzi di sole e in serata sono tornate le nuvole. Rialzo termico. Temp.: mass. 18,1°C; min. 7,6°C; attuale 10,8°C (ore 23,30)
 
    evento del giorno
LIBRIAMOCI 2016
Con il piacere della lettura

Da oggi 24 e fino 29 ottobre 2016 torna Libriamoci, l’iniziativa – promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) attraverso la Direzione Generale per lo Studente e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), con il Centro per il libro e la lettura. Ha l’obiettivo di diffondere il piacere della lettura tra le/i ragazze/i e di sottolinearne l’utilità per la crescita sociale e personale, attraverso l’esperienza diretta con i testi e l’ascolto e il confronto con insegnanti e compagni.
Sin dalla prima edizione il Concorso Lingua Madre ha aderito a questo importantissimo progetto, condividendo con studenti delle scuole di ogni ordine e grado le parole e l’esperienze delle autrici.
 
    editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
In crociera con la nave NeoClassica
I monasteri delle Meteore in Grecia

Salpata da Nauplia, dopo un giorno e una notte di navigazione, di primo mattino (4 ottobre 2016) la nave entra nella baia di Pagasitikos, a Nord-Est di Atene, facendo perdere alla vista le isole dell’arcipelago Saronico. Attracchiamo alle ore 8,00 al porto di Volos, città principale della Tessaglia. La meta della nostra escursione sono i Monasteri delle Meteore.
Alle 8,30 ci aspetta il pullman che ci porterà in due ore a Kalambaka, a Nord-Ovest della Tessaglia, le cui montagne confinano con l’Albania. La guida, mentre il pullman lascia la città, ci immerge nella mitologia, con gli Argonauti e la Gigantomachia. La regione che stiamo attraversando, quasi tutta in autostrada, è la Tessaglia, delimitata dalle catene del Monte Peleo, luogo dei centauri, e del mitico Olimpo, i cui dei si affacciano alla memoria. E’ la terra del “Pelide Achille”. L’eroe della guerra di Troia, il “pié veloce”, sembra di vederlo correre con i suoi Mirmidoni in quella vasta pianura, tra i campi di cotone e di tabacco che ci accompagnano fino a destinazione. E’ una bella giornata di sole, che fa risplendere quel mitico paesaggio pianeggiante.
L’apparizione improvvisa di alti pinnacoli di roccia levigata ci annuncia Kalambaka. Sono le Meteore, parola che significa “sospese in aria”.

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La località dove ci fermiamo è chiamata Meteora. E’ l’area “sacra” dove su questi alti pinnacoli sono sorti i monasteri di religione ortodossa, sia maschili che femminili. Erano in numero di 24. Ne sono rimasti dodici e solo sei visitabili. Gli altri sono per la maggior parte diruti. Sorsero nell’XI secolo, come dimora di eremiti che li raggiungevano esclusivamente con l’aiuto di corde e scale removibili. A partire dal XIV vi vennero costruiti i monasteri, per fuggire dall’invasione turca. La guida ci fa visitare i due più importanti e accessibili. Entrambi abitati da monache, che ci accolgono gentilmente. All’interno ci sono delle minuscole chiese ortodosse, che conservano preziose opere d’arte.
Non trovo le parole adatte per descriverli. Lo lascio fare alle immagini. Aggiungo solo che il panorama sottostante è da vertigini.
 
    wilderness
Dal segretario generale della Wilderness
COMMENTO AL COMUNICATO
DEL PARCO SULL’ULTIMO ORSO MORTO

Quando non si vuole riconoscere una colpa, ovvero l’aver bocciato il programma di una campagna alimentare a sostegno dell’orso marsicano da mantenere il più possibile nei limiti del Parco Nazionale d’Abruzzo, non resta alle autorità che giocare con le parole per allontanare anche il solo sospetto che dietro la morte dell’ultimo orso investito da un automezzo lungo la strada statale 17 tra Roccaraso e Castel di Sangro ci possano essere loro indirette responsabilità sebbene non sempre ben identificabili. Non ci resta quindi, che un breve commento critico a quanto riportato dai media.
L’orso «era claudicante a causa di una ferita da arma da fuoco risalente a un paio di mesi fa, e questo gli avrebbe impedito di sottrarsi all’impatto con il veicolo». A parte il fatto che si danno per certe quelle che sono solo ipotesi, ovvero che a causa della ferita fosse “claudicante” e che a causa di questa ipotetica menomazione non avesse potuto «sottrarsi all’impatto» del mezzo che lo ha travolto.
L’orso poteva essere ferito e non essere affatto claudicante in maniera tale da impedirgli normali o quasi normali movimenti, tanto più che la ferita risalirebbe a diversi mesi prima, o se lo era non si sa esattamente che tipo di «deambulazione non normale» gli provocasse. Infatti, nessuno sa come sia avvenuto l’impatto, per cui è mera ipotesi stabilire che fosse avvenuto a causa del suo claudicare. Peraltro ignorando che la capacità animale in tali situazioni vanno ben oltre a quello che l'uomo immagina (esempio è il famoso orso rimasto misteriosamente senza una zampa - sul quale nessuno ha mai indagato a fondo). Addirittura ipotesi che più ipotesi non potrebbe essere è che chi gli ha sparato avesse avuto l’intenzione di mirare al cuore: «nel verosimile intento di colpire l’area cardiaca». Ipotesi per ipotesi, quella più verosimile è che chi gli ha sparato non abbia neppure preso la mira, ma solamente abbia puntato il fucile verso la massa dell’animale e tirato, per cui il proiettile (o i proiettili?) poteva andare a colpire (o non colpire!) ovunque. Sempre così sono stati "sparati" gli orsi da parte di pastori in difesa delle loro greggi (ma, si sà, il senso pratico non è di tutti, specie non è quasi mai dei naturalisti e/o animalisti di città!).
Si dice, inoltre, sempre ipotesi, che l’orso «si era approvvigionato in modo non sufficiente rispetto alle esigenze del periodo di iperfagia nel quale si trovava». E chi lo ha stabilito? Non sarebbe più logico pensare, sempre ipotesi per ipotesi, che l’orso non si fosse alimentato in modo sufficiente solo perché non ha trovato abbastanza cibo? E, ancora più logico, pensare che proprio fosse in quella zona alla ricerca ovunque di quel cibo che non trova più nell’ambito delle aree protette? In quanto all’ipotesi che tale ipotetico suo zoppicare «gli abbia impedito di sottrarsi efficacemente all’impatto con l’automezzo», chi lo ha stabilito? E se invece, come è assai più plausibile pensare, l’impatto fosse avvenuto, come quasi sempre avviene in questi casi, perché l’animale attraversando la strada nottetempo (buia la notte, scura la strada e scuro l’animale) non fosse stato avvistato in tempo dal guidatore del mezzo, che non ha quindi potuto evitarlo? Perché penso che si debba scartare assolutamente l’ipotesi che l’investimento sia stato volontario! O vogliamo far ragionare l’animale come una persona (che in quanto tale avrebbe reagito diversamente proprio grazie alla sua intelligenza)? E’ vero che ormai con tutti questi nomignoli già di per sé addomesticanti si porta a far credere che questi animali siano praticamente “umani”: ma non scadiamo nel ridicolo! E’ infatti notorio che di fronte a dei fari abbaglianti ogni animale si blocca non riuscendo a capire di che cosa si tratti! E invece, cosa assai più importante ma di cui nei comunicati nessuno parla o scrive: COSA CI FACEVA QUELL’ORSO DA QUELLE PARTI? E cosa ci fanno i suoi "fratelli" attorno ai paesi dell'Abruzzo quasi intero? Nessuno che si chieda se quel colpo di fucile non possa essere una reazione di rivalsa da parte di chi si era forse stufato di subire danni a colture ed allevamenti di animali domestici (che l’orso è sempre più costretto ad andare a cercare ovunque: notorie sono le scorrerie alimentare di quest’animali in pollai ed orti vari, finanche quasi nel centro di una città come Sulmona!). Prima di dare la colpa all’automobilista e allo sparatore, ci si chieda quindi piuttosto chi siano i VERI responsabili di questo sbandamento totale della popolazione dell’Orso marsicano! Forse sarebbe più facile trovare i colpevoli! Ma forse proprio per questo non li si vogliono trovare e sempre si cavilla per stornare l’attenzione verso altre categorie di persone e verso altri fatti.
Franco Zunino, Segretario Generale AIW
 
    lago di scanno
Il livello delle acque
del Lago di Scanno

LAGO DI SCANNO - Il livello delle acque del lago seguita a scendere. E’ un fatto innegabile. Secondo noi non è un fenomeno preoccupante, perché è riconducibile alla scarsità di abbondanti piogge. Il lago in passato ha conosciuto giorni peggiori, ma è tornato sempre ai livelli ottimali. Ci sono tutti i giorni delle pioggerelline, ma non sono sufficienti ad ingrossare la portata del Fiume Tasso o degli altri rivoli che sfociano al lago. Il caldo di questi giorni determina una evaporazione superiore alla media stagionale. Per i nostri concittadini “fuori sede” pubblichiamo questo video, realizzato sabato 22 ottobre. iniziando proprio dal Fiume Tasso.

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    mtb scanno
la MTB Scanno incontrerà tutte le associazioni e i volontari per organizzare al meglio il percorso di gara, le postazioni e i ristori.
L'incontro é fissato per il giorno 25.10.16, alle ore 21.30, presso la sede della CRI e Protezione Civile di Scanno.
Certi come sempre della vostra collaborazione vi inviamo un caro saluto.
Mario De Vincentis, Presidente MTB Scanno
Dal Presidente Mario De Vincentis

Cari amici, in previsione della gara podistica del 30.10.16
 
    abruzzo
CONVOCATO PER OGGI
IL CONSIGLIO REGIONALE
DELL’ABRUZZO

Il Consiglio regionale torna a riunirsi oggi martedi a L’Aquila a parire dalle ore 11,00. All’ordine del giorno dei lavori la discussione delle seguenti interrogazioni e interpellanze a firma dei Consiglieri Febbo (Fi) recante: Lavori di escavazione e approfondimento dei fondali del porto di Ortona;  Marcozzi (M5S) su : SIR “Fiumi Saline-Alento” e “Chieti Scalo” – Strutturazione fondi e azioni d’intervento; Smargiassi (M5S): Sentenza del TAR Lombardia sul valore delle royaltes per le compagnie petrolifere;  D’Ignazio (Ncd) riguardante: Accorpamento reparti di ortopedia e chirurgia del Presidio di Giulianova;  Pettinari(M5S): Realizzazione di una piattaforma per il trattamento ed il recupero di sedimenti di dragaggio fluviali e marino costieri in località Piano di Sacco di Città Sant’Angelo (PE); Iampieri (Fi): Annunciata chiusura della Vesuvius ad Avezzano; Di Nicola (Cd): Riparto dei contributi destinati ai Comuni della Marsica colpiti dall’alluvione del 14-15 ottobre 2015.
Subito dopo l’Assemblea inizierà l’esame dei seguenti progetti di legge  Istituzione del premio di studio in memoria dei 77 studenti deceduti durante il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009; Norme per l’impiego della Pet Therapy nel Sistema Sanitario Regionale;                        
Modifiche alla legge regionale 26 gennaio 1993, n. 11 (Strutture ricettive e stabilimenti balneari: prezzi, classifica, statistica, vigilanza e sanzioni. Normativa organica). Infine il Consiglio dovrebbe procedere alla elezione di un componente del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie, ai sensi della L.R. 11.12.2007, n. 42 “Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie”;  del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
 
    necrologio
NECROLOGIO

COCULLO - Il 21 ottobre 2016 è deceduto a Cocullo Orfeo (Marsilio) Chiocchio, nato l’otto ottobre 1935, un cocullese autentico.
Caro Marsillio, ci hai lasciato nello stupore, nell’incredulità. Rocciatore, scalatore, amante della montagna, fosti un alpino vero: amavi le montagne alte così come i monti del paesello natìo, dove ti era caro tornare con la tua Nicolina ogni anno da Genova per trascorrere i mesi estivi. Lasci un vuoto, per il lungo ricordo della tua vita vissuta dedita al lavoro - eredità ricevuta dai tuoi antenati -, con il forte attaccamento a tutti i tuoi, ai vicini ai quali mai lesinasti un aiuto. Abbi la nostra gratitudine per l’amicizia che ci hai offerto, ti ricordiamo con forte rimpianto. Nino e Vanna