| ||||||||||||||||||||||||||
Sabato 17 Settembre - Il Santo del giorno: San Lamberto di Maastricht, Vescovo e martire
| ||||||||||||||||||||||||||
Il tempo... ieri - TEMPO BRUTTO PER TUTTA LA GIORNATA. La pioggia, tranne una breve pausa, è stata presente sin dal mattino. Forte temporale nel tardo pomeriggio.
Temperature: mass. 21,8°C; min. 13,6°C; attuale 14,1°C (ore 23,30)
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||
SCANNO PER IL SUO CITTADINO
ONORARIO HA SUONATO
LE CAMPANE A FESTA
Scanno ha annunciato al paese la morte del suo illustre cittadino con il suono delle
campane a festa. Il Presidente era legato al paese per essere stato accolto e
nascosto ai Tedeschi. Era tornato più volte a salutare i suoi concittadini. Una delegazione comunale oggi renderà onori alla sua salma e una corona di fiori sarà inviata il giorno dei funerali.
|
IN MORTE DI CARLO
AZEGLIO CIAMPI
La notizia della scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, Presidente emerito della Repubblica Italiana, addolora l’Italia intera e non solo, per l’esempio di onestà, correttezza e disponibilità, manifestato nello svolgimento dei più importanti servizi per il bene pubblico. Un esempio da grande uomo che passa
alla storia.
Questa Associazione Culturale “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail”, grata per gli incontri personali e per la memoria lasciata sui libri
pubblicati, esprime profondo cordoglio e si impegna a mantenere vivo il ricordo
d’una persona indimenticabile, conservandone l’esempio e il messaggio da trasmettere alle nuove generazioni. La manifestazione
della Marcia Internazionale “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail”, da Sulmona a Casoli, la cui prima edizione il 17 maggio 2001, presenziata a
Sulmona proprio dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, fu ed è rimasta in questi sedici anni momento di ricordo e testimonianza di gratitudine per
quella resistenza umanitaria e lotta per la libertà, che hanno caratterizzato la gente peligna e abruzzese.
MARIA ROSARIA LA MORGIA
Presidente Associazione “Il Sentiero della Libertà”
| |||||||||||||||||||||||||
Un grande abruzzese di adozione
Carlo Azeglio Ciampi non c’è più. Aveva novantasei anni. Livornese, è stato abruzzese di adozione. I mesi trascorsi a Scanno dopo l’armistizio dell’8 settembre ‘43, l’ospitalità che trovò fra la gente d’Abruzzo hanno lasciato un’impronta molto profonda nella sua anima. Il Presidente più amato dagli italiani, insieme a Pertini, lo ricordava spesso. Non c’è un suo libro o una sua conversazione sulla guerra in cui non ricordi la
generosità e la lealtà degli abruzzesi. Dopo oltre settant’anni da quei terribili giorni la sua riconoscenza è rimasta intatta. La dedica del suo libro “La libertà delle minoranze religiose”, Il Mulino, 2009, è una dichiarazione d’amore alla sua patria che gli ha dato i natali e a quella che lo ha accolto: «Al mare di Livorno, di cui sono figlio. Alle montagne d’Abruzzo, che mi hanno adottato». “Adottato”, la parola più forte del nostro vocabolario per designare l’accoglienza e l’ ospitalità. Si adotta, infatti, un figlio. Così si sentì in Abruzzo il giovane sottotenente. La stessa espressione ritorna nel libro “Da Livorno al Quirinale”, Il Mulino, 2010. Al giornalista Arrigo Levi che gli domandava perché Scanno gli fosse rimasta nel cuore, rispondeva : “ A Scanno sapevano chi eravamo, che io ero un ufficialetto renitente alla leva
della Repubblica di Salò; che Sadun [un suo amico di scuola] era un ebreo. Vi erano altri giovani di
varie nazionalità, anche slavi. A Scanno ci ospitarono, ci dettero da mangiare, il poco che c’era da mangiare. Ricordo che un giorno camminando per strada, si aprì una finestra e una vecchietta mi dette un pezzo di pane e un pezzo di salame.
Arrivammo a fare letteralmente la fame, perché non c’era più niente. Ad un certo punto mangiavamo le rape che si danno alle pecore,
arrostite su una stufa. Ci fu da parte della cittadinanza una lealtà piena nel non denunciarci ai tedeschi, e nel condividere con noi “il pane che non c’era”. Per questo è rimasto in me un profondo sentimento di riconoscenza per questa popolazione che
mi ha adottato”. E Ciampi ne sottolineava la generosità innata, la inclinazione naturale ad aiutare le persone in pericolo, come i
prigionieri alleati usciti dai campi di concentramento. In quei mesi di
sbandamento generale, di caduta di ogni valore e di ogni certezza, nell’assenza di riferimenti istituzionali, il giovane Ciampi accelerava il processo di maturazione della sua coscienza civile e politica. La
sorte lo aiutò, facendogli ritrovare, nel suo rifugio di Scanno, l’antico professore della Normale di Pisa, Guido Calogero, condannatovi al confino
perché antifascista. Il filosofo, durante le conversazioni quasi quotidiane, gli insegnò «come il principio cristiano dell’amore verso il prossimo si inverasse nel rispetto pieno, incondizionato, dell’alterità, presupposto di ogni libertà, civile, politica, religiosa». La sua educazione di credente laico e di liberal-democratico si andava così consolidando. Anche nel libro “Non è il paese che sognavo”, Il Saggiatore, 2010, nel fare un bilancio , fra speranze e delusioni, con l’editorialista del “Sole 24 ore”, Alberto Orioli, dei 150 anni dell’unità d’Italia, non può fare a meno di riandare al periodo scannese, che segnò il tempo della scelta definitiva. Scelta di dignità e di coscienza: renitenza alla leva della Repubblica fascista di Salò, alleata e succube della Germania di Hitler, adesione agli ideali risorgimentali maturati in famiglia e alla Normale. L’8 settembre, ribadiva Ciampi, “non fu la morte della Patria come si è detto a lungo, ma la rinascita della Patria nel cuore degli italiani”. Volle raggiungere il suo IX reggimento Autieri a Bari, che aveva ripreso a
combattere accanto agli alleati. Il suo Maestro, Calogero, gli aveva affidato
anche una missione: portare il suo manoscritto del “Catechismo liberalsocialista del Partito d’azione” a Tommaso Fiore, per la
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||
pubblicazione dalla Laterza. Dovette valicare la Maiella , il 24 marzo del ’44, con una trentina di giovani, fra cui molti prigionieri alleati, in piena
tormenta di neve. Una delle tante “traversate”, come venivano chiamate, che, guidate da pastori o da cacciatori, partivano da Sulmona e attraverso il massiccio montuoso
raggiungevano le terre liberate del sud. Meno di due settimane prima, un altro gruppo era stato intercettato e mitragliato dai tedeschi e i superstiti
erano stati fatti prigionieri. Il gruppo di Ciampi perse per strada alcuni
compagni stremati da freddo e fatica. Finalmente, a Torricella Peligna, deserta e completamente distrutta, furono individuati da
un gruppo di gurkha indiani, mentre arrivava una pattuglia di volontari italiani, il primo nucleo della futura Brigata Maiella, che li aveva visti scendere dalla
montagna. Su quell’avventura, a suo tempo, Ciampi a scrisse un diario che donò, nel 2001, in occasione della prima rievocazione di quelle epiche traversate, al liceo
scientifico di Sulmona, allora laboratorio di ricerche storiche sulla
resistenza. Il diario fu inserito nel libro scritto dallo stesso liceo dal
titolo “Il sentiero della libertà”, 2003, Laterza. La prima marcia rievocativa fu solennizzata dall’intervento dello stesso Presidente della Repubblica. Parlò dal palco, in piazza Garibaldi, dando inizio ad una tradizione che richiama scuole e giovani da tutta l’Italia a ripercorrere il sentiero di tutti coloro che volgevano le spalle al
fascismo per costruire un altro domani.
Ezio Pelino
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||
premio scanno
| ||||||||||||||||||||||||||
LA XLIII EDIZIONE DEL PREMIO SCANNO
Oggi la premiazione dei vincitori delle dieci sezioni
Ho assistito a tutte le precedenti edizioni del Premio Scanno. L’ho visto crescere, divenire anno dopo anno uno fra i premi letterari più importanti. I maggiori scrittori italiani e stranieri hanno calcato il palco
delle premiazioni, insieme a scienziati, economisti, musicisti, ricercatori ed
altro ancora. Sono arrivati a Scanno, ministri, viceministri, governatori
regionali, segretari di partito, capitani d’industria. A riceverli c’era lui, il prof. Riccardo Tanturri, il Patron del Premio, osannato e criticato
secondo il vento politico che tirava. Aveva lo spirito del “pionere culturale”, che portava il nome di Scanno in lungo e in largo per il mondo. Le prime
edizioni furono le più semplici, le più vicine alla sua gente e forse per questo le più “operatrici di cultura”. Cito la rassegna cinematografica, i libri, che entravano in concorso, donati
dalle case editrici alla Scuola Media, i concorsi a cui partecipavano gli
scolari, ma anche la stampa di libri di scrittori e poeti locali. Riccardo non è più di questo mondo. Del Premio ora se ne occupa il figlio. Porta avanti con dignità il testimone, lasciatogli dal padre.
Oggi alle ore 15,00 inizio della cerimonia di premiazione in Piazza Codacchiola
(in caso di maltempo nel salone dell’Hotel Miramonti). A presentare la cerimonia sarà la conduttrice televisiva Paola Saluzzi. (R. G.)
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||
scanno
| ||||||||||||||||||||||||||
Celebrata con il vescovo della Diocesi
la Solennità della Dedicazione
della Chiesa Madre di Scanno
Assente il Cardinale Coccopalmerio
SCANNO - Per ricordare i 449 anni della Dedicazione della Chiesa Madre, le campane a
festa hanno richiamato i fedeli alla Santa Messa delle ore 9,00 per la solennità di questa ricorrenza. Ha presieduto la celebrazione eucaristica il vescovo
diocesano mons.Angelo Spina, che ha giustificato l’assenza del Cardinale Francesco Coccopalmerio, impegnato ad una riunione di
cardinali con il Santo Padre. Erano presenti le autorità civili e militari e i convegnisti del XIX Convegno Multidisciplinare di
Medicina che si concluderà oggi. Nell’omelia il vescovo, dopo aver messo in risalto i pregi e le bellezze artistiche
della chiesa, in questi giorni parata a festa per il Santo Patrono con gli
antichi drappi damascati, pagati con il valore corrispettivo a tremila pecore,
si è soffermato sul significato di salvezza e salute dell’uomo, rapportandosi al Cristo per l’anima e al medico che si prende cura del corpo.
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||
scanno
| ||||||||||||||||||||||||||
Tavola Rotonda su 1943-1944:
I paesi della Valle del Sagittario
tra Occupazione e Resistenza
Scanno - Nella tavola rotonda sulla Resistenza nei paesi della Valle del Sagittario che
si è tenuta ieri dopo le ore 18,30 nell’Auditorium ex-Anime Sante, molto spazio è stato dato al ricordo del presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, nella
coincidenza della sua morte. Dopo il discorso introduttivo del prof. G. Ardito,
il sindaco Pietro Spacone ne ha ricordato la personalità facendo riferimento al conferimento della cittadinanza onoraria nel 1996 e alla
continua gratitudine dimostrata in ogni occasione per le dimostrazioni di
umanità ricevute nel periodo in cui era rifugiato a Scanno dal 12 settembre 1943 al 22
marzo 1944. Ha invitato tutti ad un minuto di silenzio, seguito da un applauso.
Il prof. Domenico Marrano ha giustificato l’assenza del prof. Francesco Sabatini, invitato come presidente, impegnato a
Ravenna per l’importante premio conferitogli sulla lingua italiana in occasione del IX
centenario della morte di Dante. Gli interventi dei relatori hanno subito delle
modifiche, così il prof. Mario Setta e la giornalista Maria Rosaria La Morgia, autori del libro
“Terra di Libertà”, hanno dovuto ridurre i tempi del loro intervento. Il prof. Setta, già docente di storia, ha ricordato le parole di Ciampi agli studenti a Roma nel
2003 di seguire meno i libri di testo ed ascoltare le testimonianze dei nonni.
Maria Rosaria La Morgia di Ciampi ha voluto rievocare
| ||||||||||||||||||||||||||
il suo legame al mare di Livorno, sua città natale e alle montagne dell’Abruzzo, dove aveva trovato i veri valori di umanità. Molte sono le piccole storie che hanno fatto la storia della Resistenza, ma in
questa Tavola Rotonda i tempi per raccontarle si sono dovuti restringere per
giungere a conclusione.
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||
futsal
| ||||||||||||||||||||||||||
Il prossimo 19 settembre
si darà il via al futsal Abruzzese
Grandi nomi, personaggi di spicco, numerosi premi e riconoscimenti. Un evento esclusivo in
una cornice spettacolare; il 19 settembre presso l’Auditorium “Enrico Fermi” di Celano, si aprirà il sipario sui Campionati Regionali di calcio a 5. La manifestazione,
organizzata dal Comitato Regionale Abruzzo con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Celano, vedrà la presentazione dei calendari dei Campionati Serie C1, C2, C Femminile e
Juniores. L’evento creato ad hoc, evoluto proprio da Alessandro Di Berardino, Responsabile
Regionale Calcio a 5è l’occasione per far incontrare tutte le realtà calcettistiche d’Abruzzo e per far conoscere le tante novità della prossima stagione ormai alle porte. In aggiunta alla classica
presentazione, il ricco programma della serata proporrà la consegna di riconoscimenti alle squadre vincitrici dei rispettivi campionati
della Stagione Sportiva 2015/16, inoltre verranno premiate le società prime classificate nel “Premio Disciplina”. Va inoltre segnalato che, per l’occasione, vi sarà la partecipazione dei dirigenti di tutte le società del futsal Abruzzese e di tutte le altre componenti istituzionali della
F.I.G.C. Regionale. L’evento sarà anche l’occasione per celebrare il successo della Rappresentativa Femminile C5
abruzzese, vincitrice del Torneo delle Regioni in Valle d’Aosta nella scorsa primavera.
Ufficio Stampa Divisione C5 Abruzzo
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||
abruzzo
| ||||||||||||||||||||||||||
dell'Unione prendono in considerazione i rischi potenziali per la popolazione,
le infrastrutture ed il territorio, stabilendo l'organizzazione delle risorse
(persone, mezzi e materiali) e le modalità per svolgere le attività di pianificazione di Protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi.
L'organizzazione è calata sulla realtà dei Comuni dove sarebbe impossibile realizzare una Struttura di Protezione
Civile autonoma. In quest'ottica si lascia quindi all'Ufficio il compito della
gestione delle attività tecnico-organizzative. I Sindaci, ovviamente, ai sensi della legge 225/92 e
della legge 100/2012, restano comunque responsabili della Gestione
dell'emergenza nel proprio territorio. "Con tale provvedimento - interviene il
Sottosegretario alla Protezione Civile, Mario Mazzocca - intendiamo sostenere
le politiche locali di promozione e di associazionismo tra piccoli Comuni,
rafforzando le loro capacità istituzionali e amministrative attraverso la gestione associata del sistema di
Protezione civile. Tutto questo porrà basi concrete per migliorare le prestazioni dei Comuni in termini di efficienza
ed economicità". (REGFLASH)
| ||||||||||||||||||||||||||
CONTRIBUTI PER PRESIDIO
DI PROTEZIONE CIVILE
TRA UNIONE DI COMUNI
La giunta regionale ha approvato l'avviso pubblico che disciplina i criteri e le modalità per la concessione di contributi alle Unioni di Comuni per progetti di
creazione e rafforzamento dell'Ufficio unico di Protezione civile. Lo rende
noto il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega agli
Enti Locali Mario Mazzocca, che ha partecipato ai lavori della Giunta
Regionale. Il documento si prefigge di incentivare e sostenere politiche di
associazionismo tra piccoli Comuni attraverso la gestione di servizi con una
copertura finanziaria complessiva pari a circa 210mila euro. E' possibile
presentare un solo progetto che può essere finanziato per un importo non superiore a 21mila euro da concludersi
entro il 31 dicembre 2017. Attraverso l'Ufficio unico i Comuni
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||