Giovedì 1 Settembre - Il Santo del giorno: Sant'Egidio, Abate

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    libri
Letto per il nostro giornale, da Mario Setta:
DONNE DELLA REPUBBLICA, Autori Vari

C’è un leitmotiv, una melodia che attraversa le pagine e le vite raccontate in un libro uscito quest’anno presso “il Mulino” dal titolo “Donne della Repubblica”, curato da Controparola, un gruppo di dieci donne giornaliste scrittrici, sotto la guida di Dacia Maraini.
Il filo che collega il tutto è l’amore come pensiero e azione, idea e sentimento. Amore per sé e per gli altri. Quattordici biografie come un unicum. E’ sotto quest’ottica che sono leggibili i quattordici ritratti di donne, sostanzialmente contemporanee nel periodo che va dalla fine del fascismo alla nascita e affermazione della Repubblica. Storie di vita.  Tessere di identità senza fronzoli, senza dati inventati. Biografie drammatiche, narrate con la fredda descrizione di fatti che hanno segnato la seconda metà del secolo ventesimo. Senza le donne che parteciparono alla Costituente, la democrazia in Italia sarebbe un “flatus vocis”, come purtroppo sembra anche oggi.  Ma è stato un capolavoro, costruito da quelle donne che avevano lottato, sofferto il carcere e il confino. Donne con l’utopia della libertà. Una parola impronunciabile, allora, tanto che all’attrice Anna Magnani fu proibito perfino pronunciare la parola durante uno spettacolo al teatro Valle il 5 febbraio 1944. Amore e Libertà un binomio inscindibile. Ma quanto difficile da realizzare. Come il rapporto tra Togliatti e Nilde Iotti, o tra Giulia Occhini, la famosa “dama bianca”, e Fausto Coppi. E sarà Lina Merlin, socialista amica di Matteotti, imprigionata, confinata durante il fascismo, eletta al Parlamento nel dopoguerra, che riuscirà a ridare dignità alle donne, facendo approvare la legge sull’abolizione delle “case chiuse” il 20 febbraio 1958, in base alla Convenzione ONU, sottoscritta dall’Italia. Una battaglia durata dieci anni. Volti come Camilla Ravera, amica di Gramsci condannata a quindici anni e sei mesi di carcere fino ad essere reclusa a Ventotene, Ada Gobetti moglie di Piero, attivissima dopo la sua tragica morte, Teresa Noce, compagna di Luigi Longo che avrà da lui due figli ma sarà spesso tradita per altre donne, Teresa Mattei di tradizione cattolica che non voterà l’articolo 7 della Costituzione che accoglieva legalmente i Patti Lateranensi,  restano impressi nella mente del lettore. Donne che hanno fatto l’Italia.
Nel primo capitolo, dopo l’introduzione della Maraini, Claudia Galimberti, delineando il contesto storico del tempo,  esordisce con una domanda rituale che il confessore generalmente rivolgeva alle ragazze: “Hai pensato a qualcosa mentre ballavi?” Era il ruolo censorio della chiesa. La chiesa-istituzione colpevolizzava la donna,  attraverso una “casistica morale”, impantanata nell’analisi dei rapporti sessuali, demonizzandoli e dimenticando che dal rapporto sessuale nasce il miracolo della vita.  La donna ridotta a “merce”  tanto da prescrivere il “debitum coniugale” per la moglie e lo “jus in corpus” per il marito. Perfino la distinzione nel matrimonio tra fine primario (procreazione ed educazione dei figli) e fine secondario (“remedium concupiscientiae”,  “delectatio pulchritudinis”) la dice lunga sul concetto di Amore tra coniugi. Un concetto quasi sconosciuto, allora come oggi,  nella morale che riduce il matrimonio a semplice atto notarile. Fino all’assurdità dell’annullamento del matrimonio “rato e non consumato”, ad opera del tribunale della Sacra Romana Rota, arrivando ad analizzare minutamente la perfetta moralità della “naturalis copula”: “ut vir membro genitali vas mulieris penetret ibique semen effundat et ut mulier semen receptum retineat” (Noldin, Summa Theologiae Moralis, De castitate). Significativo il fatto che, nell’interrogatorio della donna al confessionale, la materia prevalente verteva sul sesto comandamento. Una chiesa gerarchica prigioniera e vittima di complessi inconsci.
È stato Eugen Drewermann, prete cattolico scomunicato e psicanalista, che recentemente ha avuto il coraggio di scrivere:“Senza esitare si può affermare che la Chiesa cattolica è il sistema che ha portato avanti ed ha aumentato l’alienazione psichica dei suoi membri più coerentemente, più a lungo e con più esperienza di qualsiasi altro sistema apparso nella storia d’Europa”.
Le “donne della Repubblica” hanno dato un contributo fondamentale per il riconoscimento della dignità della donna, a tutti i livelli: da quello sociale a quello politico, da quello religioso a quello relazionale. Donne che hanno lasciato un’orma indelebile nella storia della democrazia italiana. Mario Setta
 
    anversa
di prodotti tipici del territorio presso la sede del GAL Terre Aquilane e le interessanti visite archeologiche guidate del Tempio di Angizia, dei Cunicoli di Claudio e del Parco dell’Incile. Durante il soggiorno ad Anversa gli amici della cittadina d’oltralpe vicino a Chartres avranno modo di visitare la Riserva Naturale Regionale – Oasi WWF “Gole del Sagittario” e di fare un giro turistico dell’Alta Valle del Sagittario con tappe all’Eremo di San Domenico, all’antico Mulino di Villalago, nel centro storico di Scanno e sul Lago.
Nelle giornate di sabato e domenica parteciperanno anche ai festeggiamenti della Madonna della Consolazione, immergendosi nella suggestiva atmosfera dei riti religiosi e delle tradizioni locali con le Processioni solenni,  le marce delle Bande musicali, l’arrivo dei Pellegrini di Pratola Peligna, il Concerto di Piero Mazzocchetti e l’Omaggio ai Caduti. Tutto ciò andrà a consolidare e qualificare ulteriormente i rapporti di reciproca amicizia e di scambi sociali e culturali iniziati 10 anni fa nel nome dei grandi scrittori Gabriele D’Annunzio e Marcel Proust, i quali hanno fortemente contribuito alla valorizzazione e promozione di  Anversa e di Illiers-Combray, avendoli scelti come luoghi ideali delle loro ispirazioni poetiche e letterarie.
ATTESO OGGI AD ANVERSA
L’ARRIVO DI UN GRUPPO DI 40
FRANCESI DI Illiers-Combray
Per i dieci anni di gemellaggio

ANVERSA - Dal 1 al 5 settembre si svolge ad Anversa degli Abruzzi un importante incontro con una numerosa delegazione di Illiers-Combray per festeggiare i 10 anni di Gemellaggio. Ben 40 francesi, guidati dal Vice-sindaco Marie-Claude Francois, da Marc Enaux presidente dell’Associazione “Les Amis des Jumelages”  e la sua vice Chantal Jagou (responsabile dei rapporti con l’Italia), saranno ospiti del Comune di Anversa e di molti cittadini. Il fitto programma ha inizio con l’accoglienza del gruppo nel Comune di Avezzano organizzata da Rocco Di Micco (Consigliere con delega alla Internazionalizzazione), dal Comitato per la Comunicazione Culturale della città e da un gruppo di conoscenti. Dopo  il saluto in Municipio con la partecipazione dei Sindaci di Avezzano, Anversa, Cappadocia e Luco dei Marsi e la visita del Palazzo Torlonia e del Parco Arssa, seguirà la degustazione   
 
    precisazioni
Precisazione di uno Scannese
al volantino di Pasquino e Marforio

Il recente volantino di Pasquino e Marforio riporta fra le righe:”Litigano tutti, persino quelli che vanno a Sant’Ilario hanno bisticciato. Tant’evvero che poche ore prima della partenza hanno dovuto ricorrere a Don Carmelo…” e, più avanti: “Persino alle Acli si sono azzuffati!”. Per corretta informazione e per amore di verità, lontano dalla polemica sterile e inconcludente che sta trascinando Scanno in un baratro ormai senza fondo, ritengo utile precisare che non siamo stati noi pellegrini a ricorrere a Don Carmelo, ma è stato Don Carmelo che, per chiarimenti e per motivi organizzativi ci ha convocati.
In secondo luogo noi delle Acli non ci siamo azzuffati come erroneamente riferito. Il nostro agire è sempre stato improntato alla dialettica aperta e costruttiva, seppur a tratti appassionata.
Poiché abbiamo a cuore il bene del nostro paese, e non solo a chiacchiere, portiamo avanti con forza e determinazione le nostre idee e i nostri modesti  progetti   per cercare di concretizzarli  al meglio evitando di generare malumori, incomprensioni e lagnanze. In quanto al vaniloquio finale in cui si legge: “Scanno sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione” un interrogativo si impone con fermezza: “Voi che col vostro pessimismo tanto biasimate, infierendo: “Piangi, che ben hai donde, Scanno mia” in quale posto vi collocate?”
Resto comunque dell’avviso che non può ergersi a giudice e inquisitore colui che non ha nemmeno l’orgoglio di usare il proprio nome. Prendiamo comunque atto di come ancor oggi la realtà ci stupisca rendendo immortali  le parole di Catone che affermava: “Exigua his tribuenda fides, qui multa loquuntur” (Bisogna prestare poca fede a quelli che parlano molto)
Giuseppe Spacone
 
    moovit
 
Week end al cioccolato
a Roccaraso

ROCCARASO - Gli amanti del gusto nel prossimo week end, da venerdì 2 settembre a domenica 4, si sono dati appuntamento in piazza Leone a Roccaraso che sarà la capitale del cioccolato artigianale, con l'evento "Ciok alla Rocc". Dalla tostatura della fava di cacao sino alle realizzazione della tavoletta di cioccolato: non solo stand espositivi ma per la prima volta nel cuore del paese si potrà ammirare l'intera filiera produttiva. C'è attesa per questo evento che sarà l'anteprima nazionale di "Ciokofabbrica". La manifestazione rappresenta una novità assoluta ed è uno degli appuntamenti più importanti del programma estivo messo a punto dall'amministrazione comunale di Roccaraso. Non solo cultura, sport e spettacolo, ora il centro montano gioca la carta della produzione alimentare artigianale e di alta qualità per creare un binomio capace di promuovere il territorio. Cinque le fasi produttive del cioccolato che si potranno ammirare a Roccaraso. (Ansa)
Moovit L’APP PER IL TRASPORTO
LOCALE raggiunge Teramo

Moovit, l’app più diffusa al mondo per il trasporto locale, utilizzata da 3 milioni di italiani in oltre 80 città, è da oggi disponibile anche a Teramo. Grazie al contributo della Community, che ha mappato la rete di trasporto locale, sulla app Moovit sono disponibili tutti i 9 percorsi delle linee urbane Staur - Baltour che servono la città. Su Moovit sono anche consultabili i collegamenti ferroviari e bus tra Giulianova e Teramo e le corriere fra Teramo, Montorio e Campli. La città di Teramo è stata attivata nell’area della app “Pescara e Abruzzo”. Nella stessa area, sono già presenti le informazioni sul trasporto urbano di Pescara e Chieti. Inoltre, Moovit è attiva anche su gran parte della costiera Adriatica, con i collegamenti bus e treni regionali gestiti rispettivamente da TUA e da Trenitalia, grazie al contributo esclusivo della community locale, che continua a mappare i percorsi mancanti delle linee del trasporto pubblico nella regione. Nelle prossime settimane, sarà aggiunta anche la rete di trasporto urbano dell’Aquila, completando così la mappatura di tutta la Regione Abruzzo, grazie al contributo della Community locale.
 
 
PER GLI IMPIANTI DI RISALITA A RISCHIO
SMANTELLAMENTO A PESCOCOSTANZO
Ascom Fidi Ascom Servizi Sulmona chiede
l’intervento immediato e concreto delle istituzioni

“L’economia e il turismo di Pescocostanzo e dell’intero territorio sono a rischio. La prossima stagione invernale potrebbe essere caratterizzata dalla assenza degli impianti di risalita e questo provocherebbe danni incalcolabili al settore e agli operatori”. A lanciare l’allarme è il presidente di Ascom Fidi Ascom Servizi Sulmona che chiede l’intervento immediato e concreto delle istituzioni, in particolare della Regione Abruzzo e del Comune di Pescocostanzo. A luglio la Vallefura Srl, società che gestisce l’omonima stazione sciistica, ha presentato al Comune la documentazione necessaria per avviare i lavori di smantellamento degli impianti di risalita, che fanno parte del comprensorio Ski Pass Alto Sangro. Quattro impianti di risalita, nove piste, un’area giochi per bambini, un ristorante e altri servizi che rischiano di essere cancellati e con loro gran parte del turismo invernale. Gli operatori turistici del comprensorio sono molto preoccupati, non escludono iniziative eclatanti. Senza gli impianti di risalita, Pescocostanzo rischia il collasso economico. “La maggior parte delle attività” afferma Mariotti “sopravvive con il turismo invernale e gli impianti di risalita rappresentano una parte importante del settore in quanto sono, da sempre, frequentati da turisti e residenti. E’ necessario individuare una soluzione attraverso l’intervento di Regione e Comune. Gli operatori turistici e gli imprenditori chiedono soltanto di non subire una tale penalizzazione che cancellerebbe una tra le condizioni primarie per lavorare”.
LA LOCANDA DEL LAGO LUCCIOLA, in località Vignaronica a Villalago aderice all’iniziativa promossa da “Slow Food”, denominata “Un futuro per Amatrice”. Nel menù giornaliero la locanda ha inserito il piatto simbolo di Amatrice: “I bucatini all’amatriciana”, per aiutare le popolazioni colpite dal tremendo terremoto del 24 agosto scorso. Per ogni piatto di “Amatriciana” un euro  lo dona la locanda e un ero lo donerà il cliente.
Il tutto sarà devoluto direttamente al Comune di Amatrice, secondo le recenti indicazioni date pubblicamente.
 
    storia in cartoline
SCANNO
IN
CARTOLINE
D’EPOCA

Una cartolina postale tipica dei primi del ‘900 di Cesidio Tarantelli. Ricordo del dì 26 agosto 1908.  
L’immagine della “Donna in costume giornaliero” (foto di Pietro Di Rienzo, pubblicata su Il Gazzettino di sabato 27 agosto) e quella  di un cacciatore “anonimo”, in visita a Scanno il 26 agosto 1908, accompagnate da un componimento poetico di Cesidio Tarantelli, fotografo.
Su internet si trovano altre cartoline postali dei primi anni del secolo scorso, realizzate con il montaggio di due o più scatti fotografici ed accompagnate da componimenti in versi dello stesso Cesidio Tarantelli.
Alcune cartoline realizzate nel 1911 sono conservate presso l’Archivio Storico Capitolino – Sistema di consultazione degli archivi digitali.
I Tarantelli, originari di Pratola Peligna, erano “livellari” dei Torlonia, avevano, cioè, una concessione agraria che si sarebbe potuta trasformare in proprietà, se le terre di cui erano affidatari fossero risultate produttive entro alcuni anni.  Questo permise loro di porre le basi di una certa agiatezza economica: con l’inizio del secolo scorso,  
Cesidio Tarantelli si trasferì a Roma dove aveva una casa in Via del Corso e dove nacque, nel 1901, l’ultima dei suoi otto figli.  Aveva contatti con l’alta borghesia dell’epoca e con i Savoia.  E’ rimasta un’operetta, da lui composta e registrata per Ricordi, la Bandiera Universale. Cesidio Tarantelli era il nonno del prof. Ezio Tarantelli, economista, ucciso dalle Brigate Rosse il 27 marzo 1985 in seguito ad un attentato. Roberto Nannarone