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Venerdì 1 Aprile - Il Santo del giorno: Sant'Ugo di Grenoble, Vescovo
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Il tempo... ieri - GIORNATA PRIMAVERILE portata dall’alta pressione, spinta da aria calda, proveniente dall’Africa. Un ulteriore rialzo termico. Notte stellata. Temperatura: mass. 22,2°C; min. 7,5°C; attuale 12,4°C (ore 23,30)
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evento del giorno
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Seconda Giornata nazionale
della prevenzione
di otorinolaringoiatria
Torna oggi la 2/a edizione della Giornata della prevenzione AOOI dedicata alla diagnosi
precoce dei tumori del cavo orale, patologia che in Italia presenta 12 nuovi
casi all’anno ogni 100 mila abitanti. Fumo, alcol, cattiva igiene orale, protesi dentarie
traumatizzanti e virus del papilloma ma anche una dieta povera di frutta e
verdura sono le cause che possono provocare l’insorgenza di questo genere di tumori, ma la prevenzione può essere un’ottima alleata. Una diagnosi precoce, attraverso metodiche semplici e non
invasive, migliora la qualità della vita, consente interventi conservativi e meno invalidanti per tutto l’organismo e riduce i costi di terapia e riabilitazione. Per questo gli
specialisti AOOI hanno deciso di mettere a disposizione la propria competenza
per offrire uno screening gratuito ad accesso libero negli ambulatori dei
reparti di Otorinolaringoiatria degli ospedali delle principali città.
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musical
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Il musical "La Bella e la Bestia"
Oggi al Teatro Circus
Oggi Venerdì 1 aprile al Teatro Circus di Pescara andrà in scena il musical "La Bella e La Bestia...la rosa magica" dell'Ass. Culturale
Istrionici. Dopo i vari sold out registrati presso il Teatro Maria Caniglia di
Sulmona negli anni 2014/2015, torna lo spettacolo teatrale che ha ottenuto un
riscontro positivo di pubblico e critica. La rappresentazione vede la
partecipazione di circa 30 performers (tra attori, cantanti e ballerini) che
faranno rivivere le atmosfere fiabesche di uno dei più grandi classici Disney. Il musical è guidato da un cast tecnico composto da giovani professionisti del settore: i
registi Pasquale Di Giannantonio e Sara Di Sciullo, la coreografa Chiara Fiore
e il direttore artistico Marco Russo. Fondamentale anche l'apporto di altre
figure tra le quali la costumista Stefania Bonitatibus e la scenografa Daniela
Di Gregorio Zitella. I biglietti sono in prevendita sul circuito
www.ciaotickets.com e in tutti i rivenditori ufficiali.
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inaugurazione
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Inaugurata a Roma
la Casa dei Giornalisti
Alla presenza del Presidente del Senato
Inaugurata a Roma la nuova sede dell’Ordine nazionale dei Giornalisti. Alla cerimonia di via Sommacampagna ha
partecipato il presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso. “Ho sempre ammirato i vostri colleghi impegnati nel giornalismo investigativo – ha affermato Grasso – anche perché mi hanno offerto spunti preziosi per le indagini quando ero magistrato”. Il Presidente del Senato ha quindi scoperto le foto in memoria di alcuni
giornalisti assassinati per avere svolto la professione con onore, rispettando
cioè il dovere della verità: Ilaria Alpi, Carlo Casalegno, Giuseppe Fava, Giancarlo Siani e Walter Tobagi.
Il presidente nazionale dell’Ordine Enzo Iacopino a tal riguardo ha letto una frase di Giuseppe Fava: “Io ho un concetto etico del giornalismo. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, impone ai politici il buon governo. Un giornalista incapace, per vigliaccheria
o per calcolo, si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto
evitare e le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni e le violenze che non è mai stato capace di combattere”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio in
cui si legge, tra l’altro, che “la libertà di informazione, come il pluralismo, deve rimanere uno dei pilastri su cui si
regge un sistema davvero democratico”. “Il mio augurio - prosegue Mattarella - è che guardando alla gloriosa storia del giornalismo italiano e al sacrificio
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Incontro di riflessione
e di preghiera
per la Città di Sulmona
Domenica 3 aprile, nella Basilica Cattedrale di San Panfilo, alle 19.30, il Vescovo di
Sulmona-Valva, monsignor Angelo Spina, invita i fedeli, uomini e donne di buona
volontà, ad un incontro di riflessione e di preghiera per la Città di Sulmona.
“Tra i tanti disagi del vivere quotidiano il Signore Risorto porti speranza nei
cuori” ha sottolineato monsignor Spina invitando tutti a partecipare all’incontro.
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di
molti vostri colleghi, essa sia sempre di più la casa della trasparenza, della verità, della professionalità, della formazione e della deontologia professionale”.
Alla cerimonia sono intervenuti anche la signora Luciana Alpi, mamma di Ilaria,
Arrigo Levi, direttore de “La Stampa” all’epoca dell’assassinio di Carlo Casalegno, Paolo Siani, fratello di Giancarlo e Claudio
Fava, figlio di Giuseppe.
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In cinque mesi viene, invece, votata una ipotesi di riforma dell’Ordine che non recepisce quanto proposto dal Consiglio dell’Odg, ma con cinque righe ispirate da chi è marginale nella categoria, cancella la memoria di Guido Gonella. La libertà di stampa è, da ora, sicuramente più garantita. Siamo tutti più sereni. Non si sentirà parlare, si illudono, di schiavitù nel mondo dell’informazione.
Gli editori - afferma Iacopino - possono brindare assieme ai loro complici di
mille misfatti: il contratto da fame, la vergogna della delibera sull’equo compenso, la devastazione di alcuni diritti di chi ha lavorato per una vita
e quella di quanti, senza tutele, dovranno accontentarsi delle mancette in
cambio di un lavoro sempre più faticoso.
Gli stessi editori che potranno continuare ad incassare danari pubblici, senza
neanche dimostrare di avere retribuito i giornalisti. E potranno continuare a
nascondere i molti interessi che hanno in altre attività così che i cittadini non sapranno mai perché certe notizie spariscono o vengono esaltate. E’ davvero il momento di riflettere su chi fa questo lavoro e di dare voce ai
diritti calpestati da patti tanto scellerati quanto inconfessabili", ha
concluso il presidente dell'OdG Iacopino.
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Via libera della Camera
al ddl sull'Editoria
Ora passa al Senato
Via libera dalla Camera dei Deputati al ddl sul sostegno pubblico all'editoria: 292 i sì, 113 i no e 29 i deputati che si sono astenuti. Il provvedimento passa ora
all'esame del Senato. Questi i punti principali del testo intitolato
"Istituzione del fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e
deleghe al governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico
per il settore dell'editoria, della disciplina di profili pensionistici dei
giornalisti e della composizione e delle competenze del consiglio nazionale
dell'ordine dei giornalistì".
Enzo Iacopino ha dichiarato: "Dal marzo 2013 un provvedimento per cambiare la
barbarie della legge sulla diffamazione rimbalza tra Camera e Senato, senza
essere approvato. I colleghi continuano, intanto, ad essere condannati al
carcere: ultimo in ordine di tempo un battagliero pubblicista di oltre 80 anni.
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Fondi Fas: finanziati
37 progetti in Valle Peligna
Cinque progetti d’investimento di grandi imprese finanziati con i contratti di sviluppo locale e
32 iniziative di piccole e medie imprese finanziate in regime di de minimis.
Dopo anni di incontri, polemiche e battaglie il Fas Valle Peligna, partito con
una dotazione finanziaria riservata alle imprese private grandi e piccole di
7,7 milioni di euro, ha la sua graduatoria con tanto di progetti che saranno
finanziati e nuovi posti di lavoro. A dare i risultati dei bandi Fas e’ stato ieri a Sulmona il vicepresidente Giovanni Lolli nel corso di una riunione
con gli imprenditori della Valle Peligna. Le cinque aziende finanziate con il
contratto di sviluppo locale sono: Pantex (contributo di 670 mila euro),
Manhattan Srl (contributo 587 mila euro) Tesla Green power (contributo 533 mila
euro), Medibev (contributo 958 mila euro) e Maison & co. La ricaduta occupazionale e’ di 65 nuove assunzioni. Dei 6 milioni messi a disposizione dal bando per le
grandi imprese verranno erogati contributi per 3,2 milioni di euro; i fondi
rimanenti (2,8) sono stati spostati nel bando per le piccole e medie imprese in
de minimis“ e questo ha permesso – ha detto Giovanni Lolli – di finanziare 32 progetti di Pmi, la cui graduatoria e’ ora ufficiale. Nella graduatoria delle grandi imprese manca l’investimento della Fca – ha spiegato Lolli – perche’ l’azienda ha deciso per questioni legate al mercato internazionale di dilatare i
tempi di investimento. L’interesse di Fca su Sulmona rimane intatto
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solo che avra’ di tempi di realizzazione piu’ lunghi. Con i vertici della multinazionale abbiamo contatti molto frequenti e
siamo convinti che quando Fca decidera’ di avviare investimenti su nuove linee comincera’ da Sulmona”. Per quanto riguarda il bando per le Pmi, Lolli ha detto che “la risposta delle aziende della Valle Peligna e’ stata positiva, a conferma che questo e’ un territorio che presenta buone potenzialita’ e una vitalita’ superiore ad altre aree. Come detto, la dotazione inziale di 1,7 milioni di
euro e’ stata aumentata a 4,5 e questo ha permesso di ammettere a finanziamento 32
progetti di investimento. Al bando hanno risposto 60 aziende e le rimanenti 28
che non sono state finanziate potranno rientrare graduatoria in caso di
economie. Ipotesi questa tutt’altro che recondita”. Queste le 32 aziende finanziate con il bando Pmi in de minimis: Greis Sas (197
mila), Pingue Sas (200 mila), Confetti Pelino (138 mila ), Incontro srl (167
mila ), Coselp (200 mila), Sogepsa Sas (200 mila ), Di Felice & Morsella Srl (148 mila ), Euroteck (200 mila), Manhattan srl (200 mila), Rubino
Pasquale ((113 mila), Alaska Sas (178 mila ), Bikman Srl (177 mila), Pantex Spa
(155 mila), Salsa Italia Srl (179 mila), Tecnometal (200 mila), Televoip (192
mila), Emica finestre Srl (93 mila), Norcineria Peligna (118 mila), Masion & Co (196 mila), Mass Srl (200 mila), Amus Sas (200 mila), Media Streaming (105
mila), Sotecnica (103 mila), Biopack (165 mila), Impresa 2000 (78 mila), Fulmec
Srl (105 mila), Giordani Sas (29 mila), Frascarelli Antincendio (27 mila),
Giovani Albergatori Roccaraso (58 mila), Clea Srl (40 mila), Alberto ristorante
Stella (110 mila) Stati marmi e graniti (76 mila).
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Appello a Renzi da Appennino
Ecosistema dell'Aquila:
il Corpo Forestale in aree protette
"Con il previsto assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri e
relativa militarizzazione dei suoi componenti, il patrimonio di
professionalita' ed esperienza acquisito dal personale del Corpo Forestale nel
campo dello studio, della tutela e della gestione dell'ambiente naturale e
delle aree protette rischia di essere irrimediabilmente disperso". Lo scrive
l'associazione Appennino Ecosistema dell'Aquila. Con un appello inviato al
presidente del Consiglio e ai ministri dell'Ambiente, dell'Agricoltura e della
Funzione pubblica, personalita' ed associazioni da sempre impegnate
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nel mondo delle aree protette e della conservazione della natura chiedono che
"il personale forestale con elevate professionalita' possa essere ricollocato
negli Enti gestori delle aree protette a livello nazionale e regionale, in modo
da non perderne la preziosa e fattiva collaborazione, gia' oggi in atto in
moltissimi casi". L'appello e' firmato dall'Associazione Italiana dei Direttori
delle Aree Protette (Aidap), dai direttori dei Parchi nazionali della Majella e
d'Abruzzo, da quelli dei Parchi Naturali Regionali del Sirente-Velino in
Abruzzo, e da tutte le associazioni ambientalistela Lega Italiana per la
Protezione degli Uccelli, Mountain Wilderness e la stessa Appennino Ecosistema.
Presenti anche firme prestigiose del mondo accademico come quelle dell'ecologo
Sandro Pignatti e del botanico Franco Pedrotti. Anche i sindacati dei forestali
sostengono l'iniziativa, con la prima adesione da parte del coordinatore
nazionale della Cgil.
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A Fonte Grande
di Villalago
Il Mulino
e la Gualchiera
Due macchine
idrauliche preindustriali
rimesse
in funzione
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fino al 1930. Serviva soprattutto le donne di Scanno che
tessevano coperte e i panni per le gonne, che dovevano essere battuti, dopo un
bagno di acqua saponata e creta, per almeno dieci ore, perché le stoffe infeltrissero, facendo, però, attenzione che i martelli non rallentassero il loro ritmo, per non bucare i
tessuti. Mi ha raccontato che suo padre, in quel tempo giovane, quando la
macchina lavorava di notte, si alzava la mattina presto e dal rumore che
arrivava fin sulla strada, intuiva se tutto procedeva bene o se doveva subito
scendere alla gualchiera.
Peppino ha tirato una leva, per far dirigere il gettito dell’acqua sulla ruota a pale, e i due grossi martelli hanno cominciato a muoversi
battendo sulla stoffa, che si muoveva pian piano in tutta la sua lunghezza,
perché un ingranaggio particolare la faceva ruotare. La gualchiera mi ha suscitato una
forte emozione, perché non avevo mai visto nulla di simile!
Siamo tornati poi alla Fonte Grande. Peppino ha chiuso la paratia e il pozzo di
carica pian piano si è svuotato.
Ancora alcune foto e poi sono tornato a casa, rigraziando la mia “guida” per la preziosa esperienza. (R. G.)
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VILLALAGO - Sono andato ieri mattina a Fonte Vecchia, per alcune foto alla sorgente.
Arrivato al Mulino, l’ho trovato aperto. C’era Peppino Grossi che stava collaudando il modello in scala della macina,
realizzato dal padre Domenico. Un “gioiellino” in legno, perfetto in tutte le sue parti, mosso da aria compressa, che dava
movimento a tutta la piccola macchina macinante. A lato c’è anche la riproduzione della gualchiera. Peppino mi ha spiegato che grazie a
quei due modelli è stato possibile capire i meccanismi per restaurare sia il mulino, sia la
gualchiera, due macchine preindustriali, mosse dalla forza dell’acqua di Fonte Grande. Siamo andati al pozzo di carica. Lo spettacolo della
maestosa sorgente è indescrivibile e spero che il video allegato vi diai le emozioni da me provate.
Peppino ha aperto la paratia per far entrare un rivolo d’acqua al pozzo di carica, che in pochi minuti si è riempito. Tornati al mulino ha messo in movimento la macina con una leva
laterale per far cadere il gettito d’acqua sulle pale. E così la ruota di pietra si è mossa e ha macinato un bel po’ di grano.
Poi siamo andati alla gualchiera, in una stanza contigua. Peppino mi ha spiegato
tutto il meccanismo, come sono stati realizzati i due grossi martelli
di legno e tutto l’ingranaggio. La macchina è stata in funzione
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