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Sabato 5 Marzo - Il Santo del giorno: Sant'Agata, Vergine e martire
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Il tempo... ieri - GIORNATA DI TREGUA in attesa della nuova perturbazione. Il rialzo termico col sole per tutta la
giornata ha sciolto quel poco di neve del giorno prima. Temp: mass. 6,1°C; min. -3,0°C; attuale 1,2°C (ore 23,30)
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evento del giorno
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Sabato 5 marzo 2016, Decima Edizione
della Giornata Nazionale del B&B
Migliaia di bed and breakfast in tutta Italia offriranno gratis, per la Giornata
Nazionale del B&B, la notte del 5 marzo a quanti prenoteranno un weekend, di due o più giorni, all'insegna dell'ospitalità familiare. Prenoti il 5 e il 6 marzo e paghi solo il 6 marzo.
La Giornata del B&B, ideata da www.bed-and-breakfast.it, il più importante e diffuso portale turistico specializzato nell'ospitalità extra alberghiera, è entrata a far parte del calendario vacanze dei viaggiatori italiani ed è una occasione da non perdere per entrare a contatto con la bellezza del Paese e
con l'ospitalità della sua gente. Il Bed and Breakfast si è rivelato una scelta vincente per chi ha deciso di aprire la propria casa
all'ospitalità e per chi sceglie ogni giorno di alloggiare in B&B apprezzando il valore aggiunto dell'ospitalità familiare e del risparmio.
I B&B, siano nei centri storici delle città d'arte o nei borghi italiani, siano dimore di charme e design, ville antiche o
casali in campagna aderiscono con entusiasmo all'evento per festeggiare e per
diffondere una dimensione dell'ospitalità più intima e familiare.
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libri
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“Pietro Da Morrone - Celestino V da Eremita a Santo”
di Ilio Di Iorio e Stefania Di Carlo
“Pietro Da Morrone–Celestino V da Eremita a Santo” è il titolo del libro che sarà presentato a L’Aquila il prossimo lunedì 7 marzo, nell’Auditorium Benedetto XVI, presso la sede dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose sita in via Vetoio, nei pressi del Polo
Universitario di Coppito. La pubblicazione, curata dalla prof.ssa Stefania Di
Carlo, docente di Storia della Chiesa Antica e Medievale presso l’ISSR, e dal sulmonese prof. Ilio Di Iorio, latinista e traduttore, approfondisce
tratti della vita e della spiritualità del santo compatrono della città vertendo Dal Processo storico di Sulmona al “Summarium” di Parigi, dal Verbale dell’Ultimo Concistoro segreto per la canonizzazione di Parigi alla Bolla di
canonizzazione di Avignone. La cerimonia, avrà inizio alle ore 16,00 con il saluto dell’Arcivescovo Metropolita di L’Aquila, S. E. Mons. Giuseppe Petrocchi e del prof. Fabrizio Politi, Presidente
dell’Associazione Soci Fondazione Carispaq di L’Aquila.
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teatro
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"Nu marite pe' Caterine"
al Teatro Massimo di Pescara oggi e domani
Oggi, sabato 5, e domani, domenica 6 marzo, alle ore 21 torna al Teatro Massimo di Pescara ci
sarà lo spettacolo “Nu marite pe’ Catarine”. Un classico evergreen del teatro dialettale abruzzese di Virgilio Sigismondi,
nella messinscena storica della compagnia teatrale San Rocco delle piane, per
la regia di Duilio Di Nicola. In risalto, però c’é l’esordio del fenomeno teatrale "Za Camilla di Sgarrone", la maschera comica che l’attrice sambucetese Luana Federico ha creato nel 1993 con quest’opera, riempiendo di grasse risate , palchi e piazze di tutto l’Abruzzo.
Qualche numero: quasi 100 repliche, adattamento televisivo mandato in onda su
tutti i canali regionali per quasi un decennio e tanti tormentoni rimasti nella
memoria popolare . Chi non ricorda i cillipieni di za’ Camilla o le disavventure con le vespe del povero ‘Ndrejie di Villa Rejie ma, anche, la ricostruzione di un mondo contadino, in
bilico tra aneddoto e folklore che, dalla nostra memoria collettiva, quasi
magicamente, quest’opera farà rivivere ai tanti spettatori.
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concerto
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Una giornata all’insegna della solidarietà
per la raccolta fondi a favore dell’Ass. Aseo
L’appuntamento, in programma per oggi 5 marzo alle 17.30 al cinema Pacifico, prevede un gran
galà di musica con l’adesione di una quarantina di associazioni culturali e del volontariato unite
nel progetto di Sulmona Solidale. Si tratta del concerto dell’Aseo, organizzato ogni anno nel periodo di Natale, che adesso cambia data in
quanto diventerà un appuntamento fisso del mese di marzo. A presentare l’evento è Mimmo Taglieri che ha assunto di recente la conduzione dell’Aseo. Sabato al Pacifico si esibirà l’orchestra della Scuola popolare di Musica di Sulmona. Ospiti d’onore saranno il maestro Gaetano Di Bacco, sassofonista di acclarata fama, ed il
duo composto dal tastierista Francesco Mammola e dal chitarrista Lino Giusti.
Ci sarà poi una vera e propria carovana di sorrisi che travolgerà i bambini che interverranno grazie ai clown della cooperativa sulmonese
Fantacadabra. Oltre alla musica ed al divertimento sono previsti gli interventi
del presidente del
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Centro di servizio per il volontariato Gino Milano e di Mimmo Taglieri che
parlerà anche in qualità di vice presidente della Fondazione Carispaq. Sarà inoltre presente il neo presidente dell’assemblea dei soci della Fondazione Carispaq Fabrizio Politi.
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Dal gruppo consiliare
“Uniti per Introdacqua”
IL PREFETTO “BACCHETTA”
IL SINDACO
E ORDINA LA CONVOCAZIONE
DEL CONSIGLIO COMUNALE
INTRODACQUA - La richiesta di convocazione del Consiglio comunale presentata dalla
minoranza, per discutere sui fatti inerenti al crollo del palazzetto, è pienamente conforme a tutte le disposizioni normative ed al Testo Unico per l’ordinamento degli Enti Locali. Chi lo assicura è la Prefettura di L’Aquila che, a questo punto, fa chiarezza su chi ha “ragione”, ammonendo il Sindaco, per il diniego, motivato - a suo dire - “carente di presupposti e non di competenza consiliare”. Con una “diffida” formalizzata nei confronti del Sindaco del Comune di Introdacqua, la Prefettura
di L’Aquila dispone che, la richiesta avanzata dai consiglieri di minoranza, obbliga
il Sindaco a procedere alla convocazione dell’organo assembleare, per la trattazione specifica delle questioni richieste.
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Dall’Associazione
“Salviamo l’orso”
Nuove minacce incombono
sul Parco Regionale
del Sirente-Velino
Recentemente, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha annunciato la
realizzazione di nuovi impianti sciistici nel comprensorio della
Magnola-Ovindoli, verso le creste dei Monti della Magnola confinanti con i
Piani di Pezza, con l’obiettivo di giungere progressivamente a collegare quel comprensorio con quello
di Campo Felice in nome della creazione della “stazione sciistica piu’ vasta a sud delle Alpi”. La creazione di queste infrastrutture, la cui sostenibilità economica è tutta da dimostrare vista la cronica mancanza di neve sciabile per lunghi
periodi riscontrata negli ultimi anni su tutto l’Appennino centrale segnerebbe in pratica la distruzione dell’area protetta regionale più ampia e più significativa.
La giunta regionale e l’assessore ai Parchi Di Matteo lavorano alacremente e in gran segreto alla
riperimetrazione...
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PROSEGUE LA CANDIDATURA ITALIANA DELLE FAGGETE VETUSTE
DEL PARCO A PATRIMONIO NATURALE MONDIALE DELL’UMANITA’
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Il primo marzo, il settore cultura dell’UNESCO ha comunicato l’esito favorevole dell’esame della documentazione presentata nel fascicolo di candidatura delle faggete
vetuste a Patrimonio mondiale dell’umanità. Lo scorso 28 gennaio, infatti, è stato presentato a Parigi dalla delegazione Austriaca presso l’Unesco, il dossier di candidatura per l’iscrizione alla World Heritage List UNESCO delle “Primeval Beech Forests of the Carpathians and other regions of Europe”. Questo è il nome che è stato dato alla rete di faggete vetuste europee costituita da 67 siti afferenti
a 10 paesi Europei (Austria, Albania, Belgio, Bulgaria, Croazia, Italia,
Polonia, Romania, Slovenia, Spagna) che si aggiungono a Ucraina, Slovacchia e
Germania, che hanno già avuto il riconoscimento UNESCO. Il dossier è stato sottoscritto dai rappresentanti degli Stati facenti parte della rete
delle faggete vetuste candidate. L’Italia offre un contributo considerevole alla rete, partecipando con 10 siti di “eccezionale valore universale” per una superficie di 2127 ettari, e rappresenta, dopo la Romania, il Paese con
il maggior numero di siti. Nel territorio del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, sono stati individuati 5 nuclei di faggeta per una
superficie complessiva di 937 ettari, afferenti ai demani civici di
Villavallelonga (Valle Cervara), Lecce nei Marsi (Moricento), Pescasseroli
(Coppo del Principe e Coppo del Morto), Opi (Val Fondillo). Queste aree si distinguono per la loro elevata naturalità, caratterizzata da un mosaico di forme strutturali appartenenti a tutte le fasi
del ciclo della faggeta, e ospitano i faggi più antichi dell’emisfero settentrionale (circa 560 anni). La faggeta della Val Cervara è, inoltre, l’unico esempio conosciuto di foresta di faggio primaria in Italia.
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Con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, partecipano a questo riconoscimento UNESCO la faggeta
di Sasso Fratino (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi), della Foresta
Umbra (Parco Nazionale del Gargano), di Cozzo Ferriero (Parco Nazionale del
Pollino), del Monte Cimino (Soriano nel Cimino) e di Monte Raschio ( Parco
Naturale Regionale di Bracciano-Martignano). Dopo la verifica della
documentazione, si apre ora la fase di accertamento sul campo, per cui le
nostre faggete, nei prossimi mesi, saranno oggetto di valutazione da parte di
esperti internazionali dell’IUCN (Unione Internazione per la Conservazione della Natura) e quindi, a maggio-giugno del 2017, potrebbero avere il riconoscimento di
patrimonio naturale mondiale dell’Umanità. “Un altro passo è stato compiuto - commenta il Presidente del Parco Antonio Carrara - verso un
riconoscimento di grande valore e un impegno ulteriore per la conservazione
delle faggete del Parco. Si tratta di un lavoro paziente, che stiamo portando
avanti con il contributo scientifico dell’Università della Tuscia, la partecipazione dei comuni di Villavallelonga, Lecce dei Marsi,
Pescasseroli e Opi, che hanno deliberato l’impegno alla conservazione delle foreste, con l’accordo e il sostegno del Ministero dell’Ambiente e in collaborazione con altri 3 parchi nazionali. Nei mesi scorsi
abbiamo lanciato anche un progetto di comunicazione, “Il battito della foresta”, che accompagna il processo di candidatura e che può essere seguito oltre che sui social network sul sito dedicato
http://www.forestbeat.it/”.
(Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione)
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GLI ABRUZZESI RICORDANO
FRA’ GIANFRANCO MARIA CHITI
Presto sarà proclamato Beato
La Libera Associazione Abruzzesi Trentino Alto Adige, presieduta dall’ alp. Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, con una esposizione di foto e di scritti autografi, presso la
sede sociale del sodalizio, ha ricordato l’ex combattente Generale di Divisione Gianfranco Maria Chiti, pluridecorato
militare. Lo stesso prese parte ai combattimenti prima sul fronte
Sloveno-Croato e poi su quello Greco-Albanese dove riporto varie ferite,
successivamente inviato in Russia con l’8^ Armata (ARMIR) prese parte alla battaglia di Karkov dove merito la medaglia
di bronzo al valore militare, qui sulla linea del Don fu combattente al fianco
degli alpini (1942 – 1943). Comandante esemplare nel Corpo dei Granatieri alternò periodi di comando di unità operative con periodi di comando in istituti di formazione militare quali la
Scuola Militare di Fanteria di Cesano di Roma e la Scuola Allievi Marescialli
di Viterbo. Terminato il servizio attivo nell’Esercito entrò nell’ Ordine dei frati minori Cappuccini divenendo sacerdote. In questa sua nuova vita al servizio del
Cristo e degli uomini, si dedicò ai poveri agli emarginati, al restauro dell’antico convento di San Crispino a Orvieto dove esercitò ininterrottamente il suo ministero sino al giorno della sua morte nel 2004.
Recentemente proclamato dalla Chiesa, Venerabile Servo di Dio frà Gianfranco Maria da Gignese viene ricordato come amico degli alpini e delle
Dolomiti. Frequenti furono i suoi soggiorni a Monguelfo, in quanto amico intimo
della famiglia Sciullo, in queste occasioni lo stesso alternava momenti di
preghiera a momenti di intensa attività pastorale, dove si incontrava con le comunità francescane locali, le associazioni culturali, gli ex combattenti, gli alpini,
parlava discretamente bene la lingua tedesca. Nel 1987 trovandosi in Val
Pusteria fu anche il celebrante principale nel precetto pasquale per gli alpini
della disciolta Brigata Alpina Tridentina congiuntamente ai cappellani militari
Don Augusto Covi e Don Valentino Quinz nelle sedi di San Candido, Brunico e
Novacella. In quelle circostanze gli alpini ed i fedeli del luogo erano
attratti dal suo singolare carisma e presi dalla sua parola, giudicato e
definito da tutti già allora come un Santo. Giova ricordare che in queste occasioni stante la
presenza numerosa di fedeli accorsi dai vari paesi, non era neanche possibile
tenere chiuse le porte delle chiese. Nei suoi soggiorni in Val Pusteria,
celebrava sempre la Santa Messa del mattino presso il Convento delle Clarisse a
Tesido, suore che lui amava definire “angeli della preghiera per una testimonianza dell’eucarestia vivente”. Resta ancora nel cuore di molti la sua conferenza presso il Circolo Culturale
Italiano di Dobbiaco sul tema “Attualità di Gesù mistero della Chiesa”, in questa circostanza il fornaio Ciccone del panificio Trencher realizzo un
dolce in segno di devoto omaggio che rappresentava una fiamma da granatiere, di
oltre due metri, mentre in altra occasione il maestro scultore Kurt Wirer di
Anterselva realizzò un
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bassorilievo in legno che ritraeva Padre Gianfranco Maria tra le Dolomiti, opera
oggi custodita nella Cappella dei Granatieri a Roma. La sua presenza a Corvara
dove venne accolto con calore dai residenti all’Hotel Tablè e poi al Villaggio Alpino Tridentina da poco dedicato al Maresciallo Ferruccio
Tempesti Medaglia d’Oro al Valore Militare dell’artiglieria da montagna caduto in Russia, in questa circostanza, si fermo in
preghiera davanti alla sua targa, disse poche parole sottovoce a ricordo della
guerra, salutò commosso il figlio Gianfranco che al tempo era il comandante del distaccamento.
Al presidente Sciullo della Rocca ex Luogotenente degli alpini che fu allievo
di padre Chiti, nel corso di un breve incontro, abbiamo chiesto di parlarci del
carisma di questo uomo che fu il suo maestro di vita e il suo comandante e che
presto sarà beatificato da Papa Francesco. Prima di esprimersi ci ha letto la sintesi del
discorso di commiato che Chiti tenne in veste di comandante agli allievi del
suo corso prima di essere destinato alla Scuola Militare Alpina di Aosta, “Sappiate rimanere voi stessi, quali siete in questo momento, per sempre,
Italiani esemplari, seri, composti nei costumi, onesti, laboriosi, elementi di
ordine, di fiducia, di sicurezza, di salda fede, sicura garanzia per il
migliore avvenire dell’Esercito e della Patria. Che Dio vi assista!” poi, ha così commentato; era un uomo generoso, un soldato, un combattente, un francescano
autentico, un grande amico degli alpini abruzzesi che stimava profondamente per
le loro qualità, con i quali aveva combattuto congiuntamente sul fronte russo, parlava spesso
con riconoscenza dell’ospitalità ricevuta dalla popolazione abruzzese in occasione dei campi o delle
esercitazioni militari tenute in Abruzzo nel dopoguerra, saldo nei principi
cristiani che apertamente professava. Professionalmente non può essere assimilato per qualità e capacità a nessun parigrado, era un essere unico, io devo solo ringraziarlo per i
preziosi insegnamenti e per il bene oggettivo ricevuto nel corso di una
amicizia trentennale, prego per lui, perché gli vengano riconosciute le sue virtù, la sua Santità che non è al giudizio degli uomini, sono certo che è già presente da tempo agli occhi di Dio, per questo andrà ricordato come educatore, oltre ogni tempo.
L’ADDETTO STAMPA, Asmodeo Rennes
(Foto - Piramidi di Perca – Il Luogotenente degli alpini Sciullo con l’amico Frà Gianfranco Maria da Gignese, già Generale di Divisione dei Granatieri di Sardegna - dall’Archivio privato Asmodeo Rennes”)
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