Sabato 16 Gennaio - Il Santo del giorno: San Giacomo di Tarantasia, Protovescovo di Moûtiers

Il tempo... ieri - Il freddo si e’ fatto sentire solo in serata. Durante la mattinata qualche tentativo di pioggia. La nuvolosità ha lasciato solo alcuni sprazzi di sole. Temp: mass. 9,2°C; min. 3,2°C; attuale 1,2°C (ore 23,30)
 
    teatro
17 gennaio 2016: Giornata nazionale
del Dialetto e delle Lingue Locali

La Quarta Edizione della Giornata Nazionale del Dialetto e delle lingue locali, ideata dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (UNPLI), sarà, come nelle precedenti edizioni, l’occasione per sensibilizzare i comuni e i cittadini italiani alla salvaguardia e alla valorizzazione delle lingue locali.
l’UNPLIha invitato tutte le Pro Loco e tutte le realtà (biblioteche, centri di lettura, enti, scuole, università, ecc…) ad aderire a questa iniziativa, per una riflessione sui dialetti e le lingue locali.
 
    teatro
Riflessioni postume
da Achille Campanile

Oggi, alle ore 21, e domani domenica alle 18, nei locali del Teatro immediato, a Pescara in via Gobetti 29, va in scena «Riflessioni postume», da Achille Campanile. Interprete e regista Ezio Budini. L'autore si misura con il tema della morte, non in chiave diretta e cioè rappresentandola, ma indirettamente, ragionandoci sopra, costruendo una sua piccola filosofia della morte, o meglio del comportamento umano di fronte a un fenomeno cosi immenso e allo stesso tempo evanescente. Un testo esorcizzante, dissacrante, ma profondamente romantico. Un intricato e divertente ragionamento sulla morte. Un sorprendente inno alla vita. Campanile aveva un senso assai profondo della caducità delle cose umane e della morte. Per lui la vita era come «un teatrino, un modesto teatrino di uomini improvvisati, con le quinte di cartapesta e i lumini colorati delle feste, dove da un momento all'altro, in mezzo a tanto affannarsi, senza cattiveria, ma magari soltanto per un banale incidente, il sipario poteva calare per sempre».
Budini, nelle note di regia, afferma: «Quando mi capitò di leggere Il pensiero della morte, diventato poi Riflessioni postume per il mio spettacolo, pensai subito ad una messa in scena, trattandosi di un testo che, adattato a monologo, mi avrebbe dato la possibilità di affrontare una delle tematiche più amate e temute dai grandi scrittori, la morte, e di farlo alla maniera di Campanile, senza particolari espedienti scenografici o macchinosi, ma semplicemente mediante il potere delle sue disquisizioni agro-dolci, con gli angoletti della bocca all’insù, le zampette di gallina a incorniciare gli occhi e al contempo una lama tagliente a sfiorare le corde dell’animo umano».
 
    tradizioni
PIANETA DELLA MALDICENZA
Si concludono domani, domenica 17 gennaio,  a L’Aquila le manifestazioni dell’undicesimo festival legato alla tradizione di Sant'Agnese. Da venerdì 8 gennaio spettacoli teatrali, incontri con giovani, concorsi d'arte varia, il dolce caratteristico "La treccia di Sant'Agnese", ironia, gossip, scherzi, hanno animato la tradizione aquilana di Sant'Agnese e del “Pianeta della Maldicenza”. Domani, ultima giornata. Alle ore 16,00, al Ridotto del Teatro Comunale, concorso d’arte critica, mentre alle ore 18,00, nella Piazza San Bernardino, ci sarà la consegna del Palio di Sant’Agnese alla confraternita vincitrice  e premiazione del vincitore dell’Agnesino 2016. Allieterà la serata Dante Sorrentino e la sua Jazz Band.
 
    mostre
un reading letterario-teatrale che faccia parlare non uno scritto, bensì un’immagine, un dipinto. Passando attraverso baci ed abbracci, a volte anche fotografici, ma soprattutto pittorici come quelli di Tolouse Lautrec, Magritte, Verdirosi, Klimt, Munch, Wever, Hayez e, per l’appunto, De Chirico, si esplora questo gesto dell’affettività umana che molti artisti hanno fissato nell’eternità. Musiche varie – scelta dei commenti musicali: Emma Francesconi. Soggetto, sceneggiatura, fotografie e regia: Giovanni Maria De Pratti. Interpreti: Vittoria Di Biase, Emma Francesconi, Francesco Frezzini e Giovanni Maria De Pratti. Responsabile delle proiezioni: Davide Peluso. Responsabile delle scenografie: Francesco Frezzini. Locandina e programma di sala: Fernanda Mancini. Presenta la giornalista Orietta Spera.
“Abbracci famosi della pittura…”
Vernissage, domenica 17 gennaio

“Abbracci famosi della pittura…”, manifestazione in programma domenica 17 gennaio, alle 17.30, all’auditorium dell’Agenzia per la promozione culturale della Regione Abruzzo ad Avezzano. E’ e in programma domenica 17 gennaio, alle 17.30, all’auditorium dell’Agenzia per la promozione culturale della Regione Abruzzo, in via Vittorio Veneto, ad Avezzano. Può un reading nascere invece che da uno scritto, da un dipinto, da un’opera pittorica? A partire dalla descrizione omerica dell’incontro di Ettore ed Andromaca alle Porte Scee, immagine stupenda e incancellabile dell’Iliade, rivisitata e riproposta nel dipinto altrettanto indimenticabile di Giorgio De Chirico, è nata l’idea di proporre
 
Secondo Ezio Gasbarro,
Presidente di Confagricoltura Abruzzo,
sono ormai inestimabili i danni provocati dai cinghiali
territorio?” si chiede il Presidente Gasbarro. “A quando si farà seguire alle affermazioni di vicinanza verso gli “ultimi della terra” anche i necessari e concreti atti consequenziali?”
I dati tanto pubblicizzati sulla riduzione dei danni da fauna selvatica nelle provincie di Teramo e Pescara sono inficiati dalla chiusura delle aziende e nel fatto che gli agricoltori non perdono più tempo a fare richiesta di risarcimenti che poi non sono erogati. E’ proprio incomprensibile che Provincia e Regione non riescano ad attuare una seria programmazione preventiva e una adeguata azione risarcitoria senza che in ogni dove si eserciti il consueto conflitto di legittimazione delle competenze. “Un’azienda che chiude determina una perdita non solo in termini economici e di presenza antropica nelle aree più marginali e già in debito di svantaggi infrastrutturali ma anche di biodiversità agraria e di tutela ambientale e paesaggistica” Conclude Il Presidente Gasbarro. (Agea)
“Il mancato risarcimento dei danni alle colture agricole causati dalla fauna selvatica, il ritardo cronico e ingiustificabile con il quali gli enti preposti attivano le procedure a cui sono titolati, la carenza di una concreta politica di tutela del comparto agricolo e se vogliamo l’assoluta inconsistenza di azioni strategiche nella gestione faunistica hanno determinato il raggiungimento del punto di non ritorno per molte aziende e in particolare per quelle delle aree interne” è quanto afferma Concezio Gasbarro Presidente di Confagricoltura Abruzzo.
Nella Valle Subequana dopo oltre 30 anni sparirà la coltivazione di oltre 200 ettari di girasole, una coltura capace di dare un certo reddito e assolutamente indispensabile per le rotazioni dei terreni. Fanno sapere da Confagricoltura. Le aziende non possono più programmare le semine per le incertezze sui futuri raccolti e sono costrette a chiudere per inerzia delle Istituzioni. “Ha un senso tutto questo in una Regione che solo a parole ha definito l’agricoltura come la vera industria del        
 
INCONTRO TRA SACA
E COMUNI DI SCANNO
E VILLALAGO

SCANNO - Dopo l’arcinoto disservizio dell’erogazione dell’acqua potabile  a Scanno e Villalago, proprio nel periodo di maggiore afflusso di turisti, durante le feste di Capodanno, i sindaci dei due comuni richiesero un incontro urgente con la Saca, la società sulmonese che gestisce gli acquedotti e la rete idrica.
L’incontro è avvenuto nel Comune di Scanno il 13 gennaio scorso, con l’amministratore unico della Saca, Domenico Petrella, accompagnato da Salvatore Zavarella e Americo Silla. L’ing. Petrella ha tenuto ad esprimere il proprio rammarico per quanto successo a tutti i cittadini dei due paesi, ma soprattutto agli operatori economici, per i disagi causati dal disservizio, dovuto a guasti improvvisi e non controllabili. Ha promesso ai due sindaci ulteriori interventi sull’intera rete idrica per metterla in sicurezza dal rischio di ulteriori disagi come quelli del periodo natalizio, che hanno determinato una perdita di credito e di immagine per i due paesi che vivono di turismo.
 
QUESTA SERA A VILLALAGO
LA “FANOGLIA DEI GIOVANI”

Questa sera i giovani di Villalago innalzeranno la loro “Fanoglia”, non più al Colle, ma al rione Porticella.
CAMBIO DI GESTIONE AL BAR
DELL’HOTEL STELLA ALPINA

Oggi inaugurazione della nuova gestione, rilevata da Valerio Forti, un giovane venuto ad abitare a Villalago.
 
 
 

Saluto di un ex alunno
al Professor Fusco

Caro Professor Fusco,
“Cotidie morimur” diceva Seneca, il nostro illustre amico Seneca. E Tu eri un suo discepolo, come io sono stato discepolo Tuo. Dunque, come sempre, anche questa volta, ci siamo capiti. E io sono sereno, come lo sei di sicuro anche Tu, perché sappiamo entrambi che questo ultimo atto della Tua esistenza non può che intitolarsi “Passaggio a Miglior Vita”. Una Vita Migliore sì, perché di Te, autarchico e atarassico nello spirito e nella mente, regnerà in terra il dolce ricordo come in cielo la meritata presenza. L’ultima volta che ci siamo incontrati, nei pressi dell’orticello del Tuo famoso ristorante del Lago di Scanno, alla mia solita domanda: “Come andiamo Professò?”, Tu mi hai risposto col solito sorriso e, riferendoTi all’orticello, mi hai citato direttamente Orazio: “Ille terrarum mihi semper praeter omnis angulus ridet”, ossia: “Quell’ angolo di terra mi sorride su tutti (mi rende felice)!”. Non può non bastare questa risposta a proclamare più di prima che tipo di persona sei stata: un uomo buono, semplice e colto. Una volta, in classe, Ti chiesi: “Professò, quando andrà in pensione, che cosa Le piacerebbe fare?” E Tu rispondesti: “Mi piacerebbe scrivere un Libro di Storia Michele, ma sono troppo vecchio per farlo e non lo farò”. Invece, Caro Professor Fusco, quel Libro di Storia che dicevi, in realtà, lo hai scritto: hai scritto la Tua di Storia, la quale io e tutti i Tuoi cari alunni, nessuno escluso, abbiamo letto e continueremo a leggere. Di parole, in realtà, ora, non ne servono più, perché, come dicevi ancora: “Ragazzi, quando si provano emozioni forti, che siano positive o negative, a volte, la migliore voce da effondere è il silenzio”. Siccome sono emozionato, adesso, Caro Professor Fusco, seguirò più che mai il tuo consiglio: farò "Silenzio".
Grazie per essere stato il mio formatore accademico, di vita, di sempre.
Ciao Professor Fusco, mi mancherai.
 F.to ex alunno Michele Galante.

A24 e A25:
“Il rincaro dei pedaggi
sta mettendo in ginocchio
l’economia”

Il rincaro dei pedaggi autostradali sta mettendo in ginocchio l’economia abruzzese: lo dice, senza mezzi termini, Flaviano Montebello, coordinatore di Casartigiani Abruzzo, che chiede con urgenza alla Regione un tavolo di confronto tra associazioni imprenditoriali e concessionari dopo l’aumento del 4% sulle tariffe delle autostrade regionali
“Il rincaro di circa il 4% sicuramente sta iniziando ad avere un impatto negativo sull’economia regionale dove è sempre difficile scovare segnali di ripresa. Le imprese di autotrasporto, ma anche quelle di altri settori, rischiano così di perdere competitività sui costi finali di servizi e prodotti. E’ estremamente importante avere in Abruzzo un sistema territoriale viario, in particolare la rete autostradale, conservato nel miglior modo possibile e sostenuto da reali investimenti economici.” afferma Montebello.
Casartigiani Abruzzo chiede dunque alla giunta regionale “di intervenire al più presto al fine di trovare soluzioni positive nell’interesse delle circa 5 mila imprese che l’associazione rappresenta. Va comunque dato atto alla Regione di aver ben individuato le priorità sulle proposte di viabilità contenute nel Masterplan di recente approvazione.”
 

L’ADDIO AL prof. Roberto Fusco

SCANNO - Le spoglie mortali del prof. Roberto Fusco, deceduto nella tarda sera del 13 gennaio, sono arrivate ieri dall’ospedale di Sulmona al suo paese alle ore 14,30. Tantissima gente ad attenderlo. Tra questi molti suoi ex alunni e colleghi della locale scuola media. Il rito funebre è stato officiato dal parroco, don Carmelo Rotolo, che ne ha ricordato le doti umane e intellettuali. Commosso anche il ricordo di un suo ex alunno, Evio Mancini, a nome di tutti coloro che sono stati suoi allievi. La chiesa era così gremita che molti non sono riusciti ad entrare. Dopo il rito religioso un lungo e mesto corteo ha accompagnato la bara al cimitero. Il professore per sua manifesta volontà è stato tumulato nel campo comune.
Sentite condoglianze alla moglie Nunziatina e al figlio Amedeo da tutta la nostra redazione.