Mercoledì 11 Novembre - Il Santo del giorno: San Martino di Tours, Vescovo

Il tempo... ieri - CORRE ANCORA L’ESTATE DI SAN MARTINO, anche se il cielo è stato per tutta la giornata offuscato da veli di nuvole. Correnti fredde in serata. Temperature: mass. 20,2°C; min. 8,6°C; attuale 12,5°C (ore 23,50)
 
XVI Giornata Nazionale
Estate di S. Martino 
Contro la sofferenza inutile

Ogni 11 novembre, la Federazione Cure Palliative attiva una campagna di sensibilizzazione sui diritti e sui bisogni dei malati inguaribili e delle loro famiglie, chiedendo ai cittadini di sottoscrivere specifiche richieste rivolte alle Istituzioni. Questa data è stata scelta perché si riallaccia alla leggenda di Martino, giovane soldato di Pannonia, che più di 1.500 anni fa, per aiutare un vecchio sfinito dalla stanchezza e dal freddo, gli offrì metà del suo mantello tagliandolo con la spada.
Si narra che dopo quest'atto di spontanea generosità all'improvviso il tempo mutò, il cielo si schiarì e l'aria si fece incredibilmente mite: era l'Estate di S. Martino. Il termine palliativo ha la radice etimologica nel latino "pallium" = mantello e il senso di coprire, avvolgere, proteggere (come in un mantello) è quello che più si avvicina al suo significato. Le iniziative degli anni successivi hanno contribuito a raggiungere: la semplificazione della prescrizione degli oppioidi (2009) la legge n. 38/10.
 
Franco Di Tizio, Gabriele D’Annunzio e la figlia Renata

DOMANI Giovedì 12 novembre, alle ore 17,30, al Mediamuseum di Pescara, verrà presentato il volume di Franco Di Tizio, “Gabriele D’Annunzio e la figlia Renata”.
Questo nuovo studio di Franco Di Tizio prosegue la lunga ricerca che il medico umanista da anni porta avanti nell’ambito dei rapporti che il Vate intrattenne con la propria tumultuosa prole. Il carteggio qui riprodotto con la prediletta figlia Renata, passata alla storia con il vezzeggiativo di Cicciuzza, ha il pregio di contenere materiali integralmente inediti e dunque di portare alla luce ulteriori aspetti della personalità di d’Annunzio sinora poco conosciuti. Completano il volume 122 foto d’archivio, anch’esse inedite e mai pubblicate in volume, e l’albero genealogico Silvio Montanarella – Renata Anguissola. Uno strumento essenziale per gli studiosi di Gabriele d’Annunzio, ma anche per tutti quei lettori appassionati alla vita del maggior poeta del Novecento. Quando Renata nacque, i genitori la registrarono al Comune con i nomi di Eva Adriana Renata; la madre, però, preferì chiamarla familiarmente Cicciuzza, mentre nel 1909 il padre le coniò il nomignolo di Sirenetta, personaggio della sua Gioconda. Soltanto dal 1916, cioè dopo il matrimonio, il genitore la chiamò Renata; la stessa figlia nel 1968 dichiarerà: “A mio padre non piacevano né Eva né Adriana, ma li usava talvolta. Quando a dieci anni entrai nel collegio, mio padre mi iscrisse come Renata e tale sono rimasta da allora».
 

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CARDELLA,
LA PLAJA,
SAN
MARTINO
hanno
illuminato
Scanno
con le Glorie
accese
in onore
del Santo
Vescovo
Martino
SCANNO - Ieri sera, puntualmentee alle ore 18,30, i tre grandi falò hanno preso fuoco tra le urla festose dei ragazzi delle tre contrade: Cardella, La Plaja e San Martino, situate nelle colline sovrastanti l’abitato a formare un triangolo. Le tre cataste di legna, alte circa venti metri, chiamate dai locali “Glorie”, all’unisono hanno innalzato le loro fiamme al cielo. Queste grandi torre infuocate, hanno squarciato le tenebre della sera, rischiarando l’intero paese. Per questa magia tanto è stato il lavoro di adulti e ragazzi nei giorni precedenti, che hanno dovuto tagliare e raccogliere il frascame per riempire il quadrilatero, delimitato dagli altissimi palanconi.
Ieri mattina siamo andati alla Plaja per qualche foto. Non c’erano tantissimi ragazzi, perché la scuola non dà più il giorno di vacanza agli scolari, per partecipare a questa festa popolare, che inizia sin dalla mattina del 10 novembre. Ce n’erano però tanti ieri sera, quando vi siamo tornati per questo breve filmato. Molti avevano il viso tinto col
carbone, come gli antichi carbonai, che lo ricavavano bruciando cataste di legna. A comandare tutta l’operazione per innalzare la Gloria, c’era Massimo Silla, che tutti chiamavano capitano. Ci ha spiegato che il palancone da portare agli sposi, viene tagliato appositamente, perché non si usa più prelevare uno dei quattro della Gloria a fuoco spento. Invece che agli ultimi sposi dell’anno come veniva fatto precedentemente, adesso ogni contrada lo porta agli sposi del proprio quartiere. Quest’anno le coppie sono una della Plaja e due di Cardella. Nella contrada di San Martino con ci sono stati sposalizi. Si è deciso di fare una festa unica, riunendo le tre coppie, per essere festeggiate insieme dalle tre contrade, decidendo come zona il “Capocroce”
Le tre “Glorie” sono rimaste accese fino al mattino, con il fuoco che andava sempre più calando, fino a soffocarsi nel grande mucchio di cenere. Complimenti a tutto il popolo delle Glorie!
 
Pescasseroli torna
a celebrare la festa degli alberi

I bambini di Pescasseroli il prossimo 21 novembre diventeranno i “Fieri custodi del futuro del pianeta” grazie a un gesto antico e semplice: piantare un albero. Così, nel giardino pubblico del parco giochi (ex mattatoio), dalle 9 alle 12, si torna a celebrare la festa degli alberi. Un’iniziativa dell’associazione Pescasseroli è W che vede protagoniste le piante e le nuove generazioni, tra contatto con la natura, proiezione di film e buffet di dolci. Una festa, una giornata di divertimento, ma anche di riflessione e consapevolezza per chiunque parteciperà.
“Gli alberi ti insegneranno le cose che nessun maestro ti dirà”, diceva San Bernardo da Chiaravalle. Perciò in occasione di questa festa è importante il coinvolgimento degli alunni dell’Istituto comprensivo B. Croce di Pescasseroli, i quali arriveranno al parco giochi accompagnati dagli insegnanti e dal musicista Kiko Tacabanda.
I bambini, dopo aver allocato gli arbusti nelle buche preparate dai soci di Pescasseroli è W, potranno prendere i sacchetti a disposizione, e ricalcando vecchie tradizioni, completeranno la pantumazione gustando qualche dolce. Dopo aver ‘assolto’ il loro compito, i giovani giardinieri riceveranno l’attestato di "Fieri custodi del futuro del pianeta" e nel pomeriggio (ore 16:00) potranno assistere alla proiezione del film Pixar “WALL-E” (un commovente film d’animazione sull’importanza delle piante per il genere umano).
Gli alberi che saranno piantati sono: un larice, degli aceri montani, degli alberi del frassino maggiore e un ontano napoletano e provengono dall'Orto della Corte, affidato a Pescasseroli è W. Il parco giochi dell’ex mattatoio è stato scelto come la ‘nuova casa’ delle piante poiché si tratta di un posto dedicato ai bambini che, dopo le recenti piogge, ha assistito alla caduta di alcuni alberi.
L’iniziativa è resa possibile da molti volontari e sponsor. Per tale motivo Pescasseroli è W ringrazia il Comune di Pescasseroli, Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la Fondazione Zel ed Erminio Sipari, la Regione Abruzzo, il Corpo Forestale dello Stato, l’Istituto Comprensivo Benedetto Croce, la Banca di Credito Cooperativo, l’Assifer, il Vecchio Forno,  Pasticceria Leone e l’Associazione Sportiva di Pescasseroli.
(Loredana Vitale)
 
della spesa nella gestione amministrativa degli Enti Locali. A differenza delle unioni, infatti, con le fusioni – aggiunge Maurizio Di Nicola – si eviterebbe anche il rischio di inutili duplicazioni di atti e procedure, nonché il dimezzamento di posizioni verticistiche in pianta organica. La maggiore dimensione del nuovo Ente, inoltre, consentirebbe di ottenere economie di scala ed aumentare la capacità di contrattazione con i fornitori di beni e servizi. Oltre a questo, l’organo di indirizzo politico – amministrativo acquisterebbe un maggior peso nelle relazioni con le altre amministrazioni dello Stato. Questa iniziativa legislativa – prosegue il Presidente – tende a definire in modo chiaro quelli che sono i vantaggi in favore dell’Ente risultante dalla fusione e, al contempo, dotare la Regione di un nuovo strumento normativo che consenta di recuperare il gap accumulato rispetto ad altre Regioni, dove, nel corso dell’anno 2014, si sono registrate già 26 procedure di aggregazione, coinvolgendo ben oltre 60 amministrazioni locali. Il mio auspicio – conclude Maurizio Di Nicola – è quello di aprire sul tema un serio e proficuo confronto nell’interesse generale delle piccole realtà abruzzesi che costituiscono oltre l’80% dei Comuni dell’intera Regione».
La Regione Abruzzo incentiva
con sostegni economici
la fusione dei Comuni
sotto i cinquemila abitanti

Favorire ed incentivare le fusione tra piccoli comuni aventi una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, attraverso l’erogazione di sostegni economici da parte della Regione a supporto dell’Ente locale originato da questo processo, in aggiunta a quelli previsti dal Governo, è l’obiettivo che persegue il progetto di Legge depositato questa mattina in Consiglio regionale dal Consigliere regionale Maurizio Di Nicola, sottoscritto anche dal neo Assessore all’Associazionismo Territoriale, Andrea Gerosolimo.
«E’ assolutamente necessario superare l’inadeguatezza dimensionale e la parcellizzazione dell’attuale sistema amministrativo locale presente anche nella nostra Regione – spiega il Presidente della Commissione Bilancio – al fine di migliorare l’efficienza nell’erogazione dei servizi al cittadino, con una contestuale riduzione                            
 
Le Associazioni ecologiste
contro il Masterplan
della Regione Abruzzo: 
“E’ una nuova ondata di cemento
nei Parchi nazionali e nelle aree tutelate dalla UE”

Lipu, Mountain Wilderness, Pro Natura, Salviamo l’Orso, WWF e Touring Club Italiano chiedono – in una nota congiunta – un profondo cambiamento in direzione di un miglioramento della qualita’ del territorio e di un turismo basato sulla tutela dell’ambiente. Il riferimento e’ al Masterplan appena presentato dalla Regione Abruzzo che per gli ecologisiti sarebbe “una nuova ondata di cemento nei Parchi nazionali e nelle aree tutelate dall’unione europea. “Il collegamento scioviario (con ben cinque nuovi impianti a fune) dei complessi sciistici di Roccaraso e Rivisondoli con quelli di Passo Godi e Scanno (in Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale tutelate a livello europeo), interventi per lo sviluppo del turismo invernalenelle aree montane del Parco Nazionale del Gran Sasso e di quello della Majella, interventi a tappetonel settore del ‘wellness’ (con realizzazione di ‘nuove attivita’ ricettive’) in tutto il comprensorio settentrionale del Parco Nazionale della Majella. Questi – secondo le associazioni – i pesanti interventi contenuti nello schema di ‘masterplan’ da finanziare con oltre 100 milioni di euro provenienti da interventi di riassestamento di bilancio del Governo nazionale. Ma cosa c’e’ nel masterplan nel capitolo della tutela del    
territorio? Solo numerosi interventi di regimazione delle acque a scopo irriguo e qualche generico intervento di lotta al dissesto idrogeologico, di riduzione del rischio idraulico e dell’erosione costiera. In pratica – si legge nella nota – soltanto interventi che mirano ad arginare gli effetti, senza agire mai sulle cause dei problemi”. Le Associazioni ecologiste, riunite nel cartello EmergenzAmbiente Abruzzo, chiedono all’Amministrazione regionale “un incontro urgente per riesaminare insieme tutto il pacchetto sotto il profilo della tutela ambientale, cosi’ come proficuamente avvenuto per il Piano di sviluppo del Gran Sasso con il vice presidente Lolli, in modo da non dover arrivare alla fase operativa con polemiche e battaglie muro contro muro, sicuramente nell’interesse di nessuno e che farebbero solo perdere tempo e soldi a tutti”. Insistere su interventi pesanti nelle aree protette a livello nazionale ed europeo – si legge ancora nella nota – significa infilarsi in un vicolo cieco che non potra’ che portare al totale immobilismo ed alla perdita di questi ingenti finanziamenti. I nuovi interventi di infrastrutturazione sciistica proposti sono infatti vietati dalla normativa europea e nazionale posta a tutela di habitat e specie di grande valore ecologico, come l’orso marsicano, il lupo, il camoscio d’Abruzzo e l’aquila reale. Senza considerare che il masterplan di D’Alfonso e’ in palese contrasto con il rilancio del progetto APE (Appennino Parco d’Europa), con il PATOM, strumento voluto anche dalla Regione Abruzzo per la tutela dell’Orso Marsicano, e con il percorso teso a far riconoscere dall’UNESCO le nostre montagne come Patrimonio Mondiale dell’Umanita’. Il rilancio delle attivita’ economiche legate al turismo – sempre secono le associazioni – deve invece procedere di pari passo con il miglioramento della qualita’ dell’ambiente e del turismo stesso, con relativo aumento del valore dei servizi forniti dall’ecosistema e dell’occupazione locale.