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Lunedì 2 Novembre - Il Santo del giorno: Commemorazione dei fratelli defunti
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Il tempo... ieri - GIORNATA CON TEMPO VARIABILE AL MATTINO. Nel pomeriggio le nuvole si sono intensificate, ma senza fenomeni piovosi.
Correnti fredde con calo termico. Temp: mass. 11,1°C; min. 6,8°C; attuale 7,1°C (ore 23,50)
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Giornata della commemorazione dei defunti
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La Commemorazione dei defunti è una ricorrenza della Chiesa cattolica. E’ celebrata il 2 novembre di ogni anno. Ebbe origine net sec. X nel monastero
benedettino di Cluny. Nel 998 fu Odilo, abate di questo monastero, che aggiunse
al calendario cristiano il 2 novembre come data per commemorare i
defunti.Solitamente in questo giorno è consuetudine far visita ai cimiteri e ai camposanti, portando in dono fiori e
crisantemi al cospetto delle tombe dei propri cari. In parecchie località, specie in Italia meridionale, è usanza di preparare dolciumi, definiti infatti dolci dei morti, per celebrare
la giornata. E’ in uso ancora a Scanno, La tradizione di festeggiare la vigilia di Ognissanti, la
famosa Halloween, non è poi così lontana dalle nostre: in Calabria la festa di Halloween è stata festeggiata sin dai tempi più remoti. L'antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani, nel libro "Il ponte di San
Giacomo", scrive che i contadini calabresi emigrati in America, erano soliti
svuotare una zucca, metterci dentro una candela aspettando così la vigilia di Ognissanti. In questo modo, secondo l'antropologo, i contadini
calabresi dell'epoca affrontavano la paura della morte e il distacco dai propri
cari, una ragione antropologica per quel bisogno di stabilire un contatto, una
"comunicazione" con i cari defunti. In Abruzzo, e in passato anche nei nostri
paesi, oltre al tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano tanti lumini accesi
alla finestra quante sono le anime care. Era anche tradizione scavare e
intagliare le zucche e inserire una candela all'interno e usarle come lanterne,
proprio come ad Halloween.
(Foto, ossario del cimitero di Scanno)
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FESTA DI OGNISSANTI
A VILLALAGO E A SCANNO
La festa di Ognissanti, coincisa quest’anno con la domenica, ha visto un afflusso di gente, sia a Villalago sia a
Scanno, per la visita ai propri cari defunti. Nei cimiteri c’è stata la celebrazione all’aperto della santa messa con la benedizione delle tombe: alle ore 11,30 a
Villalago (foto a lato), alle 14,30 a Scanno. Oggi, per la commemorazione dei
Defunti, la celebrazione eucaristica è preceduta dal Santo Ufficio dei morti.
A Scanno nella chiesa della Madonna del Carmine, con orario alle 9,30, viene
ancora cantato in latino. Alla fine la Confraternita offre ai fedeli dei dolci
per onorare i defunti. Questa usanza viene praticata anche nella chiesa di Sant’Antonio, dove il Sant’Ufficio ha inizio alle ore 8,30.
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Al Sacello Militare di Badia onorati
i caduti di tutte le guerre
Ricordato l’alpino Filippo Freda
Medaglia d’Oro al Valore Militare
A Badia di Sulmona presso la Chiesa Sacello Militare Santa Maria degli Angeli sono stati ricordati
i militari italiani caduti in tutte le guerre e su tutti i fronti. Il
tradizionale incontro è stato coordinato dalla Delegazione Provinciale di L’Aquila dell’Associazione Italiana Combattenti Interalleati, presieduta da Giuseppe Del Zoppo
e dal custode del Sacello Militare Donato Agostinelli a cui hanno preso parte
le rappresentanze del Comune di Sulmona, delle Forze Armate, dei Corpi di
Polizia dello Stato e delle Associazioni Militari Combattentistiche e d’Arma, mentre la Santa Messa è stato officiato da Don Andrea Accivile. Nel corso della cerimonia, sulla base
di una recente memoria dell’Adunata Nazionale Alpini di l’Aquila, scritta dall’ alpino Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Medaglia d’Oro Mauriziana della Repubblica Italiana, esperto di storia militare, ha visto
anche il ricordo dell’alpino Filippo Freda (classe 1911) (foto a lato) di Badia che fu in servizio nel
Battaglione Alpini Vicenza del 9 Reggimento Alpini e successivamente volontario
in Africa Orientale dove meritò la Medaglia d’Oro al Valore Militare, nei combattimenti del Uork Amba in Eritrea. Al termine
della cerimonia alcuni convenuti guidati dal Cavaliere Giuliano Salzano, Nicola
Monterisi e da Gaetano D’Amato presidente dell’Associazione Volontari delle Frazioni che concorrono alla manutenzione del
Sacello hanno accompagnato i partecipanti a visitare la casa dell’alpino Freda a Badia che anche se chiusa e in stato di abbandono, l’esterno è stato ripulito e reso accessibile per i visitatori. (
Il Delegato, Cav. Giuseppe Del Zoppo)
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CASTAGNATA NELL’ORATORIO
SALESIANO DELL’ASILO
BUON PASTORE DI SCANNO
Sull’esempio di San Giovanni Bosco
SCANNO - L’Oratorio festivo nell’Asilo Buon Pastore è riniziato l’ultima domenica di Ottobre. E’ stato spostato per lavori all’impianto di riscaldamento nelle sale sopra l’Ufficio di Turismo.
Il 1° Novembre, sull’esempio di San Giovanni Bosco, le suore salesiane sono solite offrire le
castagne lessate ai ragazzi dell’oratorio, nel pomeriggio, dopo la visita insieme al cimitero. A prepararle ieri
sono stati i giovani che danno la loro collaborazione con il servizio civile.
Per l’assistenza e l’intrattenimento con i giochi anche alcune animatrici contribuiscono all’opera educatrice delle suore, in numero insufficiente per badare a tanti
bambini.
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CLAUDIO CICCOTTI E FAMIGLIA
HANNO LASCIATO LA GESTIONE
DEL RISTORANTE-BAR-PIZZERIA
“LA FONTANELLA”
VILLALAGO - Ieri, domenica, il Bar la “Fontanella” a Villalago è rimasto chiuso. Claudio, Anna Paola e le loro due figliole ne hanno lasciato la
gestione dopo due anni. Il motivo è il mancato accordo con i proprietari dei locali. In paese ieri, giorno della
festa di Ognissanti, se ne sentiva la mancanza.
La famiglia Ciccotti è di Scanno. La loro presenza risaldava quei vingoli di vicinanza tra Villalago e
Scanno, paesi che distano sei chilometri l’un dall’altro e che si dividono la proprietà del lago.
Lo slogan pubblicitario del Ristorante Bar Pizzeriar “La Fontanella”, voluto da Claudio, era: accoglienza, cortesia, servizio accurato. Ed egli ne
ha ben saputo tener fede, non venendo mai meno con i clienti, che a loro volta
l’hanno fatto presente nelle varie recensioni turistiche. A Claudio e famiglia
questo giornale augura di avere sempre maggiori fortune.
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Il Rugby visto da Sandro della Foce di Scanno
La NUOVA ZELANDA PER LA TERZA
VOLTA campione del mondo
Già NEL precedente scritto avevo detto che al RUGBY vince sempre il più forte e la NUOVA ZELANDA si è dimostrata superiore a tutti, una macchina da RUGBY che impressiona per
concretezza, lucidità e capacità di far fronte a tutti gli imprevisti. L'AUSTRALIA c'è e non si tira indietro, soffre, si esibisce nel suo pezzo forte di repertorio,
andando a contrastare tanti palloni nei punti di scontro, ma nulla può contro un'implacabile macchina da guerra, perchè gli All Blacks sono la perfezione, sono il coraggio di RICHIE McCAW, che dopo
148 partite (battaglie) consumate su un campo di RUGBY ha ancora la forza di
lottare per ogni centimetro di territorio. Sono la perfezione di DAN CARTER che
nel giorno dell'addio alla maglia nera sfodera una prestazione da brividi,
gestisce le operazioni con il piede, segna 19 punti personali e nel momento più difficile dei suoi inventa dal nulla il Drop che chiude in cassaforte la COPPA,
trasformando in poesia, magia, arte uno dei gesti tecnici più complessi del RUGBY.
Finale NUOVA ZELANDA 34 - 17 AUSTRALIA
Finale terzo posto SUD AFRICA 24 - 13 ARGENTINA
Che la coccia sia spiccia! BAFFO.
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L’estremo saluto a Maria Nannarone
SCANNO - Un intero paese si è stretto ieri intorno ai familiari di Maria Nannarone, deceduta sabato scorso
all’ospedale di Sulmona, dove era stata ricoverata per problemi cardiaci. La chiesa
di Sant’Antonio, da lei frequentata da sempre, ha accolto il suo feretro alle ore 15,30,
ma non è riuscita a contenere tutta la gente intervenuta. Il parroco don Carmelo, con
molta emozione, ha ricordato alcuni momenti nel reparto dove anch’egli si trovava ricoverato la settimana scorsa e l’ultimo saluto con la promessa di rivedersi a Scanno. Continuando nell’omelia, di Maria ha messo in risalto le doti di umanità, di fede, di carità. Con il sorriso sempre pronto lei riusciva a tenere nascosto ogni suo problema.
Il marito, Silvestro Spallone, l’aveva lasciata vedova troppo presto, lo stesso giorno di18 anni fa, con il
carico dell’albergo e della famiglia. Anche Evio Mancini, a nome del comitato feste e del
gruppo donne di Sant’Antonio, ha espresso un pensiero di partecipazione con la lettura di un passo di
Sant’Agostino.
La redazione di questo giornale è vicina ai figli Olderico, Pierfrancesco, Barbara con le loro famiglie, alle
sorelle Anna e Adelia, al fratello Antonio e a tutti i suoi parenti.
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