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Martedì 29 Settembre - Il Santo del giorno: Santi Michele, Gabriele e Raffaele,
Arcangeli
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Il tempo... ieri - tempo nuvoloso e piovigginoso per tutta la giornata. Correnti fredde che hanno determinato un ulteriore calo
termico. Pioggia in serata. Temperature: mass. 13,6°C; min. 4,3°C; attuale 8,7°C (ore 23,50)
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GIORNATA MONDIALE
PER IL CUORE
La Giornata Mondiale per il Cuore-GMC si celebra in Italia e nel mondo oggi, 29 settembre 2015. E’ una occasione importante per far sentire la nostra voce! Tutti i cittadini
possono partecipare attivamente alla più grande battaglia contro le malattie cardiovascolari.
Anche l’Italia aderisce all’invito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che con l’obiettivo “25 by 25” invita tutti i Paesi a mettere in atto alleanze e le migliori strategie per
ridurre, entro il 2025, il 25% dei decessi prematuri causati dalle malattie
croniche non trasmissibili come le malattie del cuore, dei vasi e il diabete. La prevenzione, la cura della malattie cardiovascolari e la salute del cuore e
dei vasi rimangono ancora una volta al centro dei programmi sanitari sia a
livello mondiale che nazionale poiché, purtroppo, queste patologie sono ancora la prima causa di morte. Per queste patologie si tratta di un obiettivo ambizioso ma possibile,
soprattutto se pensiamo ad interventi che coinvolgano non solo la prevenzione
primaria ma anche la prevenzione secondaria.
La GMC è organizzata in Italia da 15 anni dalla Fondazione Italiana per il Cuore, membro
per l’Italia della World Heart Federation, in collaborazione con Conacuore e la
Federazione Italiana di Cardiologia, con il patrocinio di società scientifiche, società sportive, associazioni ed enti aderenti.
In programma in tutta Italia eventi di prevenzione gratuiti aperti al pubblico.
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Concorso fotografico “Scatti di libertà”
L’Aquila - Nell’ambito dell’impegno contro la violenza sulle donne i soci e i lavoratori della Coop Centro
Italia dei punti vendita di Bazzano, Torrione e Scoppito promuovono il concorso
fotografico “Scatti di Libertà”, nato per celebrare il valore della Libertà contro ogni forma di sopruso. Da oggi martedì 29 settembre fino al 19 ottobre sarà possibile inviare le proprie foto all’indirizzo scattidiliberta@gmail.com Le foto pervenute saranno valutate da una
commissione costituita da soci e lavoratori Coop Centro Italia e da tre
fotografi aquilani: Roberto Grillo, Stefano Pettine e Maurizio Santarelli. Le
tre foto più rappresentative del tema saranno successivamente esposte nei punti vendita
Coop.
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Dai comitati cittadini per l’ambiente
ORA BASTA, SMETTETELA
DI PRENDERE IN GIRO I CITTADINI!
I “nostri” rappresentanti istituzionali, con D’Alfonso in testa, continuano a turlupinare i cittadini spacciando per una mezza
vittoria il loro completo fallimento sulla vicenda Snam. Dopo gli incontri che
si sono succeduti, come in una sessione da “brainstorming da brivido”, tirano fuori il contentino, la genialata o meglio la bufala della “centrale ad impatto zero”, sottolineandone l’elevatissimo aggravio di costi aggiuntivi: ma come, la Snam il 12 settembre
dello scorso anno in un incontro con il Vice Presidente Lolli ed un Ingegnere
di infrastrutture on e off shore, aveva bocciato il progetto del totale
passaggio in mare dell’opera proprio per i maggiori costi ed ora è pronta a sostenerli in un impianto che, tra l’altro, non è mai stato realizzato in Italia? Peraltro, tali maggiori costi verrebbero
arbitrariamente scaricati sui cittadini attraverso le bollette, essendo un’opera destinata a dare solo profitti alla multinazionale. Anche ammesso che sia
possibile realizzare la stravagante idea di una centrale di compressione
elettrica anzichè a gas, che soluzione sarebbe? E’ questo l’obiettivo per il quale si sta lottando ormai da quasi otto anni? Chi annuisce e
presta il fianco ad un’idea del genere pensa forse che tutti i cittadini hanno l’anello al naso? Si rendono conto, costoro, che accettare la centrale anche fosse
“ad impatto zero” (???) significa accettare il metanodotto in territori altamente sismici, come
la Valle Peligna e gli Appennini? Significa collocare sotto i nostri piedi una
potenziale ed enorme bomba? L’esplosione di Mutignano di Pineto, del marzo scorso, non ha insegnato proprio
nulla? Non solo, ma si rendono conto costoro di quale impatto ambientale e
paesaggistico avrà un centrale posta all’imbocco del Parco nazionale della Maiella? In una zona agricola, di ben 12
ettari, che di fatto diventerebbe un secondo nucleo industriale, attirando
insediamenti simili? Sono consapevoli che lo stesso cimitero di Sulmona è a rischio, con ben 4 tubi paralleli di un metro e 20 ciascuno che passano ad
una distanza di circa 300 metri dal luogo sacro? E che, in futuro, per le
servitù imposte dall’impianto, non sarà più possibile l’espansione del cimitero stesso? E’ ora di smetterla: abbiate almeno l’umiltà di riconoscere che se la centrale di compressione si farà a Sulmona – come è ormai certo – la colpa è solo della vostra inconsistenza politica. Non possiamo prendercela con la Snam,
che punta solo a fare profitti, nè con il Governo nazionale, totalmente asservito agli interessi delle
multinazionali del petrolio e del gas. Ma da chi è stato eletto per difendere i sacrosanti diritti del nostro territorio, era
lecito aspettarsi che vi sareste battuti a viso aperto e con la schiena dritta,
come avevate promesso in tante occasioni e in particolare nella grande
assemblea pubblica che proprio un anno fa, il 22 settembre 2014, si è tenuta a Sulmona al Cinema Pacifico. Ma tutte quelle promesse sono state
tradite. Col passare delle settimane e dei mesi è apparso sempre più chiaro che il “no” della Regione al devastante progetto della Snam era solo un fatto formale e che
la stessa negazione
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dell’intesa con lo Stato era solo una foglia di fico destinata a coprire il nulla di cui avete
dato ampia prova. Nessuna efficace iniziativa a livello politico ed
istituzionale. Nessuna vera azione di contrasto, a livello tecnico e legale.
Nessuna proposta alternativa rispetto ai diktat congiunto Snam-Governo.
Addirittura la Giunta è arrivata a rinnegare le leggi approvate al riguardo dal Consiglio regionale.
Quando si rinuncia ad esercitare le proprie prerogative e ci si inchina come
fuscelli di fronte alla prepotenza del potere centrale, quando tutti i
parlamentari del PD votano obbedienti il decreto “Sblocca-sfascia Italia”, quando non si trova nessun deputato del partito di Governo che si batta per
far applicare la risoluzione parlamentare sulla Snam, quando ci si comporta da
sudditi e cortigiani (altro che camerieri!) rispetto al “caro leader” che siede a Palazzo Chigi, ci si poteva forse aspettare un risultato diverso da
quello che ci viene confezionato e imposto? Prendiamo atto che ormai non ci
sono più alibi: chi doveva difendere il territorio ha gettato definitivamente la spugna.
Ma almeno abbia la decenza di non continuare ad ingannare i cittadini. Per
parte nostra la vicenda non si chiude qui. Con tutti i mezzi legali e
democratici continueremo la battaglia contro un “corpo estraneo”che, non solo non porta nulla di positivo, ma rappresenta un pesante fardello
per la vita e il futuro della nostra comunità.
Comitati cittadini per l’ambiente
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LA LORENZIN DECRETA
LA SPOLIAZONE
DELL’OSPEDALE DI SULMONA
di Aldo Ronci
Con grande rammarico e dispiacere devo, purtroppo, lanciare un altro grido di allarme. L’imminente attuazione del Decreto Lorenzin, da parte della Regione Abruzzo,
comporterà per l’Ospedale di Sulmona una vera e propria spoliazione in quanto verrà declassato da Ospedale sede di DEA di I Livello a Presidio Ospedaliero di Base
e, pertanto, sarà dotato soltanto delle Unità Operative di Pronto Soccorso, Anestesia, Medicina, Chirurgia, Ortopedia,
Radiologia e Laboratorio analisi. Saranno chiuse le Unità Operative di Cardiologia e Utic, Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia,
Pediatria e Neonatalogia, Neurologia, Endoscopia e Laparoscopia chirurgica,
Ematologia Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, Allergologia,
Anatomia patologica, Centro trasfusionale, Diabetologia, Diagnostica vascolare,
Angiologia, Medicina nucleare, Nefrologia, Dialisi e Terapia fisica.
Per le Aree Interne Montane in via di spopolamento, la disponibilità dei servizi essenziali (scolastici, sanitari e dei trasporti) contribuisce ad
aumentare il benessere dei residenti ed è la pre-condizione per l’innesco dello sviluppo locale in quanto garantisce il permanere della
popolazione e incrementa l’attrattività dei territori. La chiusura delle Unità Operative dell’Ospedale di Sulmona, descritte prima: − costituirà un ostacolo per qualsiasi strategia locale di sviluppo perché renderà
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incerte e insoddisfacenti le prospettive di vita degli individui che risiedono o
vorranno venire a risiedere in questi territori; − comporterà per i residenti nel Centro Abruzzo (di cui uno su quattro
ultrasessantacinquenni) un peggioramento della qualità della vita e li costringerà a spostamenti lunghi, defaticanti e costosi verso l’Ospedale dell’Aquila; − determinerà un progressivo ulteriore spopolamento e una crescente emarginazione del Centro
Abruzzo.
Lo svuotamento dell’ospedale di Sulmona dipende dal fatto che il decreto Lorenzin prevede per i
presidi ospedalieri di I livello un bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti. Ci troviamo di fronte a un tipico taglio lineare che la stessa
Lorenzin ripetutamente dichiara di non voler applicare. Viene spontaneo
chiedersi come mai nessuno ha riflettuto al fatto che un bacino di utenza non
può essere lo stesso nei territori della Pianura Padana o del Tavoliere delle Puglie e nei territori che si trovano sulla Dorsale
Appenninica caratterizzati dalla presenza di piccoli comuni in via di
spopolamento, in zone montagnose e con bassa densità abitativa. Si pensi alla Provincia dell’Aquila che ha il suo territorio tutto in zona montagnosa nella quale si trovano le tre vette più alte dell’Appennino (Gran sasso, Maiella e Monte Velino).
Sicuramente ci saranno in Italia numerosi altri territori montani che si
troveranno nelle stessa situazione del Centro Abruzzzo che, pur avendone
diritto, saranno privati dell’Ospedale sede di DEA di I livello e insieme occorre creare una mobilitazione
contro i tagli lineari del Decreto Lorenzin.
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PROGRAMMA: ore 07,30 incontro dei partecipanti nei pressi della casa cantoniera di
Mimmola in località Scanno per raggiungere Jovana con le auto; ore 08,00 sistemazione delle auto a
Jovana; ore 08,20 partenza a piedi per Valle Cupa, Curio, Serra Sparvera con
successivo percorso inverso per il rientro a Jovana; ore 13,00 pranzo presso l’Agriturismo Carfagnini di Jovana con un costo pro capite di €. 20,00
Menù: antipasto, due primi arrosto, misto, contorni, dolce; frutta; caffè; amaro. Ore 16,30 ritorno in auto da Jovana alla casa cantoniera per il
successivo rientro al proprio domicilio.
Gli interessati sono pregati di comunicare la propria adesione entro domenica 4
ottobre p.v. al Presidente del Circolo Mario Carmelo Paletta ( Tel.0864/747357;
Cell.3475343419).
Il Presidente, Mario Carmelo Paletta
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Nascerà la “Banca
della terra d’Abruzzo”
Via libera all'istituzione della "Banca della Terra d'Abruzzo". Lo ha deciso il Consiglio
regionale nel corso della sua ultima riunione che ha approvato un apposito
disegno di legge. L’iniziativa punta a recuperare i terreni incolti o abbandonati, di proprietà pubblica - ma anche privata - per assegnarli, dietro pagamento di un canone
stabilito, a coloro che vogliono avviare un'attività agricola, ma non possono farlo perché non hanno appunto i terreni da destinare alle coltivazioni.
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RACCONTI
DI POLITICA INTERIORE
Pubblichiamo oggi
il 19° racconto di Angelo Di Gennaro
dal titolo: “Nel nome di Basaglia rilanciamo
la democrazia”
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NASCE IL COMITATO
“NO CAMPO LAGER PELIGNO”
La moglie dell’assessore Gerosolimo pronta
ad ospitare personalmente famiglie di profughi
Contro i “campi lager” per i profughi, ma a favore dell’accoglienza. “Si vuole dare così un vero aiuto ai profughi e non ai singoli imprenditori. Siamo a favore dell’accoglienza, tant’è che siamo disposte personalmente ad ospitare le famiglie di profughi, ma siamo
contro il business. Non si può strumentalizzare e non si può scherzare sulla dignità di queste persone”. E’ quanto afferma, in un comunicato stampa, l’ex assessore provinciale Marianna Scoccia, moglie dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo, la quale, in qualità di rappresentante del territorio comunale di Prezza, insieme a Cinzia Di
Gesualdo, portavoce per la comunità di Pratola Peligna, ha fondato un Comitato cittadino “No
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Campo profughi Lager” in riferimento all’intenzione di realizzare un centro di accoglienza nel territorio di Prezza, al
confine con quello pratolano, da parte di alcuni imprenditori. Una notizia, al momento senza ufficialità, che nei giorni scorsi ha scaldato gli animi nella Valle Peligna anche tra gli
amministratori comunali. Questa mattina è stata presentata al Comune di Prezza, dai tre consiglieri Agata Di Meo,
Domenico Bernabei e Candido Fallavolita, la richiesta per la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sull’argomento, e, nei giorni scorsi, i consiglieri comunali di minoranza di Pratola, Antonio Di Nino e Antony Leone, hanno presentato un’interpellanza al sindaco al fine di capire la situazione. Il neocomitato annuncia di voler organizzare assemblee pubbliche, chiedendo
ufficialmente al sindaco di Prezza, Ludovico Iannozzi, di unirsi con il fronte del no ai cosiddetti “campi profughi lager”. “Temi importanti come questo” conclude il comunicato, “non possono che essere trattati attraverso il coinvolgimento diretto della
popolazione, che ha tutto il diritto di esprimersi”. (da ReteAbruzzo)
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