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Giovedì 17 Settembre - Il Santo del giorno: San Roberto Bellarmino, Vescovo e dottore
della Chiesa
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Il tempo... ieri - Il vento di scirocco ha caratterizzato tutta la giornata. Sole al mattino, mentre nel pomeriggio il cielo si è ingrigito. Ancora un rialzo termico. Temp: mass. 26,3°C; min. 13,6°C; attuale 15,6°C (ore 23,50)
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A ROBERTA BUTTINI DI GENOVA
IL 42° PREMIO “SULMONA”
Roberta Buttini di Genova è la vincitrice del 42° Premio Sulmona – Rassegna internazionale di arte contemporanea, inaugurata lo scorso 5 settembre
nel polo museale sulmonese, ex convento di Santa Chiara, dov’è ancora possibile visitare, fino a sabato 3 ottobre, le opere in mostra (dal
martedì alla domenica, 9-13 e dalle 15:30 (ingresso gratuito). A decretare la
vincitrice è stata la commissione del Premio, che le ha assegnato la Medaglia del Senato
della Repubblica per l’opera “Astrolabio” (foto a lato), realizzata con olio, legno e inchiostro su tela.
Al secondo posto Lucia Buono di Bari con “Invenire” (acrilici su tela di juta), premiata con la Medaglia della Camera dei Deputati.
Le due artiste saranno premiate in occasione della cerimonia di premiazione in
programma sabato 3 ottobre, alle ore 17:30, al Chiostro dell’ex convento di Santa Chiara (Piazza Garibaldi) a Sulmona, giorno in cui sarà assegnato anche il Premio Sulmona di giornalismo. La manifestazione, di cui è presidente onorario Vittorio Sgarbi, ha visto quest’anno in giuria i critici e storici dell’arte Carlo Fabrizio Carli, Toti Carpentieri, Giorgio Di Genova, Enzo Le Pera,
Massimo Pasqualone, Duccio Trombadori, Maurizio Vitiello e dal segretario e
organizzatore della rassegna Gaetano Pallozzi.
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Iniziano a Scanno, domani venerdì 18 settembre, i convegni medici:
“RICERCA IN MEDICINA” E “GIORNATE ANGIOLOGICHE”
CI SARANNO LE PREMIAZIONI DEI VINCITORI DEL PREMIO “M. BARTOLO”
E DEL PREMIO “SCANNO DEI FOTOGRAFI 2015”
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Antonella Monzoni, vincitrice
del Premio “Scanno dei fotografi”
La cerimonia di premiazione, domani, alle ore 15,30
SCANNO - E’ stato assegnato a Antonella Monzoni, fotografa professionista, il Premio
Internazionale di Fotografia “Scanno dei fotografi 2015″, giunto alla settima edizione. La premiazione avverrà alle ore 15,30 nell’Auditorium “Guido Calogero”. La giuria – composta da Alberto Luca Recchi, Claudio Marcozzi, Bruno Colalongo, Giovanni
Bucci, Michele Buonanni, Cesidio Silla e Renzo Tortelli – ha voluto premiare “rispetto, fiducia e complicità”, che – sottolinea la giuria – emergono dai lavori dell’autrice: “il rispetto per i suoi soggetti, la fiducia che è capace di guadagnarsi e meritare da loro ancor prima di fotografare, e la
complicità che è in grado di instaurare e che fa sì che le persone ritratte diventino protagoniste assolute della profondità dei suoi racconti”. “Ma è l’intimità con cui riesce ad accostarsi anche agli sconosciuti – si legge nella motivazione del premio assegnato a Monzoni – che alla fine lascia il segno in quanti osservano la sua produzione, quelle
voci, quel respiro che par di sentire, tanta è la vicinanza con la gente che incrocia e la fusione con i luoghi in cui essa
vive.
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Consegna del Premio DI ANGIOLOGIA “M. BARTOLO”
Domani, venerdì 18, ore 13,30, Park Hotel
SCANNO - Al Park Hotel, con il saluto del presidente del congresso, prof. Antignani, si
darà inizio, domani, venerdì 18 settembre, alle ore 13,30, alle “Giornate Angiologiche Scannesi”. Dopo il salutol di benvenuto verranno consegnati i Premi “Mario Bartolo”, sia alla carriera ad una personalità del mondo vascolare, sia al miglior progetto di ricerca in campo vascolare
2014. Mario Bartolo è uno dei padri dell’Angiologia italiana e insegnante di molti angiologi. Aveva un villino al Lago di
Scanno,
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Lunedì incontro a Pescara con giornalisti
per la Formazione Professionale Continua:
LA DEONTOLOGIA DEL GIORNALISTA…
IL TITOLO DEL CORSO per giornalisti, che si è svolto lunedì, 14 settembre 2015 a Pescara, nell’aula delle riunioni del Palazzo della Provincia, per essere più precisi, è stato questo: “La deontologia del giornalista sportivo”. E’ stato detto, però, che quella deontologia, di cui si è relazionato e discusso, riguardava non solo i giornalisti di cronaca sportiva,
ma tutti i giornalisti in generale. Ed ecco perché abbiamo titolato questa cronaca, senza aggiungervi quello che realmente segue.
I giornalisti Dario Di Liberato e Walter Nerone hanno relazionato sull’argomento, coordinati dal presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta.
C’è un decalogo per i giornalisti sportivi, assimilabile per tutti, che detta le
regole per una sana professione, non intrallazzata con nessun altro potere, sia
esso economico che politico. Il giornalista non deve far finta di non aver né visto, né sentito. Egli ha il dovere-diritto di denunciare apertamente quello che non va,
senza lasciarsi intimorire.
Il discorso è andato anche sui social network, in cui si fa esercizio abusivo della
professione di giornalista, senza avere la specifica
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preparazione. E chi lo fa dovrebbe essere denunciato all’Ordine per intervenire a sua volta con querele. Oggi l’improvvisazione non è più accettata, per questo per gli iscritti all’Ordine è obbligatorio seguire i corsi per la “Formazione Professionale Continua”, fino a raggiungere ogni tre anni 60 crediti. Ciascun corso ne dà quattro o al massimo sei per quelli che sono riferiti alla deontologia.
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Un’area, questa, in cui hanno una presenza anche le piccole imprese abruzzesi, e
che presenta un rischio crescente di marginalizzazione sui mercati esteri. I
decrementi più importanti, così, si sono registrati nel settore dei prodotti in metallo (-34;-15,6%), in quello degli articoli in gomma e plastica
(-25;-6,7%), e in quello degli apparecchi elettrici (-13;-10,9%). L’unico settore a ottenere un incremento significativo è stato quello degli apparecchi elettronici (+19;+34,8%).
Capitolo agro-alimentare. L’export passa da 256 milioni del primo semestre 2014 a 262 del 2015 ottenendo un
incremento di 6 milioni, con un incremento pari al 2,5%, che però è pari ad 1/3 del dato nazionale (+8,1%): «Una crescita – illustra Ronci – che continua certo ad essere positiva, anche se lontana dalle crescite
percentuali a due cifre degli anni scorsi. Resta il fatto che comunque, data la
non elevata incidenza (7%) sul totale dell’export, l’agro-alimentare non riesce a sostenere più di tanto incisivamente l’export dei prodotti delle imprese abruzzesi». Più in generale, Ronci attribuisce il cattivo andamento delle esportazioni
regionali «al fatto che sono entrate in crisi le imprese del tessile e dell’abbigliamento, le stesse che nel passato avevano dato un apporto fondamentale. E
questa considerazione riguarda anche i settori che più recentemente hanno sostenuto le esportazioni, come farmaceutico e chimico, o
quelli legati alla produzione degli apparecchi elettrici e degli articoli in
gomma». «Alcuni appuntamenti come Expo 2015 – osserva il direttore della Cna abruzzese, Graziano Di Costanzo – hanno rappresentato per le imprese dell’agro-alimentare italiano una importante occasione di sviluppo sui mercati
internazionali. Un effetto che non sembra, almeno per ora, essersi riverberato
sullo stesso settore abruzzese».
(Comunicato stampa CNA Abruzzo)
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Export, per l’Abruzzo
andamento lento
Nei primo semestre 2015
saldo attivo di appena 26 milioni
Bene i mezzi di trasporto,
in crisi gli altri settori
Va a passo di lumaca l’export abruzzese, capace di realizzare nei primi sei mesi del 2015 un incremento
di appena 26 milioni di euro rispetto alla stessa data dell’anno prima: 3.672 milioni di euro contro 3.646. Ma, quel che è peggio, segnando un incremento di appena lo 0,7% sul 2015, a dispetto della
media nazionale che vola con un 5% di aumento. E’ quanto emerge da uno studio sull’andamento delle esportazioni abruzzesi tra gennaio e giugno di quest’anno realizzato per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci. Con il vento in poppa sui
mercati internazionali – dice l’indagine – restano solo i mezzi di trasporto, concentrati attorno ai colossi Sevel e
Honda. In sei mesi, per questo comparto, che rappresenta da solo quali la metà del totale delle esportazioni, all’attivo ci sono 102 milioni di euro, anche se la crescita viaggia, è il caso di dirlo, con minor impeto della media nazionale: 6,2% contro il 18,6%.
Per tutti gli altri prodotti messi assieme accade l’opposto, visto che flettono di 76 milioni, in aperta controtendenza rispetto
alla media Italia: 3,8% in meno, contro il “+3,4%” nazionale.
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Sì definitivo per la realizzazione
di 5 nuovi ospedali in Abruzzo
Tra cui quello di Sulmona
Via libera definitivo e conclusivo dal Nucleo di valutazione del ministero della Salute alla proposta
della Regione Abruzzo di realizzazione di cinque nuovi ospedali. Lo comunica l’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, dopo l’incontro di ieri mattina a Roma nel corso del quale i tecnici del Ministero
hanno valutato nel dettaglio la proposta regionale. I contenuti della proposta
saranno oggetto, a breve, dell’intesa formale che verra’ sottoscritta dalla Regione con il Ministro. Il parere positivo e definitivo di
fatto apre le porte alla fase progettuale dei nuovi ospedali di Sulmona,
Avezzano, Lanciano, Giulianova e Vasto e alla ristrutturazione di quello di
Penne, la cui progettazione peraltro e’ in fase molto avanzata. L’intervento di ediliziasanitaria puo’ contare su una dotazione finanziaria di
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371 milioni di euro, di cui 228 di provenienza statale ex art.20. “Siamo di fronte ad un passaggio importante per la sanita’ regionale – ha detto l’assessore Silvio Paolucci – perche’ dopo un decennio fondi di natura statale di edilizia sanitaria potranno essere
spesi sul territorio. E sono fondi che saranno utilizzati per migliorare l’offerta. Ma soprattutto – sottolinea Paolucci – il via libera definitivo del Ministero arriva in un momento particolarmente
significativo per la programmazione sanitaria abruzzese, alle prese da un lato
con l’attuazione del Decreto Lorenzin e dall’altro con la possibilita’ concreta di una nuova programmazione di edilizia sanitaria sul territorio. Un
momento straordinario di sviluppo che coincide con i tempi di una generale
riforma sanitaria destinata a migliorare l’offerta pubblica”. Con il passaggio definitivo di oggi vengono in questo modo sanati i rilievi
tecnici che erano stati sollevati in precedenza. Ora la parola passa alla
Regione e nello specifico alle singole Asl che dovranno presentare i progetti.
Subito dopo l’intesa e presentati i progetti, il Ministero eroghera’ i fondi di competenza.
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Il via libera alla polvere di latte rischia purtroppo di far sparire 487
formaggi tradizionali – tra cui anche il pecorino abruzzese, la scamorza e la giuncata abruzzese e la
caciotta frentana – censiti dalle Regioni italiane e ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati
nel tempo da generazioni. Secondo la Coldiretti si tratta di un inganno per i
consumatori che mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da
generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale. Con
un chilo di polvere di latte, che costa sul mercato internazionale 2 euro – sottolinea la Coldiretti – è possibile produrre 10 litri di latte, 15 mozzarelle o 64 vasetti confezioni di
yogurt o 2 chilogrammi di pecorino fresco tutto con lo stesso identico sapore
perché viene a mancare quella distintività che viene solo dal latte fresco dei diversi territori che consente a chi lo
assaggia di riconoscere i profumi dei pascoli appenninici e le particolarità conferite dalle azze locali come pagliarola, sopravissana e appenninica.
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Formaggi “in polvere”: il pecorino
abruzzese adottato da Renzi
Contro il diktat europeo che vorrebbe il via libera all’utilizzo delle polveri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi “adotta” anche il pecorino abruzzese, presente tra i formaggi italiani che, a
conclusione della Giornata dell’Agricoltura italiana, con la partecipazione di decine di migliaia di agricoltori
provenienti da tutte le regioni tra cui anche l’Abruzzo con centinaia di giovani imprenditori presenti, il Premier italiano ha
simbolicamente adottato ricevendole sul palco dell’Open Air Theatre dell’Expo di Milano da due giovanissime allevatrici. Un gesto importante e
significativo – sottolinea Coldiretti – soprattutto in vista della scadenza del 29 settembre prossimo, termine entro il
quale l’Italia dovrà rispondere alla lettera di diffida con la quale la Commissione europea ha
imposto all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere,
latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti
lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale.
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