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Mercoledì 19 Agosto - Il Santo del giorno: San Giovanni Eudes, Sacerdote
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Il tempo... ieri - Bello al mattino, anche se ci sono state correnti di Maestrale. Nel tardo pomeriggio si sono
formati accumuli nuvolosi, che hanno nascosto il sole. Temp: mass. 25,2°C; min. 15,3°C; attuale 16,5°C (ore 23,50)
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CICLOVIA DEL SAGITTARIO
sabato 22agosto ore 9,30
Sabato 22 agosto in collaborazione con la rnr/oasi wwf delle Gole del Sagittario è organizzata una pedalata lungo il percorso che è stato battezzato Ciclovia del Sagittario e che da Sulmona ci porterà fino all'oasi naturalistica delle sorgenti di Cavuto, un luogo ricco di acqua e
di verde, sotto il paese di Anversa degli Abruzzi. Si tratta di un facile
percorso che costeggia quasi interamente il corso del fiume Sagittario
andandosi poi ad innestare nel percorso naturalistico dell'oasi. qualche
piccolo strappetto ma niente di più. E' necessaria comunque una mtb o almeno una bicicletta robusta, il percorso
non e adatto alle bici da corsa.
L'appuntamento e alle ore 9.30 a Piazza XX Settembre. Si richiede un contributo
di E.10 comprensivo dell'assicurazione rc e infortuni.
info www.bicincontriamoci.it Duilio 340 8909339, Antonio 3477825464
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AMMAZZA AMMAZZA... seme tutte ‘na razza!
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VILLALAGO - Commedia esilarante quella rappresentata ieri sera dalla compagnia teatrale “Gli Allegri di”A”lettanti” su testo e regia di Maria Igea Grossi. Molti i personaggi e tante le situazioni
che si sono intrecciate sulla paura della capofamiglia Bianca e del fratello
Agostino di essere mandati all’ospizio. Colpo di scena finale che sconvolge e capovolge la trama del racconto,
per poi riportare serenità in famiglia. La commedia è stata guidata dalla più giovane della famiglia, Aurora, che è apparsa la più assennata di tutti, mentre i grandi si contendevano l’eredità tra egoismi e avidità, prima di arrivare alla risoluzione finale che ha messo tutti d’accordo, sedando ogni conflitto. L’ilarità è stata suscitata soprattutto da particolari espressioni dialettali che hanno
dato forza alla recitazione. Bravi tutti gli attori che hanno saputo
interpretare egregiamente la loro parte. Complimenti alla giovanissima Aurora
che ha dato prova di spigliatezza e di saper entrare a tempo giusto nei
dialoghi.
“Gli Allegri di”A”lettanti” sono ormai una compagnia collaudata, formata da attori di Villalago, Scanno,
Anversa e Bugnara. Quest’anno, per problemi familiari, non ha recitato Concetta Mancini. La sua assenza
si è avvertita.
Complimenti a Maria Igea Grossi, autrice e regista di valore, che da quindici
anni porta in scena il suo teatro, con la prima sempre nella Piazza di
Villalago, suo paese natio. La commedia “Ammazza ammazza… seme tutte ‘na razza!” sarà recitata anche ad Anversa e in altri paesi della Valle del Sagittario.
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Tombolo dal vivo
in un angolo di Scanno
SCANNO - Si è ripetuta ieri, a partire dalle ore 17,00, la giornata del tombolo all’aperto all’incrocio di Via Abrami con Strada Federico Ciarletta. All’invito hanno risposto molte bambine, alcune già in fase avanzata per averlo imparato nei corsi pomeridiani presso
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le suore, molte invece si sono sentite attratte ed affascinate al punto di volerlo
imparare. Sedute con il tombolo sulle ginocchia, sotto la guida delle esperte,
hanno attirato l’attenzione delle persone che passeggiavano e che si sono fermate ad osservarle.
Si è ancora una volta ricreata la scena di altri tempi, quando le donne di Scanno si
mettevano nella bella stagione sull’uscio di casa e lavoravano pizzi ed applicazioni per biancheria da vendere ai
turisti.
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“Tutte le associazioni devono
essere trattate allo stesso modo”
“Come programmato, nella giornata di ieri, abbiamo incontrato i rappresentanti delle principali
associazioni culturali in ambito musicale ed artistico (tra cui le associazioni
aderenti alla Rete Cultura Abruzzo) e l’Istituto “Braga” con le quali sono stati affrontati importanti temi sulla salvaguardia della
cultura della nostra regione.” A renderlo noto, in un comunicato, è il Gruppo Consiliare Abruzzo Civico in Regione, il cui Capogruppo Andrea
Gerosolimo prosegue: “Tutte le realtà culturali sedute al tavolo hanno coralmente espresso l’esigenza di una maggiore attenzione da parte della Regione sui temi della
cultura e del sostegno ad essa. L’impegno che chiederemo al Presidente sulla cultura è quello di stabilire un metodo per far sì che tutte le associazioni del territorio regionale vengano tenute in debita
considerazione e trattate allo stesso modo”.
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Mostra di oggetti sacri
nella chiesa S. Maria
della valle di Scanno
SCANNO - E’ consuetudine, nella serata della festa del Protettore Sant’Eustachio, fare l’esposizione degli oggetti sacri nella chiesa parrocchiale. Quest’anno, per la ricorrenza dei 300 anni della statua, che venne commissionata a
Brittoli, è stata anticipata di un mese. Si terrà oggi dalle ore 11,00 alle 13,00; dalle ore 15,00 alle 20,30; dalle ore 21,30
alle 24,00, sempre nella chiesa parrocchiale. La mostra di antichi reliquari,
pianete, piviali ed arredi sacri, conservati nel tempo, susciterà l’interesse di quanti, in questo periodo di maggiore afflusso di gente, non
avranno la possibilità di essere a Scanno nei giorni 19 e 20 settembre, riservati ad altri importanti
festeggiamenti che saranno condivisi con i paesi abruzzesi che hanno lo stesso
protettore.
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Documento Wilderness - IL PROBLEMA DEI CINGHIALI
Una risposta ad Isabella Pratesi, ragionando sulle contraddizioni,
mancanza di buon senso, logico e pratico, del solito animalismo anticaccia
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li vuole o non li vuole? Ne vuole tanti o ne vuole pochi? E se sono troppi, a chi affiderebbe il compito di
ridurne il numero?
La Pratesi si allei pure con la sua sodale Brambilla; convincano pure l’opinione pubblica della “bontà” delle loro idee sulla gestione faunistica; ma poi non vengano a piangere sul
latte versato quando avremo altri morti ed aggressioni da parte di cinghiali e
lupi ed orsi, al bestiame ed anche persone, con milioni di euro di danni che
cittadini, agricoltori ed allevatori pagano di tasca loro, ricevendo, quando li
ricevono, scarsi rimborsi dalla casse pubbliche sempre più vuote. Per non dire del rischio di estinzione di tante rare specie di fauna e
flora (lo Scoiattolo rosso, l’Orso marsicano e il Camoscio d’Abruzzo, varie specie di orchidee, solo per fare alcuni esempi eclatanti) a
causa della loro competizione con le popolazioni animali in forte crescita
proprio perché si impedisce ai cacciatori di eliminarle o mantenerne basso il numero. In fondo
si tratterebbe di fare un semplice calcolo tra costi e benefici, lasciando da
parte i principi “talebani” di animalisti ed anticaccia, adottando invece misure basate sulla saggezza ed
il buon senso. I cacciatori possono essere grandi attori nel mondo della
conservazione, specie faunistica: la si smetta di vilipenderli e si cerchi una
loro collaborazione per il bene del… bene Natura (che non è solo animali: Aldo Leopold, Theodore Roosevelt, Jim Corbett, Erminio Sipari,
Mario Incisa della Rocchetta, Renzo Videsott, Fabio Osti, Mario Rigoni Stern, e
tanti tanti altri, anche viventi - tutti ambientalisti cacciatori -,
insegnano!).
Franco Zunino, Segretario Generale
Associazione Italiana Wilderness
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Isabella Pratesi, che oggi fa parte del WWF, ma che è stata (od è ancora ed anche?) dirigente della LAV (o della LAC?), dopo il luttuoso evento
che mai così tanto ha portato il cinghiale alla ribalta della cronaca quotidiana (benché di motivi per questa ribalta ce ne fossero già stati prima ed a iosa, sia con la morte di persone a causa di impatti
automobilistici con l’animale, sia di aggressioni, ma senza fatti luttuosi diretti di cittadini
inermi, sia per i miliardi di euro di danni ogni anno inferti all’agricoltura: ma si sa, i giornali sono prodotti da vendere, non già, come tanti credono, diffusori di notizie di interesse sociale: per cui, come
si usa dire, se un cane morde il padrone, la cosa non fa notizia ma se un
padrone morde il cane, allora si va in prima pagina!); si diceva, la Pratesi ha
ritenuto di diffondere un comunicato stampa come Direttore del programma
conservazione del WWF per cercare di dare spiegazioni corrette sul fenomeno («Tutto quello che avreste voluto sapere sui cinghiali e nessuno vi ha mai detto»). Peccato che neppure lei ce lo dica! Il documento contiene tante
contraddizioni ed inesattezze, che non possiamo esimerci dal farle notare. Se
esiste un problema, e per partito preso si cominciano a raccontare cose non
vere, il problema non si risolverà mai. E forse è proprio quello che vogliono gli animalisti anticaccia: che si continui a
parlare del problema del cinghiale, ma solo come argomento per attaccare i
cacciatori, e senza mai proporre l’unica soluzione plausibile: ovvero che siano gli stessi cacciatori, colpevoli
della diffusione dell’animale, a provvedervi riducendone drasticamente il numero con le loro armi. Ed è già dura convincerli, visto l’interesse che la stessa Pratesi evidenzia, che hanno ad avere ogni anno un bel
po’ di cinghiali da abbattere, per cui un numero troppo basso rischia ridurre i
loro, come anche dice la Pratesi, “pingui” carnieri, ma… anche magari di spingere poi gli anticaccia a richiederne la protezione!
Vediamo cosa ha scritto la Pratesi nel suo comunicato.
I cinghiali «hanno zanne lunghe anche 30 centimetri affilate come rasoi.» Ci chiediamo se la Pratesi ha mai visto un cinghiale, o pensa che siano dei
trichechi o dei babirussa? Dove ha mai visto zanne di 30 cm di lunghezza e poi,
“affilate”? Caso mai appuntite! Ma soprattutto la Pratesi batte e ribatte per informare
che i cinghiali sono tanti, sono troppi, fanno danni ingenti: Ecco cosa ha
scritto: «(…) sono stati lanciati in un frenesia venatoria senza uguali: importati dall’Europa dell'Est ma anche allevati in Italia (…). In pochi decenni i la popolazione di cinghiali si è così quintuplicata (…). La gestione dei poveri animali, la cui popolazione ha raggiunto livelli
preoccupanti di 600.000 o forse 1 milioni di individui…» Ma poi, pur riconoscendo che proprio i cacciatori hanno anche la responsabilità di abbatterne troppo pochi e che quindi sono loro i primi ed unici responsabili
della crescita esponenziale della popolazione, si guarda bene dal dirci come
proprio i cacciatori potrebbero e dovrebbero risolvere il problema: «(…) sono stati utilizzati per creare una popolazione pingue e ricca adatta a
soddisfare le brame dei cacciatori.» Ovvero riconosce che sono troppi, che sono un problema. Ma poi, ecco che
proprio con i cacciatori se la prende perché li uccidono, facendo capire che lei sarebbe contraria: «(questo purtroppo non li salva dalla morte a cui sono destinati). (…) affidata alle allegre brigate dei “cinghialari” (…). Altrettanti cinghiali vengono uccisi illegalmente cacciati con trappole,
lacci e fucili a pallettoni. Di notte e di giorno. A decine di migliaia. Ma non
per svuotare e rendere più sicuri i nostri boschi (...). Chiudiamo entrambi gli occhi e tappiamoci le
orecchie se sentiamo spari e fuori strada che rombano con il loro carico di
carne di cinghiale. Lasciamo che continuino ad essere i cacciatori, nella
legalità e nell’illegalità a gestire la nostra fauna. Non preoccupiamoci se le lobby dei “cinghialari” impediranno che il problema del soprannumero dei cinghiali (che apporta un
enorme danno all’agricoltura) venga veramente risolto.» Ovvero, silenzio assoluto sulla soluzione del problema! In poche parole, la
Pratesi vuole la botte piena e la moglie ubriaca. Secondo lei i cinghiali sono
troppi ed andrebbero ridotti e drasticamente di numero, ma poi si schiera
subito contro l’unica categoria di cittadini che a questo problema possono porre rimedio. Come
non chiedersi, ma questa Pratesi, i cinghiali
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