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Lunedì 3 Agosto - Il Santo del giorno: Sant'Aspreno di Napoli, Vescovo
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Il tempo... ieri - caldo afoso sotto una cappa di nuvole che hanno lasciato solo qualche spiraglio al sole. Il
vento ha allontanato fenomeni temporaleschi. Notte stellata. Temp: mass. 25,4°C; min. 17,2°C; attuale 18,5°C (ore 23,50)
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RICORDATO A FRATTURA IL CENTENARIO DEL TERREMOTO
DELLA MARSICA CHE DISTRUSSE IL PAESE
162 le vittime su una popolazione di 350 persone residenti
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FRATTURA - Sono state due giornate celebrative, intense e ricche di partecipazione,
quelle di sabato e domenica, per ricordare il terremoto del 13 gennaio 1915, già commemorato con diverse cerimonie nella data della ricorrenza. Un comitato
organizzativo, con il Comune di Scanno, ha stilato un fitto programma. In
apertura, nei locali dell’ex scuola elementare, sabato scorso alle ore 10,00, il dott. Fabrizio Galadini
dell’INGV, con il tema “Le Tracce del Terremoto del 1915 nel paesaggio naturale e nel ricostruito”, ha affrontato il discorso del cambiamento del paesaggio, con lo spostamento
dell’abitato prima nelle baracche in legno poi a Frattura Nuova. L’ing. Walter Caputo ha trattato poi l’aspetto umano con il tema “Alla riscoperta della nostra identità: Gente e Luoghi prima e dopo l’evento sismico del 1915”. Nel pomeriggio c’è stata l’attesa presentazione del libro intitolato “Frattura - Il viaggio della memoria - Alla ricerca del tempo perduto e ritrovato”, ideato da Ilde Galante, che ne annunciò la pubblicazione il 13 gennaio scorso nel corso della cerimonia commemorativa.
Davanti ad un folto pubblico, le due autrici, Ilde Galante e Debora Costantini,
entrambi con radici fratturesi, hanno illustrato il contenuto del volume. Ilde
ha saputo ricostruire, a partire dal racconto della nonna paterna, bambina di
sette anni sopravvissuta al terremoto, le tragiche vicissitudini degli abitanti
di un borgo di montagna. Fanno seguito altri undici racconti, per completare i
mesi dell’anno e parlare della vita contadina scandita dalle stagioni, costruiti sulla
base delle interviste alle persone più anziane del paese, lasciando comprendere il sacrificio del loro lavoro e l’aspetto dell’emigrazione. Due abiti esposti in sala hanno reso viva la figura della nonna
Ildegonda, quello da lei indossato per il matrimonio e un altro in velluto,
come usavano le donne di Frattura, ben conservato perché poco usato, essendo rimasta presto vedova vestiva abiti soltanto neri. Debora Costantini ha un cognome e una infanzia che
la lega a Frattura. Durante le sue vacanze estive ascoltava dalle vecchie del
paese racconti su Frattura Vecchia, il Terremoto, l’antica frana. Il desiderio della ricerca di documenti l’ha portata a cercare testi e manoscritti per ricostruire un’identità del passato. Servendosi di atti notarili, visite pastorali, cronologia storica
ecc., ha dato un apporto documentale alla parte narrativa. Mette in risalto
specialmente le persone importanti di Frattura che in passato ebbero rilievo
anche fuori
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del loro territorio. Una bella illustrazione di copertina, realizzata da Mario Pizzola,
raffigura un’aquila che sorvola su Frattura e la montagna tagliata dalla frana. E’ seguita l’apertura della mostra, curata da Palmerino Caputo, di costumi, oggetti,
documenti, materiale di scuola, antichi reperti, foto d’epoca e l’elenco di tutte le persone morte per il terremoto. La giornata seguente è iniziata alle ore 10,00, con la commemorazione delle vittime nel cimitero,
proseguita nel corteo verso Frattura Vecchia per l’inaugurazione del monumento a loro dedicato, con l’intervento delle autorità e del Vescovo della Diocesi che ha presieduto la celebrazione della santa messa
delle ore 12,00. Il brano musicale“Il silenzio, poi il domani” e il canto “Frattura méje si bella” interpretato dal coro locale, composti da Patrizio Maria D’Artista e Marcello Giovannelli, hanno sottolineato i momenti più salienti della cerimonia. Sono proposti in CD per esaltare anche il futuro del
borgo. La giornata è stata connotata da un annullo speciale filatelico e una mostra estemporanea di
pittura.
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"I Suoni del Sagittario"
Concerto a Castrovalva
Sabato 8 Agosto 2015
La Valle del Sagittario è un patrimonio inalienabile di incomparabile importanza naturalistica, bellezza
paesaggistica e luogo di ispirazione di scrittori e viaggiatori. Il concerto è un’occasione per scoprire Castrovalva, luogo di ispirazione di una delle prime
litografia di Escher in Italia, le Sorgenti di Cavuto e la Riserva Regionale
Gole del Sagittario, Colle San Michele e le montagne che dominano Anversa, che
hanno fatto da scenario alla vita dei pastori dei nostri paesi, che offrono
asperità e bellezza incomparabile.
Il regolamento e il modulo di iscrizione, disponibili link:
http://www.comune.anversa.aq.it/public/anversa/avvisi/1372015181439.pdf
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“PIETRE CHE CANTANO”
FESTIVAL INTERNAZIONALE A CELANO
Sabato 1 agosto alle 18,30 nella preziosa cornice del Chiostro del Castello Piccolomini di
Celano è stato dato il via alla XVI edizione del Festival di musica internazionale “Pietre che cantano” con il Red4Quartet, composto da Marléne Prodigo e Margherita Busetto ai violini, dalla violoncellista Sara Gentile e
da Anita Mazzantini al contrabbasso.
Dopo il concerto sè tenuta la tradizionale cena inaugurale con gli artisti. Seguiranno nelle
prossime settimane le sezioni “Giovani Protagoniste” con Erica Piccotti e Anastasiya Petryshak, due giovanissime interpreti che
grazie al loro talento e al loro carattere si stanno brillantemente affermando
sulla scena musicale; la sezione “Spazio Teatro” con tre appuntamenti dedicati al teatro con tre magnifiche primedonne della
scena e della scrittura teatrale: Piera degli Esposti, Mariangela Gualtieri e
Sista Bramini, per chiudere con la sezione “Musica E Storia”, che chiude il festival con tre appuntamenti, dal 20 al 22 Agosto.
Il secondo appuntamento del festival Pietre che cantano è per
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Mercoledì 5 agosto, alle 19, al Monastero di S. Spirito d’Ocre con un recital della pianista Mariangela Vacatello. Il musicologo Guido
Salvetti e Luisa Prayer introdurranno il pubblico all’ascolto del programma e di alcuni temi musicali centrali nella programmazione
della XVI edizione del festival.
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La Grecia
Nella sensibilità di Antonia Anna Pinna
Da dove iniziare a parlare di questa terra magnifica e maledetta, che tutto ha dato alle civiltà che non avevano occhi che per lei e a lei e i suoi figli si sono ispirati ed
evoluti tutti i popoli del mediterraneo e oltre. Gli Dei, i Miti, gli Eroi, i
Filosofi e i Poeti. Tutte le grandi civiltà dai Greci appunto, gli Egizi e i Romani sono implose dopo secoli di splendore
dove tutto o quasi era stato raggiunto, ma non avevano tenuto conto del fattore
umano: le generazioni si sono piano piano ammorbidite fino al punto di perdere
terreno e le capacità di svilupparsi e rinnovarsi con le proprie forze. Il benessere ed il potere non
sono strumenti che resistono alla storia, niente è per sempre a meno di sacrifici indicibili che nessun uomo si sognerebbe mai di
affrontare in tempi di vacche grasse e proprio li che si innesca la recessione
e si perde l’umus per seminare il futuro.
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NECROLOGIO
SCANNO - Oggi, alle ore 15,30, la Chiesa Madre accoglierà per il funerale la salma di Gilberto Carbone, deceduto nell’ospedale di Terni sabato pomeriggio. Gilberto aveva compiuto 74 anni il 6
giugno. Dializzato da un anno, ultimamente le sue condizioni di salute si erano
fatte più serie. Se ne rendeva conto, e per curare la sua salute Il ritmo delle sue
attività si era rallentato. Ha costruito presepi, ha realizzato sculture in legno, si è dedicato alla ricerca di documenti su Scanno. Era collezionista di santini,
foto e antiche cartoline che dava volentieri per la pubblicazione a corredo di
articoli, come ha fatto per il nostro giornale. Di animo sensibile, ha composto
diverse poesie sulle Stagioni, la Donna, l’Amore. Ne aveva progettato una pubblicazione, ma la morte gli ha sottratto il
tempo. Riposi in pace. Alla moglie, ai figli, alla sorella e a tutti i suoi
parenti giungano le condoglianze più sentite della nostra redazione.
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IL BAR “LA VILLETTA”
Ha riaperto la stagione turistica
con una serie di eventi
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