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Martedì 28 Luglio - Il Santo del giorno: Sant'Alfonsa dell'Immacolata Concezione,
clarissa
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Il tempo... ieri - giornata ancora sotto l’influsso dell’anticiclone africano. La temperatura non è stata molto elevata, grazie ad una continua ventilazione. Temp: mass. 30,3°C; min. 15,3°C; attuale 18,4°C (ore 23,50)
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A Expo 2015 Giornata dell’Ortofrutta
Appuntamento oggi martedì 28 luglio a Expo 2015 con la Giornata dell’Ortofrutta: dalla rivoluzione epocale nei consumi agli effetti speculativi in
atto fino ai nuovi mestieri della frutta, ma anche blitz solidali in tutte le
regioni. Sono questi i temi centrali durante la giornata dedicata al primato
italiano nella produzione di frutta e verdura in Europa. A partire dalle ore
10:00 di domani, al Padiglione Coldiretti No farmers no party (ingresso del
Cardo sud) ha il via l’iniziativa alla presenza di migliaia di agricoltori provenienti da tutta Italia,
insieme al Ministro Maurizio Martina e al Presidente della Coldiretti Roberto
Moncalvo, con la distribuzione gratuita a tutti i visitatori di oltre 5mila kg
di frutta fresca, dalle pesche alle susine, ma anche spremute di arance tardive
e di bergamotto.
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“Musica e Natura”
Festival a Scanno
SCANNO - Iniziata ieri, presso l’Hote Miramonti, la seconda edizione del Festival “Musica e Natura” a cura dell’Associazione culturale Media Educazione. Sono corsi per vari strumenti di Musica
Barocca e Musica Moderna. Da ieri e fino al 7 agosto 2015, Scanno sitrasformerà in un pittoresco palcoscenico diffuso dove in ogni piazzetta, chiesa e cortile,
si terranno concerti, proiezioni e seminari. Nei giorni 1 e 2 agosto sarà ospite del festival il Maestro liutaio Emanuele Fabio Fortunato che terrà una conferenza e un laboratorio gratuito dedicato alla messa a punto degli
strumenti ad arco. Sarà inoltre allestita una mostra di strumenti ad arco aperta al pubblico.
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LETTERA AL DIRETTORE
dal Ten. Col. Mario Del Giudice
Sul “cancelletto” vicino alla fonte
Gentile sig. GROSSI,
sono il Ten. Col. DEL GIUDICE, Tesoriere dell'Ente morale proprietario
dell'immobile di via Sciore in Villalago, oggetto della discussione di questi
giorni, in merito al "cancelletto". Ho letto il Suo articolo interessato e
divertito e voglio complimentarmi per la precisa ricostruzione dei fatti. In
proposito trovo encomiabile che i cittadini di Villalago si attivino
prontamente e sollecitino le autorità al fine di sanare una presunta posizione di illegalità/sorpruso. Per contro trovo inspiegabile come mai la stessa solerzia non venga
adottata in altre circostanze volte a tutelare la bellissima Villalago. Mi
riferisco alla facciata della Chiesa e l'area antistante che, nottetempo viene
bombardata di pallonate, in barba, alle buone norme civili, alla sacralità del luogo e alla salvaguardia di quello che doveva essere, originariamente, una
pregevole dimostrazione di Cristianità del popolo Villalaghese. Mi riferisco al monumento raffigurante la
commemorazione del Giubileo, sotto il quale, domenica mattina versavano pezzi
di ceramica staccatasi nottetempo grazie al "lavoro incessante" di una ventina
di "bravi ragazzi" che alle 3.30 del mattino si divertivano ad usarlo come
"porta di calcio". Ebbene, in quel frangente, nessun Villalaghese è intervenuto /lamentato o avvertito chi di dovere. Per tornare al problema
principale La voglio aggiornare dicendole che stamattina è stata inviata una lettera al Sindaco con la quale si puntualizzano/precisano
alcune cose (se vuole gliene mando copia, unitamente alla precedente
corrispondenza). In ultimo, a proposito della vista delle bici, Le dico
solamente che voleva essere una
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dimostrazione di sovranità che altri vogliono mettere in discussione in maniera scorretta. Considerando
comunque che tale gesto ha avuto un "urto sociale", con riferimento alla bellissima scalinata
(che non hanno altre nefandezze sicuramente peggiori....leggasi campo di calcio
improvvisato) ho ritenuto, allo scopo di dimostrare la piena disponibilità dell'Ente a integrarsi, attraverso i suoi ospiti, con gli abitanti del luogo,
di collaborare a innalzare i valori ornamentali di Villalago ed adornare il
terrazzo con vasi di fiori (come suggerito). In proposito ho attivato degli
amici di Villalago affinché il fioraio locale provveda al meglio. Restando a Sua disposizione per qualsiasi
chiarimento La saluto cordialmente.
Ten. Col. Mario DEL GIUDICE - Tesoriere ONAOMCE
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Giunta a Villalago
la delegazione greca
dell’isola di Kythira
nell’ambito delle iniziative
della Giostra Cavalleresca
di Sulmona
VILLALAGO - Ieri pomeriggio la delegazione greca che partecipa alla Giostra Cavalleresca è giunta a Villalago ospite del Comune. A riceverla in Piazza c’era Ada Di Ianni, che ha accompagnato i giovani ospiti in Hotel e poi nella sede
comunale, dove c’erano ad attenderli il Sindaco e la Giunta, con alcuni bambini nel costume
villalaghese, per i il benvenuto e i saluti di rito. La delegazione greca
resterà a Villalago fino al 2 agosto e parteciperà a Sulmona alla Giostra dei Borghi e giostra Europea in programma nelle date 1 e
2 agosto. Seguiranno durante la settimana una serie di eventi in onore degli
ospiti, legati alla tradizione popolare con la presentazione del Palio,
realizzato dall’artista, Domenico Di Paolo.
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Nella Valle del Sagittario destinati
i fondi contro il dissesto
idrogeologico
ad Anversa e Villalago
In arrivo i fondi contro il dissesto idrogeologico destinati ad oltre cento Comuni abruzzesi. Si
tratta di finanziamenti provenienti
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da due livelli: una parte dal Governo che ha concesso 30,5 milioni di euro
all'Abruzzo per gli eventi calamitosi del marzo scorso; l'altra, consistente in
25 milioni di euro, da Bruxelles, attraverso i Por Fesr che la Giunta ha deciso
di destinare al risanamento del territorio.
Per la provincia dell’Aquila questa la ripartizione: 250mila euro a San Vincenzo Valle Roveto; 300mila
all' Aquila, Villalago e Scurcola Marsicana; 400mila a Campotosto, Bisegna e
Prezza; 500mila ad Anversa degli Abruzzi, Capistrello, Opi, Pettorano Sul
Gizio, Sulmona, Pizzoli e Montereale.
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"Un polverone, più che
una questione di latte in polvere"
Così commenta Nunzio Marcelli, Presidente dell'Arpo (Associazione regionale produttori
ovicaprini d'Abruzzo) e storico produttore di formaggi - "tutti da latte fresco e da animali al pascolo" - le polemiche sulla procedura di infrazione che obbligherebbe l'Italia ad
autorizzare il latte in polvere come materia prima per la produzione di
formaggi. Non che il problema non si ponga, spiega Marcelli, ma rischia di fare
un... polverone, dietro al quale nascondere altre questioni. Quelle della
materia prima, e dei modelli di produzione: che sono le due questioni
principali. Quella di Marcelli non è l'unica voce fuori dal coro: anche altri hanno evidenziato che il nucleo della
questione è informare i consumatori sulla materia prima e i metodi di lavorazione. Lo ha
scritto e detto il professor Rubino, Presidente dell'ANFOSC (Associazione
Formaggi sotto il cielo), che ha promosso l'iniziativa sul "latte Nobile", cioè latte da animali al pascolo. "La qualità del latte, prima di tutto, deve essere comunicata e conosciuta con
trasparenza", spiega Marcelli; "perchè altro è il latte di animali nutriti in modo naturale, sui pascoli, dove c'è una ricchezza e biodiversità grazie alla continuità di attività tradizionali come il pascolamento; e altro è il latte da stalla, dove gli animali vengono alimentati con surrogati e
insilati. E poi, la lavorazione: il formaggio da latte fresco va identificato
chiaramente da altri prodotti, che utilizzano paste congelate o latte in
polvere."
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Produrre latte con animali al pascolo e lavorarlo entro un tempo breve consente
un controllo e una qualità tali da poter lavorare "a latte crudo". Così non si uccide la ricchezza naturale della materia prima e non è necessario aggiungere fermenti, ormai tutti di produzione industriale. "Per questo quando compriamo formaggi
industriali, li troviamo tutto l'anno, ma hanno sempre lo stesso sapore. Il
formaggio dal pascolo, invece, è un prodotto vivo: cambia come le stagioni, le erbe sui prati, cioè l'alimentazione naturale degli animali". Su queste battaglie si è creata la rete dei pastori europei, per chiedere il riconoscimento del valore
umano, sociale, economico e alimentare dei loro prodotti e attività. "Chiediamo trasparenza, non privilegi" spiega Marcelli, che ha aderito al
Network europeo dei pastori e al documento di Koblenz dello scorso giugno; "che
venga riconosciuto il valore ambientale del pascolamento, che tutela la
biodiversità e rappresenta una difesa naturale dagli incendi; che ci sia in etichetta
l'origine della materia prima e se proviene da stalla o da animali al pascolo,
che contribuisce anche a ridurre le emissioni di CO2 perchè non obbliga al trasporto dei mangimi, e garantisce il benessere animale; che si
scriva se un formaggio è a latte fresco, e se è lavorato a crudo". Sono sempre più i pastori d'Europa, dalla Polonia alla Bulgaria, dal Regno Unito alla Spagna,
dalla Francia all'Italia fino alla Finlandia, dove allevano renne allo stato
brado, a chiedere che la Comunità Europea rispetti i diritti di chi produce in modo sano ed etico e il diritto di
informazione dei consumatori. Il sasso è lanciato: chi risponderà all'appello? (Com. Stampa, Elettra Rinaldi)
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