Giovedì 28 Maggio - Il Santo del giorno:  Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano, Martiri venerati in Sardegna

Il tempo... ieri - UNA GIORNATA PIù DI FINE AUTUNNO che di una primavera inoltrata. Il cattivo tempo ha imperversato con nuvole, vento di Maestrale e pioggia. Temp: mass. 11,7°C; min. 8,2°C; attuale 8,5°C (ore 23,50)
 
UN VESCOVO IMBAVAGLIATO!
di Mario Setta

È successo ad Angelo Spina, vescovo della diocesi Sulmona-Valva, giovedì 21 maggio 2015. Un fatto storico. Il vescovo era stato invitato a tenere un suo intervento, in occasione della riunione della Giunta Regionale tematica, che avrebbe avuto luogo nell’Abbazia Celestiniana. Ma quella riunione è stata disdetta. Dopo qualche giorno, per la visita pastorale al Comune di Sulmona, alla presenza del sindaco e degli amministratori il vescovo ha reso pubblico il suo mancato discorso.
Parole forti, supportate da una analisi  sullo stato sociale della diocesi, che mette in evidenza fenomeni demografici gravissimi come l’invecchiamento e lo spopolamento. Il vescovo, in linea con la metodologia sociologica, sintetizza i fenomeni con un termine altamente  appropriato “desertificazione umana”. In particolare espone la problematica del “punto nascita” nella città di Sulmona e del comprensorio, rivendicandone la difesa e la protezione.
“Ecco perché per amore del mio popolo non posso tacere e non tacerò”. Parole forti. Determinate. Come il grido del profeta Isaia:“Per amor di Sion non tacerò” (62,1). Ma, efficaci?  o semplici parole al vento?
La situazione socio-economica della Valle Peligna e in genere della diocesi sulmonese soffre da anni i mali descritti dal vescovo. Mai uno spiraglio di luce, in un contesto sempre più buio. La primavera sulmonese degli anni ’70, con l’arrivo della FIAT, la presenza dell’ACE (Siemens) nel quadro dell’industrializzazione della Valle Peligna è finita in un disastroso crollo etico, sociale, economico. E la politica amministrativa cittadina  non è stata in grado di correre ai ripari, evitando o marginalizzando  i guasti.  Mai un piano di elaborazione progettuale e di sviluppo della città nei suoi vari aspetti: da quello economico a quello culturale e turistico, da quello demografico a quello sanitario, ecc.
Oggi, il vescovo si fa promotore di una pastorale fondata “scientificamente”, mentre  in passato la si condannava, perché  intrisa di  “sociologismo” e di “orizzontalismo”. Resta, tuttavia, il grande interrogativo del “che fare?” È necessario passare dalla diagnosi alla terapia, da osservatori ad operatori. Si apre quindi la questione della gestione del Potere. Perché ogni Potere è demoniaco e si presenta sempre come Giano bifronte. Un volto dalle due facce: quella china e religiosamente sottomessa e quella che si esplicita con l’arroganza e la tracotanza. Una parola che gli antichi chiamavano “hybris”, la presunzione di chi non temeva  nessuna divinità. Un potere usato come servizio diventa democrazia; ma un potere ridotto a personalismo diventa assolutismo. Le parole che il vescovo Spina non ha potuto pronunciare davanti al governatore D’Alfonso vorrebbero essere un moto di rivolta, un rimprovero ad un uomo che gestisce un Potere decisionale e che, tra l’altro, si presenta come  “cristiano”. Forse è giunto il tempo in cui le Parole non sono più Pietre. Non ottengono risultati. È tempo di agire, di coinvolgersi in prima persona tra la gente. Senza muri di difesa, senza sicurezze, senza qualsiasi forma di potere, seguendo gli insegnamenti  di papa Francesco: “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo” (Evangelii Gaudium). Non è certamente segno di fraternità il fatto  che un vescovo possa essere lasciato solo dai suoi confratelli-vescovi nella battaglia per l’affermazione della Verità e della Giustizia. Purtroppo, in Abruzzo, sembra che i vescovi siano rimasti “principi” sul loro territorio diocesano. Al contrario,  i problemi di una chiesa locale non possono non essere problemi della Chiesa regionale e perfino universale. Ecco perché il gesto del vescovo Angelo Spina deve essere fatto proprio dalla comunità episcopale abruzzese. Non il silenzio o, addirittura, un tacito ostracismo, ma la solidarietà che tra i credenti diventa “koinonia” (comunione, condivisione). È l’insieme dei vescovi che devono sentirsi interpellati dai bisogni dei fedeli e agire uniti nei confronti del Governatore. Nell’ottica del rinnovamento iniziato dal papa,  il vescovo Spina sembra voler  rompere quella specie di “continuità pastorale” che dura da quasi mezzo secolo,  bloccata su forme antiquate, burocratiche, da compra-vendita dei sacramenti, per fare  un salto di qualità, contribuendo così allo sviluppo umano-cristiano delle coscienze.
 
OGGI LA PREMIAZIONE DEI VINCITORI

Oggi, 28 maggio alle ore 16,30, nella sala convegni dell'ex Arssa ad Avezzano, si terrà la cerimonia di premiazione della 4/a edizione del Premio nazionale di giornalismo “Angelo Maria Palmieri”. in ricordo del giovane giornalista e collaboratore di FIABA scomparso prematuramente  l’8 gennaio 2011.
All'evento interverranno il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, il presidente Fiaba Giuseppe Trieste, il presidente dell'associazione culturale “Angelo Maria Palmieri” Giuliana Marrocco, Stefano Pallotta presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Fabio Torriero direttore di IntelligoNews, Giuseppe Sanzotta e Marco Conti.
Una giuria di esperti ha scelto i finalisti per la categoria Senior e i vincitori della categoria Junior. I finalisti della categoria Senior sono Dario Falcini (Pagina 99), Tamara Ferrari (Vanity Fair), Mariamma Gianforte (Tikotv), Lorenzo Tondo (Repubblica). Per la categoria Junior le due borse di studio sono state assegnate agli studenti di Scuola di Giornalismo Valentina Berdozzi, Camilla Romana Bruno, Eugenio Murrali; Claudia Guarino; Ludovica Liuni e Benedetta Michelangeli.
Il premio intende valorizzare i migliori articoli o servizi radio-televisivi che abbiano affrontato tematiche importanti per la diffusione dei valori di pari opportunità, di solidarietà, di integrazione sociale, di convivenza civile,  di difesa dei diritti fondamentali dell’uomo e per  il superamento delle barriere culturali e sociali.
 
Taglio del nastro a L’Aquila

Dopo lo straordinario successo delle precedenti edizioni, torna a L’Aquila oggi il Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia, mostra-mercato dedicata alle produzioni enogastronomiche delle aree protette italiane, promosso dal Comitato PromoExpò e organizzato da Carsa, in programma dal 28 al 31 maggio. Undici gli show cooking con chef stellati, osti dei Parchi e cuoche di famiglia; 5 i laboratori del gusto a cura di Slow Food Abruzzo e Molise; degustazioni dei prodotti dei parchi (salumi, formaggi, conserve, pani); 3 gli appuntamenti con il giornalista Carlo Cambi, uno dei più autorevoli giornalisti enogastronomi d’Italia; 1 verticale di zafferano; 2 laboratori organizzati dal Coordinamento Parchi Abruzzesi; 8 i convegni. l Salone rappresenta la seconda tappa di un progetto più ampio dedicato alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche delle aree protette italiane, che è partito a Milano all’inizio di maggio - proprio in concomitanza con l’apertura di Expò - all’interno del padiglione Kip International School, e che si concluderà di nuovo a Milano dall’1 al 7 giugno prossimi.
Torna in questa edizione lo Streetfood d’Abruzzo per rappresentare il cibo di strada genuino italiano, grazie anche alla collaborazione con Campagna Amica di Coldiretti.
 
UNA MONETA D’ARGENTO
PER RICORDARE I 100 ANNI
DEL TERREMOTO
DELLA MARSICA

Per ricordare i 100 anni dal terremoto della Marsica del 1915 è stata coniata una moneta d'argento, del valore di 5 euro, sulla quale è raffigurata la cattedrale di San Bartolomeo di Avezzano ricostruita e sull'altra faccia una veduta della Marsica con il lago del Fucino insieme ai resti della stessa chiesa distrutta dal terremoto e un sismogramma con la registrazione delle onde sismiche del terremoto.
 
LETTERA AL DIRETTORE
da Rossella Belluso
In risposta ad Aristide Piscitelli

Caro Direttore, 
Le scrivo in merito al comunicato intestato “Il Quadrifoglio” e a firma del Sig. Aristide Piscitelli pubblicato sul suo organo di informazione ieri (27 Maggio).
Vorrei puntualizzare come il suddetto signore, nel riportare sulle vostre pagine quanto precedentemente scritto, ha dimenticato di citare la frase che, sola, ha innescato la mia reazione: “....nel merito ... è intervenuto  l’ex Sindaco di Scanno,  Angelo Centrone , che ha chiesto  chiarimenti  in  ordine ai “criteri” seguiti per individuare “la” Scannese meritevole della borsa gratuita.” (cfr. Vivere Scanno MyBlog, 21 maggio)
Chiunque sia dotato di una minima onestà intelletuale avrebbe interpretato quel “criteri” e quel “la” (citati tra virgolette) come “insinuazioni gratuite”, come una messa in dubbio dei metodi
di selezione basata su congetture e non su fatti.  Per questo ho ritenuto di rispondere, mi sembra in maniera assai pacata e per nulla polemica, per chiarire riportando i fatti e per evitatre qualsiasi fraintendimento. Non mi sembra che nella mia risposta ci sia nulla di offensivo verso alcuno (e tantomeno verso le istitizioni con cui la collaborazione è stata rispettosa, totale e fattiva), o una critica avverso le affermazioni, contenute nel medesimo Blog, sull’importanza della scientificizzazione delle procedure di costruzione dei paradigmi di sviluppo turistico territoriale. A meno che non lo si voglia cogliere a tutti i costi.
Non si dimentichi che il risultato del Master, oltre alle due serate di dibattiti con interventi di altissimo livello scientifico e alla formazione di futuri professionisti del settore turistico che porteranno Scanno con loro, fornirà al Comune e agli Imprenditori di Scanno un documento di analisi di Marketing Territoriale e una serie di proposte turistiche immediatamente implementabili. Il tutto a titolo gratuito contro un valore stimato (come la COTAS sa bene) di circa 150.000 Euro.
Perchè gli organizzatori di questo evento dovrebbero chiedere scusa al Paese? Dove è l’offesa per il Sindaco o per il Paese?
Grazie per l’ospitalità. Per il CTS, Rossella Belluso
 
Gli Alpini Abruzzesi emigranti ringraziano
Il presidente della Sezione
ANA Abruzzi Giovanni Natale
 
Si è conclusa con successo l’88^ Adunata Nazionale degli Alpini a L’Aquila organizzata con rara perizia dal Comitato Organizzatore Adunata il “C.O.A.” e dalla Presidenza Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini con sede a Milano. Una parentesi di autentica alpinità e di sano spirito patriottico che ha visto il capoluogo abruzzese invaso da oltre trecentomila “penne nere”, molte delle quali giunte anche con i rispettivi familiari provenienti dall’Italia e dall’estero. Un evento che ha meravigliato i partecipanti per l’accoglienza autenticamente “Forte e Gentile” sono proprio gli alpini abruzzesi residenti all’estero che attraverso la voce del proprio Delegato l’alpino Sergio Paolo Sciullo della Rocca decorato medaglia d’Oro Mauriziana della Repubblica Italiana che hanno voluto ringraziare il presidente della Sezione A.N.A. Abruzzi Giovanni Natale definendolo “uomo coraggio” per la sua determinazione per avere voluto questo grande evento proprio a L’Aquila e per il quale ha iniziato a lavorare già da quattro anni, dovendosi misurare conseguentemente con vari ostacoli e pareri contrari dovuti proprio alla realtà oggettiva che la stessa città presenta e presentava a causa della impraticabilità e dei danni causati dal grave sisma del 2009. Il Delegato Sciullo della Rocca, si è detto commosso è colpito dall’impegno e dalla volontà realizzatrice di Natale che sarà ricordato nella storia degli alpini abruzzesi come un grande presidente. Gli alpini abruzzesi provenienti principalmente dal Belgio, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Australia, Argentina, Brasile e Canada (in particolare da Toronto, terza città al mondo per residenti abruzzesi dopo Pescara e L’Aquila con i suoi 80.000 abruzzesi residenti di cui molti alpini), nel loro punto d’incontro presso il Centro Arte Cialente al Globo, hanno incontrato e salutato varie autorità locali tra le quali la Dottoressa Assunta Janni responsabile dell’Ufficio
Emigrazione della Regione Abruzzo, il Sindaco di Lucoli Walter Chiappini, L’Assessore alla Cultura Italiana del Comune di Bolzano Dott. Sandro Repetto, il presidente dell’Accademia Culturale San Giovanni Crisostomo di L’Aquila Giuseppe Del Zoppo che per l’occasione ha predisposto una mostra fotografica inerente alla “Fotografia militare italiana nel novecento”, che attraverso le immagini che vanno dal gennaio del 1900 al dicembre del 2000, hanno raccontato più guerre e più vicissitudini inerenti al sacrificio del soldato, inaugurata dalla Dottoressa Assunta Janni responsabile dell’Ufficio emigrazione della Regione Abruzzo. In questa occasione gli ex minatori alpini del Belgio, hanno incontrato a Lucoli gli ex minatori alpini che hanno lavorato nelle miniere di alluminio di Campo Felice in segno di viva amicizia per essere accomunati dal duro lavoro delle miniere. Da questo incontro di alpini abruzzesi emigranti, sono nate nuove sinergie non solo sotto il profilo culturale, ma in particolare nel settore del lavoro che purtroppo ancora oggi vede la partenza di molti abruzzesi per l’Australia, il Canada, la Germania e l’Irlanda. La loro presenza nelle località estere favorisce una sicura accoglienza e un buon indirizzo per un avvenire migliore dei nostri giovani oltre frontiera. L’addetto stampa, Giuseppe Del Zoppo
 
Gli allevatori abruzzesi all’Expo
per la giornata dedicata
al “Vero Latte italiano”

Ci sarA’ anche una delegazione di allevatori abruzzesi alla Giornata del vero latte italiano, promossa da Coldiretti all’interno dell’Expo di Milano, domani venerdì 29 maggio a partire dalle ore 10.00. Una giornata per salvare il latte made in Italy dedicata alla qualità dei formaggi tipici italiani troppo spesso “contraffatti” e imitati a danno degli allevatori e dell’economia nazionale. Tra questi, il parmigiano, l’asiago, il provolone ma anche le produzioni tipiche abruzzesi quali la scamorza, la giuncata, la caciotta frentana e vari tipi di pecorino. In occasione della giornata del latte italiano, il vero e il finto si sfideranno infatti in un inedito “cheese test” con qualificati giudici come lo chef stellato Davide Oldani e le casalinghe di Voghera: un singolare duello con l’obiettivo di educare soprattutto i numerosi visitatori stranieri all’esposizione universale di Milano.
 
Nello Statuto della Regione Abruzzo
il "diritto al cibo"

Il Consiglio regionale, nella seduta di matedì 26 maggio, ha approvato, in via definitiva, la modifica allo Statuto della Regione che introduce - all'articolo 7 bis - il "diritto al cibo". Questo il testo:«Diritto al cibo - 1. La Regione promuove il diritto al cibo e ad una alimentazione adeguata, intesi come diritto ad avere un regolare, permanente e libero accesso a un cibo di qualita', sufficiente, sano e culturalmente
appropriato, che garantisca il soddisfacimento mentale e fisico, individuale e collettivo, necessario a condurre una vita degna; 2. Per il conseguimento delle finalita' di cui al comma 1, la Regione contribuisce a favorire e determinare misure per il contrasto alla malnutrizione, sia nella forma di denutrizione che di sovrappeso e obesita', per la lotta agli sprechi, in particolare alimentare, e ai cambiamenti climatici, quali aspetti fondamentali del diritto alla salute, anche nella sua specificazione di diritto ad un ambiente sano e ne sostiene le attivita' di informazione e sensibilizzazione».
 

NECROLOGIO

VILLALAGO - Si svolgeranno oggi alle ore 15,00 nella chiesa parrocchiale i funerali di Fiorella Grossi, deceduta nella serata di martedì scorso. Aveva 74 anni e soffriva di un male incurabile. L’annuncio di morte è stato dato dai suoi nipoti, che l’hanno amorevolmente assistita.
A loro e a tutti i suoi parenti giungano le più sentite condoglianze da tutta la nostra redazione.