Mercoledì 6 Maggio - Il Santo del giorno: Santa Benedetta di Roma, Vergine

Il tempo... ieri - L’ANTICICLONE AFRICANO ha portato aria calda che ha fatto salire il termometro a valori estivi con punte di afa nelle ore pomeridine. Notte di luna piena. Temper: mass. 30,9°C; min. 13,7°C; attuale 20,5°C (ore 23,50)
 
Oggi 6 maggio “No Diet Day” la giornata
mondiale contro l'ossessione del peso

Il 6 maggio ricorre il No Diet Day, giornata internazionale che mette al bando le "ansie da bilancia" che festeggia quest'anno la sua 23esima edizione. L'idea dell'evento è nata nel 1992 dall'iniziativa di Mary Evans Young, fondatrice dell'associazione "Diet Breakers". Ho deciso di passare all'azione - racconta in uno dei suoi libri - dopo aver saputo che una ragazza di 15 anni si era suicidata dopo essere stata presa in giro perché grassa". La prima edizione della giornata è stata un pic nic nella cornice di Hyde Park, a Londra. Già dall'anno successivo, però, la giornata è stata celebrata anche in Usa, Canada e Australia, tanto che alcune associazioni statunitensi chiesero a Evans di spostare la data dal 5 al 6 maggio per evitare sopvrapposizioni con i festeggiamenti dedicati al "Cinco de Mayo". Gli obiettivi dichiarati della giornata sono l'accettazione del proprio peso, la sensibilizzazione sulle discriminazioni a cui va incontro chi è sovrappeso e la consapevolezza della grande probabilità che le diete falliscano. L'ossessione per la dieta, ricorda l'organizzazione canadese National Center for Eating Disorders, può essere pericolosa: "si pensi ad esempio che il 30% delle bambine tra 10 e 14 anni è stata a dieta pur avendo un peso normale". Molto meglio focalizzarsi sui comportamenti salutari che sempre più ricerche suggeriscono. In uno studio pubblicato da Diabetologia, ad esempio, si è visto che basta bere una bibita zuccherata in meno al giorno per diminuire di un terzo il rischio di diabete, come chi fa un lavoro sedentario alzarsi per due minuti ogni ora diminuisce di un terzo il rischio di morte.
 
IL CORRIERE PELIGNO-GENTE ITALICA
DA 26 ANNI IN CANADA

Il CORRIERE PELIGNO/GENTE ITALICA è pubblicato in London, Ontairo, Canada, a cura di Sestino Casasanta. Fu fondato, come racconta lo stesso Sestino, durante una riunione dei componenti dell'Associazione Culturale Pratolani dell'Ontario che per primi sentirono il bisogno di un dialogo fraterno con la vasta comunità peligna residente in Canada e negli Stati Uniti d'America.
Il ruolo del Corriere non è solo quello d'informazione ma, e soprattutto, quello di mantenere viva l'immagine dell'Abruzzo, quasi come una finestra aperta dal Canada e USA sulla valle Peligna per guardarne le meraviglie, ricordarne la storia, le ricette rustiche, i vecchi detti dialettali, le tradizioni ed unire tutti i pratolani, vicini e lontani, in un unica grande famiglia. La prima edizione del periodico uscì nell'Aprile del 1989 e quest'anno si festeggia il suo 26esimo Anniversario di pubblicazione. La pubblicazione ha potuto contare sempre sul sostegno tangibile di un gruppo di uomini d'affari e di commercianti.
La nostra redazione ne è venuta a conoscenza per una e-mail inviateci da Casasanta. Egli scrive: «Egregio Dott. Grossi, di Corriere Peligno ne esiste uno solo, fondato in Canada 26 anni fa. L'altro che esiste a Sulmona (nome rubato qualche anno fa, pur sapendone l'esistenza del nostro) si chiama: "Corriere Peligno.it", e non Corriere Peligno». Il nostro direttore ha così risposto: «Signor Casasanta, la ringrazio dell’informazione. Spesso nell’uso della scrittura si dimentica di mettere it. Mi scuso per averlo omesso nell’articolo di Ezio Pelino. Sono interessato ad avere una copia on line del “Corriere Peligno”. Il signor Casasanta gentilmente ce l’ha inviata.
 
FELTROSA A SCANNO

SCANNO - Dall'8 al 12 maggio Lana d'Abruzzo e il Comune di Scanno, con la collaborazione di tutta la comunità scannese, accoglieranno Feltrosa 2015 coinvolgendo la città intera e le sue attività, aprendo cantine e botteghe per Aperitivi diffusi ma anche guidando i visitatori a conoscere i Palazzi di Lana e la Via dell'Oro, l’arte orafa, la fotografia, il tombolo, gli artigiani, i prodotti locali, i filati, il design, la conferenza sul Costume e sul gioiello scannese, la musica tradizionale, la tosatura con i Maori e i saperi sulla lana, la natura da ammirare e da vivere.
Nell’Auditorio Calogero verrà allestita la mostra del merletto scannese e all’aperto ci sarà la dimostrazione del lavoro al tombolo anche con il filo sottile di lana di pecora. Al Palazzetto dello Sport si metteranno in atto i laboratori di Feltrosa, nelle sale dell’Asilo Buon Pastore saranno esposti i manufatti in feltro, nel centro storico con Roberta Castiglione gli incontri aperti a tutti per la lavorazione all’uncinetto.

 
PRESENTATA A L’AQUILA LA BIOGRAFIA
DI VIRGILIO DEL ZOPPO UN CARABINIERE REALE
GIA’ ALPINO NEL 9° REGGIMENTO

Presentato a L’Aquila presso la sede della Delegazione Provinciale dell’Associazione Italiana Combattenti Interalleati, la biografia dell’alpino Virgilio Del Zoppo classe 1920 del 9 ° Reggimento Alpini Battaglione L’Aquila con il quale prese parte alla campagna di Albania dove venne ferito. Biografia agile curata dalle Edizioni Giservice, è stata scritta dallo scrittore e giornalista Sergio Paolo Sciullo della Rocca esperto di storia militare. La biografia è supportata da foto e documenti dell’epoca, è narra la storia di un ex combattente Alpino che al termine del suo servizio, chiese di poter servire ancora la patria nell’Arma dei Carabinieri, tornando poi nuovamente al fronte in Albania, dove già conosceva il territorio, è dove il 13 gennaio 1941 fu ferito a una gamba in combattimento. Fatto prigioniero dai tedeschi venne internato a Bochum in Germania dove fu costretto a lavorare nelle miniere di carbone per sopravvivere. Rientrato in Italia, riprese servizio nell’Arma dei Carabinieri e dopo vari trasferimenti venne assegnato alla stazione di Antrodoco (RI), con il grado di Carabiniere Scelto. Durante la sua permanenza in questo paese permeato da una forte passione per la montagna effettuo anche più operazioni di soccorso sul Terminillo tra cui quella dove perse la vita Marcella Mastroianni miss Italia 1953. In quegli anni quale socio del Gruppo Alpini di Antrodoco contribuì anche alla realizzazione della Chiesetta alpina sul Monte Giano, struttura piccola, solitaria, bianca dal tetto rosso che immersa nel verde alpino da sola esprime il tricolore d’Italia. Virgilio Del Zoppo da tutti apprezzato, giurò due volte al Re d’Italia prima come Alpino e poi come Carabiniere dopo la guerra giurò fedeltà alla nuova patria repubblicana per la terza e ultima volta. Per il suo modo di essere e per il suo stile estremamente cortese di autentico patriota e di militare di altri tempi, ben merito l’appellativo di “Carabiniere Reale”. Morì a L’Aquila il 21 febbraio 1961 a seguito delle infermità contratte in guerra e in campo di concentramento. L’Accademia Culturale di San Giovanni Crisostomo di L’Aquila presieduta dalla Professoressa Elena Cialente, ha finanziato la realizzazione del libro che sarà esposto e in distribuzione gratuita, in occasione della prossima 88^ Adunata Nazionale degli Alpini presso il Centro Arte Cialente al Globo, unitamente alla mostra, sulla fotografia militare italiana del novecento. L’Addetto Stampa, Giuseppe Del Zoppo



Anversa
al rinnovo
del
CONSIGLIO
comunale
Con un patto
di alleanza
tra le due liste


 
Convegno a Pescara per giornalisti e avvocati
PROCESSO, DIRITTO DI CRONACA
E DIRITTO ALL’ONORE
Presente l’avv. Legnini, vicepresidente
del Consiglio Superiore della Magistratura

LUNEDì 4 MAGGIO si è svolto a Pescara, nell’Aula Magna del tribunale il convegno su “Processo, Diritto di Cronaca e Diritto all’Onore”, valevole come corso di aggiornamento per avvocati e giornalisti. Questi ultimi hanno l’obbligo di legge e devono raggiungere nel triennio 60 punti di crediti, per restare iscritti all’Ordine. Il convegno è stato organizzato dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo e dall’Ordine degli avvocati di Pescara. Dopo i saluti istituzionali ci sono state le relazioni dei rappresentanti sia degli Ordini giudiziari, sia dei giornalisti, che hanno trattato, alla presenza del vicepresidente, avv. Giovanni Legnini, il tema sulla “Divulgazione degli atti del processo penale tra libertà di stampa e tutela dell’imputato”. In particolare l’avv. Filiberto Palumbo ha parlato di “Processo mediatico e processo penale” e come spesso le notizie dei processi corrono sui media prima che l’imputato stesso ne venga a conoscenza, sebbene non fossero divulgate dal Procuratore Capo, che è il solo deputato ad avere il rapporto con la stampa.
Le conclusioni sono state dell’avv. Giovanni Legnini, che nel fare la sintesi dei vari interventi ha puntualizzato alcuni concetti chiave, quali il diritto indiscutibile di cronaca, il diritto all’onore dell’imputato e il diritto di una cronaca corretta. Per questo ha auspicato che ogni tribunale si doti di un ufficio stampa, perché quello della comunicazione giudiziaria - secondo il vicepresidente - è un campo difficile e molto delicato e spesso chi si assume questo compito non sa usare un linguaggio idoneo, per cui si sta pensando di dare mandato alla Scuola  Superiore della Magistratura di formare dei portavoce, che sappiano affrontare una conferenza stampa con coloro, come i giornalisti, che sono esperti
di comunicazione. Gli uffici giudiziari spesso sono restii a fornire le motivazioni di una sentenza e quando decidono di farlo (dopo 90 giorni) sono stati già “bruciati” dai giornali (tramite persone compiacenti) e la notizia non interessa più a nessuno.
Per quanto riguarda lo strumento delle intercettazioni l’avv. Legnini ha detto chiaramente che non ci debba essere nessuna limitazione, distinguendo ciò che deve restare segreto da quello che si può rendere pubblico. Il giornalista  ha delle regole, dei limiti da rispettare che non gli consentono di esprimere giudizi etici, che vanno ad infangare l’onore altrui. Regole e limiti che sono contemplati nella “Carta del giornalista”, emanata nel 1993.
Il convegno è iniziato alle ore 15,15 e si è concluso alle ore 18,45.
 
Ritrovato
Un portachiavi
CHI L’HA SMARRITO?

VILLALAGO - Claudio Ciccotti del Bar-Pizzeria-Ristorante “La Fontanella”, ci ha inviato le due foto a lato. Il portachiavi è stato trovato lungo la strada sterrata che dalla sbarra della “Crocetta” porta a “Macchia di Rose”, allo stazzo di “Valle Preziosa”.
Chi l’ha smarrito potrà rivolgersi al Bar-Pizzeria-Ristorante “La Fontanella”, dove il portachiavi è custodito.
Non si sa di preciso quando sia stato smarrito, si ipotizza in uno di questi ultimi giorni, perché il portachiavi non presenta usura, dovuto all’abbandono e alle intemperie.