Sabato 2 Maggio - Il Santo del giorno: Sant'Atanasio, Vescovo e dottore della Chiesa

Il tempo... ieri - Bella giornata d’inizio maggio. Tanto sole ma anche tanto vento. Il Maestrale ha fatto da freno al caldo. Nonostante tutto c’è stato un rialzo termico. Temper: mass. 18,9°C; min. 4,9°C; attuale 11,6°C (ore 23,50)
 
Nella libreria
“Punto e a Capo”
Presentazione del libro
“Le Belle addormentate”
di  Antonio Mocciola
Giovedì 7 Maggio 2015 nella libreria “Punto e a Capo” in via Roma 12 ci sarà la presentazione del libro di  Antonio Mocciola “Le Belle addormentate” una guida insolita ed emozionante dell'Italia perduta, sepolta dalla polvere della storia, abbandonata dal tempo e dall'uomo. Tra le "belle addormentate" le abruzzesi Buonanotte, Rocca Calascio, Gessopalena, Santo Stefano di Sessanio, Castiglione della Valle, Frattura, Morrea e L'Aquila. Come cristallizzate da un incantesimo, “Le belle addormentate” sono le città fantasma d'Italia, disabitate, dimenticate, perdute in un angolo buio della storia. Dopo aver percorso l'Italia in lungo e in largo, attraverso strade sterrate e ignorate dai navigatori satellitari, il giornalista e scrittore partenopeo AntonioMocciola ne ha scovate 82, dall'Alto Adige alla Sicilia. Perle ritrovate e tornare a risplendere in un libro denso di emozioni e di magia, che riporta ai nostri occhi un'Italia capovolta, sconosciuta, dal fascino arcaico. Un mondo immobile e struggente, abitato solo dal silenzio, a poche curve da casa nostra. Antonio Mocciola (Napoli,1973), giornalista, scrittore e consulente editoriale.
 
2° Concorso
Internazionale “Verdinote”
di Civitella Alfedena
 
In considerazione del successo che l’appuntamento ha riscosso l’anno scorso, il Comune di Civitella Alfedena e l’associazione culturale “Mantice”, nell’ambito delle tradizionali manifestazioni del “Folk Festival” che si svolgono in paese nel mese d’agosto, promuovono la seconda edizione del concorso “Verdinote”. Possono partecipare al concorso tutti i gruppi (composti di un minimo di 2 ad un massimo 7 musicisti) italiani e stranieri che propongono musica popolare in forma tradizionale, rivisitata o brani di composizione che richiamino tale matrice. Il concorso è gratuito e la domanda di partecipazione dovrà pervenire entro il 7 giugno 2015, correlata da un Cd audio con la registrazione di almeno 4 brani di cui almeno uno tradizionale. Il gruppo che sarà vincitore del concorso, si esibirà in concerto esclusivamente acustico il pomeriggio del giorno domenica 23 agosto 2015, nello scenario della Camosciara, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Il bando completo
con le modalità d’iscrizione, si può consultare e scaricare dai siti: www.comune.civitellaalfedena.aq.it o www.mantice.net – Per altre informazioni sull’iniziativa telefonare al 3392327810
 
Rocco Di Pillo 
Sarà ricordato a Pratola Peligna

Una gran bella notizia, che sa di vittoria della democrazia. Il popolo ha parlato, il popolo ha chiesto e il potere politico  lo ha ascoltato. Il Corriere Peligno aveva  lanciato una sottoscrizione fra i suoi lettori per chiedere al Comune di Pratola Peligna di ricordare e onorare  un suo concittadino, Rocco Di Pillo. Un antifascista, un  anarchico, un  pacifista che,  con la coerenza, la bontà  e l’onestà  dei semplici, aveva, innata, la ripugnanza  per la violenza, per le armi. Povero, si preoccupava dei più poveri di lui. Un uomo fuori del suo tempo, obiettore di coscienza quando il Verbo era uno solo e lo si gridava  a caratteri giganteschi  dai muri delle città :”Credere, obbedire, combattere”.
Il servizio militare obbligatorio fu il suo calvario.  Piovvero le condanne. Dal Tribunale Militare di Bologna  incarcerato nel Reclusorio di Pizzichettone.  Era solo l’inizio. Il peggio arrivò quando, con l’armistizio, il Centro-Nord finì sotto il feroce tallone nazista. Tradotto in Germania, fu rinchiuso nel campo di lavoro di Natzweiler e , poi, ancora  peggio, nell’infernale campo di sterminio di Konzentrationslager , K.Z. di Flossemburg, matricola 5339.
Il “Corriere Peligno” ha raccolto oltre cinquecento firme fra i suoi lettori perché il suo Comune  lo ricordasse. Firme di popolo come di intellettuali, di uomini  della Resistenza , della cultura, della Chiesa,
della politica, dello spettacolo. E quelle firme sono state consegnate al Sindaco di Pratola Peligna. La bella notizia è che la Giunta comunale ha deliberato, all’unanimità, di condividere l’iniziativa del Corriere Peligno “Per non dimenticare Rocco Di Pillo”. Si ripropone di intitolare alla sua memoria  uno spazio pubblico o  un edificio, da individuare. Ma va anche oltre. Si  impegna “non solo di riportare alla luce la storia incredibile  di un nostro concittadino, ma di contribuire a raccogliere , se possibile, testimonianze in grado di favorire una memoria collettiva”. Inoltre,  intende “assumere ogni iniziativa volta ad informare  la cittadinanza  in ordine alla vicenda del nostro concittadino, per diffondere le sue idee di pace, di non violenza, di fraternità”. La Giunta fa sue le parole del giornale riportandole, virgolettate, in delibera: “La domanda non è se la sua città debba dedicare il rondò a Rocco Di Pillo, ma perché non ha fatto niente finora per ricordarlo, per farlo conoscere ai suoi giovani concittadini. I giovani, se frequentano una buona scuola, sanno dei campi di sterminio, ma non sanno sicuramente che un loro concittadino quel calvario, che loro leggono solo sui libri, lo ha vissuto e che fino al 1998 viveva a Pratola, portando, in silenzio, le terribili ferite del suo spirito”. La stampa che informa, che a volte  disinforma, nell’occasione,  raccogliendo consensi anche fuori dell’Abruzzo,  ha reso un servizio che, incontrando  un’amministrazione comunale aperta ad accogliere la verità della storia,  ha reso giustizia ad un  piccolo grande uomo dimenticato. Ezio Pelino


 
A COCULLO CON LA FESTA DI SAN DOMENICO
SI E’ RINNOVATO L’ANTICO MIRACOLO
COCULLO - Il Santo anche quest’anno, nel giorno della sua festa, ha fatto il miracolo di rendere mansueti i Cervoni che a centinaia erano a Cocullo portati dai separi del paese. Nonostante il caldo essi sono restati avvinti alla statua fino al termine della processione. In ventimila sono arrivati per assistere al rito antico dell’offerta delle serpi. Come sempre nel luogo cultuale è stata vinta l’avversione atavica verso i rettili. In tanti li hanno toccati, presi in mano ed essi docili si sono fatti accarezzare e posare per le foto. I serpari avevano fasci di serpi. In passato non c’erano solo cervoni, ma anche coronelle, saettoni, sfrustacchioni, uccellatori, marassi, latteruoli, biscioni, catturati a Valle Marzia, Valle Cauta, Valle Vreccia. Alcuni li andavano a cercare anche in mezzo alle paludi che circondavano il Lago Fucino. Le serpi venivano poste in grossi contenitori di terracotta, pieni di crusca. La caccia si rinnovava quotidianamente fino al giorno della festa. oggi non esistendo più la professione di serparo i rettili vengono catturati da gente comune: operai, studenti, contadini. Si limitano a cercare solo alcuni esemplari, quali il saettone, il biacco (la serpe nera), ma, prevalentemente il cervone per i suoi 180 cm. di lunghezza e per la sua “docilità”. Al termine della festa vengono ricondotti al luogo di cattura e potrà succedere che qualcuno di essi sarò catturato di nuovo l’anno prossimo. La religiosità ha avuto momenti propri con l’arrivo dei pellegrini di Atina e di altre compagnie, che cantando si sono recati in chiesa per rendere omaggio al Santo. La messa solenne delle ore 11 è stata presieduta dal Vescovo, mons. Spina. E’ iniziata dopo l’arrivo delle autorità e dei “Ciambellati” portati in canestri dalle ragazze in costume tradizionale. Al termine la statua di San Domenico è stata portata fuori la chiesa. Una breve sosta per ricevere l’offerta delle serpi. Come per incanto i rettili si sono attorcigliati alle braccia, al collo, al capo. E con questo carico la statua ha percorso, al suono della banda, in una lunga processione, tutto il paese, per rientrare dopo lo sparo. Prima di varcare la soglia della chiesa, i serpari hanno provveduto a togliere dalla staua le serpi. Il rito antico ha avuto così termine.
 
Dall’Ass. “Salviamo L’Orso”
Sospeso il pascolo
del bestiame IN AREE A RISCHIO
a tutela dell’orso

La Regione Abruzzo sospende a titolo cautelativo l’attivita’ di pascolo del bestiame in alcune aree dei Comuni di Gioia, Lecce dei Marsi e Bisegna a tutela dell’orso, del bestiame domestico e della salute pubblica. Salviamo l’Orso esprime la sua soddisfazione per un provvedimento saggio e lungamente atteso. Salviamo l’Orso  ringrazia  gli assessori  Mazzocca, Pepe, Paolucci e Di Matteo ed  il Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso  per il provvedimento deliberato oggi  su una vicenda che preoccupa la nostra associazione e tutti coloro che hanno a cuore la sorte dell’orso marsicano da almeno 3 anni, sin dall’apparire del primo focolaio di TBC bovina nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. La gestione dell’emergenza TBC bovina dal 2011 a fine 2014 quando furono finalmente recuperati e controllati gli ultimi bovini  sfuggiti ad un allevatore locale non e’ stata esente da critiche ed incertezze ma Salviamo l’Orso vuole guardare avanti e ritiene che la decisione presa oggi dalla Giunta regionale sia un buon segnale per la
Regione Verde d’Europa che si appresta a presentare all’EXPO le aree protette e la loro biodiversita’ come il meglio della sua offerta turistica insieme ai sapori dell’olio e del vino abruzzesi.
Aspettiamo quindi  con fiducia che le misure adottate oggi  vengano  rese esecutive al piu’ presto  da i  Sindaci  che agiscono nella loro funzione di  autorita’ sanitaria e dai competenti  organi regionali.  L’associazione si augura che i controlli  sia quelli epidemiologici e di laboratorio come quelli sul territorio, previsti dalla delibera, siano severi ed accurati, perche’ non  sono piu’ consentiti  errori  ne  alcuno puo’ piu’ far finta di niente. Crediamo che tutti oggi si debbano sentire piu’ sicuri e tutelati dall’iniziativa della Regione e del MATTM, a iniziare dagli allevatori  virtuosi , risorsa importante e da valorizzare dei nostri territori montani , per finire con  i consumatori  e le popolazioni  locali , la cui salute va tutelata sopra tutto .
Ci permettiamo un’ultima considerazione, Salviamo l’Orso non ha mai fatto sconti a nessuno e  nella sua funzione di ONG , di associazione di cittadini e volontari  ha sempre  liberamente contestato e criticato le istituzioni che riteneva inadempienti ma oggi  invece  vuole pubblicamente ringraziare  il Ministro dell’ Ambiente Galletti e la sua squadra di tecnici e funzionari  concretamente impegnati nel  ridefinire  e coordinare  le azioni delle Regioni per la conservazione della popolazione di orso bruno marsican o. Salviamo l’Orso
 
Yanira Tarullo
di Villalago
alle gare regionali CSEN
di ginnastica artistica

VILLALAGO - Il 3 maggio 2015 presso il palazzetto Giovanni Paolo II di Pescara, si terranno le gare regionali CSEN di ginnastica artistica. La piccola Yanira Tarullo di Villalago parteciperà a quest' evento sportivo con le sue compagne per l' associazione Ovidiana Sulmona. Le ginnaste abilmente preparate dai maestri professionisti Barbara, Lisa, Alessandro, Giulia e Simona (preparatrice per la danza classica) affronteranno le gare in vari orari: Yanira Tarullo gareggerà alle ore 17.30. Da tutti un grande in bocca al lupo.
 
 Nei giorni 1 - 2 - 3 maggio il Centro Visite della Riserva Regionale e Oasi WWF
Gole del Sagittario in località Sorgenti di Cavuto - Anversa degli Abruzzi rimarrà aperto
nei seguenti orari: 10:00 - 13:00 e 16:00 - 18:00. L'accesso all'Oasi e al Centro Visite
è gratuito. Durante le stesse giornate sarà possibile prenotare una visita guidata
a pagamento ai seguenti numeri:
366/5223169 Piercarlo 0864/49587 Ufficio della Riserva