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Sabato 11 Aprile - Il Santo del giorno: Santa Gemma Galgani, Vergine
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Il tempo... ieri - E’ stata una bella giornata di primavera, ma non molto calda a causa di correnti fredde. L’alta pressione sarà presente fino alla prossima settimana. Temp: mass. 11,4°C; min. 2,1°C; attuale 2,3°C (ore 23,50).
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Sul punto nascita,
INDIETRO NON SI TORNA?
i rischi che non possiamo correre
di Andrea Iannamorelli
“… il trasferimento di risorse e servizi sui territori, dall’ospedalizzazione alla medicina del territorio…”. Questo significa, per quello che ricordo, tornare alla legge istitutiva del
Servizio Sanitario Nazionale (1980). E questo, a mio sommesso parere, è l’unico aggancio “utile” per coloro che (da Sulmona, Ortona, Atri e Penne) sono andati a L’Aquila per “obbligare” il Presidente/Commissario D’Alfonso ad una “riflessione” sul modo di attuare la direttiva governativa sui “punti nascita” in Abruzzo. (Attenti, però, perché “indietro non si torna”, tuona il documento finale…firmato anche da chi poco prima aveva richiesto, pesantemente, di “sospenderne” gli effetti). Come se ne esce? Tentiamo di ragionare. Da dove non “si torna indietro”? Dall’obiettivo, sembra chiaro, di uscire quanto prima dalla gestione commissariata
della Sanità regionale. (E questo, che certamente è un obiettivo politico della maggioranza di centrosinistra sarà contrastato, con tutte le forme e gli strumenti possibili, dall’opposizione!). Quali le strade di fronte ai consiglieri di maggioranza che hanno
(“in coscienza”) votato con l’opposizione? Non posso credere alla crisi… Credo, invece alla possibilità di ottenere che il Commissario arrivi a rideterminare i tagli necessari, per
far uscire l’Abruzzo da questa situazione così difficile e odiosa, con indicatori e criteri diversi, da quelli fin qui
uitilizzati, dimostrando, nei fatti, che le linee guida sui “percorsi nascita” di cui alle disposizioni del 2010 (qualità e sicurezza dei servizi per le partorienti e per i nati), esistono, sono reali,
non pasticciate, né teoriche, ma garantite.
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Si chiude la 27esima edizione
del Treno Verde: 35mila visitatori
per la mostra dedicata
ad agricoltura e alimentazione
Il tour del Treno Verde - realizzato anche grazie al patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole,
Ambientali e Forestali e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – è partito il 23 febbraio scorso da Caltanissetta ed è stato dedicato quest’anno proprio ai temi all’agricoltura e all’alimentazione, in vista di Expo Milano 2015. Sedici tappe, da sud a nord, nel
corso delle quali il convoglio ambientalista ha raccolto e raccontato le
migliori esperienze dell’agricoltura italiana di qualità, facendo conoscere e riscoprire la bellezza e l’eccellenza dei nostri territori. In una parola, un’agricoltura di qualità economica, culturale, civile e sociale che dà il segno al territorio in cui è viva e presente.“L’Expo è un’occasione irripetibile per parlare al mondo di questi modelli di agricoltura
sostenibile, della salute dei cittadini e non può essere prigioniero degli interessi delle multinazionali del cibo globalizzato e
degli ogm – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente –. Esiste invece un’agricoltura che è attenta alla complessità e specificità locale degli ecosistemi ed è praticata già da molti agricoltori, alcuni dei quali hanno accompagnato il viaggio del Treno
Verde lungo l’Italia. Parliamo purtroppo ancora di una visione non acquisita e consolidata,
perché privilegi, lobby e approcci corporativi fanno da freno al processo di
modernizzazione. Come ad esempio sta accadendo in questi mesi con il TTIP
(Partenariato Transatlantico su
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Commercio e Investimenti) che mette sotto attacco gli stessi standard su
sicurezza dei cibi, dell’ambiente, del lavoro e della chimica; per non parlare dell’eccessivo consumo di suolo accompagnato da una cementificazione selvaggia. Sono
resistenze che stanno penalizzando quanto di positivo si comincia a vedere nei
territori a vantaggio della rinata dimensione della ruralità. Sull’evento dell’Expo si stanno accendendo i riflettori di tutto il mondo e il nostro paese non
può permettersi di essere miope davanti alla vera sfida da cogliere, quella di
valorizzare le economie locali e le agricolture di qualità dei territori, a partire da quelli italiani”.
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PRESSO IL CENTRO ARTE
CIALENTE A L’AQUILA
SARA’ PRESENTATA LA MOSTRA
SULLA FOTOGRAFIA MILITARE
ITALIANA DEL NOVECENTO
A pochi giorni dalla prossima Adunata Nazionale degli Alpini a L’Aquila, sempre nel mese di maggio seguirà anche l’anniversario del Centenario della Prima Guerra Mondiale che oltre un secolo fa
vide i nostri nonni entrare in guerra il 24 maggio 1915. Una commemorazione
questa che vedrà lo svolgersi di numerose manifestazioni e celebrazioni in tutto il territorio
nazionale. Tra le prime iniziative quella della Delegazione per gli Alpini
Abruzzesi nel Mondo, coordinata dall’alpino Sergio Paolo Sciullo della Rocca, decorato Medaglia d’Oro Mauriziana della Repubblica Italiana, che ha deciso di organizzare e
presentare una mostra fotografica, composta essenzialmente da foto inedite che
ricordano alcuni volti dei militari italiani che presero parte alla grande
guerra, ed anche ai successivi conflitti che poi cratterizzeranno il novecento.
La mostra che sarà allestita a L’Aquila presso il Centro Arte Cialente, è dedicata alla “FOTOGRAFIA MILITARE ITALIANA NEL NOVECENTO”. La stessa è stata curata dagli esperti di fotografia e collezionismo militare Giuseppe Del
Zoppo e Valentino Di Stefano. La mostra presenta rare immagini militari del
periodo compreso tra il 1 gennaio 1900 e il 31 dicembre 2000, prevede l’ingresso gratuito al pubblico è sarà inaugurata venerdì 15 maggio alle ore 18,00. La singolarità della mostra si basa sull’originalità del materiale e sugli scritti autografi dei militari che spesso si sono serviti
della foto cartolina anche come mezzo di comunicazione sia verso la donna del
cuore e sia verso la propria famiglia, fissando così sulla carta impressioni e memorie, conferendo a queste testimonianze spesso
scritte a fatica e con un certo impaccio una duplice funzione documentale che
attraverso le stesse raccontano anche una crescita della scrittura in periodi
dove l’analfabetismo era presente in buona parte della giovane nazione italiana. Il
presidente della Sezione A.N.A. Abruzzi Giovanni Natale, raggiunto da questa
notizia ha espresso il suo apprezzamento agli organizzatori della mostra per la
realizzazione di una pagina culturale che nel contesto della prossima Adunata
Nazionale degli Alpini svolgerà una sicura funzione informativa verso le nuove generazioni. Si anticipano a
distintivo della mostra le immagini inedite dell’alpino
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Paolo Saotta con la caratteristica “bombetta alla calabrese” che fu precedette all’attuale cappello alpino e la foto del cavaliere Vincenzo Saotta entrambi di
Collimento di Lucoli.
L’ADDETTO STAMPA, Giuseppe Del Zoppo | ||||||||||||||||||||||||||||
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Con il patrocinio di EXPO 2015
Primo giorno del Congresso
Nazionale Città di Sulmona
PROFESSIONI A CONFRONTO
Si è svolto ieri pomeriggio nel teatro “Maria Caniglia” la prima giornata del Congresso Nazionale “Città di Sulmona” dal titolo: “Aspetti tecnici e sanitari della tutela della salute ambientale”. Ieri i relatori si sono soffermati sul tema: “Professioni a confronto”. C’erano infatti in sala: medici, biologi, chimici, agronomi, geologi, veterinari e
giornalisti. A tutti i partecipanti sranno rilasciati dei crediti formativi. I
giornalisti - come ha detto il vicepresidente dell’Ordine d’Abruzzo - erano lì perché sono coloro che divulgano le notizie e quindi debbono avere consapevolezza dei
problemi ambientali. I relatori, ognuno per la propria competenza, hanno
trattato i temi dell’ecosistema, rapportati alla salute dell’uomo, mettendo in evidenza come un ecosistema malato, a causa dei vari
inquinamenti, va a danno della salute dell’uomo.
A dare il benvenuto è stato il prof. Maurizio Ortu che ha riproposti i temi dell’effetto serra e del buco dell’ozono, di cui oggi si parla sempre di meno, sebbene il problema esista. Sulmona
- ha concluso il prof. Ortu - dovrebbe essere definita “Città dell’Ambiente”, perché ha tutto ciò che va in questa direzione. Si è parlato poi di sicurezza alimentare, della salute degli ecosistemi, delle
misure preventive del danno ambientale, dei fattori espositivi tossici e della
tutela ambientale.
Oggi seconda giornata dal tema: Medicina dell’Ambiente. Inizio ore 8,30.
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considerano anche le conversioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e gli
apprendisti “trasformati” in tempo indeterminato sono 403.386 i nuovi rapporti di lavoro a tempo
indeterminato stipulati nel primo bimestre dell’anno (in questo caso la variazione rispetto allo stesso periodo del 2014 è di +12,3%). Pertanto la quota di nuovi rapporti di lavoro stabili è passata dal 37,1% del primo bimestre 2014, al 41,6% dei primi due mesi del
2015. Sono questi alcuni dei dati contenuti nella nuova area di informazione,
pubblicata sulla home page del sito istituzionale dell'Inps (www.inps.it) dal
titolo "Osservatorio sul precariato".
Ogni 10 del mese, a partire da oggi 10 aprile, verranno pubblicati sul sito gli
aggiornamenti tabellari dei nuovi rapporti di lavoro e delle retribuzioni medie
(che nel periodo indicato sono rimaste pressoché stabili rispetto al 2014).
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OSSERVATORIO
SUL PRECARIATO
Ogni mese sul sito Inps i dati
sui nuovi rapporti di lavoro
In gennaio e febbraio aumentano i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+20,7%), aumenta la
quota di lavoro stabile sul totale (dal 37,1% al 41,6%). Stabili le
retribuzioni nei nuovi contratti a tempo determinato. Nei primi due mesi del
2015 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati in Italia,
rilevati da Inps, sono stati 307.582, il 20,7% in più rispetto all'analogo bimestre del 2014. Se si
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Il libro del prof. Piero Rovigatti
UN ECO VILLAGGIO
NELLA VALLE DEL SAGITTARIO
Sarà presentato ad Anversa domani11 aprile
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Oggi al cinema Pacifico di Sulmona, ore 21
In scena la compagnia teatrale
“I Petterusce” di Campo di Fano
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