Mercoledì 25 febbraio - Il Santo del giorno: San Callisto Caravario, Sacerdote salesiano, martire

Il tempo... ieri - LA BASSA PRESSIONE ha portato per tutto il giorno tempo nuvoloso. Correnti d’aria mite. Vani tentativi di pioggia per tutta la giornata. Temperature: mass. 8,2°C; min. 5,0°C; attuale 5,2°C (ore 23,50).
 
Don Ramón Peralta
"Via Crucis,
cammino di Fede"

In occasione della Quaresima Don Ramón Peralta, Parroco di Introdacqua, ha pubblicato l’opuscolo “Via Crucis - Cammino di Fede dei discepoli missionari del Vangelo”
«La contemplazione del Mistero della Croce – scrive Don Ramón - è proposta con profondo significato nella preghiera della Via Crucis. È un pio esercizio cristiano che ripercorre l’ultimo tratto della vita terrena del Messia nell’attesa della Sua Risurrezione». «Il popolo di Dio - scrive ancora don
Ramon - oggi è convocato ad attuare la nuova evangelizzazione. Questo piano pastorale non è altro che inculturare il Vangelo. È la responsabilità cristiana a rinnovare l’entusiasmo missionario e a osare nella proposta della fede in Dio quale strada sicura di trasformazione personale e sociale. Il Vangelo della Croce è certamente la mistica della nuova missionarietà». «Pregare la Via Crucis con Maria - secondo Don Ramón - è la forma più efficace per raggiungere la piena conformazione a Cristo a tal punto da poter consapevolmente professare la nostra fede dicendo: Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me».
 
Carmine Ciaccia
“Dagli occhi di un soldato”

Venerdì 27 febbraio 2015, ore 16.30, ci sarà la presentazione, nell’Auditorium “Giuseppe Capograssi” a Sulmona, del libro “Dagli occhi di un soldato” di Carmine Ciaccia. Sarà presente Antonella Gotto insieme all’autore. Durante la presentazione ci saranno letture recitative e proiezioni di filmati.
Carmine Ciaccia nasce a L’Aquila il 20/09/1982. Frequenta l’Accademia Militare di Modena dal 2001 al 2003 e la Scuola di Applicazione dell’Esercito dal 2003 al 2006 dove consegue la Laurea Magistrale in Scienze Strategiche. E’ un ufficiale dell’Esercito dal 2003 e ha partecipato a diverse operazioni di supporto alla pace in ambito NATO e EU, dall’Afghanistan ai Balcani. Cosa fa esattamente un soldato? Non la guerra, quella è solo una parte della storia. A voler essere precisi, quasi meticolosi... cosa fa esattamente un soldato? Quando non è al fronte, quando non è dietro un mitra, quando non marcia e non si lancia da un aereo, quando non cammina tra le macerie fumanti di un luogo che si è appena trasformato in una città fantasma... chi è un soldato? Carmine Ciaccia si pone un obiettivo che infrange molte consuetudini. Le sue parole non sono i soliti memoriali né i soliti stereotipi afferenti al mestiere delle armi. Lui dice ciò che di solito si tace. Lui mostra ciò che di solito non si vede. La realtà umana di uomini che non sono altro che uomini, quella realtà che si rivela a noi, come se la vedessimo dagli occhi di un soldato.
 
LA BCC DI ROMA
INCONTRA A SCANNO I SOCI
DELLA VALLE DEL SAGITTARIO
SCANNO - Nel quadro degli incontri annuali di territorio, il prossimo 3 marzo alle ore 18.00 si terrà nell’Hotel Miramonti di Scanno l’incontro con i soci della Valle del Sagittario. Nella lettera d’invito ai soci, il Presidente Francesco Liberati, ha scritto: «Gli incontri di territorio con i soci, come sempre, rappresentano una preziosa occasione per fare il punto della situazione della Banca e per focalizzare, con il contributo e i suggerimenti dei soci stessi, opportunità di miglioramento cooperativo».
«In una fase - si legge nella lettera - di perduranti difficoltà sociali ed economiche del Paese, la Banca non ha mai smesso di investire, dare fiducia, credere nelle persone e nelle forze vive e moralmente
impegnate nel territorio, come potremo verificare nel concreto nel corso della riunione. Tale impegno è frutto non soltanto del nostro riferimento costante ai principi cooperativi, ma anche della solidità aziendale e patrimoniale della Banca, costruita in tanti anni di lavoro e dimostrata nei fatti». 
La riunione di martedì prossimo è anche un’importante tappa di avvicinamento alla prossima assemblea sociale del 19 aprile, che sarà chiamata, tra l'altro, al rinnovo delle cariche sociali.
Dopo la relazione del Presidente e gli interventi dei soci, nel ristorante deell’Hotel Miramonti è prevista la cena sociale, sempre .
 
della Salute. La Asl, così come i servizi veterinari, al contrario di quello che scrive il Direttore, è stata sempre invitata alle riunioni del tavolo tecnico sanitario presso il Ministero della salute. Il giochetto di spostare l'attenzione sui selvatici in presenza di un focolaio di tbc su animali domestici lasciati al pascolo brado è del tutto fuorviante e inutile, basta leggere le relazioni del progetto life dove si segnala che un “dato fondamentale che può essere estrapolato dallo  studio è rappresentato dall’elevato numero di specie, domestiche e selvatiche, in grado di condividere gli stessi patogeni”. Si afferma che la fauna selvatica è infetta da TBC, se la si cerca. E’ possibile e verosimile, ma a parte l’Orsa deceduta, fino ad oggi sulla fauna selvatica morta e recuperata non è stato mai isolato l’agente della Tubercolosi (Mycobacterium tuberculosis complex). Sono stati isolati altri Micobatteri (ne esistono tantissime specie, patogene e non), regolarmente segnalati dall’IZS, che ha fatto l’accertamento, alle ASL competenti. Secondo il Direttore, il Parco dichiara di voler mitigare il conflitto con i residenti ma poi chiede lo stamping out e vuole cacciare e affamare gli allevatori. Orbene, è giusto che si sappia che il Parco, insieme al Sindaco di Gioia,  ha sostenuto lo stamping out su indicazione della stessa ASL, in quanto dopo mesi e mesi non si riusciva a concludere i controlli sanitari pur in presenza di un focolaio di TBC. La stessa richiesta è stata condivisa dalla Regione Abruzzo e dal Ministero della salute. Tutti affamatori? Il Parco vuole semplicemente che le attività zootecniche siano svolte nel rispetto delle regole e con pratiche compatibili con la presenza di un'area protetta, nell'interesse di tutti, a cominciare dagli allevatori, per i quali la presenza della TBC non è certamente un indicatore di qualità. Le precisazioni sono doverose per evitare inutili polemiche e strumentalizzazioni, come è già avvenuto. L'Ente parco è interessato a risolvere il problema, non a polemiche che finiscono per nasconderlo, e confida nella Regione Abruzzo che saprà mantenere gli impegni assunti per la tutela dell'orso marsicano.
Il Presidente, Antonio Carrara
Dal Presidente del Pnalm
Orso e TBC: precisazioni
sulle dichiarazioni della ASL

Come ho già avuto modo di dire, non mi piace fare distinguo e polemizzare con altre istituzioni pubbliche perché ad esse i cittadini chiedono di risolvere i problemi non di rimpallarsi le responsabilità.
Qualche giorno fa, ho ritenuto necessarie alcune precisazioni sul focolaio di TBC presente  in un'area del Parco e della sua zona di protezione esterna e, evitando di polemizzare, ho ribadito alcune delle azioni necessarie per evitare che la TBC possa trasmettersi agli orsi, come è già accaduto. Devo, mio malgrado, prendere atto che il direttore dei servizi veterinari della ASL dell'Aquila piuttosto che esercitarsi nel fornire le informazioni più precise, dettagliate e puntuali sulla vicenda – come la delicatezza della stessa avrebbe meritato - preferisce tirare il pallone sugli spalti e polemizzare direttamente con il Parco, fornendo informazioni non veritiere e attribuendogli posizioni mai espresse. Ero convinto che ai funzionari pubblici competesse dare attuazione a norme, regolamenti e piani di intervento decisi a livello nazionale e regionale e non esprimere opinioni discutibili e fuori luogo sull'operato del Parco.  Prendo atto che non è così e questo mi costringe a fare alcune precisazioni: Sostiene il Direttore della Asl che le relazioni del progetto life arctos “hanno volutamente” (sic!) sottovalutato  il monitoraggio della TBC tra la fauna selvatica. Si tratta di un'affermazione grave e – in questo caso si può dire -  volutamente diffamatoria. E' bene per tutti precisare che l'azione relativa al controllo sanitario è stata gestita dalla Regione Abruzzo che ha messo a disposizione di tutti alcune relazioni tecniche e una proposta di linee guida per un monitoraggio sanitario in linea con le esigenze di tutela dell'orso marsicano. Il monitoraggio sanitario, inoltre, è stato limitato alle prime 7 malattie non per scelta del Life Arctos, ma del Tavolo Tecnico Sanitario su richiesta del Ministero
 
inadatta come la Conca Peligna, caratterizzata dal fenomeno della “riconversione termica” per la sua particolare conformazione orografica che amplifica i danni che si possono causare alla salute degli abitanti dall’inquinamento atmosferico emesso dalla Centrale. Tutto ciò perché il Centro Abruzzo, la Conca Peligna e Sulmona “non sono considerati” all’esterno dell’Abruzzo (e forse neanche nello stesso Abruzzo), tant’è che sono considerati “aree marginali”, dove è concesso tutto a tutti. E questo perché, fatte le debite eccezioni, siamo una “massa di pecoroni” che non sappiamo difendere né il nostro territorio né i nostri figli e nipoti. Alla base di tutto ciò a “Sulmona come a Roma” c’è la mancanza di rispetto verso noi stessi. Se “non abbiamo rispetto di noi stessi non possiamo, poi, pretenderlo dagli altri”. Gli italiani sono malcontenti e insoddisfatti di se stessi così come lo siamo noi sulmontini, sempre pronti a lamentarci ma incapaci di impegnarci in attività e privi di iniziative per cercare di migliorare la nostra situazione.
Se vogliamo tornare a contare com’è stato nel passato quando Sulmona godeva di prestigio ed importanza, dobbiamo impegnarci tutti, dalle categorie di lavoro agli operatori economici, imprenditori, sindacati, associazioni ed in particolare alla Politica in cui i Partiti, finora latitanti, tornino a lavorare nell’interesse della Città e non per quello di “bottega”. I sindaci della Conca Peligna sono invitati, pertanto, a “unirsi” per tornare a lavorare insieme».
Per il Presidente Antonio Ruffini
di “Insieme per il Centro Abruzzo”
sulla questione della centrale Snam
Sulmona come Roma
 
Pubblichiamo la lettera di Antonio Ruffini, presidente dell’associazione insieme per il Centro Abruzzo, sulla questione della centrale del metanodotto Snam.
«Non dobbiamo meravigliarci più di tanto se alcuni debosciati pseudo “tifosi” della civilissima Olanda hanno deturpato, devastato e violentato il centro storico e culturale della nostra Capitale. Questo accade perché all’estero non siamo considerati e, quindi, non siamo rispettati. Gli stranieri, pertanto, si sentono autorizzati a poter fare tutto quello che gli pare nel nostro Bel Paese. Oltretutto non siamo neppure capaci di difendere il nostro prezioso patrimonio storico e monumentale e, tanto meno, di punire adeguatamente questi delinquenti che poi se ne vanno come nulla fosse. La stessa cosa succede a Sulmona dove l’ENI, gestita da personaggi senza scrupoli, che privilegiano il denaro e non l’Uomo, progetta e cerca fraudolentemente di realizzare una Centrale di Compressione del Gas del Metanodotto Adriatico, in un’area fragile e
 
AUGURI
DI LAUREA
A NINO ROSSICONE

Un altro giovane di Scanno ha raggiunto il traguardo della laurea. E’ Nino Rossicone, figlio di Tancredi e Rossella, che ieri si è laureato in ingegneria.
Al neo ingegnere auguri di una brillante carriera e rallegramenti ai genitori e a tutta la sua famiglia.
 
Auguri ad Aida Spacone
che oggi compie 94 anni

Scanno - Aida Spacone, classe 1921, compie oggi 94 anni. Delle 23 ultime scannesi ancora viventi che non hanno mai smesso l’abito tradizionale, in ordine cronologico, Aida segue sei donne più anziane di lei. Oggi festeggerà in casa il suo compleanno insieme ai suoi cari.
Tantissimi auguri da parte di questo giornale di poter raggiungere, in buona salute, il secolo di età.
 

NECROLOGIO

VILLALAGO - Si sono svolti ieri, alle ore 14,00, nella chiesa parrocchiale di Villalago, i funerali di Lidia Iafolla, coniugata Gatta, deceduta lunedì mattina, dopo una lunga malattia. Aveva 85 anni. Esprimiamo le nostre sentite condoglianze al marito, ai figli, alla sorella, al fratello, alle nuore, al genero, ai nipoti e a tutti i suoi parenti.