Lunedì 23 febbraio - Il Santo del giorno: Santa Romana, Venerata a Todi

Il tempo... ieri - Giornata FREDDA E UMIDA. Solo al mattino qualche sprazzo di sole. Nel pomeriggio sono scese le nebbie e la pioggia si è fatta più insistente. Neve in montagna. Temp: mass. 7,8°C; min. 1,7°C; attuale 2,1°C (ore 23,50).
 
Domenica 1 marzo ore 17.30
Omaggio ai Beatles

Un omaggio alle musiche dei Beatles rivisitati in chiave classica al Teatro Pacifico di Sulmona per la stagione 1014/15 della Camerata Musical. Domenica 1 marzo ore 17.30 Concerto del Trio Lennon: Roberto Molinelli viola, Luca Marziali violino, Alessandro Culiani violoncello. Le melodie del quartetto di Liverpool sono state rielaborate da Roberto Molinelli in una stesura diversa dall'originale, di più ampio e sinfonico respiro. Il Trio Lennon, fondato nel 1995, è composto da affermati solisti marchigiani diplomati con il massimo dei voti e lode e presenta un  repertorio che spazia dal classico al romantico.
 
In ricordo del pittore sulmonese 
ALFONSO ROSSETTI

venerdì 27 febbraio 2015 alle ore 16,00, presso l’Aula Magna del Liceo Artistico “Mazara”, Via Emilio de Matteis, Sulmona(Aq), si terrà l’incontro organizzato dal Centro Regionale Beni Culturali della Regione Abruzzo“La multiforme creatività di Alfonso Rossetti”, con l’intervento del Prof. Cosimo Savastano critico d’arte e profondo conoscitore dell’opera del pittore.La produzione artistica del Rossetti, discepolo prediletto del Patini, costituisce il momento più alto dell’arte pittorica sulmonese fra la fine dell’ Ottocento e i primi anni del Novecento.
 
Lettera aperta al Parco Nazionale d'Abruzzo
Sulla "ciaspolata"
e la diffida del Parco d'Abruzzo
agli organizzatori

In merito alla notizia tra ieri ed oggi diffusa sui media (carta stampata e web), la scrivente Associazione ringrazia il Parco Nazionale d'Abruzzo per la seria presa di posizione seguita alla segnalazione dei danni che la "ciaspolata" che il CAI stava organizzando per il prossimo 1 marzo in una zona di svernamento dell'Orso marsicano avrebbe arrecato all'animale in un momento particolarmente delicato per la sua vita, per di più in una zona gestita come "riserva integrale" anche per altri suoi valori ambientali.
Deplora solo il fatto che un organismo quale l'Ente Parco, perda credito agli occhi dell'opinione pubblica nel momento in cui è stato costretto ad ammettere di non essere stato informato dell'iniziativa, per la quale neppure una richiesta di autorizzazione era stata avanzata, né per la scelta del luogo e della data né per l'utilizzo dello logo dello stesso Parco, chiaramente ingannevole agli occhi dell'opinione pubblica; tanto più che l'iniziativa era stata pubblicizzata in vari locali e luoghi pubblici con vistose locandine, quindi ben visibili anche dal personale (anche di guardiania) dello stesso Parco, il quale avrebbe dovuto avere il dovere di avvisare i propri superiori.
Così come suona quanto meno sminuente dell'autorità di tutela del Parco, il fatto che sia l'Ente a richiedere agli organizzatori la scelta di un nuovo itinerario, quando dovrebbe essere invece l'organo preposto alla
tutela dell'orso a stabilire dove, come e quando una tale manifestazione si possa tenere, o addirittura NON TENERE, o quanto meno stabilire un numero chiuso di partecipanti per ridurre l'impatto da disturbo, in quanto tale disturbo vi sarà comunque quale che sia la zona che sarà prescelta e le specie animali che saranno inevitabilmente coinvolte.
Con distinti saluti. Franco Zunino, Segretario Generale AIW
 
Befana 2015:
Le cartelle pazze
del Comune di Villalago
e le offese del Sindaco

di Graziano Buccini

VILLALAGO - Mi sono assentato circa cinque mesi dal mio paese.
Al ritorno, appena qualche giorno dopo la Befana, ecco che trovo una strana sorpresa!…(mi scusino i lettori per il linguaggio metaforico); al portone di casa c’è una bella “calzetta”, che la leggendaria Befana, questa volta proveniente da Pratola Peligna, mi ha voluto recapitare. Bene, la prendo e la poggio sul tavolo del salotto. Stanco dal viaggio, vado a dormire. La mattina successiva, come è mia consuetudine, scendo a “fare un po’ di piazza”. Uno strano mormorìo mi perviene alle orecchie. Pare, a quanto posso capire, la Befana quest’ anno abbia attaccato la famosa “calzetta” ad un buon novanta per cento delle porte dei villalaghesi. Al ritorno a casa, la curiosità mi porta a vedere cosa questa calzetta contenesse. Ed eccoci: cenere e carbone e cartelle pazze del Comune di Villalago.
Beh! Si vede che ho fatto il cattivo. Mi metto a ritrovare, controllare ricevute ecc. regolarmente pagate con bollettini postali inviati dal Comune di Villalago già precompilati per la somma da pagare. Mi presento al Comune alla Ditta addetta al recupero crediti, la quale mi contesta gli errati pagamenti circa la TARSU. Io faccio le dovute contestazioni e dico: Il Comune mi ha inviato i bollettini già precompilati con l’ importo da pagare. Li ho pagati. O.K ? La colpa, se errore c’è, di chi è? Del contribuente che onestamente ha pagato oppure di chi ha compilato i bollettini? E perché mi addebitate interessi, more, multe ecc. ecc.? Comunque il contenzioso a seguito di un mio esposto rimane ancora aperto. Aspetto risposta.
Da quanto si vocifera, le lamentele a seguito di queste strane cartelle sono molte. Bisogna vedere e valutare ogni singolo caso. Una cosa è
certa: molti mesi fa circolava voce che a Villalago ci sono molti evasori fiscali, presumibilmente in mala fede, che addirittura non hanno pagato al Comune acqua, legna, tasse ecc. Il Sindaco mi disse che li avrebbe stanati. Cosa giusta da fare. Quello che trovo ingiusto è che ora, nel famoso calderone è stato fatto un bel miscuglio: evasori in mala fede e forse non evasori affatto. Questo sinceramente mi offende perché mi considero in buona fede, anzi addirittura affatto evasore, poiché le bollette che ricevo da qualsiasi Ente o Comune le pago regolarmente e posso sempre darne prova, come in questo caso.
Non è giusto fare di tutta un’erba un fascio. Sono convinto che molti cittadini siano onesti contribuenti, quindi, attenzione! Essere tacciati da evasori non mi sembra una bella cosa. Evasore equivale a LADRO. Si ruba allo Stato, quindi alla collettività. Ora, moralismi a parte, forse come me ci saranno altri cittadini che si ritrovano buttati nello stesso calderone; addirittura, se non si sta attenti, va a finire che si paghi ingiustamente più del dovuto.
Non sono un esperto di giurisprudenza, ma un dubbio mi assale. Non si potrebbe ravvisare forse un reato di truffa ai danni del contribuente? E allora? Corri da un legale… E già, in Italia bisogna avere sempre un avvocato nel taschino. Fortunato se nasci un Berlusconi, se nasci un povero Cristo spesso “ob torto collo” paghi.

ED ORA LE OFFESE DEL SINDACO
Nell’assemblea pubblica del dodici febbraio scorso, il sindaco, come lui stesso ha scritto in un suo articolo pubblicato su questo giornale, ha ritenuto “sgangherato” il mio intervento.
Quell’aggettivo, caro sindaco, l’avrei risparmiato. E’ offensivo nei riguardi di un cittadino invitato all’assemblea. Poi, non riesco a capire perché “sgangherato”. Forse il mio intervento le è sembrato troppo personale? Ebbene, anche altri cittadini hanno fatto interventi personali, non sono stato l’unico. Allora, se facciamo interventi sgangherati, perché ci invitate a pubbliche assemblee? Penso che un cittadino abbia diritto a dire come la pensa, o non si può? Alla faccia della DEMOCRAZIA!
 
Non c’è peggior sordo
di chi non vuol sentire!

All’indomani del comunicato in cui Salviamo l’Orso denunciava il crescente rischio di un’estinzione improvvisa dell’orso marsicano minacciato nel PNALM da un infezione di tubercolosi bovina ormai presente nell’area  da oltre due anni, che ha già causato la morte di un’orsa nel marzo  2014 anno e probabilmente di altra fauna selvatica, registriamo alcune  dichiarazioni  al TGR  Abruzzo rilasciate dal Direttore del Servizio sanità Animale della ASL dott. Luigi Imperiale in cui si dichiara: che la fonte dell’infezione sarebbero gli ungulati selvatici (cervi e cinghiali) vero e proprio serbatoio di potenziali infezioni; che mancano i dati di monitoraggio sulla fauna selvatica; che gli allevamenti sono tutti controllati e indenni; che l’ obiettivo più o meno recondito è quello di vietare il pascolo nel Parco con conseguenze drammatiche per 15 famiglie di allevatori. Premesso che se le dichiarazioni del dott. Imperiale fossero tutte attendibili le tesi da lui sostenute si annullerebbero tra di loro in quanto se mancano o sono insufficienti, i dati sui selvatici ( detto per inciso: la competenza è comunque della ASL!), come si può sostenere che proprio i selvatici siano i vettori della infezione? Inoltre se anche così fosse, i pascoli del Parco sarebbero infetti e quindi il bestiame domestico che li frequenta ne sarebbe immediatamente contagiato e pertanto non può essere considerato indenne da TBC e altre zoonosi! Sfortunatamente per chi diffonde tali tesi ad oggi il batterio della TBC bovina ( il nome è una garanzia ) è stato isolato ( dalla stessa ASL !) a Gioia dei Marsi dal 2011 ad oggi solo in un numero imprecisato, di vacche vitelli e tori . Se la fauna selvatica viene infettata cosi come è avvenuto nel caso dell’orsa rinvenuta moribonda a Sperone nel comune di Gioia dei Marsi e poi deceduta nel 2014, la fonte dell’infezione è pur sempre  il bestiame domestico, come dimostrato da numerose pubblicazioni note a tutti gli addetti ai lavori. I laboratori di Brescia dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna  hanno certificato che il batterio isolato nel bestiame nel 2012 è lo stesso responsabile
dellamorte dell’orsa nel 2014.
Il Ministero della Salute dal giugno scorso e con note successive (si allega la nota di giugno 2014; le altre sono a completa disposizione degli organi di stampa che fossero interessati a prenderne visione) ha chiesto la chiusura del pascolo nell’area infetta ma questo non è mai avvenuto , ma addirittura, a quanto pare, ci si appresta, da parte del Comune di Gioia dei Marsi,  del Servizio sanità animale della Regione Abruzzo e dell’ASL1,  ad autorizzarlo nuovamente la prossima estate. Come può essere giustificato un tale atteggiamento persino alla luce delle dichiarazioni di chi continua a dire che fonte dell’infezione sarebbe la fauna selvatica? Se cosi fosse sarebbe addirittura ancora più urgente una immediata moratoria sul pascolo in tutta l’area per bonificarla e bisognerebbe attuare una campagna di cattura degli ungulati selvatici per monitorarne lo stato sanitario. O gli allevatori vogliono forse che il loro bestiame continui ad infettarsi?
Luciano Di Tizio, WWF Abruzzo; Stefano Allavena, LIPU Abruzzo
Mario Viola Marano, Mountain Wilderness Abruzzo; Pierlisa Di Felice, Pro Natura Abruzzo, Stefano Orlandini, Salviamo l’Orso
 
Una sala consiliare gremita
al convegno dell’associazione
“Ripensiamo il territorio”
che si è svolto ad Introdacqua

INTRODACQUA - Sono intervenuti al convegno: “Centro Abruzzo 2020: coesione territoriale oltre il campanile”, che si è tenuto sabato 21 febbraio a Introdacqua: Fabrizio Barca, già ministro per la coesione territoriale, il presidente della Regione Abruzzo, il presidente del Pnalm e poi ancora e il Presidente Anci Abruzzo. C’erano anche molti comuni: Campo di Giove, Sant’Eufemia a Maiella, Sulmona, Avezzano, Bugnara, Roccaraso, Bussi, ecc. Secondo l’ex ministro Barca «la spinta deve venire dalla complementarità dei servizi e della visione nel lungo periodo. Bisogna saper rispondere a domande tipo: di cosa camperà questo territorio fra venti anni? Chi me lo dà il lavoro? Solo così si attuerà un percorso virtuoso di sinergia e sviluppo». Il Presidente D’Alfonso ha detto chiaramente: «Noi siamo in una delle zone piu' belle d'Abruzzo che contribuirà a fare in modo che la nostra regione sia memorabile, mitizzabile e anche irrinunciabile, per coloro i quali devono venire a investire qui"ha concluso D'Alfonso.Tra i relatori anche l'ex ministro Fabrizio Barca, che ha sottolineato la necessità e l'importanza della coesione territoriale e della condivisione dei servizi e delle prestazioni fra i comuni delle aree interne». Sull’impegno della Regione lo stesso Presidente ha riferito che er i primi di marzo sarà convocato
il Cal (Consiglio delle autonomie locali) per mettere a punto una proposta normativa di aggregazione dei piccoli comuni e un nuovo modello di regione, basato “sui cerchi concentrici” e la qualità della vita e dei servizi. Il professor Aldo Cilli ha sottolineato l’urgenza di andare oltre il campanile. I 48 comuni della zona non superano gli 86mila abitanti, con diversi paesi che hanno meno di 130 anime, in cui la popolazione ha un tasso di anzianità pari all’85%. Secondo il prof. Mascarucci tre sono le possibilità per i Comuni: la forma più spinta della fusione, quella di mezzo dell'unione e quella light della convenzione. Il sindaco di Pratola Antonio De Crescentiis ha lanciato la sfida della fusione con Roccacasale e Prezza.
 

CONDOGLIANZE

TRAMITE QUESTO GIORNALE Franco e Dina Lupi esprimono sentite condoglianze alla Moglie, ai Figli per la perdita del caro Mario