Mercoledì 18 febbraio - Il Santo del giorno: Mercoledì delle Ceneri
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Il tempo... ieri - ancora una persistente instabilita’ climatica, legata alla bassa pressione che ancora insiste sull’Italia. Sprazzi di sole. Piccolo rialzo termico nella massima. Temp: mass. 9,1°C; min. 1,0°C; attuale 1,2°C (ore 23,50).
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Giornata mondiale per le libertà sindacali
Oggi 18 febbraio è la giornata mondiale in difesa della libertà sindacali e del diritto di sciopero, promossa dalla Confederazione sindacale
internazionale. L'obiettivo è di richiamare l'importanza e di proteggere uno dei diritti fondamentali della
democrazia.
"L'attacco al diritto di sciopero è frutto di una strategia che investe ogni parte del mondo, Europa compresa - si
legge in un comunicato -. Nei mesi scorsi la componente degli imprenditori
dell'Ilo ha sostenuto la cancellazione del diritto di sciopero dal diritto
internazionale; nei giorni scorsi il governo turco ha proibito lo sciopero del
settore metallurgico e inibito l'azione sindacale; oggi in Spagna a seguito
della approvazione della legge di sicurezza cittadina sono in stato di
carcerazione decine di lavoratori e di sindacalisti rei di avere organizzato scioperi pacifici.
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Da Anversa Eventi
MOSTRA ESCHER: UNA VISITA
DAVVERO PREGEVOLE
Grande soddisfazione per l’iniziativa promossa dal Comune di Anversa degli Abruzzi con la visita della
Mostra ESCHER a Roma presso il Chiostro del Bramante, svoltasi domenica scorsa
15 febbraio.
Ben 75 partecipanti hanno aderito all’invito, la maggior parte provenienti da Anversa e Castrovalva ma anche vari
appassionati di Scanno, Introdacqua, Sulmona e Avezzano, ai quali si sono
aggregati numerosi concittadini residenti a Roma.
Nonostante il rilevante flusso di visitatori, divisi in vari gruppetti, tutti
hanno potuto apprezzare una mostra di livello altissimo, in un contesto
armonioso e molto ben strutturata tra gli antichi ambienti del complesso
architettonico.
Dopo la grande emozione nell’ammirare nella prima sala la litografia Castrovalva realizzata nel 1929, i
visitatori sono stati affascinati dalle oltre 150 opere esposte dell’artista olandese, intervallate da efficaci pannelli illustrativi e da varie
strutture interattive che esaltavano le elaborazioni geometriche e fantasiose
di M. C. Escher.
Con l’occasione è stato possibile osservare dal loggiato superiore del Chiostro anche il celebre
affresco “Le Sibille” di Giotto e, in alcune Chiese circostanti tra Piazza Navona e il Pantheon,
alcuni famosi dipinti del Caravaggio.
Una giornata quindi molto intensa, ma ricca di spunti artistici e culturali.
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Dal direttore del giornale
“Mutatis Mutandis”
Nulla è cambiato con questa
amministrazione comunale di Villalago
Come preannunciato rispondo ai due articoli dell’amministrazione comunale di Villalago, pubblicati nella pagina di ieri. Lo
faccio “Absit iniuria verbis”, cioè senza l’intenzione di offendere.
Sono 25 anni che dirigo la rivista il “Gazzettino della Valle del Sagittario” e dieci il “Gazzettino quotidiano on line”. Ho seguito le cronache amministrative dal Sindaco Franco Mancini fino ad oggi.
Il ritornello è stato sempre lo stesso: il giornale è di parte, non riporta esattamente le notizie e il suo direttore non vale nulla,
mentre noi siamo bravi amministratori e facciamo il bene di Villalago. Con il
cambiamento pensavo che si avesse più rispetto per chi dedica il suo tempo, senza nulla chiedere, per informare sulla
vita amministrativa del Comune, e non solo. Il giudizio concettuallmente è immutato: sa solo criticare, non fa niente per Villalago, è di parte, scrive stupidaggini, non vuole che il paese vada oltre il traforetto
(come è stato scritto di recente dal Sindaco e dall’assessora alla cultura a proposito dell’intitolazione della biblioteca comunale a un illustre professore di
Montesilvano).
L’attuale amministrazione addirittura presume di insegnarmi come si fa
giornalismo, senza riflettere che le notizie oggi camminano sul web, che ci
sono le agenzie giornalistiche, che esistono i siti istituzionali dei vari
comuni, che ci sono Facebook, twitter, ecc. I giovani amministratori sanno
usare il computer, sanno collegarsi in rete, sanno scrivere, e sono loro che
inviano i comunicati stampa. Il giornalista si muove solo quando lo ritiene
necessario per particolari servizi o interviste. Quando è presente in un convegno o in un’assemblea cittadina è lui che decide, secondo la propria sensibilità e cultura, cosa riportare nell’articolo.
Nell’assemblea svoltasi giovedì 12 febbraio nella casa comunale di Villalago, chi effettivamente ha dato una
scossa all’uditorio è stato Mario Di Ianni. Non ho colto nelle sue parole nessuna difesa del
segretario comunale, nominato da Mario solo per circoscrivere un modo scorretto
e incapace di amministrare. Ho scorto nelle sue parole un’accorata
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amarezza per il suo paese e per i suoi concittadini, caduti nella scure del
dissesto. Questo era per me ciò che l’articolo doveva evidenziare, non le domande usuali di alcuni. Per correttezza
verso il Commissario e i miei concittadini non ho fatto nessuna polemica, ho
tralasciato di intervenire sul dissesto e sulle inopportune risposte date dal
Sindaco al Di Ianni, limitandomi, invece, a fare delle domande, che qualcuno
sfacciatamente ha detto che erano personali, senza capire che un testo va
concretizzato con riferimenti, che possono essere anche personali, per dare
significato ad un discorso più generale
E come al solito, senza riflettere sul compito specifico di un organo d’informazione, è stata travisata anche la recente notizia sul Summer Show, per dare addosso con
ironia, “senza smentirsi mai”, al direttore di questo giornale, sebbene si sia limitato esclusivamente alla
cronaca.
Io amo il mio paese, gli ho dato e dò tuttora quello di cui sono capace, senza tirarmi mai indietro. E proprio perché lo voglio vedere vivo, che cerco di “svegliare” dal torpore gli attuali amministratori. Il catalogo delle cose che non fanno è lungo. Speravo che non fossero come chi li ha preceduti, perché se quei signori avessero meditato sulle critiche, il nostro paese non si
sarebbe trovato nella triste situazione attuale. Le mie (solo negli editoriali
e mai in cronaca) non sono critiche politiche ma obiettive e tra l’altro fatte sempre con rispetto, senza mai offendere la dignità della persona. Amministrare, significa servire il popolo, in concordia e con
oculatezza; significa rispettare chi ha il coraggio di criticare; significa
ascoltare e riflettere sulle opinioni contrarie e non rispondere con arroganza
e dare lezioni di giornalismo, senza averne titoli; significa chiedere
consiglio non solo ai propri “supporters”, ma a tutti con assemblee cittadine.
Tra un anno ci saranno le votazioni comunali e l’opinione pubblica - che spesso viene sottovalutata - farà passare questa amministrazione, se non si cambierà il modo di relazionarsi con la gente, per quella della “cacciata” del segretario comunale, del dissesto, delle tasse, dell’indolenza.
Sindaco Fernando Gatta, più umiltà e mediti su queste mie parole, invece di andare contro il giornale, che è a tuo servizio se lo saprai ben usare, e più rispetto per il suo direttore, che ha nel cuore il nostro paese. (Roberto Grossi)
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LETTERA AL DIRETTORE
dal Sindaco di Villalago
sulla Webcam in Piazza
In riferimento ai vari articoli pubblicati sull'attuale inquadratura della web situata in
piazza Celestino Lupi vi informiamo che la stessa è stata installata solo a
fini di sicurezza dopo i ripetuti furti nelle abitazioni del nostro paese.
L'Amministrazione Comunale, raccogliendo le necessità̀ della cittadinanza e riconoscendo utile il funzionamento costante di una web
sulla piazza per individuare eventuali malfattori è riuscita, rimodulando alcune spese per la telefonia, a destinare una somma per
l'istallazione di due telecamere, ancora in fase di perfezionamento tecnico.
L'attuale inquadratura è l'inquadratura tecnica che consente di utilizzare le immagini riprese in caso
di necessità, diversamente non è idonea allo scopo per la quale è stata installata. La stessa è stata comunque resa visibile attraverso un indirizzo mail per consentire alle
persone residenti fuori Villalago di collegarsi con il nostro paese. Le riprese
della precedente web non erano adatte allo scopo, per la mancanza di un
collegamento stabile, le attrezzature (computer, macchina fotografica) erano
state fornite a spese del sindaco che aveva voluto omaggiare del servizio
quanti volessero vedere Villalago attraverso il web.
L'Amministrazione comunale sta valutando comunque la possibilità di
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migliorare anche l'immagine panoramica, cosa non prioritaria rispetto alla
sicurezza precisando fin d'ora che qualora emergessero necessità legate alla privacy, la stessa potrà essere oscurata pur continuando a
funzionare. Distinti saluti. Il Sindaco Fernando Gatta
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comunque, derogare quanto previsto artt. 18 e 19 del D.Lgs del 31 dicembre 2012 n.546 e
cioè che l'eventuale ricorso alla Commissione
Tributaria competente deve
essere presentato
entro il termine indicato nell'avviso di accertamento (nel
caso di specie 60 gg. dalla data della notifica). Pertanto, dopo il 60° giorno dalla data della notifica e fino al nuovo termine stabilito nell'Atto di
proroga, i cittadini avranno la possibilità di confrontarsi con il competente Ufficio
Comunale al fine di effettuare le verifiche che desiderano, di pagare il dovuto
senza che nel frattempo venga avviata la procedura di recupero coattivo ed
incorrere in ulteriori sanzioni e di ottenere, se del caso, la rettifica o
l'annullamento in autotutela dell'avviso di accertamento erroneamente emesso, ma non potranno presentare ricorso alla competente Commissione Tributaria.
II Sindaco del Comune di Villalago Geom. Fernando Gatta
Il Commissario straordinario di liquidazione
Dott. Guerino Vittorio De Luca
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Precisazioni sulla proroga
dei termini di pagamento
Per gli avvisi di accertamento
arrivati ai cittadini di Villalago
Villalago - Abbiamo ricevuto dal sindaco di Villalago e dal Commissario di liquidazione il
seguente comunicato staampa.
«Si fa riferimento all'incontro svoltosi lo scorso 12 febbraio presso il Comune
di Villalago tra il Sindaco, il Commissario straordinario di liquidazione e la
cittadinanza durante il quale, tra l'atro, è stata dichiarata l'intenzione di concedere una proroga dei termini di pagamento
previsti dagli atti di accertamento notificati al fine di consentire a tutti di
poter effettuare le verifiche del caso presso gli Uffici Comunali. Al riguardo,
nelle more dell'imminente emanazione della delibera di proroga, si ritiene
opportuno informale che
tale provvidimento non potrà,
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Dall’Associazione “Salviamo L’orso”
PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO INFETTO DA TUBERCOLOSI
L’ORSO MARSICANO E’ A RISCHIO D’IMPROVVISA ESTINZIONE
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E’ fuori controllo da piu’ di due anni un focolaio di tubercolosi bovina nel Parco d’Abruzzo. L’orso marsicano, l’orso a più alto rischio di estinzione al mondo, potrebbe scomparire improvvisamente, come si desume dalla letteratura
scientifica. Ma Salviamo l’Orso teme che la possibile diffusione della malattia non sia monitorata e ci
siano serissimi rischi per tutta la fauna selvatica del Parco oltre che per le
persone che vivono nel territorio del Parco e per i visitatori. Un focolaio
attivo da almeno due anni:I pascoli del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise sono contaminati dal batterio della tubercolosi bovina e
il fatto non è recente. Il primo focolaio fu infatti rilevato nel luglio 2012, ma da allora la
malattia non è stata eradicata dal territorio e anzi, ha mietuto almeno una vittima nella
ridottissima popolazione di orso marsicano: un’orsa nel pieno dell’eta’ riproduttiva è morta nel marzo scorso a causa della tubercolosi; il batterio killer come hanno
accertato le analisi, era lo stesso del focolaio rilevato ben due anni prima.
Illegalità e inefficienza gestionale: Il primo focolaio di tubercolosi è stato rilevato in una mandria di vacche in un paese al confine con il Parco d’Abruzzo, Gioia dei Marsi. Nei due anni seguenti reiterati episodi di illegalità da parte di alcuni allevatori, nonché il ritardo od il mancato intervento delle istituzioni coinvolte (ASL, Parco d’Abruzzo, Regione Abruzzo), necessario ad arginare e gestire l'emergenza, ha
fatto sì che la situazione sia rimasta fuori controllo e le implicazioni di questo sono
gravissime. Gli orsi si abbeverano con le vacche potenzialmente infette: Le
mandrie in quarantena e i capi sospetti di essere infetti non sono stati tenuti
in isolamento. Un vitello potenzialmente infetto è stato predato da un orso e tracce della presenza di orsi sono state trovate nei
recinti e vicino agli abbeveratoi delle vacche in quarantena: orsi e animali
domestici (vacche e cavalli ) hanno frequentatolo lo stesso fontanile e si sono
nutriti sul medesimo carotaio vivendo in promiscuita’ per un lungo periodo. L’orso marsicano è ridotto a solo 50 esemplari caratterizzati da una ridottissima variabilità genetica: una malattia come la tubercolosi, ed altre già rivelate da diversi studi all’interno dell’areale della popolazione di orso marsicano, in caso di epidemia, ne
cancellerebbero l’esistenza sul pianeta per sempre Il piano di bonifica c’è, ma non si attua: Secondo gli esperti riuniti in un Tavolo Tecnico Sanitario appositamente costituito presso il Ministero della Salute si devono mettere in atto con urgenza delle misure per bonificare il
territorio e monitorare la fauna selvatica con la istituzione di una zona
infetta e l’intensificazione della sorveglianza. Purtroppo non solo niente di tutto cio è stato messo in pratica, ma la situazione è talmente fuori
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controllo che ad oggi ci sono ancora alcuni capi di bestiame potenzialmente
infetti che risultano dispersi. in barba alle leggi vigenti a tutela della
salute umana.
Pericolo per l’uomo: Va infatti ricordato che la tubercolosi può contagiare anche l’uomo: quali garanzie ci sono ad oggi per coloro che vivono nel Parco o che
decidono di visitarlo? Salviamo l’Orso ritiene che la situazione sia ormai fuori controllo e riveli
drammaticamente l’insufficienza dell’azione delle amministrazioni competenti nel fare fronte alle problematiche della
conservazione dell’orso, anche quando questo implica il solo rispetto di leggi e norme già vigenti e, tra l’altro, a tutela della salute umana. Salviamo l’Orso chiede quindi che venga subito istituita la zona infetta, che nella zona
infetta per la prossima stagione sia prima di tutto vietato il pascolo cosi
come fu gia’ richiesto a Giugno scorso dal Ministero della Salute, richiesta ignorata dall’ASL competente e dai Servizi Veterinari regionali, che l’area sia bonificata ed i controlli sanitari e di sorveglianza intensificati.
Dichiara Stefano Orlandini, Presidente di Salviamo l’Orso: Noi chiediamo inoltre che l’esercizio zootecnico, perlomeno all’interno delle aree protette, venga attentamente pianificato nella forma, nei
tempi e nella localizzazione per garantirne la reale compatibilità con la conservazione della biodiversità e che, nell’areale dell’orso marsicano in particolare, venga considerata attività comunque subordinata alle esigenze di conservazione della specie.
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