Lunedì 19 Gennaio 2015 - Il Santo del giorno: Santa Liberata di Como, Vergine
benedettina
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Il tempo... ieri - GiOrnata nuvolosa e nebbiosa, con continue pioggerelline. Le temperature si sono mantenute stazionarie e nella
media stagionale per le correnti africane.Temp: mass. 5,1°C; min. 2,5°C; attuale 2,7°C (ore 23,50).
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I VINCITORI DEL PALIO
DI SANT’AGNESE - L’AQUILA
hanno vinto ex aequo l’Agnesino 2015 Giacomo Carnicelli, con il lavoro “La sposa promessa” e Stefano Carnicelli con il lavoro “Qualcuno era aquilano”, abbinati rispettivamente alla Congrega “Ji amici de Zeppetella” di Tornimparte e alla Confraternita Aquilana dei “Devoti di Sant’Agnese”, Complessivamente sono stati 11 gli spettacoli ammessi alla finale del concorso
d’arte critica, tutti messi in scena ieri pomeriggio. La durata massima di ogni
esibizione era di 4 minuti. Sono stati messi in scena i lavori scritti dai
giovani studenti di alcune scuole dell’Aquila. Alla fine, ha vinto “La Favoletta di Pincopallinu”, scritto dagli allievi del Liceo “D. Cotugno”. Anche quest’anno tale iniziativa, allestita dalla Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese e dalle Congreghe agnesine che fanno parte del Comitato Organizzatore,
con il patrocinio e il sostegno del Comune dell’Aquila e della Bper (ex Carsipaq), era mirata a promuovere la conoscenza della
tradizione della maldicenza aquilana, intesa non come insulto o pettegolezzo,
ma come sana e corretta critica costruttiva e leale antagonismo. A scegliere i
lavori vincitori sono stati due giurie, una popolare, presieduta da Amedeo
Esposito, e l’altra tecnica, composta da rappresentanti delle istituzioni culturali aquilane,
coordinata da Walter Capezzali. La serata è stata allietata dalla fanfara “Jemo ‘Nnanzi”, diretta dal maestro Massimo De Nardis e da Dante Sorrentino con la sua Jazz
Band e con la novità del coro Armonie d’Argento.
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FESTA
DI SANTO
ANTONIO ABATE
a Scanno
con la
tradizionale
distribuzione
delle sagne
con la ricotta
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in un grande caldaio della capacità di 500 litri.
Prima della celebrazione della santa messa delle ore 10,30, un grande fuoco
viene acceso per portare l’ acqua a bollore. Le sagne e la ricotta salata vengono calate in tempo utile.
Tolto il coperchio, la gente si avvicina per la benedizione impartita dal
parroco con dei pentolini domestici. Subito dopo inizia la distribuzione,
ognuno porta a casa le sagne da consumare in famiglia. Altra gente consuma il
pasto caldo sul posto in ciotole di plastica, solitamente messe a disposizione
per le scolaresche che però quest’ anno sono mancate perché al sabato non vanno a scuola.
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SCANNO - Sabato 17 gennaio si è ripetuto il rito delle sagne con la ricotta in onore di Sant’Antonio Abate, una tradizione che risale al tempo dei Chierici Ospedalieri che
fra XIV e XV sec. distribuivano un pasto caldo ai poveri del paese. La chiesa
dedicata al Santo fu fatta costruire nel 1569 dal Barone Ciorla. Nel 1850, dopo
il suo restauro, i signori Di Rienzo ripresero l’ antica consuetudine della distribuzione delle sagne davanti al loro palazzo
alle persone che vi affluivano dopo la celebrazione della messa al mattino
presto. Da diversi anni è la famiglia Berardi, del Ristorante Lo Sgabello, a preparare la pasta, con 35
kg. di farina e 240 uova, mentre per la ricotta, (24 kg.) e il condimento
provvede Gregorio Rotolo, che ne cura anche la cottura
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“menefreghismo” ha regnato e regna tuttora nella casa comunale. Un ex consigliere ci ha
riferito che nel 2010 fu fatta da un impiegato comunale una verifica di tutte
le morosità, ma che poi nessuno si è preoccupato di notificare atti consequenziali. Cosi facendo, si è mandato a quel paese “l’etica - richiamata dal Commissario - volta a tutelare tutte le persone che con
grande responsabilità e senso civico hanno sempre versato il dovuto”. E infine, non si può pretendere di rispettare i tempi fissati per uscire dal dissesto finanziario
con una tassazione “massiva” in un paese di anziani e di giovani senza lavoro.
Ieri è arrivato in redazione un comunicato del gruppo di minoranza, che pubblico senza
nessun commento, sperando, però, che il Sindaco risponda alle questioni poste, altrimenti noi cittadini non
sappiamo più a chi dare retta.
Che venga al più presto “la seduta pubblica”, annunciata dal Commissario, per affrontare le varie problematiche in essere,
perché si possa finalmente sedare ogni controversia e piegare il capo alla “mala sorte” che ci è caduta addosso, quale il dissesto finanziario.
Villalago non è un paese di evasori, ma di pessimi amministratori, che si sono avvicendati
negli ultimi vent’anni.
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IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Villalago non è un paese di evasori
ma di pessimi amministratori
Come preannunciato, ieri mattina, domenica, ho distribuito personalmente in piazza il comunicato stampa (circa 50 copie), inviato a questo
giornale dal Commissario Liquidatore, dott. De Luca. Mi sono preoccupato di
darlo soprattutto a coloro che non sono “internauti”. Il neologismo “internauta” indica coloro che navigano nella rete. L’ho consegnato, quindi, alle persone che so di non essere avvezze ad internet e,
quindi, che non hanno potuto leggere su questo giornale le risposte del
Commissario alle domande, fatte nostre dopo aver sentito i cittadini.
I risentimenti, accumulati in seguito al ricevimento degli avvisi di pagamento,
non sono svaniti. Molti hanno iniziato a fare la lunga fila in Comune e in
alcuni casi l’addetto non è stato in grado di fornire spiegazioni valide su atti contrastanti. C’è molta confusione, perché non sono chiare le linee guida comunali. Un riprovevole e sconsiderato
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Iniziati a Villalago i riti del fuoco in onore di S. Domenico Abate
con la “fanoglia dei giovani” accesa al Colle sabato 17 gennaio
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VILLALAGO - Una grande “Fanoglia”, alta più di quattro metri, ha dato sabato inizio ai riti del fuoco, in onore di San
Domenico Abate. La festa liturgica cade il 22 gennaio, che ricorda il giorno
della morte del Santo, patrono del paese, dove fondò un romitorio e un monastero. Da più di dieci anni i giovani del paese, in località Colle”, innalzano una loro “fanoglia”, a cui danno fuoco appena scesa la sera. Con il rituale del cibo trascorrono la
serata in allegria. Nei giorni 21 e 22 gennaio in ogni rione del paese saranno
accese altre “fanoglie”. La più grande di tutte è quella che verrà preparata in piazza, simbolo dell’unione del paese in nome di San Domenico Abate. Verrà accesa il giorno 22 all’imbrunire, appena dopo i Vespri e il bacio della Reliquia, contenente un dente
molare del Santo e alcuni ossicini, donato al paese dai monaci di Sora, dove il Santo è sepolto nella basilica che porta il suo nome.
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Comunicato stampa del gruppo consiliare “Villalago in volo”
SULLE CARTELLE DEL MANCATO PAGAMENTO DI ALCUNI TRIBUTI
VILLALAGO - «Le lettere che contestano ai cittadini di Villalago il mancato pagamento di
alcuni tributi comunali sono solo l’ultimo atto di un lungo crocevia che sta devastando da oltre tre anni e mezzo il
nostro borgo, a causa di una continua vessazione economica e del conseguente
sgretolamento sociale, frutto di scelte miopi rivelatesi controproducenti».
Questo hanno scritto in un comunicato stampa i consiglieri di minoranza al
Comune di Villalago. E vi si legge ancora: «Entrando nel merito delle contestazioni, ci risultano alcune anomalie quali l’invio di bollettini comunali regolarmente pagati; l’errato invio ai cittadini di bollettini relativi all’abitazione principale, come noto esente da tassazione nel 2009, l’invio di bollettini relativi ai pagamenti ICI ai livellari di terreni agricoli
incolti che secondo quanto previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo 504/1992 restano al di fuori dal campo di
applicazione ICI».
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