Martedì 13 Gennaio 2015 - Il Santo del giorno: Sant'Ilario di Poitiers, Vescovo e dottore della Chiesa

Il tempo... ieri - L’ALTA PRESSIONE ha portato ancora una giornata di sole. Le deboli correnti settentrionali non hanno influito sul gradevole tepore, nonostante la neve. Temperature: mass. 10,5°C; min. 1,8°C; attuale 2,1°C (ore 23,50).
 
SPECIALE: Cent’anni fa il terremoto della Marsica
Ore 7,53 - 13 gennaio 1915
Un tremendo sussulto della Terra distrusse Frattura
Morti e distruzioni anche a Villalago
Erano le ore 7,53 del 13 gennaio 1915, quando un forte e pauroso boato rimbombò in tutta la Marsica, seguito da crolli di palazzi, chiese, case, stalle. Fu il Terremoto della Marsica (XI grado della Scala Mercalli - 7.0 Richter) che arrivò con la sua forza distruttrice anche nella Valle del Sagittario, distruggendo e mietendo vittime. Il piccolo borgo di Frattura fu raso al suolo quasi del tutto. Si contarono 162 morti, soprattutto donne e bambini (79 tra bambini e ragazzi, il più piccolo aveva solo tre mesi), su 350 persone residenti. La maggior parte degli uomini era altrove, nelle Puglie o in America. Venticinque morti e circa 100 feriti si contarono anche a Villalago. L’altro borgo della Valle dove si piansero i morti fu Casale di Cocullo, con otto vittime. Scanno, Castrovalva e Anversa non ebbero perdite di vite umane. Avezzano la più colpita ricevette i primi soccorsi solo nella serata del 13 gennaio. Nel pomeriggio del giorno dopo vi arrivò in treno anche il Re Vittorio Emanuele III. Per Frattura la situazione fu molto diversa. Il giorno del terremoto nevicava e questo rallentò i soccorsi. A correre a dare l’allarme a Scanno fu un giovane che si salvò per miracolo. Partirono subito i soccorsi. Vi arrivò anche un gruppo da Castrovalva, con badili e picconi, in aiuto di loro parenti, acquisiti tramite matrimoni. I feriti vennero trasportati con rudimentali barelle, trascinati da muli a Scanno, dove nella chiesa della Anime Sante venne allestito un ospedale. Gli scampati al terremoto, che avevano perso tutto, si rifugiarono presso parenti di Scanno, di Castrovalva o in casa di amici in attesa che venissero costruite la baracche. A Frattura restarono solo una trentina di famiglie che non avevano la casa distrutta. Solo dopo diversi mesi poterono entrare nelle baracche, costruite nella zona del cimitero. Vi vissero fino al 1941, quando entrarono nelle case della Frattura nuova.
Dopo il terremoto del 1706 in Abruzzo, quello della Marsica fu il più disastroso. Più di mille furono le scosse sismiche fin quando la Terra non si acquietò del tutto.
A Villalago si contarono
venticinque morti e un centinaio di feriti
Il sottoscritto Arciprete Curato di Villalago, a nome suo e a nome dell’intera cittadinanza, con cuore commosso esprime i più vivi sensi di gratitudine verso la nobile associazione “La Croce Gialla” di Ancona, la quale, senza indugio, è accorsa qui a prestare pronti ed efficaci soccorsi ai feriti e agli altri danneggiati dal terremoto, prodigando amorevoli cure, e distribuendo loro indumenti per difendersi dal freddo rigido dell’inverno, pane e pasta in abbondanza. Augura alla nobile associazione ogni progresso nell’esplicazione della volontaria sua missione patriottica ed umanitaria, che tanto onora l’industre città dell’Adriatico; ai singoli membri e alle loro famiglie ogni benessere. Di questi sentimenti, Sig Presidente si renda interprete presso l’ Onorevole Associazione, a cui è degnamente a capo. Gradisca gli ossequi del sottoscritto. Fto Ubaldi Marzio, Arcip. Cur. Villalago 23 gennaio 1915».
Dal Memoriale di Egidio Farina
(Foto in basso, la costruzione delle baracche a cemento a Villalago)
All’uopo è da ricordare che anche Villalago fu uno dei paesi più colpito dal terremoto: case completamente distrutte, si ebbero 25 morti ed un centinaio di feriti.
Sono passati 100 anni. Nel frattempo nessun scrittore di storia di questo paese ha fatto menzione di due sacerdoti che si prodigarono, con grande abnegazione, in aiuto della popolazione. Essi sono don Marzio Ubaldi di Scanno, parroco, e il suo coadiutore, don Giovanni Mancini di Villalago. Si unirono ad una squadra di Soccorso della Croce Gialla di Ancona. Per quanto ci è stato insegnato e a nostra memoria i volontari della Croce Gialla giunsero a Villalago pochi giorni dopo il disastro; subito impiantarono un reparto sanitario e curarono tutti i feriti. Inoltre, costoro costruirono baracche dove trovarono alloggio circa 200 persone. Per lo spirito di sacrificio dimostrato dai soccorritori, il parroco ringraziò la benemerita Associazione di Soccorso con il seguente scritto documentato in un diario, tenuto dai Volontari dell’epoca, che si riporta integralmente,
«All’Illmo Sig. Presidente della Croce Gialla di Ancona
Dall’Ass. Nazionale Carabinieri
Sezione di Scanno
PER NON DIMENTICARE

«Lasciate che i morti partano tranquillamente, non tratteneteli con il vostro dolore e la vostra sofferenza. Pregate per loro, inviate loro il vostro amore, pensate che si liberino e si elevino sempre più nella luce. Se li amate veramente, sappiate che sarete un giorno con loro. Questa è la verità. Là dov’è il vostro amore, là un giorno sarete anche voi. Per incontrare nuovamente quell’essere là dove si trova ora, l’unico mezzo infallibile consiste nel fare lo sforzo di coltivare le stesse qualità che si sentivano e si apprezzavano in lui quando era in vita. Se volete veramente ritrovare un essere a voi caro, non avete altra soluzione che cercarlo attraverso le sue virtù, perché un tale incontro può verificarsi soltanto per la legge di affinità. Sviluppando le sue stesse qualità, ritroverete il suo spirito, che è realmente quell’essere». (O.Mikhael Aìvanhov)
Il Presidente (M.”A” s.UPS Giuseppe Spacone)
 
Programma per il centenario
del Terremoto della Marsica
a Frattura

13 GENNAIO 2015
ore 7,30 - Celebrazione lucernale mattutina
nella chiesa parrocchiale;
ore 09,30 - Deposizione di una corona di fiori alle vittime del terremoto nel Cimitero;
ore 11,00 - S. Messa presieduta da S. E.
Mons. Angelo Spina, vescovo di Sulmona-Valva;
ore 12,00 - Consegna del riconoscimento
al vincitore del concorso per il logo
e saluti delle autorità.

A VILLALAGO: ore 16,30 Messa di commemorazione
delle vittime del terremoto
 
Si inaugura oggi la mostra
itinerante “Il grande Terremoto
di Avezzano e della Marsica
del 13 gennaio 1915”

La mostra è inserita nel programma delle celebrazioni e sarà presentata oggi 13 gennaio alle ore 10.30 nella sede del Teatro Comunale di Avezzano alla presenza delle Autorità Istituzionali e dei numerosi sindaci della Marsica e di altre località dell’Abruzzo. Il percorso espositivo della mostra è composto da pannelli che raffigurano numerosi documenti d’epoca tra i quali spiccano i titoli di alcuni quotidiani di testate ancora esistenti: Il Messaggero, Il Mattino e Il Corriere della Sera. La documentazione archivistico - iconografica comprende inoltre la riproduzione di periodici, fotografie e tavole di illustratori. La mostra si prefigge di divulgare tra il grande pubblico e le giovani generazioni il ricordo dello storico avvenimento ripercorrendo cronologicamente, ora per ora, giorno per giorno l’intera vicenda, fino alle prime fasi della ricostruzione. Il progetto si pone nella prospettiva che la mostra- ideata per essere itinerante - possa nelle prossime settimane essere presentata in alcune località della Marsica per il mondo della Scuola e nel periodo estivo in numerose località che vedono la presenza di turisti e/o il ritorno di numerosi concittadini abitualmente residenti in grande città o all’Estero. La mostra è ideata e curata dal Centro per la Promozione del Libro e realizzata esclusivamente con i documenti del proprio archivio-emeroteca ,che conta attualmente oltre 100.000 esemplari, e documenti dell’archivio Enea Merolli di Avezzano.
 
I controlli della Asl1
hanno individuato carne
infetta di cinghiale

L’Asl 1 (Aquila Sulmona Avezzano), dopo accurati controlli, ha individuato carne di cinghiale infetta, dovuta alla trichinella, parassita nocivo per la salute dell’uomo se ingerito.  Nei giorni scorsi la ‘rete di protezione’ del Servizio Veterinario di Igiene degli alimenti di origine animale della ASL 1, diretto dalla dr.ssa Francesca De Paulis, ha imposto lo stop al consumo su un campione di carne di cinghiale, abbattuto nel territorio del comune di San Pio delle Camere (Aquila). La conferma della presenza del parassita, nella selvaggina da caccia, è arrivata ieri, in seguito a uno dei controlli che il servizio veterinario effettua ogni anno tra dicembre e gennaio. Oltre 600 le verifiche sulle carni compiute dal servizio della Asl 1 su tutti i cinghiali abbattuti, sia su quelli destinati ai laboratori di lavorazione sia su quelli riservati ai consumi privati. Il campione infestato dalla trichinella – parassita che può trasmettersi all’uomo tramite il consumo di questo tipo di carne, cruda o poco cotta – verrà ora distrutto con le modalità di legge. Grazie alla sensibilizzazione promossa dal servizio di igiene  degli alimenti di origine animale è stata avviata una proficua collaborazione con i cacciatori. Un’intesa sviluppata anche con corsi di formazione-informazione, svolti dallo specifico servizio dell’azienda sanitaria a beneficio  degli stessi cacciatori, in collaborazione con  le associazioni di categoria e gli enti preposti.
 
 
Cani divorati da un branco di lupi
Il loro padrone si è salvato
rifugiandosi nella sua casetta
situata fuori il paese

E’ successo a Roccaraso. Un uomo di 60 anni in mattinata si è recato in una sua casetta di campagna per accudire i due suoi cani segugi, legati all’esterno. Era lì quando si è visto accerchiato da un branco di lupi. Vistosi in pericolo si è rifugiato prontamente dentro la casetta. I lupi affamati si sono rivolti contro i due cani, che non potevano fuggire, perché legati alla catena. Li hanno dilaniati e poi mangiati, mentre il loro padrone assisteva alla scena dalla finestrella senza aver la possibilità di intervenire in loro aiuto. E’ uscito dal riparo soltanto quando il branco si è allontanato.
PER Charlie Ebdo
cordoglio del Consiglio
Regionale DELL’ABRUZZO

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo si unisce al cordoglio unanime del mondo intero nei confronti della popolazione francese colpita dall'attentato  terroristico ai danni della redazione del settimanale Charlie Ebdo.  In un telegramma di solidarietà  inviato all’Ambasciatore di Francia  il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio dopo aver rilevato i  valori universali libertà di espressione, ripudio della violenza e del fanatismo, di tolleranza, di pace fra i popoli, dialogo interreligioso che restano riferimenti forti della umanità  ha testimoniato  “la vicinanza dell’Assemblea  abruzzese e  della realtà regionale  per rappresentare il nostro dolore  alla  parigina e  all'intera Francia".