Mercoledì 31 Dicembre 2014 - Il Santo del giorno: San Silvestro I, Papa
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Il tempo... ieri - Tempo da lupi. La neve è caduta abbondantemente con folate di bufera, raggiungendo nei paesi su i mille metri 90 cm d’altezza. Il freddo ha segnato valori sotto lo zero. Temp: mass. -4,5°C; min. -8,9°C; attuale -8,4°C.
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GLI AUGURI DEL DIRETTORE
L’anno 2014 se ne sta andando con la tanto attesa neve per le nostre stazioni sciistiche. E’ un bel regalo, sperando che dia i frutti sperati.
Nel fare il consuntivo del 2014, la nostra Valle non ha fatto passi in avanti più del suo cammino ordinario. E’ vero che qualche progetto è stato avviato e qualcun altro è in fase di programmazione, ma allo stato attuale non abbiamo realizzazioni
concrete. Dispiace che i sei paesi abbiano scelto di restare autonomi, senza
fare unioni, ma applicando solo la legge sulle associazioni per le funzioni
essenziali. Sembrerebbe che nessun paese abbia la volontà di fare un comune unico col vicino.
Villalago e Scanno sono quelli che attualmente sono in una grave crisi
finanziaria. Eppure sono centri, rispetto agli altri della Valle, che hanno
delle potenzialità turistiche non di poco conto, che permetterebbero una ricca e solida economia.
L’uno sta affrontando il dissesto finanziario, l’altro un risanamento pluriennale. “C’è del marcio in Danimarca” esclama nell’Amleto il Principe di Elsinore. Chissà cosa avrebbe detto se si fosse trovato oggi a vivere in questi due paesi!
Ho poca fiducia negli amministratori di Villalago, ma ne ho abbastanza in quelli
di Scanno. Mi auguro che venga sconfessato in positivo dagli uni e che gli
altri possano accrescere la mia stima.
Per dovere d’informazione leggo tutto ciò che la stampa locale on line o cartacea scrive, ma cerco sempre la fonte viva
dell’informazione. Il sindaco di Scanno ha rilasciato al nostro Gazzettino, uscito in
questi giorni in edicola, una lunga intervista in cui tratta tutta la
problematica amministrativa, comprese le difficoltà finanziarie nelle quali l’amministrazione si dibatte. Pietro Spacone è una persona retta e, quindi, non camufferebbe mai le situazioni, come è persona altrettanto retta Roberto Nannarone, nel suo difficile e ingrato
compito di rimettere a posto i conti comunali. L’intervista andrebbe letta soprattutto da chi fa “giornalismo” per dare informazioni corrette, non su proprie deduzioni sognate o
fantasticate. Mi piacerebbe che qualcuno movesse al sindaco delle critiche su
ciò che ha detto, soprattutto in parallelo con l’intervista al Presidente della Cotas.
Mi accorgo che sto andando per le lunghe e quindi tralascio di parlare degli
850.000 euro (il Comune per questi benedetti soldi sta in causa con la regione)
e soprattutto della famosa “Pace sociale”, che qualcuno rivendica. Parlando col Sindaco a “registratore spento” mi ha detto che “Pace sociale” non significa che bisogna perdonare chi ha portato il Comune all’indebitamento, ma ricucire buoni rapporti con la gente, senza vendette,
maltrattamenti o querele. La pace, secondo Spacone, significa rispettare tutti
indistintamente, senza arroganza o presunzioni varie.
Cari lettori, oggi l’anno 2014 va via e ci lascia un gran carico di neve. Nella cabala la neve ha
diversi significati, tra cui quello di ricchezza e opulenza. Ed io a voi e ai
nostri comuni della valle auguro tanta ricchezza, soprattutto umana; un 2015 più sereno per i nostri giovani, perché possano restare per non far morire i loro paesi.
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Assegnato a Lorenzo Bruno
e Angela Curatolo
il Premio Culturale
San Giovanni Crisostomo, 2014
Recentemente a Pescocostanzo presso il centro studi di Palazzo Fanzago, si è tenuta la cerimonia di consegna del “Premio Culturale San Giovanni Crisostomo” 2^ edizione 2014, organizzato dall’Accademia Culturale Internazionale San Giovanni Crisostomo, con sede a Peschiolo
di Lucoli. Il premio è stato consegnato dal presidente dell’Accademia Cavaliere Giuseppe Del Zoppo, congiuntamente al Sindaco di
Pescocostanzo Dott. Pasqualino Del Cimmuto, nelle seguenti discipline: sezione
arte al Maestro Lorenzo Bruno di Lucoli; per la realizzazione dell’opera calcografica “Alpini e montagne”, sezione giornalismo a Angela Curatolo di Montesilvano, per il suo impegno
informativo a sostegno dell’emigrazione abruzzese nel mondo. Nella circostanza sono state consegnate anche
quattro “Palme Accademiche”, rispettivamente a: Sara Dundee di Paganica per l’incisione marmorea, Pamela Fiorenza di Lucoli per la realizzazione del libro “La Beata Cristina cuore e mistero di Lucoli”, Marco Primavera di L’Aquila per l’arte decorativa in foglia oro e Fabio Di Lizio di Chieti per l’incisione calcografica. Il presidente Del Zoppo nel suo breve intervento ai
convenuti, ha sottolineato come il Premio, sia cresciuto d’importanza e si sia arricchito di nuove presenze, rivelandosi un avvenimento
culturale di rilievo.
(Il Presidente Cav. Giuseppe Del Zoppo)
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A Stefano Mancinelli
il "Premio Giorgio Cavallo"
dall'Associazione degli Abruzzesi
e Molisani in Piemonte
L'Associazione degli Abruzzesi e Molisani che risiedono in Piemonte, ha istituito nove anni fa
l'assegnazione del "Premio Giorgio Cavallo". La cerimonia ha avuto luogo nei
saloni del seicentesco palazzo Graneri della Roccia a Torino. Giorgio Cavallo, nato a Pescara, è stato ricercatore insigne di microbiologia e Rettore Magnifico dell'Università di Torino. Si conferisce l'ambito premio ai corregionali che per meriti
specifici attraverso impegni nella società, nella cultura, nello sport, onorano la propria terra d'origine. Quest'anno il
premio è stato attributo a Stefano Mancinelli giocatore di pallacanestro e in questo
periodo anche capitano della nazionale italiana di basket. Mancinelli è nato a Chieti nel 1983 dove giovanissimo ha iniziato la sua carriera. Il suo
curriculum è ricco di risultati positivi. Col tempo la sua bravura ha polarizzato
l'attenzione degli allenatori di questo sport, tant'è che all'età di diciannove anni era presente nel campionato di serie "A" tesserato dalla
Fortitudo Pallacanestro di Bologna. Ha suscitato interesse professionale anche
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nell'ambito di alcune squadre americane e maturato ulteriore esperienza a Portlan militando nella N B
A. Il "capitano" Stefano, sebbene lusingato di tanto interesse e di tanti
successi, ha preferito tornare in Italia e dall'agosto 2013 è in forza al P S M Torino. (G. C.)
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Ieri sera era in programma “Il presepe vivente a Scanno”, annullato per le copiose precipitazioni nevose. La rievocazione della natività è stata rinviata a sabato 3 gennaio 2015, ore 18,30.
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COMUNICATO DEL CIRCOLO ACLI
DI SCANNO E VILLALAGO
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INPS: NESSUNA NOVITA’
SUI PAGAMENTI DI GENNAIO
Nel mese di gennaio non ci sarà nessuna novità sul calendario dei pagamenti delle pensioni. Lo afferma una nota dell’Inps, in cui si ribadisce che “gli assegni verranno liquidati come sempre il primo del mese e il 16 del mese, a
seconda che si tratti rispettivamente di pensioni Inps o ex-Inpdap”. Per il mese di gennaio non verrà data altra disposizione dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. “Resterà da trovare per i mesi successivi una soluzione. Il problema riguarda i soli
pensionati che incassano più assegni legati a carriere sia nel settore pubblico che in quello privato. Ma l’Istituto sta studiando modalità che non penalizzino i pensionati, evitando di procrastinare anche se di pochi
giorni il pagamento delle loro spettanze”. La norma contenuta nella Legge di Stabilità indica nel 10 del mese la data di liquidazione per i titolari di più di un assegno pensionistico. “E’ ferma intenzione dell’Istituto non creare danno ai pensionati. Inps farà di tutto per non introdurre una nuova scadenza, che non sia il
primo e il 16 del mese”.
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“Fiaccolata” di Civitella Alfedena
rinviata al 2 gennaio 2015
Alla luce delle cattive condizioni meteo che interessano tutto l’Abruzzo, la “Fiaccolata Fine Anno” prevista per oggi 30 dicembre 2014 è stata rimandata a venerdì 02 gennaio 2015 alle ore 21:30. Il “Comitato Fiaccolata” che a cura l’organizzazione, anche se con preavviso strettissimo, ha ritenuto opportuno
prendere questa decisione di posticipare la manifestazione per permettere al
pubblico di assistere all’evento nel modo migliore e di giungere a Civitella con maggior sicurezza. Il
programma della “Fiaccolata” pure con lo slittamento della data di svolgimento, manterà le caratteristiche aggregative di sempre con gli "attori" che animeranno
l'evento. “Una manifestazione a cui non abbiamo voluto assolutamente rinunciare – afferma Antonio Di Loreto, Presidente del Comitato – vista la capacità d’attrazione che l’evento esercita, sono certo che i visitatori e turisti non mancheranno a questo
nuovo appuntamento per applaudire e godersi lo spettacolo”. Lo spostamento della manifestazione può essere un’occasione nuova, per chi non poteva partecipare o vedere questo spettacolo
eccezionale di luci.
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colpisce è il numero: 64. Ma dividendo questo numero per gli anni ecco che veniamo a
scoprire che vi sarebbe stata una nascita media di soli 7 orsacchiotti all’anno che, se confrontati con la mortalità neonatale ed i morti per gli stessi anni, danno un trend decisamente negativo
(gli stessi dati ufficiali del Parco parlano di una popolazione di 38 orsi oggi
e di 49 nel 2011, con una perdita di una decina di esemplari negli ultimi tre
anni). Non va infatti, ignorato (cosa che fa il Parco) che, notoriamente, mai
(o molto raramente) gli orsacchiotti giungono tutti all’età adulta e che la loro mortalità è almeno del 50% nei primi anni di vita, alla quale vanno aggiunte le perdite
negli anni subito successivi. Invece la notizia dei 64 orsacchiotti è stata data come un successo, facendo illusoriamente credere che tutti quei 64
orsacchiotti siano poi divenuti adulti! E, in aggiunta, giù anche dati sul… nulla: numero di collaboratori (ai censimenti), numero delle “azioni di prevenzione” e di incontri (incontri?) con gli “allevatori, cacciatori, turisti e cittadini”, addirittura di “classi e numero di alunni”: come se gli orsi avessero bisogno di questo, anziché di campi di mais! Poco prima di Natale, poi, un secondo comunicato, quasi come
regalo “buonista” all’opinione pubblica. Questa volta più preciso e riferito al solo 2014: 11 (forse 13) orsacchiotti nati da 5 (forse 6)
femmine. Anche in questo caso, nessun riferimento alla mortalità neonatale che prima di un anno li ridurrà come minimo alla metà, e forse anche meno. E, soprattutto, senza il debito confronto con gli orsi
morti nello stesso periodo di 12 mesi tra 2013 e 2014: ovvero, 5 orsi (tutti
trovati “a caso”, il che statisticamente significa che forse altrettanti non sono stati
trovati). Quindi, 11 meno 5 uguale 6 (ad essere ottimisti!). Risultato: un solo
orso in più! Se questo non è un gioco di prestigio…! E poi, ovviamente (Dio ce ne guardi!), nessun confronto con i dati del passato
(che potrebbero rivelare il trucco!). Ad esempio, con quelli del 1970
(ufficiali e “scientifici”!), quando in quel solo anno vi furono non 11 orsacchiotti, bensì 11 femmine con piccoli per un totale di 22 cuccioli! Altri tempi, si dirà, altri personaggi e una popolazione di orsi che almeno oggi la possiamo
valutare come ampiamente florida; orsi che vivevano tutti nel Parco e nei suoi
stretti circondari. Senza giochi di prestigio e senza 15 milioni di euro per
ricerche e conteggi. Ma con ancora migliaia di pecore sui pascoli e negli
stazzi, e campi di mais, grano e lupinella in tutte le vallate del Parco.
(Franco Zunino, Seg. Generale Ass. Italiana Wilderness)
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GIOCHI DI PRESTIGIO
SULL’ORSO MARSICANO
E’ notorio che con i giochi di prestigio si facciano vedere cose solo apparentemente vere,
ma che vere non sono sebbene appaino tali a quelli che non conoscono il trucco
dell’illusionista. Anche la matematica, si dice, non è un opinione. Ma con i numeri si può giocare come si vuole; e bene lo sanno i banchieri e gli operatori finanziari
(e solo in ritardo gli investitori!). Così come le statistiche o i sondaggi, manipolabili come si vuole. O le elezioni
politiche, dove tutti i Partiti di solito risultano vincenti, anche quelli che
smaccatamente hanno perso. E che dire del gioco dei bussolotti, dove la mano è più veloce dell’occhio? Con l’Orso marsicano, a forza di conteggi, censimenti, analisi genetiche ed incrocio
di dati (ogni volta con la speranza che il Padre Eterno vi abbia messo mano,
facendo comparire più esemplari di quelli reali, magari trasformando qualche maschio di troppo in
femmina feconda!) si finisce sempre per far credere all’opinione pubblica quello che si vuole. Ecco, forse ha fatto quindi bene il
Ministro dell’Ambiente quando decise di nominare un politico alla carica di Presidente del
Parco: si sa, i politici sono campioni in questi giochi; e chi meglio di un
politico potrebbe riuscire a far credere che l’Orso marsicano si sia ripreso, ed anziché verso l’estinzione la popolazione si stia avviando verso la crescita? Ciò, nonostante l’ormai annosa assoluta mancanza di ogni azione di sostegno alimentare, con l’orso ridotto ad elemosinare nei pollai e nei paesi come un barbone qualsiasi
(perché l’orso lo sa che era l’uomo a procurargli quel cibo che da anni si rifiuta di fargli trovare). In
pratica, più che nelle azioni dell’uomo (che da anni non ci sono più state, nonostante gli appelli di allevatori, agricoltori e qualche
ambientalista), si spera ogni volta in un miracolo. E se il miracolo non
appare, allora si fanno… giochi di prestigio per far credere che si stia verificando.
Vediamo cos’ha divulgato il Presidente del Parco nei suoi ultimi comunicati stampa sull’Orso marsicano, nel tentativo di trasformare in vittoria quella che è una smaccata sconfitta (ci avevano già provato altri prima di lui, ma evidentemente il giochetto piace). Prima ci ha
rifilato una cifra spalmata sugli ultimi 9 anni: 64 cuccioli nati tra il 2006
ed il 2014. Ovviamente sembrava una buona notizia, perché quello che
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