Martedì 02 Dicembre 2014 - Il Santo del giorno:  San Roberto di Matallana, Abate cistercense

Il tempo... ieri - IL VORTICE DI BASSA PRESSIONE ha portato pioggia per tutta la giornata con varia intensità. Solo al mattino ci sono stati alcuni spiragli di sole. Temperature: massima 13,8°C; minima 6,7°C; attuale 7,1°C (ore 23,50).
 
Al Ridotto del Teatro Comunale
dell’Aquila debutto del TSA
con “Uomo e Galantuomo”

Debutta a L'Aquila, oggi 2 dicembre ore 21,00 e domani 3 dicembre ore 17,30 presso il Ridotto del Teatro Comunale, per la Stagione Teatrale Aquilana, organizzata dal Teatro Stabile d'Abruzzo, lo spettacolo che, più di ogni altro, sta riscuotendo consenso unanime di pubblico e critica: dal "Corriere della Sera" a "L'Espresso" tutti elogiano questa nuova edizione di UOMO E GALANTUOMO di Eduardo De Filippo, regia Alessandro D'Alatri con Gianfelice Imparato, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Antonia Truppo e con Monica Assante di Tatisso, Giancarlo Cosentino, Gennaro Di Biase, Fabrizio La Marca, Ida Brandi, Federica Aiello.
 
Sulmona non è amica degli alberi
di Anna Susi

Sulmona è sicuramente la più bella città d’Abruzzo. Se alla bellezza monumentale, fatta di chiese, palazzi, piazze, e dello straordinario acquedotto medioevale, si aggiungesse la bellezza del verde, di alberi scelti e curati con intelligenza e gusto, diverrebbe una città stupenda.
Se si impiantano gli alberi “giusti” al posto “giusto”, anche le strade più insignificanti acquistano un valore estetico. Un esempio.  Los Angeles. Una enorme città di cemento, tutta uguale e piatta. Ma la differenza tra un quartiere chic e uno degradato la fa la presenza degli alberi! Non ci sono chiese o monumenti apprezzabili, è tutto angosciosamente uniforme, ciò che cambia i valori, che fa la differenza sono le alberature stradali. E così è dovunque. Pensiamo ad un  quartiere romano, ai Parioli. Un quartiere alto borghese. Senza platani e pini marittimi, sarebbe un quartiere anonimo, forse squallido, comunque, uno dei tanti dell’anonima periferia romana.
 
LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
Pirateria informatica

Sig.Direttore,
la pirateria informatica è sempre più diffusa. Dilaga. E’ una piaga. Non si sa chi agisce e da dove. Ci immagineremmo che la polizia ne sia adeguatamente informata e conosca quantomeno le procedure di denuncia del reato. Non è così. Vittima  di un’intrusione nel mio computer,  la mia mail  in mano ai criminali è  diventata   strumento di estorsione nei confronti di amici e parenti, ai quali, a mio nome, si chiedeva denaro, perché sarei stato all’estero,  derubato.  La polizia della mia città voleva negarmi la titolarità del diritto di denuncia. Tale diritto sarebbe in capo a chi   subisce l’estorsione o il tentativo di estorsione. In altre città avviene il contrario: tale diritto compete a chi è stato violato il computer e carpita la mail.  Mi rivolgo alla Polizia postale e della Comunicazione provinciale. Ma ai suoi due numeri telefonici non risponde nessuno,  nemmeno  è contemplata la possibilità di  inviare una denuncia online.  Si chiama  Polizia postale e della Comunicazione ma  sembra la fortezza Bastiani.
 
Il Parco Nazionale della Majella
riproduce la rara vite selvatica

Nell’ambito del progetto “Paleovite d’Abruzzo” prosegue l’attività di salvaguardia della vite selvatica (Vitis vinifera subsp. sylvestris), in cui L’Ente Parco Nazionale della Majella è impegnato in prima linea nell’azione di riproduzione di esemplari dall’unico popolamento presente nella Lecceta di Torino di Sangro. Il Direttore, Arch. Oremo Di Nino, sottolinea la valenza delle strutture del Parco deputate alla salvaguardia ex-situ della biodiversità vegetale, quali Banca del Germoplasma e Vivaio, in cui si concretizzano azioni di tutela delle risorse genetiche sia sulle specie selvatiche che coltivate di interesse agroalimentare a rischio di estinzione. Allo stato attuale il progetto, promosso in collaborazione con la Cantina Frentana di Rocca San Giovanni e le Riserve Regionali “Lecceta di Torino Di Sangro” e  “Bosco di Don Venanzio”, ha come obiettivo immediato il rafforzamento della popolazione nella Riserva “Lecceta di Torino Di Sangro” e la creazione di una nuova popolazione nella Riserva “Bosco di Don Venanzio” a Pollutri.
 
CERIMONIA D’ACCOGLIENZA DEL 118 A SCANNO
SCANNO - «Sono contenta. Questo giorno me lo sognavo da tempo. Finalmente è arrivato!» E’ la dott.ssa Mara Di Rienzo a dirlo. «Sono anni - continua - che ho tempestato di domande l’Asl per avere a Scanno l’ambulanza medicalizzata, che sentivo necessaria per un paese lontano da Sulmona con una popolazione che si triplica d’estate».
Nel distretto sanitario di Scanno ieri mattina c’erano i sindaci di Scanno e di Villalago, il parroco, il direttore sanitario di Sulmona, i comandanti della stazione dei Carabinieri e della Forestale del paese, gli alunni della scuola primaria, nonché i volontari del Vas sezione di Scanno. Il sindaco, Pietro Spacone, nel ringraziare gli organi regionali e il direttore della Asl provinciale, ha espressamente detto che la postazione fissa dell’ambulanza medicalizzata, con medico a bordo, è una necessità per il territorio dell’Alta Valle del Sagittario, che finalmente si è concretizzata, grazie all’impegno di tutti. Il dottor La Civita, direttore sanitario del distretto di Sulmona, ha spiegato tutto l’iter che ha portato alla istituzione a Scanno del 118, frutto anche di una riorganizzazione del servizio sanitario a livello regionale. Ha raccomandato ai tanti cittadini presenti, di richiederla solo in caso di appurata necessità. L’ambulanza sarà attiva dalle ore 8 alle ore 20 e avrà come conducente, Mauro Fronterotta di Scanno. Perché di giorno e non di notte? La dott.ssa Di Rienzo ci ha spiegato che la scelta è stata determinata dal numero delle chiamate diurne, che sono di molto superiori a quelle notturne. Si spera, come ha detto il Sindaco Spacone, che si possa arrivare ad un servizio di 24 ore su 24. Ha poi chiesto al direttore La Civita il servizio di diabetologia nella struttura sanitaria di Scanno, per risolvere soprattutto il problema degli anziani, costretti periodicamente ad andare all’ospedale di Sulmona. Il direttore ha risposto
che per il momento non è possibile dare corso alla richiesta, per mancanza di medici specialisti. Dopo i saluti del consigliere provinciale Amedeo Fusco, il parroco don Carmelo ha impartito la benedizione a tutti i presenti, precisando che  non sono le macchine che necessitano di essere benedette, ma gli operatori, perché Dio li illumini durante il servizio. Per la gioia di tutti gli scolari presenti, è seguito un ricco buffet di dolci locali.
 
Anche a Sulmona
un ambulatorio per curare
i pazienti affetti da tumore
direttamente nel distretto
sanitario di appartenenza

Visite e controlli si faranno direttamente nel distretto sanitario e il paziente farà terapia a casa, per lo più per via orale attraverso l'assunzione di farmaci. Si tratta di un nuovo modello di assistenza oncologica avviata due mesi fa e possibile grazie ad un’azione integrata distretto-ospedale-Adi (assistenza domiciliare) e hospice (cure palliative). In base ad una prima analisi effettuata ad ottobre scorso sulle attività dell’Unità territoriale, sono stati seguiti 255 malati con tipi di cancro che hanno una più alta incidenza (prevalentemente neoplasie gastrointestinali, della mammella, del polmone, genito-urinari e cerebrali): la metà è di L’Aquila e dintorni, il resto proviene dalla Marsica e da Sulmona, oltre che da altre Asl abruzzesi e dal Lazio.
Da qui, quindi, la necessità “redistribuire” l’utenza nelle aree di residenza, affidandola ai distretti sanitari attraverso degli ambulatori nelle diverse aree della provincia: L’Aquila, Marsica (nei presìdi territoriali di assistenza di Tagliacozzo e Pescina) e Sulmona appunto.
Negli ambulatori, dove ci saranno un oncologo e un infermiere dedicato (si occuperanno cioè di una determinata patologia tumorale), si farà prevenzione (visite e controlli) e verranno prescritti i percorsi terapeutici. Sono due i tipi di neoplasie più diffusi: quelli del colon retto e della mammella su cui sviluppare il programma oncologico territoriale.
Le cure personalizzate sul paziente, invece, saranno possibili grazie a diagnosi sul Dna (tramite biomarcatori), fatte con prelievo di sangue
VALLE PELIGNA-VALLE DEL SAGITTARIO
I sindaci scrivono
aL GOVERNATORE D’Alfonso
Per l’istituzione della quinta
macro-area regionale

E’ stata ufficialmente inoltrata al governatore D'Alfonso la lettera congiunta dei Comuni della Valle Peligna e della Valle del Sagittario per l’istituzione di una quinta macro area fra le zone interne della Regione. Lo scorso 26 Novembre, i sindaci dei Comuni appartenenti ai due comprensori si sono riuniti a Pacentro per sottoscrivere un documento indirizzato al governatore della Regione per l'istituzione di una quinta "macro area" nell'ambito del progetto "aree interne". Nella lettera si legge che «i sindaci dei Comuni interessati (Pacentro, Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Campo di Giove, Cansano, Corfinio, Cocullo, Introdacqua, Pettorano, Prezza, Raiano, Roccacasale, Roccapia, Scanno, Villalago, Vittorito), a nome delle popolazioni da loro amministrate, chiedono alla Regione Abruzzo che, alle quattro Macro Aree già individuate, si aggiunga la Macro Area Valle Peligna-Valle del Sagittario in quanto in possesso dei requisiti definiti dalla stessa Regione per l’individuazione di tali Macro Aree oltre che l’apertura di un tavolo di confronto sulla tematica».
 
nei pazienti, già affetti dai vari tipi di neoplasie o a rischio tumori.
Alla rete oncologica si aggiungerà, inoltre, la creazione di un registro dei tumori, attualmente inesistente in Abruzzo.
 
altri servizi di supporto alle imprese). Il lavoro è partito dall’identificazione, tramite il Registro delle Imprese, di un universo regionale composto da 3.695 imprese incluse in tali settori con circa 14.000 mila addetti. Nel loro ambito ne sono state individuate 634 con almeno tre addetti. Ad esse è stato somministrato un questionario e, dopo un accurato processo di verifica e riscontro, sono state inserite nella pubblicazione 610 imprese, con 8.179 addetti (pari, rispettivamente, al 16,5% ed al 58% del totale delle imprese e degli addetti operanti nel complesso dei settori considerati). Il maggior numero di imprese appartiene al settore dell’ICT (48%), la più grande quota di addetti opera in quello degli “altri servizi” (35%). La concentrazione più alta di aziende si ha nella provincia di Chieti (30%), seguono Pescara (28%) e L’Aquila e Teramo (21%). Francesco Prosperococco, Direttore del CRESA, sottolinea che “il settore dei servizi avanzati è caratterizzato dalla prevalenza di piccole imprese: l’81% ha da 3 a 10 addetti, il 58% fatturato fino a cinquecentomila euro. Incoraggiante è il dato che riguarda la natura giuridica: prevalgono le società di capitali; in particolare il 66% delle imprese presenti nell’Annuario è costituito da società a responsabilità limitata, il 2% da società per azioni”. Conclude annunciando che “l’Annuario, oltre alla consueta diffusione cartacea e digitale, verrà inoltrato, agli uffici ICE-Agenzia, alle Ambasciate e ai Consolati italiani nel mondo”. (Corriere Peligno)
Edizione 2014 dell’Annuario
delle aziende abruzzesi
dei servizi avanzati

Con l’Annuario delle aziende abruzzesi dei servizi avanzati - Anno 2014, il CRESA, allo scopo di cogliere le mutevoli caratteristiche del sistema economico-sociale anche alla luce delle strategie europee, ha profondamente rivisitato la struttura delle tre precedenti edizioni. “Partendo dalla rilevanza che i servizi alle imprese hanno nella strategia Europa 2020 e dagli sforzi che tutte le economie occidentali stanno facendo per diventare economie basate sulla conoscenza – ha dichiarato Lorenzo Santilli, Presidente del CRESA – si è voluto fare dell’Annuario dei servizi avanzati un valido strumento per fornire un quadro regionale delle aziende operanti nel settore dei servizi ad alta intensità di conoscenza, con particolare riguardo per quelle che producono servizi per le imprese e per la pubblica amministrazione”. Partendo da questa considerazione nell’edizione 2014 dell’Annuario le attività dei servizi avanzati sono state raccolte in 6 raggruppamenti (servizi di informazione e comunicazione, attività legali, contabilità e consulenza gestionale, architettura, ingegneria e consulenza tecnica, ricerca e sviluppo, marketing e ricerche di mercato,