Sabato 22 Novembre 2014 - Il Santo del giorno:  Santa Cecilia, Vergine e martire

Il tempo... ieri - L’ALTA PRESSIONE è ancora presente e ci ha regalato ieri una bella giornata di sole. L’aria, però, è sempre più fredda, con le cime delle montagne innevate. Temperature: max 12,5°C; min. 2,0°C; attuale 3,1°C (ore 23,50).
 
PREZZA E LA BRIGATA MAIELLA
“Per non dimenticare mai”

DOMENICA 23 novembre, alle ore 16,00, a Prezza nel locale del “Dopolavoro”, in Piazza Umberto I, si svolgerà una manifestazione commemorativa dal titolo: “Prezza e la Brigata Maiella - Per non dimenticare mai”.
Interverranno per i saluti di rito il sindaco di Prezza, Ludovico Iannozzi e Giuseppe Di Iorio, Presidente dell’Associazione Brigata Maiella, sezione di Sulmona. Relatore della “Maiella Eroica - Prezza e Brigata Maiella, lo storico Vincenzo Pizzoferrato.
A seguire ci sarà la presentazione del libro: “Da Brisighella a Taranta Peligna - Il Gruppo Patrioti della Maiella nel dopoguerra”. Relatore sarà il prof. Raffaele Santini.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Brigata Maiella, sezione di Sulmona, e dal Comune di Prezza.
 
Il libro di Ezio Mattiocco
su “Giuseppe Bolino”
di Mario Setta

A distanza di trent’anni dalla scomparsa forse è possibile delineare la figura e l’azione d’un personaggio complesso e poliedrico come Giuseppe Bolino. Un uomo tra due epoche: il prima e il dopo della Repubblica Italiana, il prima e il dopo del Concilio Vaticano Secondo nella Chiesa Cattolica. Probabilmente  a causa di quel particolare momento storico, Bolino appare come  un infaticabile traghettatore da una sponda all’altra. Una vita in cui tesi e antitesi, per dirla con terminologia hegeliana, si trovano in stato di continua tensione, senza pervenire all’ “auf-hebung”, alla sintesi. Proprio per questo si evidenziano luci e ombre, come in ogni personaggio, che vive intensamente la storia del suo tempo.

 
Il contrabbassista abruzzese
LUIGI BLASIOLI

Il contrabbassista Luigi Blasioli, affiancato dal pianista Cristian Caprarese, si esibirà oggi, sabato 22 novembre (ore 20.30 - ingresso gratuito), all'Opera, in Via Nicola Fabrizi a Pescara. L’occasione è per presentare Sounds of aracsep valley, il suo nuovo progetto discografico.
Contrabbassita, bassista elettrico e compositore, Luigi Blasioli vanta prestigiose collaborazioni con artisti come Gustavo Ortega, Guilermo Willie Paco Aguero, Max Ionata, Michael Rosen, Samuele Garofoli, Gabriel Oscar Rosati, Fabrizio Mandolini, Davide Scudieri (attuale arrangiatore di Renato Zero, Anna Oxa) e conduce un’intensa attività concertistica e discografica.
 
Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Scanno
COMMEMORAZIONE DELLA “VIRGO FIDELIS” E DELLA BATTAGLIA
DI CULQUALBER IN AFRICA ORIENTALE ITALIANA
Oggi, sabato 22 novembre 2014, chiesa parrocchiale, ore 17,30
SCANNO - La commemorazione è l’occasione per riflettere sul ruolo che i carabinieri hanno assunto, storicamente, nella società Italiana. Un ruolo di assistenza, di soccorso e di solidarietà alle popolazioni  che gli uomini dell’Arma hanno condiviso sin dai primi anni di vita della Nazione, con figure come quelle del Parroco, del Sindaco, del Farmacista.I Carabinieri sono chiamati tuttora ad interpretarlo ogni giorno, attraverso l’ascolto costante dei bisogni dei cittadini, e ancor più nei momenti di difficoltà.Il contributo fornito dai militari dell’Arma accentua la stima che gli Italiani da sempre riservano agli uomini con gli alamari, ma fin troppe volte l’Arma si è trovata a piangere i suoi figli. La giornata dedicata alla celebrazione di alcune tra le ricorrenze più sentite dagli appartenenti all’Istituzione: l’anniversario della Battaglia di Culqualber che nel 1941 vide l’eroismo del I Gruppo Carabinieri Mobilitato in Africa Orientale, la “Virgo Fidelis” dal 1949 Patrona dell’Arma,  e la “Giornata dell’Orfano” istituita nel 1996 per rinsaldare il legame che stringe la famiglia dell’Arma a tutti i suoi “nipoti”, estrinseca  il significato dell’ “Essere al servizio degli altri”, il comune denominatore che lega il Sindaco, il Parroco, il Farmacista e il Maresciallo in una preziosa complementarietà,quali riferimenti sicuri ed affidabili per il cittadino.
L’Amministrazione Comunale, i soci, i simpatizzanti e i cittadini tutti sono  invitati a partecipare alla funzione religiosa che per la nostra
comunità  Scannese  avrà luogo in Parrocchia alle ore 17,30 di oggi, sabato 22 novembre, per ricordare il fatto d’Arme e rendere giusto onore e merito ai  Caduti di ieri, di oggi e ai loro familiari.
Il Presidente dell’Ass. M.”A” s.UPS Ris. Giuseppe Spacone
 
"comunicare l'ambiente in una regione di montagna"
Seminario di aggiornamento per i giornalisti abruzzesi
Relazioni tenute anche dai Presidenti dei parchi abruzzesi
I giornalisti in attività - professionisti e pubblicisti iscritti all'Albo - hanno l’obbligo di formazione per raggiungere 60 crediti in tre anni. Ieri mattina si è tenuto a Sulmona, nella sala Conferenze del Parco Majella, Abbazia di S. Spirito al Morrone il seminario da titolo: "Comunicare l'ambiente in una regione di montagna", organizzato dall'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo.
Hanno relazionato: Antonio Carrara (presidente del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise), Arturo Diaconale (presidente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), Filippo Di Donato (presidente Commissione Nazionale Tam del CAI) e Luca Calzolari (giornalista, direttore rivista Montagne 360 gradi del CAI). Assente, per impegni istituzionali, il Presidente della Majella, Franco Iezzi, sostituito dal direttore del suddetto parco. Ha introdotto i lavori il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta, che ha precisato che il tema dell’incontro non poteva essere diverso, essendo l’Abruzzo la regione verde con tre parchi nazionali e con numerose riserve naturali regionali. E per questo i giornalisti spesso si trovano a parlare d’ambiente.
Per quanto riguarda il “Rapporto giornalismo e ambiente” è stato messo in evidenza dal direttore del Parco della Majella che i giornalisti comunicano poco l’ambiente e quando lo fanno mettono solo in evidenza i fatti negativi. Dovrebbero, invece, dare una immagine positiva, avere più attenzione per l’ambiente e gli aspetti faunistici. L’informazione ha delle responsabilità, per cui è necessaria la collaborazione con i responsabili dei tre parchi.
Filippo Di Donato ha parlato della rete sentieristica, necessaria per godersi la montagna, ma spesso carente e senza il supporto di carte specifiche. Ha trattato i temi dell’inquinamento, della biodiversità, della tutela del paesaggio, dell’educazione alla sostenibilità, della cultura della montagna, che va curata per proteggere la pianura.
L’atteso intervento del Presidente del Parco d’Abruzzo-Lazio-Molise è stato tutto incentrato su quello che il Parco fa e sulle responsabilità degli altri Enti, quali comuni, provincia e regione. Carrara ha detto che, essendo il Parco un ente pubblico è giusto che sia sotto la lente d’ingrandimento dei giornali e che, per questo, la stampa va agevolata per offrire ai lettori un’informazione corretta. Quello che andrebbe fatto e la istituzione di un Ufficio Stampa, anche se i siti web riportano tutto quello che avviene. Comunque bisogna fare di tutto perché le fonti siano quelle degli organi ufficiali. Ha fatto l’esempio sull’orso
di Pettorano, quando aveva rilasciato la dichiarazione che l’orso sarebbe radiocollarato, e poi smentito dallo stesso giornalista, in quanto il ministro aveva già diramato via web la notizia che aveva vietato l’uso di narcotici. Ha lamentato la mancata collaborazione con i Comuni, che dovrebbero impedire il pascolo brado, spesso portatori di TBC. Per il rimborso dei danni subiti, il Presidente ha spiegato che il Parco interviene solo nell’area di rispetto e nelle zone limitrofe, mentre dovrebbero essere altri enti a farsene carico. Per gli orsi confidenti, bisogno sfatare la diceria che essi non trovano cibo nel Parco, perché non è vero. Le cause sono ben altre. Il numero degli orsi censiti nel 2011 si attesta su 50 esemplari. E’ in atto una nuova conta, con l’allestimento di ritiri. Il censimento fatto quest’estate sui nuovi nati ha dato un numero di 64 cuccioli.
Carrara ha concluso, ribadendo che la conservazione dell’orso bruno marsicano è un grande valore per tutti.
E’ seguito poi il dibattito e alle ore 13,00 si è chiuso il seminario.
 
sempre celati all’opinione pubblica!). Ci hanno invece parlato degli “orsi problematici”, quasi fosse una specie a se stante, anziché animali con problemi creati dall’uomo (e forse proprio ed anche dalle manipolazioni). Ma nonostante gli studi nessuno ci ha finora saputo spiegare le ragioni di questo problema comportamentale MAI presentatosi prima nella storia dell’Orso marsicano! E, con la scusa di provvedervi, oggi vorrebbero essere esentati dal divieto alla loro cattura, esenzione peraltro già ottenuta in via straordinaria per l’orsa “Peppina” (che ridicolaggine anche questa disneyana umanizzazione!) per un inutile trasloco, che non risolverà il problema.
A quando il via alle coltivazioni dei campi abbandonati e loro difesa con i “recinti Finamore”? A quando il via all’incentivazione dell’allevamento quanto meno ovino nel territorio del Parco? A quando il via alla riduzione della presenza dei cinghiali (ed anche del cervo, visto che non noi ma l’Università di Siena ha stabilito che siano in netta competizione almeno con il Camoscio!)? A quando un divieto assoluto al turismo almeno in certi luoghi e certi periodi (i nativi americani docet!)? A quando una spending rewiev che dica basta a nuove ricerche, vista la palese loro inutilità dimostrata dallo sbilanciamento fondi spese e risultati?
L’opinione pubblica di questo vorrebbe leggere, e l’Orso marsicano di questo ha bisogno. Non di “corridori”, di radiocollari, di inutili potature di ramno e mele, non di recinti elettrici che allontano sempre più l’orso impedendogli di predare, non di cartelli segnaletici per turisti, non di convegni, non di PATOM, né tanto meno di divieti vessatori verso tutte le categorie di cittadini che nel Parco e suoi circondari operano nel campo della ruralità e che da sempre hanno convissuto in pace ed equilibrio con l’Orso marsicano (e di cui l’orso ha bisogno).
Franco Zunino (Segretario Generale dell’Associazione Italiana Wilderness)
Orso Bruno Marsicano
SOLITE PAROLE
ANZICHE’ FATTI!

In quest’autunno che si sta avviando verso l’inverno, anziché lodare l’inizio di un “risolutore” letargo, avremmo voluto sentire dire o leggere quali misure il Parco e/o altre autorità hanno iniziato a mettere in pratica per salvare l’orso: ci hanno invece imbottiti di altre chiacchiere! Mi riferisco all’ultimo (ennesimo!) convegno sui problemi dell’Orso marsicano tenutosi questa volta a Pettorano sul Gizio (ed è già sintomatico, visto che siamo ben all’esterno di quello che era l’area di vita di una popolazione un tempo florida e ben radicata nel territorio del Parco e suoi limitati circondari!). Evidentemente l’orso emigra sempre più, svuotando il “serbatoio” Parco, ma di questo non frega a nessuno, anzi. L’importa è divenuto creare i “corridoio”, anche questi inventati in America ma con ben altre finalità che non la semplice chiusura della caccia (che là non vi è applicata!). Hanno addirittura protestato, pro domo loro, per il divieto alla cattura di altri orsi, come se l’orso si salvasse catturandolo e manipolandolo, anziché lasciandolo in pace! L’unica cosa giusta che è stata divulgata, è la dichiarazione dei 4-5 milioni di euro spesi per sostenere delle ricerche che sono solo servite a mantenere i ricercatori (mentre, ci hanno detto, morivano ben 12 orsi!). Cosa anche condivisibile (la prima), vista la carenza di lavoro per tanti giovani oggi esistente, ma non certo utile a salvare l’orso. Senza ignorare i rischi di queste catture: e qui ricordiamo addirittura i diversi Camosci d’Abruzzo già morti per erronee operazioni di catture (di cui nessuno ci ha mai parlato: perché la polvere si nasconde sotto il tappeto!), per non dire degli orsi azzoppati (anche questi,