Lunedì 27 Ottobre 2014 - Il Santo del giorno: Sant'Evaristo, Papa e martire

Il tempo... ieri - L’ALTA PRESSIONE ha riportato il sole in un cielo sgombro di nuvole. Il vento freddo, presente per tutta la giornata, ha fatto risalire di poco il termometro . Temp: max 11,7°C; min. 1,7°C; attuale 5,6°C (ore 23,50).
 
Giornata del Dialogo Cristiano Islamico 
Oggi, 27 ottobre 2014

La giornata ecumenica per il dialogo cristiano-islamico nacque oltre dieci anni fa, a poche settimane dalla tragedia dell’11 settembre, con l’intenzione esplicita di ricostruire quel ponte di comunicazione e di fraternità che gli attentati negli USA prima e la guerra in Iraq sembravano avere definitivamente distrutto. Alla celebrazione della XIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre 2014, sono oltre 140 le associazioni che hanno aderito all'appello che quest'anno ha come tema: «LE RADICI COMUNI: COMPASSIONE E MISERICORDIA -
 
GIORNATA MISSIONARIA
A SCANNO

SCANNO - L’ ultima domenica di ottobre è la Giornata Missionaria Mondiale. Ogni chiesa locale è chiamata ad  entrare in comunione di fede e solidarietà con le chiese più povere. La Chiesa di Scanno si impegna in una raccolta di fondi attraverso la vendita di dolci preparati dalle parrocchiane. Vengono confezionati in vassoi che ragazzi e ragazze si impegnano a vendere. E’ questo un modo per educarli sin dalla più tenera età ad avere uno spirito altruistico. Sabato pomeriggio e nella giornata di ieri questi si sono messi in giro, prima della Messa festiva, con cesti pieni di vassoi per raccogliere il denaro destinato al sostegno delle comunità povere sparse nel mondo.
 
LETTERA AL DIRETTORE
di Franco Mancini
“L'IGNORANZA”

Gentile direttore,
ieri domenica 26 ottobre, come ogni domenica, ho partecipato alla Santa Messa. Il parroco, dopo la benedizione, ci ha invitati a salire tutti verso la biblioteca comunale. Io sono un po' sordo e, pensando di non aver capito bene, ho chiesto a qualcuno il significato di quell'invito, ma nessuno mi ha saputo rispondere. Finalmente poi mi è stato spiegato che la nostra biblioteca sarebbe stata intitolata al prof. Franco Trequadrini. Stupore! E qui, io Franco Mancini, cittadino di Villalago, confesso la mia ignoranza. Infatti ignoravo la cerimonia di inaugurazione e, cosa ancor più grave, perfino il nome di questo eminente studioso, e penso che questa ignoranza accomuni la maggior parte dei Villalaghesi. Sono rimasto senza parole, ma pensavo a quanti Villalaghesi si sono impegnati per il bene del nostro paese.
Ho pensato a tutti gli insegnanti che, durante il secolo scorso (senza risalire nel tempo), hanno tirato fuori dall'analfabetismo intere generazioni e a quanti, nell'ambito professionale, sociale, religioso, amministrativo-politico, hanno speso il loro tempo con dedizione e passione per migliorare le condizioni culturali ed economiche del nostro paese. Inevitabilmente alcuni di loro sono passati nella mia mente come in un film. Ho pensato a Padre Antonio D'Antonio, sacerdote-scrittore, laureato Lettore generale di Sacra Eloquenza, predicatore generale ofm e primo a scrivere la storia di Villalago; ho pensato a don Paolino Iafolla, sacerdote salesiano, insegnante, scrittore; ho pensato a Padre Carmelo Sciore, sacerdote, missionario, Padre Provinciale ofm, che per più di vent'anni ha portato l'insegnamento religioso e la cultura tra i popoli del terzo mondo; ho pensato a suor Cecilia Giacovelli, laureata in teologia e missionologia, studiosa e scrittrice della Propaganda della Fede; ho pensato ad Antonio Di Cicco (Nino) insegnante e autore di diversi libri; ho pensato a Domenico D'Antonio, maresciallo dei Carabinieri e pittore: ho pensato ad Alfredo Gentile, artigiano e pittore; ho pensato a Francesco Iafolla poeta dialettale; ho pensato a quegli insegnanti che hanno trovato il tempo di dedicarsi all'amministrazione del nostro Comune: ad Adolfo Caranfa, professore, amministratore, oratore; a Vittorio Alberto Galante, insegnante e amministratore; a Romanino Buccini, preside e amministratore; a Ferdinando Piantadosi, insegnante e più volte sindaco; a Italo Iafolla, professore, pittore e scultore, sindaco; a Pasqualino Di Ianni, insegnante e sindaco.
Chiedo scusa a tutti i cittadini benemeriti che involontariamente non ho citato. Penso con tristezza a chi forse, per non apparire ignorante come me, ha ben pensato di intitolare la biblioteca comunale al prof. Franco Trequadrini, ma ha ignorato tanti benemeriti Villalaghesi. Anche questa è ignoranza. Non ho assolutamente niente contro questo professore, anzi, dopo aver saputo chi fosse, ha tutta la mia stima e la mia ammirazione, ma se fossi stato amministratore di Villalago
sicuramente non avrei pensato di dedicare a lui la nostra biblioteca. Sarei stato fortemente imbarazzato a sceglere un nome tra i nostri concittadini, tutti meritevoli di questo riconoscimento. A tutti va il mio ricordo affettuoso, la stima e il plauso per quanto hanno fatto per Villalago. Anche se il loro nome non è inciso su una targa, sono convinto che tutti i Villalaghesi continueranno a ricordarli con immutato affetto e riconoscenza. Tu, direttore, cosa ne pensi? (Franco Mancini, già sindaco di Villalago)

Caro Franco, come non darti ragione! A me piange il cuore per tanto disinteresse per la nostra gente, per le memorie lasciate in eredità, ma che l’amministrazione comunale disconosce. Anch’io, come te, non ho nulla contro la memoria del prof. Trequadrini. Essa, purtroppo, non ci appartiene, non fa parte della nostra storia, della nostra cultura. So soltanto che ha donato i suoi libri alla biblioteca di Villalago (le donazioni più o meno cospicue ci sono sempre state). A parer mio, per questo atto di generosità gli poteva essere dedicata, a fine catalogazione, una sala o una sezione della stessa biblioteca.
Nel 2011 l’amministrazione uscente approvò un regolamento per la toponomastica e l’intitolazione di edifici pubblici. Tale regolamento prevede una Commissione Consultiva, di cui dovrebbero far parte, oltre ai rappresentanti consiliari, anche tre esperti in discipline storiche, residenti a Villalago. Tale commissione, nominata dalla giunta, andrebbe rinnovata ad ogni cambiamento di amministrazione. Nella delibera del 9/10/2014: “Intitolazione Biblioteca comunale al prof. Trequadrini” non si fa riferimento a nessuna commissione consultiva. Quindi, parrebbe che non sia stato richiesto questo parere. Ieri in piazza i mugugni erano tanti! E molti non hanno compreso il significato di quella manifestazione.
Onorare i nostri Villalaghesi benemeriti è un percorso educativo virtuoso, per stimolare le nuove generazioni “ad egregie cose”. La nostra storia, pur nella sua semplicità, va amata nel rispetto degli uomini che hanno mostrato impegno culturale e civile per il loro paese. Certe decisioni importanti non possono prenderle (anche se legittime) solo i quattro della giunta comunale, ma occorre un coinvolgimento ampio, per far sì che ci sia condivisione e partecipazione. Purtroppo, tant’è! (R. Grossi)
 
Palazzo Lupi e alla Parrocchia, a dimostrazione della sua funzione pubblica in tempi ormai lontani. Saluti. Domenico

Caro Domenico, la finestra non è quella indicata da te. Come in tutti i quiz, hai la possibilità di dare altre soluzioni. Ti avvertiamo che non ci sono premi. Potrai avere solo la soddisfazione di conoscere il tuo paese. Riprova.
LETTERA ALLA REDAZIONE
da Domenico

La finestra sul numero on line del 23 ottobre dovrebbe trovarsi alla "sambucata" (la casa andata a fuoco) nel palazzo della Cancelleria che nel 500-600 era una specie di Municipio del tempo. Catastalmente (come particella) è il fabbricato più grande di Villalago, insieme al
 

FIORI D’ARANCIO
PER CARLA E DANTE

VILLALAGO - Auguri a Laura Carla Galante e a Dante Pini che si sono uniti in quel di Narni in matrimonio.
La foto ce l’hanno mandata i novelli sposi con la seguente dicitura: “Vorremmo condividere con tutti i Villalaghesi nel mondo la nostra festa”. E noi siamo lieti di pubblicarla e di farne partecipi tramite il web tutti i nostri compaesani.
Questa redazione augura a Carla e a Dante tutta la felicità possibile in ogni momento della loro vita insieme.

 
Scanno protagonista di ‘Paesi e Paesaggi’
Rubrica di Striscia la Notizia
SCANNO - Una troupe di Striscia la Notizia in giro per Scanno, inviato speciale per la rubrica dello storico tg satirico guidato da Antonio Ricci, Davide Rampello, direttore del padiglione zero di EXPO 2015. Andrà in onda nelle prossime settimane all’interno di Striscia la Notizia, la rubrica “Paesi e Paesaggi”, realizzata sabato mattina a Scanno. “Paesi e paesaggi” è la rubrica che guida alla scoperta e valorizzazione del patrimonio culturale, artigianale e alimentare italiano; un viaggio attraverso i paesi e paesaggi naturali, ma soprattutto umani, di un territorio ancora ricco di eccellenze: realtà nascoste e spesso inattese che costituiscono modelli da imitare e da cui ripartire. Davide Rampello, nel suo viaggio tra le eccellenze italiane, ha dedicato la puntata di Scanno alla produzione ed alla lavorazione della lana di pecora, proveniente dalle nostre montagne.
Durante le riprese del servizio, abbiamo potuto vedere alcune donne in costume lavorare la lana sulla gradinata della vecchia chiesa della Madonna delle Grazie, davanti all’Arco della Nocella, da dove è spuntato Davide Rampello con la sua inseparabile “Rolo”, la sedia a spalla che l’accompagna in ogni suo viaggio, come la sedia di un regista. Obiettivo della puntata è quello di far conoscere la lavorazione
della lana di pecora, nell’ambito del progetto “Lana d’Abruzzo”, ideato dall’architetto Roberta Castiglione, che nel 2011, alla ricerca dei pastori, degli  “uomini della lana” come li chiama lei, ha conosciuto Gregorio Rotolo, pastore che si prende cura di 1500 pecore di razza Sopravvissana, definita a “triplice attitudine”, in quanto produttrici di ottimo latte, ottima carne, ottima lana.

Per il video https://www.youtube.com/watch?v=p_CaCcuHpYc
 
E’ andato via un altro pezzo
di prestigio
della nostra identità... (Umberto)

SCANNO - Quando vengono a mancare le donne che fino ad oggi hanno mantenuto fedeltà al costume indossato, si prova un sentimento di malinconia.
Questa volta è Cesidia Giandonato che ci ha lasciato.