Lunedì 22 Settembre 2014 - Il Santo del giorno: Sant'Ignazio da Santhià, Sacerdote cappuccino
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Il tempo... ieri - CALDO ESTIVO NONOSTANTE L’AUTUNNO ALLE PORTE. Scarse velature. La calda massa d’aria ha portato un ulteriore rialzo termico. Notte stellata. Temperature: max
25,3°C; min 13,8°C; attuale 14,9°C (ore 23,50).
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SCANNO HA FESTEGGIATO CON SOLENNITA’
SANT’EUSTACHIO MARTIRE - PATRONO DEL PAESE
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SCANNO - Le temperature calde del fine settimana hanno favorito un buon afflusso di
gente in paese, in festa per il Patrono Sant’ Eustachio. Nella giornata di ieri, la solenne processione di mezzogiorno ha
animato le vie di Scanno con i colori delle Confraternite, i gonfaloni dei
comuni vicini,la bandiera dei combattenti e reduci portata dall’alpino Quinto Di Clemente, classe 1922, perché il Santo guerriero è stato un riferimento di fede e di speranza per i soldati in guerra. In serata
la statua, scortata dagli ex-carabinieri dell’Associazione “C. Bergia”, è stata riaccompagnata in una affollata processione nella sua chiesa. Per la
prima volta quest’anno è stata posta davanti all’ingresso del Palazzo Di Rienzo anziché nel Largo dell’Olmo, in una posizione privilegiata e di maggiore spazialità. Il parroco si è sentito più vicino alla sua comunità, disposta a seguire attentamente le sue parole, espresse con toni toccanti, nel
discorso di commiato dal Santo riferito a chi, dopo la festa deve tornare nei
luoghi di lavoro, nel ricordo di coloro che con le lacrime agli occhi dovevano
distaccarsi dalla propria famiglia e affrontare la transumanza proprio dopo la
festa di Sant’Eustachio.Per arrivare al cuore della gente egli ha preso ad esempio i costumi
morigerati dei nostri avi, esortando ad imitare le semplici abitudini di
collaborazione, di altruismo, di rispetto, della gente che ci ha preceduto, a
cui si deve essere grati per aver dotato la chiesa di Scanno di preziosi
paramenti sacri e della statua del Patrono che il prossimo anno avrà trecento anni. Per questa ricorrenza sono previsti degli incontri con i due
paesi abruzzesi, Campo di Giove e Tocco Casauria, che hanno lo stesso Santo
come Patrono. Come consuetudine, a chiusura della festa, il concerto del
complesso bandistico città di Ailano.
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VIDEO DELLA PROCESSIONE
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IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
“Pane e Olio”, Il libro dei ragazzi del ‘53
“Pane e olio” è il libro presentato nell’agosto scorso a Villalago. L’hanno scritto: Laura Carla Galante, Simone Lupi e Antonietta Garofoli. E’ un lungo racconto, diviso per capitoli, che si snoda nell’arco di diciannove-venti anni, costruito sui ricordi dei “Ragazzi del 53”, anno di nascita dei tre autori. Il titolo, “Pane e olio”, fa riferimento alla merenda giornaliera, che le famiglie davano ai loro
ragazzi. Il libro apre le sue pagine con un toccante ricordo di una loro
coetanea, deceduta prematuramente. Dopo una breve premessa la narrazione parte
dagli Anni Sessanta, che segnano una rivoluzione culturale, sociale, economica,
ma anche politica, non solo in Italia, ma in tutto il mondo occidentale. E di
questa - a leggere l’apposito capitolo - gode anche il piccolo borgo di Villalago, dopo un periodo
post bellico, fatto di miseria e di ristrettezze. Si affacciano alla storia
mondiale personaggi illustri, che hanno segnato quegli anni, e che sono pietre
miliari del cammino dell’umanità. In paese, con l’avvento della televisione, entrano le nuove mode del vestire, si conoscono nuovi
cantanti e attori, si fa largo, purtroppo, il fenomeno dell’emigrazione, perché non si seppe cogliere l’ondata dell’imprenditoria turistica.
La narrazione si fa più attenta, quando “I ragazzi del ‘53” ripercorrono le loro giovani vite, fatte di amicizie, di giochi, di incontri,
di personaggi, di vicinati, con punte di gioia, ma anche di amarezza, nel
ricordare chi non c’è più. Il racconto diventa più puntuale entrando nella piazza, nella chiesa, nei negozi; un’infanzia maturata anche con le feste religiose, quella di San Domenico in
particolare.
“Il baule dei giochi” è una capitolo di grande interesse, perché, relegato ormai nella soffitta della memoria, segna il passaggio alla modernità, che ha sopraffatto ogni relazione socialmente formativa per i bambini.
“I ragazzi del ‘53” con l’esame di maturità passano dall’adolescenza al mondo degli adulti. E qui si fermano i loro ricordi.
Si può ricordare in tanti modi. I tre autori ricordano con amore, riscaldando con
tenerezza e commozione le immagini custodite, i momenti di vita propria o
altrui, tutti coinvolgenti, che li hanno aiutati a crescere, a organizzare il
loro futuro. In termini di psicologia dell’età evolutiva l’ambiente sociale di un paese (stante alla lettura del libro) è ottimale per la maturazione, affettiva e sociale di un bambino. “I ragazzi del ‘53” non hanno sconfessato questo assunto. I loro ricordi fanno parte della memoria
collettiva, che dà continuità all’intero paese. Sarà compito degli storici, dei sociologi interpretare questa loro
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memoria. Da parte mia, posso solo ringraziarli di aver consegnato alla comunità villalaghese immagini del tempo trascorso che sono incorporabili nella
conoscenza diffusa dei suoi membri. Nella Grecia arcaica c’erano i “mnemones”, coloro che avevano il compito di conservare il passato. Il libro “Pane e Olio” è il “Mnemon” di Villalago. Complimenti agli autori.
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LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
I sindacati parlamentari
Sig. Direttore,
lo sappiamo, il personale del Parlamento gode di retribuzioni da favola. Sia i
vertici che la manovalanza. Dal segretario generale, che vale quanto tre presidenti della Repubblica, ai barbieri ( ma perché i barbitonsori in Parlamento?), elettricisti , autisti , centralinisti che, a fine carriera, arrivano a percepire fino a 140 mila euro annue. Per un professore solo un sogno. E il governo, qualora lo
volesse, non potrebbe intervenire, a garanzia dell’ indipendenza del Parlamento, che, massimo presidio della democrazia, è diventato presidio del privilegio. Ora sembra che qualcosa si muova. L’on Marina Sereni , presidente del Comitato per gli affari del personale, è intenzionata a intervenire. Ma non è difficile prevedere il suo fallimento. Le si oppone una selva di sindacati:
ogni dipendente ne ha uno o più di uno. Ma che gli interessati e i loro sindacati corporativi facciamo muro è comprensibile. Si dimentica, infatti, più facilmente la morte del padre che la perdita del patrimonio, ma che siano anche i sindacati confederali a difendere i privilegi è inaudito.Come potranno ancora presentarsi sulle piazze a lottare per operai e
disoccupati?
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A Pettorano sul Gizio
una marcia
in difesa dell’orso
Gli orsi non si fermano! Sono scesi dai boschi e sono intenzionati a stare in paese. Dopo Pettorano le
cronache raccontano di una incursione a Cansano, dove hanno fatto strage dei
polli di un agriturismo. Si pensa che gli orsi che frequantano i paesi siano i
figli di Gemma, perché la mamma ha dato l’oro un imprinting al di fuori della loro natura. Infatti Gemma ha portato i suoi
tre cuccioli a spasso nei paesi di Scanno e Villalago e ha insegnato loro a
razziare nei pollai e negli orti.
A Pettorano sul Gizio, intanto, la cittadinanza si è riunita in assemblea e ha deciso di costituire un’associazione, denominata “Dalla parte dell'orso”, che possa essere di sprono alle istituzioni e agli enti preposti per il
rispetto dei protocolli a tutela della fauna e che, allo stesso tempo,
solleciti misure eccezionali in caso di emergenza.
E’ stata programmata entro metà ottobre, una marcia per l'orso ed è stato chiesto ai bambini di scegliere un nome da dare all’orso che frequenta Pettorano.
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LA BCC DI ROMA
E LA FONDAZIONE
GIORGIO CASTELLI
HANNO DONATO
UN DEFIBRILLATORE
AL COMUNE DI SCANNO
SCANNO - Con una sentita e partecipata cerimonia nell'auditoium G. Calogero, sabato
scorso, 20 settembre, alle ore 19,00, la BCC di Roma ha consegnato un
defibrillatore al Comune di Scanno. Erano presenti: il parroco don Carmelo, il
Sindaco, la dott.ssa Mara Di Rienzo, Vincenzo Castelli, Paolo Quintarelli e
Francesco Petitto. Ha coordinato gli interventi il direttore BCC dell'agenzia
di Scanno, dott. Giampaolo Di Pietro, che, dopo aver spiegato il motivo di quella riunione, ha dato subito
la parola al parroco. Don Carmelo ha detto che i medici, che sono nelle
preghiere della comunità, per sua diretta esperienza hanno il compito di allungare la vita e i Santi
vengono pregati solo quando la medicina non può far nulla. Il defibrillatore è un mezzo meccanico chiamato allo scopo.
A seguire è intervenuto il sindaco, Pietro Spacone, che ha ringraziato la BCC e la
fondazione Castelli, mettendo in evidenza come con questa seconda donazione
Scanno possa aspirare a divenire un paese cardioprotetto. Sarà posizionato in Via Domenico Di Rienzo, mentre il primo è all'entrata del Municipio.
Il Dottor Di Pietro ha dato poi la parola a Francesco Petitto, dirigente della
BCC di Roma, che, riferendosi alla fondazione Castelli, ha spiegato come da un
grande dolore, da un dramma familiare (la morte di Giorgio, figlio del dott.
Castelli, per arresto cardiaco) sia nata una fondazione che fa del bene agli
altri e la BCC è felice di contribuire alla donazione del defibrillatore.
L'intervento del dottor Vincenzo Castelli è stato più tecnico, spiegando le cause dell'arresto cardiocircolatorio e l'uso del
defibrillatore nei tempi e modi opportuni. Ha sottolineato che a Scanno sono
state addestrate ben 114 volontari, che potranno intervenire in tutte le
situazioni in cui si richiede l'uso del suddetto macchinario. Il dott. Di Pietro ha dato poi
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la parola al direttore dell'area abruzzese della BCC. dott. Liberale, che ha
promesso, nell'ottica della prevenzione di cui la banca si sta facendo carico,
un altro defibrillatore. Intervistato da noi, ha chiarito che non è una promessa, ma sarà presto una realtà, perché il defibrillatore è già pronto.
La dott.ssa Mara Di Rienzo, ha ringraziato il dottor Castelli che ha
sensibilizzato la popolazione di Scanno, e ha tenuto a precisare che è importante prima dell'arrivo del defibrillatore il massaggio cardiaco, che si
sostituisce al cuore nel pompare il sangue.
E' stato commovente quando a chiusura della cerimonia tutti i relatori si sono
dati la mano, formando la catena umana della solidarietà.
La sala dell'Auditorium era gremita di gente. La BCC ha offerto un bouffet di
dolci locali.
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BUON COMPLEANNO RINA!
VILLALAGO - Sabato scorso Rina Gatta, vedova Ciancarelli ha compiuto 80 anni.
Dalla RSA di Villalago, dove si trova da qualche tempo, è stata accompagnata al ristorante “ La Tana dell’Orso”, con la gradita sorpresa di trovare lì una folta schiera di parenti ed amici che le hanno regalato con la conviviale,
una giornata di gioia. Una festa tutta per lei, mai avuta prima in tono così grande.
Ieri pomeriggio la festa si è ripetuta nella RSA insieme con coloro che le vivono accanto tutti i giorni.
Auguriamo a Rina tanti altri compleanni felici.
Nella foto con il figlio, la nuora e la nipotina.
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