Venerdì 19 Settembre 2014 - Il Santo del giorno: San Gennaro, Vescovo e martire, Napoli III sec.

Il tempo... ieri - CIELO VELATO PER QUASI TUTTA LA GIORNATA. Rialzo termico. E’ in arrivo l’alta pressione africana che riporterà indietro l’estate. Notte stellata. Temperature: max 23,4°C; min 10,6°C; attuale 13,7°C (ore 23,50).
 
”Visitando le antiche stanze
del Palazzo Mazara”

Il Centro Regionale Beni Culturali inaugura sul Portale Cultura della Regione Abruzzo una nuova sezione di attività, risultato di ricerche, dedicata alle “Pubblicazioni”. La prima iniziativa riguarda la visualizzazione on- line di una brochure realizzata in collaborazione con i funzionari della Soprintendenza  BSAE e BAP dell’Abruzzo- dal titolo”Visitando le antiche stanze del Palazzo Mazzara”. Vuole essere una guida immediata per accompagnare il cittadino ed il turista alla riscoperta/scoperta di uno dei beni culturali più significativi della città di Sulmona.  
“Il Palazzo Mazara è una delle testimonianze architettoniche più belle e rappresentative del Settecento sulmonese. Fu edificato dal barone Vincenzo Maria Mazara e dalla moglie e cugina Smeralda Mazara sul sito dell’antica residenza della nobile famiglia, andata distrutta a causa del terremoto del 1706. Venne ricostruito più maestoso di prima. Dopo aver ospitato per oltre due secoli i discendenti e gli eredi del Marchese, nella seconda metà del 1900 il Palazzo fu utilizzato per molti anni come sede scolastica e, nel 1974, acquistato per la gran parte dal Comune di Sulmona, accoglie gli Uffici della Presidenza del Consiglio Comunale e, dal 2001, è anche sede del Centro Regionale dei Beni Culturali. Alla visualizzazione della pubblicazione si accede tramite il link http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=CRBC&servizio=xList&stileDiv=mono&template=default&msv=menu35
 
L’orso trovato morto
a Pettorano sul Gizio
UCCISO DA UNA FUCILATA
 
L’orso ritrovato venerdì a Pettorano Sul Gizio è stato ucciso da una fucilata. Si tratta di un fatto gravissimo che non può e non deve trovare alcuna giustificazione. La riduzione della mortalità per mano dell’uomo è uno degli elementi essenziali per evitare l’estinzione dell’Orso bruno marsicano. Purtroppo, siamo in presenza del quarto orso morto nel 2014. E’ evidente la necessità di rafforzare l’azione di tutela su tutto l’areale frequentato dall’orso e, soprattutto, delle zone di passaggio tra aree protette come il territorio posto tra Parco Nazionale D’Abruzzo e Parco della Maiella, dove l’orso è più a rischio. Pettorano continua ad essere frequentato in questi giorni da altri orsi, dunque, per la loro tutela, è necessario rafforzare il controllo del territorio e il coordinamento tra le forze dell’ordine, così come è necessario mettere in sicurezza le fonti alimentari che attirano gli orsi in prossimità delle abitazioni e attivare forme di dissuasione sperimentate con il progetto Life Arctos. Come Parco, già da alcuni giorni abbiamo offerto la collaborazione del nostro servizio scientifico e veterinario alla Riserva regionale Monte Genzana per affrontare la situazione. Ma oltre le azioni immediate - tra le quali ci auguriamo che le indagini per assicurare alla giustizia il responsabile dell’uccisione siano rapide ed efficaci - è necessario rendere più incisiva l’azione di tutela dell’orso con un rafforzamento della struttura del Parco, dove vive stabilmente la maggior parte degli orsi, con possibilità di intervenire anche all’esterno. La scelta fatta con il PATOM di coinvolgere tutti gli Enti interessati resta valida, come scelta strategica, a condizione che ognuno faccia la sua parte.  Ma rimane l’esigenza di avere una struttura operativa dedicata esclusivamente alla tutela dell’orso, che possa operare a tempo pieno dentro e fuori Parco. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha la storia, la conoscenza del territorio, l’esperienza e le competenze per poterlo fare. Rafforzarne la struttura esistente con personale specialistico significa ridare centralità
all’azione di tutela dell’orso da mettere a disposizione dell’intero Abruzzo per evitare che le situazioni come quella che si è creata a Pettorano, fuori dal territorio del Parco, non siano affrontate adeguatamente.
(Ufficio di Presidenza del Parco, Antonietta Ursitti)

La redazione di questo giornale esprime tutto il suo sdegno per l’uccisione dell’orso, colpevole di non trovare più cibo nei boschi. La fame lo aveva spinto ad entrato in un pollaio. E per questo è stato ucciso a fucilate. Di orsi affamati nel Parco ce ne starebbero molti, considerato che si spingono in continuazione nei centri abitati. Villalago e Scanno ne sono testimoni. I recinti elettrificati sono solo palliativi inconcludenti, se non si fa una politica seria, perché gli orsi restino a vivere nel loro ambiente naturale.
Allo sdegno aggiungiamo il nostro rammarico.
 
Sull’orso ucciso: Federcaccia
e Arci Caccia, fermare i criminali

"Fermare i criminali che uccidono gli orsi". Lo affermano i presidenti di Federcaccia e Arci Caccia che hanno inviato una lettera al presidente del Parco mazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Carrara e all'assessore alla Caccia della Regione Abruzzo, Dino Pepe, per offrire la loro "piena disponibilita' a collaborare ad ogni iniziativa tesa a contrastare qualsiasi azione ai danni di un selvatico prezioso come l'Orso Bruno Marsicano". Nella lettera le due associazioni esprimono "la piu' ferma condanna per le drammatiche, delittuose aggressioni che si ripropongono nei confronti dell'Orso Marsicano. Nel rispetto dell''Accordo' da noi sottoscritto al Ministero dell'Ambiente per partecipare alla protezione dell'Orso Marsicano - si legge nella lettera - siamo a chiedere di convocare un incontro urgente per verificare le migliori e piu' efficaci azioni che ci permettano di mettere a disposizione il nostro servizio di vigilanza volontaria, coordinato dal Corpo Forestale dello Stato, per intensificare l'attivita' di prevenzione e repressione del 'bracconaggio' comunque motivato e da chiunque sia rappresentato.
 
“GIOVANI ABRUZZO”
Il 30 ottobre scadono le iscrizioni

Per il Programma integrato "Giovani Abruzzo" realizzato dalla Regione Abruzzo in collaborazione con Italia Lavoro allo scopo di facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro di giovani diplomati e laureati, fino al prossimo 30 ottobre sarà possibile iscriversi al secondo ciclo semestrale di tirocini previsti presso le otto Botteghe di Mestiere avviate sul territorio delle province di Chieti, L'Aquila e Teramo. "I percorsi formativi si rivolgono a giovani abruzzesi di età compresa tra 18 e 29 anni - ha dichiarato l'assessore con delega alla formazione e al diritto all'istruzione, Marinella Sclocco - che abbiano assolto l'obbligo scolastico e si trovino in uno stato di disoccupazione o inoccupazione. Saranno impegnati in percorsi formativi riguardanti determinati settori dell'economia artigiana locale, come la manutenzione e la riparazione di autoveicoli, la ristorazione, l'enogastronomia e l'arte bianca, la lavorazione dei metalli, ricevendo una borsa di 500 euro al mese". Ricordiamo che per candidarsi è necessario consultare il sito di Italia Lavoro, cliccando il pulsante "Botteghe di Mestiere" e poi il link "Programma integrato Giovani Abruzzo".
 
seconda casa. Quasi 3 mila degli 8 mila Comuni hanno deliberato l'applicazione dell'aliquota prima casa con le dovute detrazioni. Con Letta siamo tornati all'attacco per indurlo ad una norma estesa a tutti i Comuni. Abbiamo scritto all'Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, per invitarla a sensibilizzare tutti i Comuni affinché applicassero la delibera per considerare la casa degli italiani all'estero prima abitazione. Ora con Tasi, Tari e Imu, i Comuni hanno conservato la facoltà di decidere se considerare l'abitazione in oggetto prima o seconda casa. Purtroppo, per bisogno di cassa, altri comuni hanno deciso di applicare l'aliquota di 2a casa. Il Governo Renzi, non c'entra. Sulla casa decidono i Comuni, in autonomia. Continueremo a sensibilizzare l'Anci e i Comuni singolarmente. Io non mi fermo e non mi rassegno. Fin qui, l'on.Gianni Farina».
Quindi, non c'e' obbligo da parte dei Comuni di considerare la casa degli emigrati come seconda casa, ma e' una libera scelta, a dir poco vessatoria! (Oscar Pace)
Dall’on.Gianni Farina
sull'applicazione dell'IMU
agli iscritti all'AIRE

Sulla tassazione della casa di proprietà degli italiani residenti all'estero ho chiesto spiegazioni all'europarlamentare del PD on.Gianni Farina sull'applicazione dell'IMU agli iscritti all'AIRE e mi ha risposto, a stretto giro di posta, come di  seguito: «Sulla tassazione della casa di proprietà degli italiani residenti all'estero, ho condotto una lunga battaglia parlamentare insieme ad alcuni miei colleghi. Quando è stato deciso il passaggio dall'Ici all'Imu ci siamo battuti per fare considerare l'abitazione di proprietà degli italiani all'estero prima casa. Con Monti siamo riusciti ad ottenere la norma che permetteva ai Comuni di decidere autonomamente se considerarla prima o
 
PER LA TUTELA DELL’ORSO
LA REGIONE VUOLE
LA CABINA DI REGIA

«Per la sventurata coincidenza tra i fatti dell'orso trentino Danica e gli episodi occorsi nel territorio di Pettorano sul Gizio, si è avuta una cuspide di amplificazione mediatica. Sopite le polveri sollevate dai clamori si possono leggere, purtroppo, elementi di non adeguata gestione del territorio, o almeno di mancanza di coordinamento sinergico fra le istituzioni che sovrappongono la propria competenza nella gestione del plantigrade». E' il commento dell'assessore Mario Mazzocca che evidenzia come la grave assenza della Regione Abruzzo sino ad ora registrata, si sia riverberata in particolare a danno del corretto funzionamento del PATOM (Piano d'Azione per la Tutela
dell'Orso Marsicano), un accordo istituzionale cardine per la conservazione della specie. «Oggi - ha aggiunto l'assessore - è necessario imprimere una svolta di ampio respiro ricostruendo l'immagine e la sostanza dell'Abruzzo come Regione Verde in grado di tutelare il proprio cospicuo patrimonio di biodiversità. Occorre recuperare l'immenso valore della presenza dell'orso sulle nostre montagne avviando una serie di misure coordinate per combattere la mortalità illegale, per permettere all'orso di espandere il proprio areale, creando purtuttavia le condizioni giuste per la convivenza con l'uomo mediante un pieno coinvolgimento dei portatori di interesse e delle comunità locali. Con il Presidente D'Alfonso e l'Assessore alle Aree Protette Donato Di Matteo - ha concluso Mazzocca - lavoreremo per ridare alla Regione Abruzzo il necessario ruolo di "cabina di regia" delle istituzioni coinvolte, per rilanciare il PATOM e l'operatività sul territorio che ne deriverà, nel rispetto delle competenze e con le giuste rinnovate professionalità".
 
L’Assessore regionale alla caccia
annuncia definitive modifiche
al calendario venatorio

Nell'ambito di un più ampio disegno di riscrittura della gestione faunistico-venatoria nel territorio regionale, l'assessore alla caccia, Dino Pepe, annuncia le definitive modifiche al calendario venatorio. «Abbiamo ereditato una situazione già avviata dagli uffici amministrativi, senza soluzione di continuità con quanto attuato in precedenza. E' stato dunque necessario, preliminarmente, acquisire le giuste professionalità e competenze, seguire un percorso di consultazione con gli esponenti del mondo venatorio, ambientalista ed agricolo al fine di garantire la giusta dialettica fra le parti coinvolte ed entrare nel merito delle problematiche più accese, nonché intessere un nuovo costruttivo dialogo con l'Ispra». Secondo l'Assessore "è stato anche necessario attendere il pronunciamento dell'ufficio regionale competente per la valutazione d'incidenza. Si tratta di modifiche che incideranno principalmente sulle modalità di prelievo della beccaccia, della coturnice e del cinghiale nelle aree di presenza dell'orso, venendo incontro alle istanze di una semplificazione gestionale che corrisponderà una migliore sinergia con i cacciatori". Aggiunge Pepe: "L'intento, per i prossimi anni, è quello di
giungere ad una gestione attiva che accresca innanzitutto la qualità, distribuzione e densità delle consistenze faunistiche sul territorio. L'assessore Pepe aggiunge che "Per arrivare a questo obiettivo, di sicura condivisione da parte dei cacciatori e degli ambientalisti, occorre compiere dei passaggi importanti che prevedono principalmente: l'ammodernamento della legge regionale sulla caccia, la costituzione dell'osservatorio faunistico regionale, la redazione di un nuovo piano faunistico venatorio. In particolare, grazie all'osservatorio faunistico, finalmente, la regione potrà possedere dati autonomi di biologia della selvaggina e stringere un qualificato rapporto con l'Ispra, che per svolgere adeguatamente il proprio ruolo consultivo ha indispensabile necessità di possedere elementi di valutazione cospicui, attendibili e qualitativamente validi. Allo stesso modo, il piano faunistico venatorio regionale, da riscrivere, potrà rispondere ad una più moderna ed adeguata gestione venatoria, passando per il coinvolgimento del mondo agricolo. E, così, dovrà essere adeguata la normativa regionale non più rispondente alle evoluzioni della caccia, alle modificazioni degli habitat naturali abruzzesi, alla presenza delle aree protette ed alla necessità di conservazione di specie delicate, come i grandi carnivori, e di specie in espansione - a volte anche problematiche - come gli ungulati, che abbisognano di diventare una risorsa collettiva anziché un problema. Obiettivi a medio e lungo termine sui quali l'assessorato è già al lavoro".