Mercoledì 3 Settembre 2014 - Il Santo del giorno: San Gregorio I, detto Magno, Papa e
dottore della Chiesa
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C’ERA UNA VOLTA
IL “PREMIO SCANNO”!
Sabato 6 settembre ci sarà la cerimonia
di premiazione della XLI edizione
SCANNO - Dalla copertina della rivista “Abruzzo Prospettive” (nella foto a lato) sono trascorsi trent’anni. Era il 1984 e quell’anno si celebrava la XI edizione del “Premio Scanno”. Il prof. Riccardo Tanturri, fondatore del Premio, è con gli scrittori Mario Soldati (a sinistra) e Giorgio Bassani. Da allora molti
sono stati i cambiamenti e con la scomparsa prematura di Tanturri il Premio è scivolato inesorabilmente nella decadenza. Scanno viveva giornate di incontri,
dibattiti prima della giornata finale, che si concludeva con la cerimonia della
premiazione al cinema Aurora. Il paese accoglieva il “Gotha” della letteratura, delle arti, della medicina, della ricerca scientifica, dell’economia, della musica, della fotografia, dell’ecologia, del diritto delle tradizioni popolari,e di altro ancora Travalicava i
confini nazionali, portando a Scanno personalità di spicco mondiale. E il suo nome era nei maggiori quotidiani e televisioni
nazionali, con un ritorno d’immagine non indifferente. Il Premio gareggiava per importanza con lo Strega,
con il Campiello, con il Viareggio, con il Bancarella e con i più noti della letteratura.
L’undicesima edizione, quella del 1984, si annunciò (come si legge nella suddetta rivista), dopo quella più nota del decennale, con più sezioni e un convegno, organizzato dall’Intersind e dalla Mondadori sul tema: “La tecnologia, l’immaginario dal futuro al presente”, seguita da una mostra sui nuovi mezzi computerizzati che allora cominciavano
ad affacciarsi nell’industria e nell’editoria. Per la prima volta Tanturri decise di istituire una giuria popolare,
composta da 25 cittadini di Scanno, per l’assegnazione del Premio di Letteratura.
Il paese in quegli anni era - come scrisse Donatella Minucci - “il punto ideale di incontro per uomini di cultura diversi, appartenenti a mondi
che difficilmente s’incontrano e trovano invece nel piccolo centro abruzzese un momento unico di
raccordo e di stimolante fusione”.
Nell’edizione del 1984 arrivarono a Scanno: Gaspare Barbiellini Amidei, Piero Angela,
Giorgio Bassani, Carlo Fruttero, Roberto Lucentini,
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Roberto Vacca, Luciano De Crescenzo, Giorgio Albertazzi, Luca Ronconi, Leonardo
Sciascia, e molti altri ancora.
Sabato ci sarà la cerimonia di premiazione dei vincitori delle varie sezioni della XLI
Edizione del Premio. E null’altro. Tempo permettendo si svolgerà in Piazza Codacchiola (R. Grossi)
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SIRO RICCIONI, Un eroe abruzzese,
nato A Bussi sul Tirino
Sarà ricordato nel suo paese natio domenica 7 settembre
Erano trecento gli italiani destinati alla fucilazione. Trecento soldati a Creta, durante la seconda guerra
mondiale. Nei primi giorni di aprile del 1945, il mese della liberazione e
della fine della guerra, i tedeschi decidono di sterminare quegli italiani che
avevano scelto di non combattere più, dal momento che l’Italia si era arresa da oltre diciotto mesi, l’8 settembre 1943, ed era stata liberata dagli Anglo-Americani, giunti ormai alle
porte di Berlino. Ma a Creta, il Comando tedesco ordina di punire gli italiani con la
morte.
Il 3 aprile 1945, trecento italiani vengono ammassati sui camion, scortati da
due sidecar forniti di mitragliatrice, agli ordini di un ufficiale tedesco che
grida: “Il vostro rifiuto di collaborare ci obbliga a mandarvi dagli inglesi vostri
amici… Da questo momento siete nostri nemici. Camminate in quella direzione, avanti,
senza voltarvi indietro. Guai se vi girate!” Scendendo dai camion terrorizzati, gli italiani corrono da ogni parte. Nel
parapiglia generale, un gruppo di resistenti greco-cretesi, gli “antartes”, colpiscono a morte i tedeschi, disarmandoli. Muoiono 28 italiani. Duecentosettantadue sono salvi. L’incursione era stata preparata e condotta da Georgos Sfendilakis, alias l’italiano Siro Riccioni. Un ufficiale che, dall’armistizio, per diciotto mesi aveva scelto di combattere a fianco dei greci,
organizzando la resistenza a Creta. Un eroe, nato a Bussi sul Tirino, la cui
vita e le cui gesta sono ora stupendamente descritte e documentate nel libro di
Luigi Necco, “Operazione Teseo” (Tullio Pironti editore, Napoli 2014). Le “scoperte” nei diversi campi del sapere non sono assolutamente paragonabili. Ma la ricerca
di Luigi Necco, giornalista e storico che tra i suoi meriti ha quello di aver
ritrovato il tesoro di Troia scoperto da Schliemann, raccontandolo nel libro “Il giallo di Troia, alla ricerca del tesoro di Schliemann” (1993), ha veramente del miracoloso e offre agli abruzzesi l’immagine di un eroico conterraneo. Un personaggio, che può ben accostarsi agli uomini della Resistenza abruzzese e in particolare al fondatore e animatore della Brigata Maiella, l’avvocato Ettore Troilo. Domenica 7 settembre 2014, a Bussi sul Tirino, alla
presenza del presidente emerito del Senato Franco Marini, con la presentazione
del libro e il conferimento della cittadinanza onoraria all’autore, sarà ricordata la figura del concittadino Siro Riccioni.
Postilla: Il 10 luglio 1956 un urlo scosse le case di via regina Margherita, a Bussi sul
Tirino. Grida, dolore, costernazione. La notizia dell’incidente durante un’esercitazione con i suoi soldati sulle
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Alpi, a Creta delle Cianevate, che aveva provocato la morte di Siro Riccioni,
ufficiale trentaseienne, era appena giunta ai familiari col telegramma del
Ministero della Difesa. Tutto il paese ne pianse la perdita. Ma solo ora, con
la “scoperta” di Luigi Necco, ne riemerge la figura gigantesca per essere scritta sulle
pagine dei grandi che hanno segnato la storia degli uomini.
(Mario Setta)
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LETTERA AL DIRETTORE
Dal Presidente Giuseppe Di Iorio
del Gruppo Patrioti della Maiella
Sezione di Sulmona e Valle Peligna
Egregio Dott. Grossi,
Desideriamo esprimere i nostri più sentiti ringraziamenti e la sincera riconoscenza per la cerimonia di
commemorazione del patriota della Brigata Maiella Renzo Sciore, immolatosi
nella lotta di Liberazione contro il nazifascismo.
La manifestazione di Villalago del 25 u.s., semplice ma profonda per il suo alto
significato, che ha visto la partecipazione attenta di molti cittadini, ha
evidenziato la necessità di riacquistare quei nobili valori legati alla libertà e alla democrazia che in questi ultimi tempi sono stati sopiti da altri
interessi e passioni, specialmente nelle nuove generazioni.
Con l’augurio di avere altre opportunità, La prego di estendere i ringraziamenti al Sindaco e agli altri organizzatori
dell’evento.
Cordiali saluti, il Presidente Giuseppe Di Iorio
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LETTERA AL DIRETTORE
Egregio Direttore,
colgo l’occasione per farvi i complimenti a te e a tutti quelli che hanno lavorato per
la costruzione della fontana al Convento di San Pietro.
Al riguardo, scusa il ritardo, ti invio in allegato le foto della giornata dedicata a San Domenico organizzata
il 23 Agosto 2014,
a cui tu non hai potuto partecipare, unitamente alla foto fatta con Leon in
esclusiva, nipote di Pasquino recentemente scomparso.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti (27) che hanno partecipato alla
passeggiata, a nome mio, di Simone e Vittoria e del
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Gruppo CAI di Villalago (Bruno, Tito, Silvano e Giovanni) per la bella
escursione ed è stata gradita anche la presenza del Sindaco Gatta.
Mi auguro che in seguito sia una delle manifestazioni permanenti da inserire
nella festa di San Domenico.
Cordiali Saluti. Viva Villalago Verde! Il Mister Luciano Grossi
Caro Luciano, perché, oltre alla “passeggiata”, non vi mettete a disposizione per una giornata di lavoro al Monastero?
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PRESENTATO IERI AD ANVERSA
IN CONFERENZA STAMPA
IL PROGRAMMA DELLA FESTA
DELLA MADONNA
DELLA CONSOLAZIONE
ANVERSA - Ieri mattina, con gli onori di casa del consigliere Mario Giannantonio, si è svolta nella sala consiliare del Comune la conferenza stampa per la
presentazione della festa della Madonna della Consolazione, che si svolgerà il 5, 6 e 7 settembre. Erano presenti: il parroco, don Oliviero Liberatore, il
Sindaco, Gabriele Gianni, alcuni rappresentanti del comitato festeggiamenti di
Anversa, i rappresentanti dell’Associazione “Amici del teatro” di Pratola Peligna, i rappresentanti del Gruppo Mazzieri e Portatori Maria SS.della Libera e del SS.Sacramento di Pratola
Peligna e gli organizzatori del pellegrinaggio Pratola-Anversa. Molte le
testate giornalistiche intervenute. Le novità di quest’anno sono due: il rinnovo del pellegrinaggio a piedi da parte dei Pratolani e la
rappresentazione teatrale de “Il sogno”. Il consigliere comunale di Pratola, Petrella, ha illustrato le modalità del pellegrinaggio, mettendo in evidenza che si torna all’antica usanza di fare il tragitto a piedi dopo 50 anni dalla sua interruzione.
La regista, Rosina Carducci, ha spiegato il senso della messa in scena de “Il sogno”, da parte della compagnia teatrale “Amici del teatro” (Amici di Renzo) in collaborazione con il Gruppo Mazzieri e Portatori Maria
SS.della Libera e del SS.Sacramento di Pratola Peligna. La rappresentazione
rievoca il sogno fatto nel lontano 1917 da una signora di Pratola, in cui la
Madonna invitava ad andare in pellegrinaggio ad Anversa per la festa della
Madonna della Consolazione. Da quell’anno i Pratolani seguirono l’invito della Madonna. Il pellegrinaggio a piedi da 50 anni è stato sostituito con gli autobus, ma la fede e la devozione non sono mai venute
meno. Domenica 7 settembre arriveranno a piedi,
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rinnovando così l’antica tradizione. I chilometri da percorrere sono 13 e si snodano lungo le rive
del Sagittario. Alle ore 9,00, verranno ricevuti processionalmente dagli
abitanti di Anversa all’entrata del paese, lungo la strada per Sulmona. Nei due giorni di festa sono
previsti momenti ricreativi per bambini e ragazzi con giochi in Piazza. Sabato
alle ore 18,00 ci sarà una manifestazione in costumi medievali a cura del Sestiere Porta Japasseri di
Sulmona; alle ore 19,00 corteo storico e consegna delle chiavi d’argento alla Madonna da parte dell’Autorità Civile.
La conclusione dell’incontro è stata affidata al parroco, don Oliviero, che ha spiegato l’importanza religiosa e sociale del mantenimento delle tradizioni, in risposta ad
una specifica domanda.
La conferenza stampa si è chiusa alle ore 12,30.
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PERCHE’ NON RICORDARE
ANCHE I MINATORI
DI MONTENEVE VITTIME
DELLA SILICOSI?
Tutti o quasi i nostri compaesani emigrati a Bolzano per andare a lavorare nella miniera di
Monteneve sono stati uccisi dalla silicosi, lasciando vedove, orfani, famiglie
in lacrime. Negli Anni 50 hanno contribuito a far star bene anche tutti gli
Scannesi con le loro rimesse. Tornavano una volta l'anno a “Sant Stacc”, una corriera andava a prenderli non so se alla stazione di Anversa o di
Pescara, credo a spese loro. Non credete che Scanno debba ricordalrli per
sempre? Non credo che debbano farlo solo i loro discendenti che poi siamo quasi
tutti. Propongo di al Sindaco ed a tutta la cittadinanza di fare un qualcosa
che rimanga in ricordo perpetuo. Si dirà non ci sono soldi, può essere vero, credo che loro si accontentino di poco, magari di una targa
insieme alle altre in Piazza san Rocco, o una lampada da minatore che arda vicino alle altre vittime che come loro hanno dato la vita
per la Patria. O chissà quante idee migliore di queste ci possono essere, tanto chi sceglierà sarà per forza criticato come è stato per l'orologio che la classe 1954 (bravissimi) chi lo voleva 2 centimetri
più in basso chi più in alto.
Roberto Farina
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CARABINIERI
SEZIONE DI SCANNO
CONGRATULAZIONI al M.”A” s.UPS Giuseppe Spacone, che Il 31 agosto 2014, in ottemperanza agli artt.34 e 35 del Regolamento dell’Associazione Nazionale Carabinieri ed a seguito di operazioni di voto, è stato eletto Presidente della Sezione A.N.C. “Cap.M.O. al V.M. Chiaffredo Bergia” di Scanno con sede nella Piazza San Rocco n.1.
Al Luogotenente Raniero Berardi, che lo ha preceduto nell’incarico, è andato da tutti gli associati il ringraziamento e la profonda stima per l’ottimo e proficuo lavoro svolto.
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