Giovedì 15 Maggio 2014 - Il Santo del giorno: San Simplicio di Fausania, Vescovo e martire

Il tempo... ieri - giornata FREDDA e nuvolosa dalla notte precedente con continue piogge che sono cessate solo in serata. Neve sui monti fino a bassa quota. Temperature: mass. 10.2°C; min. 2,1°C; attuale 3,2°C (ore 23,30).
 
 
Oggi 15 maggio
Giornata Internazionale
della famiglia

Istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Giornata dedicata alla promozione della consapevolezza delle problematiche relative alla famiglia, viene celebrata ogni anno il 15 maggio. Questa celebrazione annuale  è segno dell’importanza che la comunità internazionale attribuisce alla famiglia, intesa come unità fondamentale della società. La giornata costituisce una preziosa occasione per discutere delle tematiche e degli interventi a favore dei nuclei familiari, con una particolare attenzione al sostegno delle giovani coppie, per l’attuazione di nuove politiche che diano un rinnovato slancio verso i percorsi di genitorialità.
 
LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Sig Direttore,
del personale di custodia del Colosseo abbiamo già sentito parlare.  Tempo fa, una folla di visitatori - i più stranieri - attese  a lungo, sotto il sole estivo,  la fine di un’assemblea sindacale, per poter visitare il monumento. Ora non si riescono a  trovare cinque custodi, solo  cinque custodi  disponibili  per  “La notte dei musei”.  Con il   rischio che il monumento più importante del mondo rimanga chiuso proprio in quella straordinaria occasione di promozione turistico-culturale.
Alcune considerazioni. Diritto alle  assemblee sindacali in orari di servizio? Non si vede perché lo Stato e gli imprenditori  debbano accollarsene l’onere.  La Costituzione riconosce, giustamente, le libertà sindacali e di riunione. Non altro. Circa l’indisponibilità per “La notte dei musei”, fa male constatare l’assenza di spirito di servizio e di amore per il proprio lavoro. Un lavoro che incontra un’ umanità  dalle mille lingue, provenienti da ogni parte del mondo!
 
completato il percorso diagnostico
per il decesso dei Camosci di Sterpi d’Alto
“La morte è stata determinata dalla folgorazione di un fulmine”
Come è noto tra il 23 e 24 aprile furono rinvenuti e recuperati in totale 10 esemplari di camoscio appenninico deceduti e le carcasse furono conferite all’IZS del’Abruzzo e Molise, sedi di Teramo e Isernia,  per stabilire la causa di morte. Più precisamente si trattava di 7 femmine e 3 maschi, di età oscillante tra 1 anno e 10-11 anni, e pesi tra i 6 e 26 kg circa. L’episodio aveva destato molta preoccupazione, soprattutto perché il Camoscio è una specie molto delicata ed anche per la possibilità che poteva trattarsi di qualche forma epidemica di malattia. Era quindi necessario stabilire con certezza e rapidità, compatibilmente con i tempi tecnici di accertamento, la causa di morte degli animali. Ovviamente sono stati avviati tutti gli accertamenti sanitari previsti nell’apposito protocollo sanitario in ambito Life Coornata, all’esito dei quali si può affermare con certezza, in base alle lesioni anatomopatologiche riscontrate sulla gran parte delle carcasse, che il decesso, praticamente in simultanea di 10 animali, è stato determinato dalla folgorazione di un fulmine. Tali lesioni, abbastanza caratteristiche e patognomoniche, sono caratterizzate dalla presenza di evidenti bruciature del pelo e da ustioni  di secondo-terzo grado della cute, non rilevate immediatamente perché le carcasse degli animali, esposti alle intemperie, presentavano il vello bagnato e quindi scuro.
Tali lesioni sono determinate dal passaggio della corrente elettrica del fulmine che scorre sulla pelle, attraversa il corpo dell’animale e causa il decesso per arresto cardiaco. Le lesioni possono non essere presenti su tutti gli animali, ma quando si verificano tali eventi, cioè decesso in contemporanea di molti animali su un’area di circa 400 mq e distanze massime tra camosci di 30 metri circa, il decesso è attribuibile sia all’azione diretta della corrente sull’animale (presenza della lesione patognomonica), sia all’azione indiretta, alla grave sensazione di panico e conseguente stato di stress acuto irreversibile. “Possiamo quindi escludere qualsiasi malattia diffusiva di tipo infettivo
– come dichiarato dal direttore del Parco – e da nostri accertamenti abbiamo appreso che l’evento, certamente non frequente, è comunque stato registrato anche in passato, come ricordato da  anziani pastori  di Civitella Alfedena, che hanno testimoniato circa casi simili avvenuti sul monte Sterpi d’Alto, che hanno provocato la morte di pecore al pascolo”.
Il quadro interno riscontrato dalle analisi effettuate è sovrapponibile per tutti i camosci analizzati, sia per i parassiti presenti che per l’assenza di virus e/o batteri. In ogni caso gli accertamenti di laboratorio delle 10 carcasse condotte sia dall’IZS sperimentale di Abruzzo e Molise che dall’Università di Torino e di Barcellona (SEFAS)  consentiranno di aggiornare il quadro sanitario e parassitologico della popolazione di camoscio nel PNALM. (Ufficio di Presidenza, Antonietta Ursitti)
 
Le vittime dei furti
a Villalago
scrivono al Prefetto

VILLALAGO - In seguito agli ultimi episodi di furti, avvenuti nottetempo a Villalago, i malcapitati cittadini si sono rivolti direttamente al Prefetto dell’Aquila. Essi, dopo aver denunciato gli episodi di ruberie, hanno scritto: «Quando scende la notte siamo in uno stato di paura (e con noi tutto il paese), che ci tormenta il sonno nel pensare che dei malviventi possano entrare impunemente, violando la nostra intimità, la riservatezza delle nostre abitazioni». La lettera chiude con la richiesta di protezione. E precisamente: «Al di là del danno subito le chiediamo di prendere i dovuti provvedimenti per togliere il paese dall’inquietitudine per queste intrusioni criminali notturne. Villalago non è più "l’isola felice”, che protegge dallo sbarco (ci permetta la similitudine) di gaglioffi, che non hanno rispetto della riservatezza dei suoi abitanti e dei beni privati, frutto di tanti sacrifici. Il paese
ha bisogno di protezione, perché è indifeso, perché i vicinati sono spopolati, perché la maggior parte della popolazione è anziana». La lettera è firmata da uno di questi malcapitati a nome di tutti gli altri.
 
 
Per i sindacati abruzzesi:
Attivare subito il programma
“Garanzia giovani”

Le sezioni abruzzesi di Cgil, Cisl e Uil hanno richiesto al presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, un incontro urgente per definire e mettere a punto la fase di avvio del programma europeo, Garanzia giovani. Secondo i dati del sindacato abruzzese nella regione piu' di 42 mila giovani non studiano, non lavorano e non sono nemmeno impegnati in un percorso di formazione professionale. In Abruzzo il 12,4 dei giovani, tra i 18 e 24 anni, abbandona prematuramente gli studi. In tale quadro, secondo il segretario regionale della Cisl ''e' necessario definire subito il Piano esecutivo regionale'' per attivare Garanzia giovani. All’Abruzzo sono stati assegnati 31 milioni e 160 mila euro, destinati alle azioni dirette, mentre ammonta a 651 mila euro la dotazione per l'assistenza tecnica. Le risorse sono destinate ad aumentare: Garanzia giovani sara' una delle principali linee finanziate dalla futura programmazione della politica di coesione 2014 - 2020.
Da domani 16, fino al 19 maggio torna a L’Aquila la seconda edizione del salone dei prodotti tipici dei parchi d’Italia. Mostra-mercato, degustazioni di prodotti unici, presenza Buyers Internazionali, laboratori di Slow Food, show cooking, convegni, incontri e seminari di studio. Ingresso tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 23.00. Lunedì 19 maggio dalle ore 11.00 alle ore 15.00.
 
In Mountain Bike
SUI MONTI TRA I LAGHI
DI SCANNO E SAN DOMENICO

Su segnalazione di Enzo Gentile, riportiamo un bell’articolo di Antonio Corrado, corredato da foto di Sara Buzzelli, apparso sulla rivista “D’Abruzzo” nel numero primaverile 2014. E’ un suggestivo e panoramico itinerario tra Cocullo e Villalago lungo il crinale che separa il Fucino dalla Valle Peligna, nell’area della Gole del Sagittario. Questo itinerario può essere preso sia come una traversata da Olmo di Bobbi a Villalago, sia come un anello che prevede un ritorno via asfalto ad Olmo di Bobbi.
Riportiamo l’intero articolo in Pdf per coloro che sono interessati a leggerlo tutto.