Lunedì 12 Maggio 2014 - Il Santo del giorno: San Filippo di Agira Sacerdote, esorcista

Il tempo... ieri - UNA DOMENICA DECISAMENTE dal tepore estivo. Il cielo si è imbronciato solo nel pomeriggio, tornando sereno e stellato nella sera. Temperature: mass. 23,1°C; min. 8,7°C; attuale 14,5°C (ore 23,30).
 
GIORNATA INTERNAZIONALE
DELL’INFERMIERE

Il 12 maggio 1820 è nata Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. L’International Council of Nurses (l'Icn è una Federazione di più di 130 Associazioni nazionali infermieristiche, che rappresentano più di 13 milioni di infermieri nel mondo) ricorda questa data celebrando in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’Infermiere. Negli anni Sessanta in Italia a celebrare il 12 maggio sono la Consociazione (Caioss), le Associazioni infermieristiche e qualche Collegio provinciale. E’ nel 1980 che la Federazione nazionale Ipasvi decide di sostenere in prima persona l’iniziativa, annunciandola sul “Notiziario”. L’intento dichiarato dal gruppo dirigente è quello di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui valori di cui è portatrice la professione infermieristica: “una professione che trova il suo significato più originale e autentico nel servizio all'uomo”. La scelta appare quanto mai opportuna e raccoglie ampi consensi, come dimostra il fitto calendario di iniziative promosse dai Collegi e dalle Associazioni, che ormai tradizionalmente si concentrano intorno a quella data anche nel nostro Paese. A partire dal 1992 la Federazione nazionale Collegi Ipasvi sostiene la Giornata internazionale dell’Infermiere anche con la diffusione di manifesti che sottolineano l’impegno degli infermieri italiani sui temi della solidarietà e dell’alleanza con i pazienti e le loro famiglie. Gli slogan proposti in oltre un decennio ribadiscono tutti la scelta di stare “dalla parte del cittadino”.
 
IL LUNEDì DEL DIRETTORE
Ancora sull’ex segretario comunale
di Villalago per cercare di fare
definitivamente chiarezza

Siamo abituati spesso a chiudere le questioni pubbliche senza approfondirle per non immischiarci in affari, che potrebbero coinvolgerci emotivamente con le persone chiamate in causa. Diamo spesso per scontato i giudizi altrui (accettando spesso quelli della parte più vicina a noi), senza entrarvi con il lume della nostra ragione con metodo positivista. Mi riferisco a fatti e personaggi pubblici, attori della storia del nostri paesi.
La questione del dott. Tito Gentile (rientrata prepotentemente nelle cronache di questo giornale), segretario comunale per più di trent’anni a Villalago, non è privata, ma pubblica. E come tale va discussa e chiarita in tutti i suoi aspetti, soprattutto quando ci sono pesanti accuse, dette e sottintese, nei suoi confronti .
Come direttore di questo giornale, nel rispetto della deontologia dettata dall’ordine dei giornalisti, mi faccio carico con tutti i mezzi consentiti di una speculazione storica, secondo i dettami di Benedetto Croce e del grande storico Mark Bloch, il quale sostiene che i fatti si trasformano in storia solo mediante l’interpretazione dello storico, che ha l’obbligo di diffondere e far conoscere la sua ricerca. Il problema, nel caso in questione, non è solo intellettuale, ma anche e soprattutto civico e persino morale.
Il giudizio, dato dal sindaco di Villalago contro l’ex segretario comunale Tito Gentile, è grave e non può essere sottaciuto, quando ne è coinvolto l’intero paese. Egli ha scritto: «L’essere il “padrone e sotto” della vita amministrativa ed anche politica di Villalago, facendo credere di risolvere tutti i problemi, è stato il vero ed unico male per il nostro paese, tanto è vero che non sono stati risolti i problemi ma solo creati. E’ stato il male che ha logorato negli anni l’immagine di Villalago, è stato il male che non ha pensato, per egoismo e volontà anche di qualche amministratore, ad organizzare gli uffici comunali, a dotare il Comune di un ragioniere, di un tecnico, di un qualsiasi altro impiegato o ogni altra figura utile, e questo solo perché tutto doveva essere “controllato” anche per tenere sotto scacco i Villalaghesi e magari anche qualche amministratore inconsapevole»  
Voglio appurare come il segretario abbia tenuto “sotto scacco” il mio paese, la sua gente e se io stesso ne sia stato vittima.
Per quel che ne sappiamo al segretario non è stato ascritto nessun reato, né tantomeno è indagato dalla Procura di Sulmona. Non capisco perché, se il sindaco ne ha le prove, non lo abbia denunciato alla Magistratura Penale, invece di mandarlo impunemente via. Inoltre, va appurato se i problemi che ha attualmente Villalago siano stati creati con dolo dall’ex segretario o se rientrino in una sciagurata leggerezza degli amministratori dell’epoca.
Questo va fatto, perché non restino pagine buie della nostra storia, con la conseguenza che, non essendoci una ricerca e un’analisi storica, ognuno può permettersi di dire ciò che vuole, senza una “interpretazione” dei fatti, per dirla ancora con Mark Bloch.
 
ristrutturazione, demolizione e ricostruzione nella piena rispondenza quantitativa alle volumetrie e ai rapporti di copertura già esistenti. In quanto al terreno dato in concessione, trattasi dell’area occupata dalla rampa di accesso che collega la strada all’immobile già esistente e posto ad una quota inferiore, di una piccola fascia di rispetto in corrispondenza dell’ingresso e del corsello che conduce all’autorimessa.
Invita chi parla senza conoscere minimamente il problema di recarsi a Scanno e di verificare direttamente lo stato dei luoghi. L’A.C., pertanto, alla luce di tutto quanto evidenziato, nell’escludere qualsiasi colata di cemento, nel sottolineare che la deliberazione di concessione del terreno non ha registrato nessun voto contrario, neanche da parte di chi oggi parla di promuovere una petizione, e che il progetto di intervento sarà sottoposto alla valutazione delle Commissioni Ambiente ed Urbanistica, ribadisce che lavorerà per salvaguardare l’esistente ambiente naturale che rende il nostro Lago un gioiello naturalistico in tutto il Mondo.
Per l’A. C. Il Sindaco Pietro Spacone
PRECISAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE DI SCANNO
SULLA CONCESSIONE
DEL TERRENO AL LAGO

L’Amministrazione Comunale di Scanno, in merito alle notizie, strumentali e fuorvianti, della concessione (non alienazione) del terreno comunale sulle rive del Lago di Scanno, precisa quanto segue.
L’A.C. ha sempre operato con l’unico obiettivo di voler tutelare e salvaguardare la situazione ambientale e paesaggistica che oggi caratterizza il nostro Lago. Smentisce con assoluta fermezza tutte le notizie infondate che farebbero prevedere l’ennesima “gettata di cemento selvaggia” e/o la costruzione di chissà quale complesso edilizio. Nulla di più falso: attualmente sul terreno dato in concessione, dopo il mutamento di destinazione, esiste già un immobile che occupa una superficie di circa 150 mq che una società privata ha acquistato tramite un’asta giudiziaria e che vorrebbe rinnovare. A tal fine, è stato presentato un progetto, all’attualità in fase di valutazione da parte del Responsabile Area Tecnica, che comunque garantirebbe, contrariamente a quanto qualcuno va sostenendo, una riqualificazione dell’area oggi in uno stato di degrado evidente a tutti. Il Comune per necessità o interesse pubblico potrà riacquisire la proprietà e disponibilità dell’area con relativo immobile, versando al privato l’indennizzo di legge. Sono gli stessi strumenti urbanistici comunali e sovracomunali (vedi Piano Paesistico Regionale), a garanzia di tutti, che escludono “colate di cemento” sulle rive del Lago. Per il Piano Regolatore Generale vigente, infatti, non è ammissibile nessuna nuova costruzione o ampliamento, né tantomeno sono applicabili le normative in deroga al PRG stesso, prima fra tutte il cd. “piano casa”, che ammetterebbe un aumento di cubatura pari al 30% al verificarsi di determinate condizioni, trattandosi di area al di fuori del Centro Urbano. Quindi gli unici interventi edilizi possibili sulle rive del Lago sono:
 
VILLALAGO, PAESE APERTO AI LADRI
Ancora quattro furti nella notte tra venerdì e sabato
VILLALAGO - Non sono ancora passate le paure, le ansie, le preoccupazioni per i furti di una decina di giorni fa, che nella notte tra venerdi e sabato scorso i ladri sono tornati nottetempo a fare razzie in ben altre quattro abitazioni. L’ora presunta è verso le tre e trenta. La zona è quella del Lago Pio, ai piedi del Colle Martino, che ha diverse vie di fuga, nella periferia sud del paese.
Stando alle testimonianze dei malcapitati, i malviventi sono entrati senza che nesssuno dei presenti in casa abbia avvertito dei rumori. Nelle prime due abitazioni (vedi foto) sono entrati dalle finestre del pianterreno, aperte con un’abilità tale da non rompere i vetri e senza segni evidenti di scasso. Nella prima casa, a destra della foto, c’era quella notte solo una persona, che dormiva al piano di sopra. I ladri hanno rubato due televisori al plasma e 300 euro dalla tasca dei pantaloni. Fatto il furto, non soddisfatti del bottino, sono entrati nella casa confinante. Le persone che vi dormivano erano quattro: due adulti e due ragazze. Nessun segno di scasso e di vandalismo. Hanno preso un computer, uno smartphon e dei soldi dalla borsa della signora, che vi aveva l’incasso della giornata del suo negozio di alimentari. Anche in questa casa nessuno ha sentito dei rumori sospetti. I ladri sono usciti e si sono recati in un’altra abitazione a circa duecento metri. Qui sono entrati dalla porta, manomettendo la serratura. Vi dormivano cinque persone: due adulti e tre ragazzi. Dai racconti dei proprietari sembrerebbe che i ladri abbiano fatto uso di gas narcotico per addormentarli. E’ impossibile che non si sia svegliato nessuno mentre i malviventi rovistavano negli armadi alla ricerca di una borsa particolare, dove la donna, ragioniera nella RSA di Villalago, teneva del denaro da depositare la mattina in banca. Non si è svegliato neppure uno dei figli che dormiva in sala sul divano, caduto nel sonno mentre giocava con la play station. I genitori hanno raccontato di essersi svegliati quel giorno più tardi del solito, chiamati dai vicini che avevano notato la porta aperta e di sentirsi intontiti. L’uso di gas narcotico può essere avvalorato dal fatto che i ladri si sono comodamente seduti al tavolo della cucina e si sono rifocillati con una pizza portata da loro stessi. Il quarto furto è avvenuto al Colle Martino ai danni di un signore che abita a Roma, ma ha una casa a Villalago per le vacanze. La porta  è stata trovata aperta da chi ne aveva le chiavi. Sembrerebbe che non sia stato preso nulla. Saranno poi i proprietari a
fare la dovuta verifica. Senza entrare nei particolari, la serie di furti ha fruttato ai ladri circa settemila euro.
La notizia ha allarmato tutti gli abitanti. In un paese si è come in una grande famiglia allargata e le cattive notizie intristiscono tutti. Alla tristezza si aggiunge la paura che possa capitare la stessa cosa anche a loro. Le forze dell’ordine per tre notti sono state all’erta e hanno desistito proprio quando sono avvenuti i furti, Qualcuno ipotizza la presenza di un basista, perché nel caso della seconda abitazione, fra le numerose borse è stata individuata proprio quella che la commerciante usa quando torna dal negozio con l’incasso giornaliero. E chi avrebbe detto ai ladri che la ragioniera della RSA proprio quel giorno era tornata a casa portando con sé i soldi da depositare l’indomani?
Domande che dovrebbero avere a presto una risposta, stando alle indagini dei carabinieri della stazione di Scanno.
Ancora una volta è stata violata “L’intimità della casa”, che dovrebbe proteggere soprattutto nelle ore del riposo.
 
L’antica farmacia di Scanno
ha rifatto il look

SCANNO - La farmacia Mancinelli, che all’inizio di quest’anno si era trasferita in un altro locale per i lavori di restauro, è tornata nella sua sede di Via Abrami. Sabato scorso alle ore 17,00 c’è stata l’inaugurazione dopo la benedizione del parroco, che l’ha definita come il negozio più importante, perché è necessario per curare la salute. Ora si presenta più elegante, con apertura automatica ed è anche più spaziosa ed accogliente. Ha conservato gli antichi armadi in legno con il vasellame di ceramica decorata e nelle volte sono stati riscoperti i mattoni. Vi esercitano la professione i dottori Franco e Marina Mancinelli, che continuano l’opera del padre, dott. Dino, il quale la istituì nel primo dicembre 1949. Ha sempre assicurato in paese un servizio
continuativo, aprendo per alcune ore anche nei giorni festivi. I dottori Mancinelli hanno offerto agli intervenuti un buffet davanti alla Fontana Sarracco. Da questo giornale rivolgiamo loro i migliori auguri.
 
L’azalea della ricerca
per la festa della mamma

SCANNO - Sabato 10 e domenica 11 maggio, nelle piazze di Scanno, Frattura e Villalago, in coincidenza della festa della mamma, sono tornati i gazebi per la vendita delle azalee con la finalità di favorire la ricerca sul cancro. Sono trent’anni che l’AIRC promuove questa iniziativa. La piante di azalea della ricerca vennero distribuite la prima volta in una piazza di Milano nel 1984. Con questo fiore l’AIRC, oltre che raccogliere fondi per finanziare la ricerca, mira a sensibilizzzare le persone alla diagnosi precoce per prevenire i tumori.
A distribuire le azalee sono stati i volontari del VAS di Scanno e Alto Sagittario.