Lunedì 24 Marzo 2014 - Il Santo del giorno: Sant'Aldemaro di Bucchianico, Religioso (sec. X)

Il tempo... ieri - giornata di “Marzo Pazzo”. Dopo tanto sole e caldo ieri ha portato tanta pioggia, vento e freddo. Siamo piombati di nuovo nel passato inverno. Temperature: mass. 10,6°C; min. 2,4°C; attuale 2,5°C (ore 23,30).
 
GIORNATA MONDIALE
DELLA TUBERCOLOSI

Scoperta il 24 Marzo 1882 dallo scienziato Robert Kock, in questa data si celebra ancora la Giornata Mondiale della Tubercolosi. Grazie al miglioramento delle condizioni di vita, alla scoperta degli antibiotici sono stati fatti enormi passi avanti nel trattamento di questa malattia, tuttavia la tubercolosi rimane nel mondo un problema molto attuale. In Italia, fortunatamente, è ormai rara. È per tenere sempre alta l’allerta che, si celebra la Giornata Mondiale per la lotta alla tubercolosi.
 
CON L’INTELLIGENZA E LA BUONA VOLONTA’ TUTTO E’ POSSIBILE
VILLALAGO - Torno volentieri sul problema delle barriere architettoniche che tolgono “libertà di scelta” ai disabili motori, che vivono a Villalago. Ne “Il lunedì del direttore” del 10 marzo scorso ho scritto quanto segue. «Villalago è un paese di continue scalinate fin sulla sommità. Sono state più volte ristrutturate, ma non si è pensato mai a ritagliarvi un percorso più agevole per i disabili. Il motivo è stato quello di non stravolgerne l’architettura. E su questo non sono in grado di intavolare una discussione, anche se mi hanno insegnato che la persona umana ha un valore superiore ad ogni altro bene materiale o immateriale».
Franco Mancini, già sindaco di Villalago, in una lettera indirizzata al direttore ha precisato che «nell'ambito del programma di ristrutturazione della viabililità, quando capeggiavo l'ammininistrazione comunale di Villlalago, mi ero interessato al problema dell'abbattimento delle barriere architettoniche ed avevo contattato, per risolvere il problema, un tecnico il quale mi rispondeva in questi termini: "E' di difficile attuazione l'eliminazione della barriera architettonica rappresentata da una scalinata pubblica lunga e ripida. La legge quadro che tratta il problema dell'accessibilità dei luoghi da parte dei disabili è la legge n. 13/89; il D.M. 236/99 (decreto attuativo) nè fissa i parametri e le caratteristiche tecniche. Non è accessibile il superamento di un dislivello superiore a 3,20 m. ottenuto mediante rampe inclinate in successione. La pendenza delle rampe non deve superare l'8%, in caso di adeguamento, il 10%; ogni 10 m, di lunghezza la rampa deve avere un ripiano orizzontale di
riposo. E' evidente che in caso di gradonate stradali lunghe ripide i suddetti requisiti non potranno mai essere rispettati. Spesso, pur volendo superare i limiti sopra indicati, non si riesce comunque a creare una accessibilità anche parziale ed assistita dei disabili". Se nel frattempo le leggi in materia sono state modificate, invito chi di dovere a darsi da fare per risolvere il problema». L’invito di Franco Mancini lo sposo in pieno. Per dare corpo alle parole, riporto in alto una foto di “esempio funzionale di architettura d’esterno, di una scalinata che pensa ai disabili”, inviatami da Irene Anna Galante.
Sempre in quel mio lunedì scrissi: «Si potrebbe comunque intervenire senza grandi stravolgimenti, dalla Piazza alla Chiesa Parrocchiale. Non è accettabile che alcuni disabili del paese non possano entrare in chiesa, seguire le funzioni religiose e le cerimonie di festa (matrimoni, battesimi, ecc.) per l’impedimento delle scale. Nè tanto meno possono accedere alla piazzetta antistante, dove nel periodo estivo si svolgono manifestazioni musicali e incontri culturali.  Data l’estensione in larghezza della scalinata, una soluzione tecnica ci sarà senz’altro».
La foto dimostra che ci sono: basta trovare un tecnico intelligente e di buona volontà.
Chiudo con questo invito di Carla Laura Galante rivolto a tutti: «Troviamo un modo per dare piccole risposte ma grandi contributi emotivo-affettivi perché solo così si costruisce una "cultura della disabilità" e della cura che ognuno di noi dovrebbe avere verso l'altro più debole e con più bisogni». (R. Grossi)
 
sinistra, e ci si guardò bene dal prenderlo a modello, terrorizzati ancora dall’esperienza fascista,  che è tutta un’altra storia. Da allora  la Francia, con un governo presidenziale, conosce stabilità e prestigio in Europa e nel mondo, al netto degli scaldaletti libertini. Forse non è più una democrazia? Certo che lo è. Una democrazia più determinata, più efficiente,  capace di mantenere le  promesse. E il governo presidenziale americano non è ugualmente una democrazia?
In Italia solo parlare di repubblica presidenziale fa scandalo o, quanto meno, imbarazza, e si lascia questo tema alla destra. C’è da sperare che un politico come Renzi, di cui si può dire di tutto , ma non che non abbia coraggio e non sia innovativo,   ne faccia una bandiera  di tutti, della sinistra e della destra. Una Repubblica presidenziale democratica. Ma, forse, è ancora solo un sogno.
LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Egregio Direttore,
si sente dire spesso della nostra Costituzione che è la più bella del mondo. Anch’io l’ho sempre pensato. I suoi principi fondamentali sono  una sintesi, direi una  “struggente “ sintesi, dei principi di civiltà maturati dall’insegnamento, di  lacrime e di sangue, della storia millenaria dell’umanità. Ma quegli alti, nobili principi, che ci riguardano tutti, sono affidati  a governi deboli, fragili, effimeri. Dal dopoguerra ad oggi si sono succeduti oltre sessanta governi. La vita di un anno, mediamente. Anche la Francia con i governi parlamentari  ha vissuto le stesse esperienze di discontinuità e di precarietà. La svolta la introdusse De Gaulle, ma da noi non piacque, soprattutto a
 
La situazione finanziaria del Comune di Scanno
I DEBITI CI SONO E SONO TANTI!
Rilevati con serietà e non con le Chiacchiere di Piazza

di Roberto Nannarone (consigliere comunale delegato alle finanze)
SCANNO - Con la deliberazione di Giunta Comunale n. 25 del 19 marzo scorso, in pubblicazione sull’albo online del Comune di Scanno, si pone fine alla querelle sulla situazione debitoria trovata dall’attuale amministrazione comunale, all’indomani del suo insediamento, avvenuto il 6 giugno 2013.
Una situazione che rispecchia in grandi linee quella prospettata dagli Amministratori comunali nel corso dell’Adunanza pubblica del dicembre 2013.
In quella sede, con dovizia di particolari, nella mia qualità di delegato del Sindaco al bilancio, avevo analizzato la grave situazione debitoria in cui versava ed ancora versa il Comune di Scanno.
Il prospetto allegato alla deliberazione n. 25 è chiaro nei suoi numeri essenziali.  Ritengo che non possano esserci ulteriori prese di posizioni demagogiche fuorvianti, dettate soltanto dalla presunzione di poter e dover dire sempre il contrario di tutto, soprattutto da parte di soggetti che hanno dimostrato e continuano a fare sfoggio della loro incompetenza, pur di non riconoscere gli errori commessi.
E non vengano, gli ex Amministratori, a dire di aver lasciato le casse comunali in buono stato, con i soliti “crediti IVA” che tornano sempre
alla ribalta, senza che tali soggetti sappiano cosa fossero e a cosa sono serviti i crediti IVA. Basterebbe analizzare la contabilità del Comune negli anni dal 2009 al 2012, per capire che le “compensazioni IVA” hanno ridotto il debito comunale di oltre 350 mila euro, perché i crediti IVA sono serviti per pagare tasse, contributi previdenziali ed assistenziali, ma anche per restituire allo Stato circa 100 mila euro per crediti IVA non dovuti ed erroneamente compensati. I nove mesi di gestione commissariale, durante la quale sarebbe stato meglio per tutti far emergere i grossi problemi che attraversavano le casse comunali, la situazione si è andata aggravando, fino a portare il Comune a ricorrere all’anticipazione di cassa, cioè al prestito della Tesoreria Comunale per poter andare avanti, di ben 543.693,95 euro.
E’ con questa considerazione, infatti, che inizia la relazione del Sindaco Pietro Spacone, alla Giunta Comunale, per esporre la situazione finanziaria-contabile, all’indomani delle elezioni comunali del 26 e 27 maggio 2013.

 
AUGURI A LUIGI E LISETTA
SPOSI NOVANTENNI

festa GranDE per la coppia più longeva di Villalago! Luigi e Lisetta, con un giorno di differenza (Luigi venerdì 21 marzo e Lisetta sabato 22 marzo) hanno tagliato il traguardo dei 90 anni. Hanno festeggiato sabato, il giorno del compleanno di Luigi, con i due figli Franco e Lucia, con la nuora, il genero, nipoti e pronipoti.
Luigi, persona buona e rispettosa, è stato combattente con l’esercito alleato durante la II Guerra Mondiale e poi operaio comunale; Lisetta, moglie e madre, non si è mai risparmiata per educare e crescere i suoi figli.
Tramite questo giornale sono proprio loro ad augurare ai genitori una vita ancora più lunga, in buona salute e nella serenità di tutta la famiglia, promettendo loro tutta l’assistenza possibile e di non lasciarli mai soli.
Anche da questo giornale giugano a Luigi e Lisettta, quale “coppia speciale” i più affettuosi auguri per il loro novantesimo compleanno.
 
gestione, né di apparati amministrativi da riempire di “poltrone” e di relativi stipendi e prebende varie. Imiti Obama: obblighi gli enti autonomi dei Parchi a spendere soldi solo per il personale in organico strettamente indispensabile e di ruolo, e per l’acquisizione e/o affitto di boschi e montagne e la gestione di fauna e flora a soli fini di conservazione, ed impedisca ogni altra spesa che non abbia questa finalità gestionale (e Lei non ha idea di quante spese inutili facciano i Parchi: una per tutte, le riviste e pubblicazioni varie: tutte eguali e tutte non indispensabili se non a chi le dirige e a chi vi pubblica!). Salverà l’Italia e salverà la Natura del nostro Paese più di quanto possa fare finanziando folli progetti per studi e “valorizzazione” dell’ambiente, che SEMPRE si rivelano un danno per la Natura. Natura protetta a costo zero, di questo ha bisogno l’Italia ed il suo ambiente, non di carrozzoni pubblici! Scopra l’acqua calda delle Aree Wilderness americane, che proprio quest’anno stanno festeggiando il 50° anniversario della legge che le prevede, difendendole severamente a COSTO ZERO per la collettività. L’Italia è piena di Parchi e Riserve la cui difesa può ottenersi senza apparati pubblici di gestione e amministrazione; non dia retta a chi le dice che senza soldi pubblici e senza dipendenti pubblici le aree protette non possono esistere. Le potremmo fare un lungo elenco di aree protette inutili, di aree protette difendibili, spesso anche meglio, senza apparati gestionali o con apparati ridotti al lumicino. Infine, elimini o riduca anche i vincoli non strettamente indispensabili, e salverà i Parchi, la loro Natura, l’Italia e lo Stato!
Franco Zunino, Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
Da Wilderness Italia
SPENDING REVIEW E PARCHI
Lettera aperta a Renzi in difesa della Natura

Caro Primo Ministro, le scriviamo per appellarci a Lei in difesa della Natura. Applichi la spending review ai nostri Parchi! impedisca lo sperpero di danaro pubblico istituendo altre aree protette, siano esse volute dall’ambientalismo italiano o siano esse sollecitate dall’Europa. Impedisca che le centinaia di SIC, ZPS e ZSC italiani (la nazione europea con il maggior numero di tali siti, perché noi italiani manchiamo sempre di serietà anche nelle cose più serie!) divengano “aree protette” ai sensi della Legge 394 e quindi enti finanziati dallo Stato. Riduca l’estensione dei Parchi esistenti obbligando i vari enti nazionali e regionali a pianificare la dismissione dei territori inutili per finalità di conservazione della Natura, quella natura VERA che spesso rappresenta solo il 50% e a volte anche meno delle cosiddette aree protette; lo chiediamo perché i finanziamenti ai Parchi Nazionali e Regionali sono spesso elargiti proprio, non sulla base del valore che devono proteggere, ma sull’estensione dei loro territori: per cui, più sono vasti i Parchi più soldi pubblici richiedono! Accentri ed elimini gli Enti. Obblighi la trasformazione di tanti Parchi e Riserve in snelle e semplici Aree Wilderness e/o Zone di Tutela Ambientale sulla base dei poteri dell’autonomia locale, aree e zone che se hanno bisogno di difesa, non hanno bisogno di finanziamenti pubblici per la loro
 

NECROLOGIO

CASTROVALVA - Nella tarda serata di sabato scorso Antonio Di Clavio ha lasciato la sua vita terrena all’età di 85 anni. Dopo vari ricoveri ospedalieri, negli ultimi tempi è stato curato nella sua casa di Castrovalva ed assistito dalla moglie Onorina, aiutata dalle figlie Marilena e Maura, che si sono alternate settimanalmente per non lasciare mai i genitori da soli. Antonio è stato per tantissimi anni collaboratore della nostra rivista “Il Gazzettino della Valle del Sagittario”, con racconti rievocativi degli anni della sua giovinezza e la descrizione dell’ambiente del suo paese, con i personaggi piiù caratteristici del passato. Questi racconti li ha poi pubblicati in un libro, dal titolo “Castrovalva, ricordi nel cassetto”, che ha regalato ai suoi compaesani. Per il suo paese si è molto prodigato, con mostre e manifestazioni varie. Nella chiesa parrocchiale è visibile il presepio da lui realizzato con scorci del paese. Oggi pomeriggio alle ore 15,00 sarà celebrato il suo funerale con l’intervento del Vescovo della Diocesi. Esprimiamo vicinanza alla moglie, alle figlie, ai nipoti e ai parenti tutti.