Giovedì 20 Marzo 2014 - Il Santo del giorno: Sant’Archippo di Colossi, discepolo di San Paolo, martire
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Il tempo... ieri - SEGNI DI CAMBIAMENTI METEREOLOGICI. Nel pomeriggio, dopo una limpida mattinata, il sole si è offuscato e si è sollevato un vento fastidioso. Temperature: mass. 19,2°C; min. 4,4°C; attuale 6,5°C (ore 23,30).
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Giornate FAI di Primavera 2014
In arrivo la XXII edizione
Torna sabato 22 e domenica 23 marzo l'appuntamento con le Giornate del FAI, giunta alla XXII
edizione . Oltre 750 luoghi in tutta Italia da riscoprire e da supportare. Con
49 siti distribuiti lungo tutta la penisola, l'Italia è la nazione al mondo con il maggior numero di luoghi dichiarati Patrimonio
dell'Umanità dall'Unesco. Segno di un patrimonio artistico, storico e culturale immenso e
dall'inestimabile valore, che potrebbe rappresentare – se promosso e valorizzato a dovere – il maggior settore economico del Paese. Come se non bastasse, al fianco dei
siti Unesco c'è tutta una costellazione di siti storici, architettonici e paesaggistici meno
conosciuti ma non per questo meno belli o di minor valore. Del recupero,
valorizzazione, gestione e promozione di alcuni dei siti di questo tipo si
occupa il FAI, Fondo Ambiente Italiano.
Fondato nel 1975, il FAI è una Fondazione nazionale senza scopo di lucro il cui obiettivo è tutelare e valorizzare il patrimonio artistico e naturale
italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storici, artistici ricevuti per
donazione, eredità o comodato.
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AUGURI AD ANTONIO CARRARA
Neopresidente del Parco
Antonio Carrara è il nuovo Presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo. L’attuale ministro dell’Ambiente, dottore Commercialista, laureato in Scienze Economiche e Commerciali,
ha firmato, ieri 18 marzo, il decreto di nomina. Certamente avrà saputo che Carrara è laureato in Sociologia con nessuna competenza specifica, ma nonostante questo
ha ritenuto che potesse benissimo essere posto alla guida del Parco Nazionale,
considerato che lui stesso, nominato ministro, non ha titoli su problemi
ambientali. La storia della nostra Repubblica è piena di persone chiamate a dirigere un ministero senza averne i titoli e l’esperienza necessaria. Una per tutte, citiamo l’on. Andreotti che è stato ministro della Difesa, pur essendo stato riformato alla leva militare. A
fare il nome di Carrara è stato fin dal giugno scorso l’ex ministro dell’Ambiente Orlando. Questi, nonostante i risentimenti della maggior parte dei
Comuni della Comunità del Parco, nonostante le contrarietà di alcune associazioni ambientaliste, nonostante la minaccia di secessione di
alcuni comuni dell’area laziale, non ha fatto alcun passo indietro.
La morte dell’orsa, in questi ultimi giorni, che ha fatto seguito ad altre morti di questo
animale simbolo dell’Abruzzo, ha certamente accelerato la firma del decreto di nomina da parte del
ministro. Avrà sicuramente saputo che gli orsi passeggiano per le vie dei paesi, che
distruggono orti e pollai, che vanno addirittura la sera in pizzeria. E quindi
si sarà chiesto: ma i tecnici sono veramente all’altezza di proteggere l’orso? di amministrare il Parco? Le risposte, stando alla nomina di Carrara, sono
state negative. E allora avrà pensato: perché non mettere alla guida del Parco un politico, con tutt’altre competenze, che per quindici anni è stato Presidente della Comunità Montana Peligna?
Il sottoscritto abita con tutta la famiglia a Villalago, nella zona preparco. Le
scorribande di alcuni orsi accadono d’estate quasi tutte le sere ed è successo che qualcuno di loro ci ha rimesso la vita, tagliando la strada ad una
macchina in corsa. Da anni chiediamo misure concrete per risolvere il problema,
ma non fanno altro che dirci di non aver paura, che gli orsi non aggrediscono l’uomo.
Una decina di anni fa, sempre a Villalago, il Parco ha ristrutturato un vecchio
fabbricato, per farne un centro di promozione turistica,
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spendendo, si dice, circa 50 milioni di vecchie lire. Il caseggiato non è stato mai utilizzato per questo scopo. Dopo alcuni anni di abbandono l’hanno concesso a titolo gratuito alla Pro Loco del paese. Stanno per scadere i
dodici anni e, come da contratto, ritornerà ai proprietari, a dispetto dei soldi pubblici, spesi per i lavori di
ristrutturazione.
Ben venga un politico, che sappia dialogare con tutti e mediare le varie
posizioni dei tanti esperti, che hanno sempre posizioni contrastanti, sperando
che sappia utilizzare le risorse economiche per la tutela della biodiversita' e
in difesa dell’orso e di tutta la fauna selvatica.
Ci sarà la minacciata secessione dei Comuni laziali del Parco? Non credo. Auguri ad
Antonio Carrara, che so persona onesta e politicamente preparata. (Roberto Grossi)
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Europeo per la conservazione della natura stabilendo, peraltro, alcune
condizioni riguardanti l’adozione di provvedimenti, da adottare soprattutto da parte delle regioni e del Ministero, per le correnti
conferme annuali. E‘ stata ristabilita la regolarità amministrativa. L’ultimo bilancio consuntivo del 2013 si chiude con un buon avanzo di
amministrazione, che viene destinato a ulteriori misure di recupero di vecchi
debiti fuori bilancio legati all’antico contenzioso dell’Ente, al miglioramento di alcune strutture e attrezzature del parco e a iniziative di
salvaguardia, in particolare per l’Orso marsicano.
Il Parco ha naturalmente fondato la sua azione sui principi della conservazione
e tutela della natura, principi senza i quali nessuna politica economica di
integrazione e valorizzazione ambientale può essere portata avanti. Se non esistono un paesaggio e una natura intatti e
preziosi non c’è niente da offrire, e senza offerta non c’è economia.
Il Parco ha avuto resistenze nella sua azione di riorganizzazione e ha avuto resistenze anche e soprattutto nella sua azione di tutela, nel suo impegno per
una promozione corretta e razionale del territorio e delle sue risorse, della
flora, della fauna, del paesaggio, del suo patrimonio ecologico. I tanti
problemi insorti in questi anni hanno visto sempre la posizione coerente e
decisa dell’Ente Parco. In quanto istituzione che deve garantire la tutela ambientale e
sviluppare dinamiche economiche che non siano ispirate alla logica irrazionale
del consumo delle risorse, il Parco ha sempre espresso opposizione a programmi
e progetti di grande impatto, incoraggiando invece iniziative e interventi
compatibili e sostenibili sicuramente di più ampia prospettiva di crescita e sviluppo sociale ed economico. Particolare
attenzione è stata prestata alla tutela delle specie più importanti e specialmente dell’Orso marsicano la cui popolazione, nonostante le uccisioni per mano di bracconieri e delinquenti o per casuali incidenti,
quasi sempre lontano dal Parco, mostra certamente stabilità e, recentemente e rispetto al passato, finalmente anche segni di ripresa. Naturalmente, non tutti gli ambienti che “girano” attorno al Parco hanno gradito questi risultati e questo modo di agire!
Credo di poter ripetere, anche in questa circostanza, quanto ho più volte avuto modo di dire e di scrivere. In una realtà complessa come quella del nostro Parco, i commenti che non considerano questa
realtà non interessano, interessa solo la quantità, e specialmente la qualità di ciò che si fa: su questi dati si misurano, e si devono misurare, l’impegno e il valore di chi ha l’incarico di far funzionare qualcosa. Tutto il resto, che purtroppo comprende una
gran quantità di… faccende, conta poco o niente, o almeno poco o niente dovrebbe contare.
Al Presidente Carrara desidero formulare i più sentiti e sinceri auguri di buon lavoro e successo nella importante funzione
che è chiamato a svolgere. Giuseppe Rossi
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IL PARCO, OGGI
Quanto è stato fatto negli ultimi anni
di Giuseppe Rossi
In occasione della nomina e dell’insediamento del Presidente dell’Ente Parco, Dr. Antonio Carrara, che saluto cordialmente, ritengo mio dovere comunicare e informare la pubblica opinione, anche se in modo
molto sintetico, di quanto è stato fatto negli ultimi anni per la conservazione della natura e per la
promozione compatibile del territorio e delle comunità locali. Credo quindi molto importante far conoscere e perciò ribadire – interventi e comunicati, articoli, interviste e quant’altro hanno ad ogni modo costantemente comunicato il lavoro dell’Ente – l’impegno e le attività realizzate riguardo la funzionalità e l’efficienza recuperate in breve tempo dall’Ente Parco, e non solo a livello locale, superando una situazione amministrativa, operativa e morale molto difficile. E allora, per quanto mi
riguarda, posso dire di aver svolto un lavoro fondato sull’onestà e l’impegno pubblico e di essere soddisfatto di ciò che ho fatto, da Commissario Straordinario e Presidente, con il Consiglio Direttivo, la
Comunità del Parco, la Direzione, il personale, le comunità del territorio, i singoli abitanti, i comuni, le associazioni, le cooperative,
gli imprenditori e gli operatori economici e culturali. A tutti va il mio sentito ringraziamento.
Lascio un Parco di nuovo a regime, funzionale ed efficiente quanto basta di
questi tempi – seppure con ancora qualche piccolo problema da risolvere – che è riuscito a ottimizzare i tempi a sua disposizione, nonostante tante difficoltà e resistenze esterne e interne. Il Parco ha la sua articolazione operativa, con
le sue infrastrutture e le sue relazioni con gli attori istituzionali,
economici e sociali del territorio. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è una realtà moderna e democratica, nuovamente apprezzata in Italia, in Europa e nel mondo.
Il Parco ha fatto tutto ciò che un Parco moderno deve fare: sono stati organizzati molti servizi e le
attività gestionali, pur dovendo osservare che permangono alcune criticità, sono cresciuti in maniera decisiva i servizi turistici e le infrastrutture, è stata data la massima attenzione alle problematiche di conservazione e, nel
contempo, alla economia locale, incoraggiando la partecipazione e il protagonismo di tutte le categorie interessate, all’insegna di una democrazia del territorio aperta e dialogante. Sono stati
elaborati e approvati lo Statuto e numerosi regolamenti operativi, oltre ai più importanti strumenti di gestione – Piano del Parco, Regolamento, Piano Pluriennale Economico e Sociale, Area
Contigua - che non hanno però, e purtroppo, ancora incontrato l’impegno e l’approvazione decisivi delle regioni e del Ministero. Il Consiglio d’Europa ha rinnovato, con merito per il Parco e per la prima volta per dieci
anni, il prestigioso Diploma
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Gli ex consiglieri peligni della Regione Abruzzo chiedono alla Regione
di ripristinare la Scuola regionale per le attività di montagna
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L’art.20 della L.R. n° 59 del 30 dicembre 2013 ha abrogato la L.R.n°94 del 6 dicembre 1990 che –art.1- istituiva ’ presso il Centro regionale di formazione professionale di Sulmona, la ‘Scuola regionale per le attività di montagna’. Al fine di qualificare il sistema formativo regionale ,oltre alla competenza
sulle attività relative a diverse qualifiche professionali disciplinate da diverse leggi
regionali, la scuola- si poteva leggere nell’art. 2 della legge istitutiva - ”rilascia attestati di qualifica, gestisce corsi formativi e di aggiornamento
ricorrente relativi ad attività richieste dalla istituzione di parchi regionali, nazionali,riserve naturali e
guidate e dalla diffusione di strutture organizzative dell’accoglienza in montagna, come rifugi, bivacchi e camping”.
La scuola soppressa ha egregiamente svolto corsi apprezzati e ha rilasciato
titoli professionali validi e riconosciuti relativi alle figure professionali
di maestri di sci,di guide alpine, di accompagnatori di media montagna. La
ragione della collocazione in Sulmona della scuola era data dalla semplice
constatazione che gli esistenti Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e Parco Regionale Sirente Velino e , gli allora
costituendi, Parchi nazionali della Majella e del Gran Sasso [previsti dalla
legge nazionale quadro sui Parchi che sarebbe stata varata l’anno successivo] , trovano proprio nella Valle Peligna la
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loro continuità territoriale. La soppressione della scuola, e l’affidamento a soggetti privati dell’organizzazione dei corsi [ a dispetto della Legge-quadro n°81/91 per la professione di maestro di sci che - art.6° comma 2-recita : “I corsi sono organizzati dalle regioni…” , mentre l’articolo 5 della LR 59/2013, confermato dall’art.12 della LR n°39 del 2012, recita “ I corsi sono organizzati dal Collegio regionale dei maestri di sci.”] sta a significare che la Regione Abruzzo si priva di uno strumento utile per l’articolazione ordinata di figure professionali appropriate e richieste da una
economia montana moderna e privatizza corsi l’accesso ai quali non è più gratuito, come quando erano regionali,ma diviene oneroso e ,a quanto pare,
pesantemente oneroso per chi voglia frequentarli.
Tutto ciò considerato ,gli scriventi ex consiglieri della regione Abruzzo sollecitano gli
attuali Consiglieri della stessa e soprattutto , ma non solo, coloro che
dichiarano di difendere gli interessi delle zone interne a volere ripristinare –con specifica legge- la normativa preesistente e a rendere di nuovo funzionante,
con la consueta efficienza, la Scuola regionale per le professioni della
montagna presso il Centro regionale di formazione professionale di Sulmona. Gianvincenzo D’Andrea, Bruno Di Bartolo, Bruno Di Masci, Giuseppe Evangelista, Franco La
Civita, Filadelfio Manasseri
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per salvare l'orso
Protocollo fra Ministero, Parco
d'Abruzzo e regioni interessate
Un accordo fra istituzioni per salvare l'Orso Bruno Marsicano di cui sono rimasti solo 50
esemplari e che è a rischio di estinzione. E' il senso del protocollo fra ministero
dell'Ambiente, Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e le tre Regioni.
"Obiettivo -spiega il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - è mettere in atto azioni concrete per la conservazione dell'orso, rispondendo a
una chiara richiesta dell'opinione pubblica e a impegni assunti con l'Unione
Europea".
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Il ciclo "Fatti di musica"
daLL’Auditorium del Parco
ALLA CITTA’ DELL’AQUILA
Non solo all'Auditorium del Conservatorio, ma anche all'Auditorium del Parco e nell'aula magna della
facoltà di Scienze Umane si terranno i concerti degli studenti del Conservatorio
dell'Aquila grazie alla collaborazione con Comune e Università. Il ciclo "Fatti di Musica" ha un titolo volutamente ambiguo e provocatorio,
spiegano gli organizzatori: la musica come stupefacente naturale e benefico. Si
comincia il 21 marzo alle 18:00 all'Auditorium del Parco con il Quintetto a
Pizzico Aquilano.
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PER
LA
RUBRICA
AMARCORD
Quadro
di alunni
di prima media
della scuola
di Scanno
in visita
allo stazzo
di Isidoro.
(Anno 1985)
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