Mercoledì 22 Gennaio 2014 - Il Santo del giorno: San Domenico Abate, monaco, eremita, fondatore

Il tempo... ieri - GIORNATA CON TEMPO VARIABILE, prettamente invernale, con calo termico. Alle nuvole, spazzate da un forte vento, si sono alternati sprazzi di sereno. Temperature: massima. 8,5°C; minima 2,5°C; attuale 4,5°C (ore 23,30).
 
Per Raffaella Del Greco
Ancora un riconoscimento letterario
a Santa Margherita Ligure

La poetessa e scrittrice Raffaella Del Greco, da autentica leonessa, nata ad Anversa degli Abruzzi nell’agosto del 1926, nonostante gli acciacchi dell'età, ha aggiunto un altro successo letterario al suo già ricco palmarès. Nel dicembre scorso è stata ospite presso il “Punto Incontro della Tigulliana” a Santa Margherita Ligure, nella “Festa degli Auguri’’, quale premiata fra gli “Autori d’Italia’’ del Premio Letterario Internazionale “Franco Delpino’’ - in memoria del giovane poeta prematuramente scomparso nel 1962 - con la seguente motivazione: ‘’Per aver saputo interpretare la storia della provincia italiana e aver rappresentato, attraverso la parola, il sogno del riscatto culturale e sociale della  tradizione nazionale, mediante scritti che abbinano passato e presente che guardano a un futuro di memoria e di speranza’’.
Ricordiamo che Raffaella Del Greco è figlia del pastore Michele, fucilato dai nazisti il 22/12/1943 nell’Abbazia Celestiniana di Sulmona per aver rifocillato, nel suo stazzo in montagna, i prigionieri alleati in fuga verso la libertà. Molte delle opere prodotte dalla poetessa-scrittrice abruzzese, residente a Roma, sono ispirate al martirio del papà, alla cui perenne memoria  i cittadini del Centro Abruzzo hanno posto  un'epigrafe nella stessa Abbazia. Giovanni Pizzocchia
 
OGGI FESTA DI SAN DOMENICO ABATE PATRONO DI COCULLO E VILLALAGO
ACCENSIONE DELLE “FANOGLIE” A VILLALAGO
VILLALAGO - La festa di San Domenico Abate ricorda il giorno della sua morte, avvenuta a Sora il 22 gennaio del 1031, all’età di 80 anni. Villalago custodisce le sue memorie terrene. Trascorse diverse anni in una grotta, nella riva sinistra del Fiume Sagittario, in compagnia di un frate laico, Giovanni, che sarà il suo primo biografo. Durante la sua permanenza fondò un romitorio (la chiesetta dell’eremo) e il Monastero di san Pietro del Lago di cui fu Abate. San Domenico, al pari di altri grandi fondatori di quell’epoca, resta un riformatore della vita della Chiesa medioevale, tutto teso ad allargare la vita monastica con la fondazione di monasteri. Il culto verso il Santo si sviluppò a Villalago ancora prima della sua beatificazione, avvenuta nel 1104. Lo venera con ben tre feste e con sei immagini, di cui quattro statue e due pitture, tralasciando di citare i pannelli all’eremo che raccontano i suoi miracoli. Molte sono le leggende che si raccontano intorno alla sua figura taumaturgica, su fatti accaduti in paese. Al Santo si ricorre per i morsi dei serpenti, per le febbri e contro le tempeste. Quella di oggi è una festa solenne, tutta religiosa, con vespri serali e il bacio della reliquia del Sacro Dente. Appena terminate le funzioni in piazza verà accesa la grande “Fanoglia cittadina”, simbolo dell’unità del paese. Anche a Cocullo (nota per il rito dei serpari) la festa è prettamente religiosa
Ieri sera a Villalago sono state accese le Fanoglie rionali, dopo la benedizione da parte del parroco. La tradizione, di antica memoria, s’intreccia con i riti cattolici, in cui il fuoco è forza purificatrice e rappresentava con i riti magici di credenze pagane il mezzo per dare nuova forza e vigore al pallido sole invernale. Le “fanoglie”, come vengono chiamate nel gergo popolare le cataste di legna a forma di cono, riscaldano la veglia in preparazione della festa. Invitano ad una allegra conviviale per stare tutti insieme. Verranno di nuovo accese questa sera, dopo quella cittadina allestita in piazza.
 
 
Dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
La solidarietà ai dipendenti del Tribunale di Sulmona

Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Sulmona esprime la sua vicinanza e solidarietà ai dipendenti del Tribunale di Sulmona, che con il ricorso proposto hanno inteso tutelare non solo un loro diritto soggettivo, quanto il diritto di rango costituzionale della comunità che fa capo al circondario del Tribunale di Sulmona a mantenere il suo Giudice naturale. Non sempre il diritto vivente è forgiato dal Legislatore e dagli Organi Superiori di Giustizia nel rispetto dei diritti inalienabili dell'essere umano, ma quando ciò accade è dovere di chi subisce la lesione esprimere il proprio dissenso con tutte le forme che un sistema democratico consente. Siamo certi che le comunità dell'Alto Sangro, della Valle Peligna e della Valle Subequana non subiranno in silenzio quest'ennesima ferita. Invitiamo, pertanto, la Politica a dare seguito agli impegni assunti, da ultimo durante la manifestazione tenutasi Sabato 11 gennaio 2014 a Sulmona e, quindi, ad adottare ogni mezzo  legislativo idoneo a tutelare la salvaguardia del Tribunale. Il Presidente, avv. Gabriele Tedeschi
LETTERA
AL DIRETTORE
Grazie a chi ha riattivato
la webcam

CARO ROBERTO,
tramite il tuo giornale voglio ringraziare i responsabili della webcam di Villalago, per averla riattivata in tempo utile per vedere dall’America l’accensione della “Fanoglia”, che a noi, che abbiamo le radici nel paese fa molto piacere. Grazie!
Dagli USA, Martha D’Antonio
 
che oggi si pongono in particolare a questo Parco, il quale deve essere messo in grado di continuare a svolgere un ruolo strategico per il sistema delle aree naturali protette italiane e di conservare la fama che ha conquistato in tutto il mondo. Poiché riteniamo importante che il Presidente possa essere anche espressione del territorio segnaliamo che proprio dal territorio di questo Parco sono emerse in questi anni due personalità che, più di ogni altra, possiedono le caratteristiche adeguate a ricoprire la funzione presidenziale: Giuseppe Rossi, già Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e della Laga nonché Presidente di questo Parco nello scorso quinquennio, e Carlo Alberto Graziani, professore universitario, autore di numerose pubblicazioni giuridiche sulle aree protette e Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini nei suoi primi dieci anni. Chiediamo allora a Lei, Ministro, di riconsiderare la Sua scelta che entra in forte contraddizione con l’impostazione di alto livello che ha voluto dare alla Sua gestione ministeriale e che rischia di costituire un elemento di frattura con tutti coloro che considerano i parchi come luoghi di rilevanza internazionale, scrigni di grandi valori, veri e propri beni comuni destinati alle future generazioni. (Seguono le firme)
Un appello al Ministro dell’Ambiente
Per una Presidenza di alto profilo
all’Ente Parco Nazionale
d’Abruzzo Lazio e Molise

IL Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - voluto da  Benedetto Croce, fondato da Erminio Sipari oltre 90 anni fa, presieduto e diretto negli ultimi decenni da personalità come  Francesco Saltarelli, Franco Tassi,  Michele Cifarelli, Fulco Pratesi – gode per la sua storia, le sue bellezze e le sue realizzazioni di un altissimo prestigio internazionale. Siamo perciò fortemente preoccupati per le modalità con le quali si sta procedendo alla nomina del nuovo Presidente che sembrano dettate non dal superiore interesse della conservazione della natura e della vera valorizzazione del territorio, ma da mere esigenze partitiche e correntizie. Sottolineiamo la necessità che il Presidente sia una personalità di  rilievo nazionale in grado di continuare quella grande tradizione e possieda l’esperienza e le conoscenze necessarie per affrontare i gravi problemi
 
“Ripensiamo il territorio”
Incontra la Senatrice Paola Pelino

Nella giornata di venerdì scorso, 17 Gennaio 2014, abbiamo avuto un incontro tra una nostra delegazione e la Senatrice di Forza Italia, Paola Pelino, per discutere del progetto di Coesione territoriale della Valle Peligna, informando che a tal proposito il prossimo mese di marzo, organizzeremo un apposito convegno. Nel corso dell’incontro abbiamo ripercorso il cammino dell’impegno dell’associazione a partire dal Convegno del Novembre 2012, con il Ministro Barca fino a giungere alla recente Risoluzione Regionale votata all’unanimità che impegna la Giunta Regionale “a definire e presentare in Consiglio una proposta di indirizzo rivolta ai Comuni abruzzesi innanzitutto dell’entroterra, nella quale  sia individuata ed auspicata una strategia  da portare avanti per i prossimi mesi, per favorire- anche riproponendo le opportune incentivazioni già previste dalle leggi nazionali e regionali vigenti -  la nascita e lo sviluppo di un modello organizzativo territoriale più efficace ed efficiente, ovvero quello delle fusioni, piuttosto che delle unioni,  per affrontare le sfide nazionali ed europee già in corso,  dove si richiede maggiore massa critica per sostenerle”. Abbiamo riscontrato anche qui, come negli incontri precedenti e con altre forze politiche, un grosso favore per il progetto strategico necessario ed ineludibile per il nostro territorio, e la Senatrice si è detta fortemente convinta, insieme anche ai suoi collaboratori di Forza Italia presenti, il Dr. Luigi La Civita,(anche Consigliere Comunale e una sua giovane collaboratrice. Inoltre si sono resi disponibili ad azioni concrete che possano sia sensibilizzare la Giunta Regionale a rispettare l’impegno consegnatole dalla Risoluzione del Consiglio, sia a facilitare l’incontro con il Dr. Chiodi per discuterne. Inoltre è stato preso un impegno anche dal Consigliere
La Civita ad intervenire nei dovuti modi istituzionali presso l’amministrazione Comunale di Sulmona, affinché si possa arrivare a  deliberare il “Parlamento della coesione territoriale” (ex Giunta del territorio)  previsto nel Programma di mandato, che possa mettere insieme i vari comuni, almeno della Valle Peligna e farli dialogare intorno a una comune Prospettiva strategica territoriale e della creazione di una massa critica per la soluzione dei problemi scottanti vigenti sul territorio. Insomma azioni che permettano di invertire una tendenza e realizzare la speranza per il futuro dei nostri cittadini, per lo sviluppo e l’economia del Centro Abruzzo, tenendo conto delle attese e incentivazioni del Bilancio Europeo 2014/2020. Giovanni Natale
 
Dal Sen. Antonio Razzi:
“Dichiarazioni inverosimili
provenienti dall'Abruzzo”

Dal Corriere della Sera del 20 gennaio 2014 pag. 4, ha dichiarato Razzi, ho letto che la senatrice Pezzopane avrebbe dichiarato, in un tendone dell'Aquila, leggo testualmente: «Per le prossime elezioni, faccio appello a tutto il centrosinistra uniamoci e sterminiamoli» riferendosi al centrodestra. Quel centrodestra che ha salvato invece la regione dal fallimento e dal disastro ereditato dalle amministrazioni di sinistra. Chiodi ha messo i conti a posto altrimenti sarebbe saltato tutto a partire dalla sanità. Non posso credere e mai crederò che queste dichiarazioni siano uscite dalla bocca della senatrice Pezzopane. Piuttosto sono propenso a pensare ad esagerazioni giornalistiche. Ma se tutto ciò fosse vero, ripeto solo se fosse veramente confermato dalla stessa senatrice, allora sarebbe una gravissima affermazione di stampo stalinista di una violenza con qualche precedente del quale dobbiamo sempre ricordarci. Ma non è possibile che la senatrice Pezzopane sia razzista e violenta sino a questo punto.
Personalmente non ci credo. Credo invece, ha continuato Razzi, alle parole come sempre poco eleganti del sig. Antonio Di Pietro che si è scusato con gli abruzzesi, su di un quotidiano locale il Centro di Pescara, per aver candidato il sottoscritto nelle liste dell'IDV. A queste affermazioni, conoscendo bene il soggetto, credo, senza se e senza ma. Però, la considerazione che viene di fare è semplice, ha spiegato il senatore Razzi, non si chiede il sig. Di Pietro se non  sia il caso invece di chiedere scusa a tutti gli italiani sia quelli residenti in Italia che quelli residenti all'estero per essere stato estromesso dal Parlamento in blocco con tutto il suo partito al seguito per essersi dimostrato sgradito al suo stesso elettorato? Non crede, il sig, Di Pietro che dopo le defezioni dei suoi iscritti parlamentari e non a partire dai due capigruppo di Camera e Senato che egli stesso ha nominato dovrebbe avere almeno il buon gusto di ritirarsi a vita privata piuttosto che occupare il suo tempo a racimolare elettori? Il tempo è galantuomo, ha concluso Razzi, ed alla prova dei fatti il sottoscritto è senatore dopo essere stato per ben due volte deputato eletto con le preferenze, mentre oggi il sig. Antonio Di Pietro cerca voti ovunque perché non vede l'ora di ritornare in Parlamento.