Giovedì 07 Novembre 2013 - Il Santo del giorno: Sant' Ercolano di Perugia, Vescovo e
martire
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Il tempo... ieri - l’autunno ieri ci ha portato una bella giornata di sole. E’ stata gradevole nelle ore del mattino, mentre in serata è sceso il freddo. Notte stellata. Temp: massima. 15,1°C; minima 4,0°C; attuale 8,1°C (ore 23,30).
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La brigata Maiella al Quirinale
Il presidente della Repubblica ha ricevuto, il 4 novembre scorso, i reduci della Brigata Maiella. Fra essi il
più giovane. Ennio Pantaleo aveva allora solo 14 anni, oggi si direbbe un bambino.
A quattordici anni è assurdo pensare di potersi arruolare. Ma se la volontà è forte, si inventano bugie. Si dichiara di avere l’età giusta. E in quelle circostanze di estrema emergenza non si sta a chiedere documenti e a sottilizzare. D’altra parte, lui la guerra la conosceva già e come lui la conoscevano persino donne e bambini, perché per la prima volta nella storia la guerra non si faceva in trincea. Gli aerei colpivano dovunque, portavano
distruzione e morte senza fare distinzione di età e di sesso. Ennio Pantaleo per arruolarsi ingannò il Comandante della Brigata Maiella Ettore Troilo. Nessuno se ne accorse: era già abbastanza alto e anche il viso non era da ragazzino. Anche se successivamente venne scoperto, il Comandante non volle umiliarlo rispedendolo a casa. Ennio aveva visto per la prima volta i
maiellini in piazza Garibaldi, a Sulmona, circondati dalla folla curiosa e
festante. Era il 9 giugno del ’44. Era la liberazione, la fine della guerra, la fine della paura, del terrore, che dall’armistizio e dall’occupazione tedesca, era diventato un incubo collettivo, un’immane tragedia. Fu una sorpresa: la città era stata tappezzata con manifesti di saluto in inglese quando, invece, si vide
arrivare una formazione italiana, mal vestita, dall’ armamento più vario, ma un vero anche se piccolo esercito. Superata l’incredulità, furono calorosi i festeggiamenti. Fu in questa circostanza che Ennio cominciò ad interessarsi a questa sorta di compagnia di ventura, per maturare lentamente
il grande passo di essere uno di loro. Lui non era vissuto nella bambagia. Per curiosità e per fame girava in bicicletta per le campagne in cerca di qualcosa da mangiare, verdure ed erbe. Un po’ di latte per il padre malato se lo procurava dai nonni a Fonte D’Amore, vicino al campo di concentramento. Un prigioniero fuggiasco se l’era portato a casa con incosciente generosità e dovevano “dividere con lui il pane che non c’era”. Si era salvato per un puro miracolo dal feroce bombardamento di piazza Garibaldi. I tedeschi gli avevano una volta sparato e in un’altra occasione lo avevano pestato ben bene. Era la prima volta che vedeva una formazione partigiana. Infatti, nella nostra
zona non avevano operato formazioni armate. Tutte quelle bande, di cui si è favoleggiato, sono nate dopo la guerra, come il moltiplicarsi di garibaldini
dopo le imprese di Garibaldi. Liberata la regione, la Brigata si sarebbe dovuta sciogliere e i volontari sarebbero dovuti tornare a casa, dove li
attendevano gli affetti e l’enorme compito di ricostruire dalle macerie le case, i paesi e riprendere le attività economiche. Ma successe quello che forse nessuno si sarebbe aspettato, una cosa
incredibile. Invece di tornare a casa, continuò a risalire la penisola. E a Recanati, in previsione dell’ultima decisiva spallata da dare ai tedeschi rafforzatisi dietro una nuova linea difensiva, la linea Gotica, promosse una campagna di nuovi arruolamenti. In quei giorni Ennio Pantaleo matura la decisione di farsi soldato. Sarà il più giovane della Brigata. L’amore per la mamma e una tenerezza particolare per la sorellina (si commuove ancora oggi nel ricordarla mentre addentava con l’avidità della fame la pagnotta che lui aveva rubato ai tedeschi rischiando la vita) non
gli impediscono di scappare di casa con un compagno
per raggiungere
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Recanati con un avventuroso autospot. La mamma, angosciata, andrà con un viaggio altrettanto fortunoso, dati i mezzi pubblici inesistenti, a riprenderselo e riportarlo a casa. L’abbraccio fra i due sarà fortemente drammatico. Il ragazzo soldato piange abbracciato alla madre. Ma non torna indietro. E così Ennio seguì la Brigata nella sua avanzata verso il nord, oltre la linea Gotica, attraverso
il fuoco delle battaglie. Il 21 aprile del ’45 la Maiella entrava finalmente a Bologna. Per prima. Quell’avventura straordinaria, tragica ed eroica di una formazione del tutto atipica
aveva vittoriosamente termine.
Ezio Pelino
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Arriviamo a L’Aia, nel primo pomeriggio, dopo aver percorso circa 20 km da Rotterdam,. La città ci viene incontro col tempo sereno. Ospita il museo Escher, del grande pittore
e grafico olandese, che negli anni 1929-32 è stato più di una volta nella Valle del Sagittario, documentando le sue visite con le
rappresentazioni di Castrovalva, Anversa, Villalago e Scanno. E’ sede del governo dello Stato, pur non essendone la capitale, che è Amsterdam. Dal 1831 è anche residenza della casa reale olandese. Ospita oltre 150 organizzazioni
internazionali tra cui la Corte Internazionale di Giustizia, la Corte
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Penale Internazionale. L'Aia è il quarto centro per importanza delle Nazioni Unite, dopo New York, Ginevra e
Vienna. E’ una città “aperta”, non chiusa da mura, ma solo da canali che si intersecano ad angolo retto. La
città ci accoglie un po’ imbronciata.
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amministrazioni e gestioni. Sotto tale profilo non può non essere rilevato e sottolineato che i Bilanci (preventivi e consuntivi)
degli ultimi sette anni sono stati tutti regolarmente approvati dagli organi
vigilanti e che l’Ente Parco risulta al momento, insieme ad un solo altro parco nazionale, l’unico ad aver pienamente rispettato i 66 principi di trasparenza amministrativa stabiliti dalle recenti leggi in
materia di amministrazione pubblica.
Si tratta di un risultato di assoluta rilevanza - dice il Commissario Rossi -,
se solo si pensa alla nota crisi amministrativo-finanziaria e gestionale che
alcuni anni fa aveva compromesso gravemente la funzionalità dell’Ente e alle “tradizionali” difficoltà nella gestione della struttura organizzativa e del personale che continuano a
determinare qualche criticità operativa. Questo risultato ed altri importanti risultati positivi nelle varie attività istituzionali di conservazione e promozione, premiano l’impegno degli amministratori dell’Ente e della Comunità del Parco, il lavoro del Collegio dei revisori dei conti, le relazioni che l’Ente ha saputo instaurare con tanti interlocutori istituzionali e non, locali e
nazionali, e la disponibilità e professionalità di una parte del personale che ha dimostrato sensibilità e attaccamento alla Istituzione.
(Antonietta Ursitti, Ufficio di Presidenza)
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BILANCIO DI PREVISIONE 2014
dell’Ente Parco
Con deliberazione del 31 ottobre, vale a dire entro il termine di legge previsto dalla normativa vigente in
materia, il Commissario Straordinario Giuseppe Rossi, acquisiti, nello stesso
giorno, i pareri favorevoli del Collegio dei Revisori dei Conti e della Comunità del Parco, ha approvato il Bilancio di Previsione 2014. Si tratta di un atto di
fondamentale importanza per la continuità amministrativa dell’Ente Parco, la cui elaborazione nei termini di legge è stata espressamente rilevata ed apprezzata dal Collegio dei Revisori dei Conti.
Considerata anche la recente approvazione, da parte del Ministero dell’Ambiente, del Bilancio Consuntivo 2012, anche questo deliberato dall’Ente nel mese di aprile nel pieno rispetto dei termini di legge, risulta ulteriormente certificata la
riacquisita, piena regolarità dell’attività amministrativo-gestionale dell’Ente; e ciò nonostante il persistere di qualche difficoltà riguardante i debiti arretrati e fuori bilancio in materia di contenzioso
legale, lascito “inqualificabile” delle passate
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Dalla Residenza Borbonica
Stato della Foce
su territorio Scannese
IL RUGBY ABRUZZESE
AGLI ONORI DELLA CLASSIFICA
Considerato che nessun organo d'informazione e di stampa parla delle nostre due squadre di rugby Aquilane,
L'Aquila 1936 ed il Gran Sasso, serie A girone A e B, porto a conoscenza degli
amanti del Rugby la loro marcia trionfale.
L'Aquila 1936 è seconda in classifica. Ha perso la prima posizione per un bonus mete preso
dalla Rugby Colorno.
Il Gran Sasso dell'amico Filippo Petrocco prosegue la marcia trionfale nel suo
girone. Per gli amici del Sulmona Rugby, che milita in serie C, classifica e
risultati non pervenuti.
Che la coccia sia spiccia! Sandro.
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L’ADDIO A GIANNI
VILLALAGO - La popolazione, ancora incredula, ha dato ieri l’estremo saluto a Gianni Iafolla e si è stretta alla moglie Cinzia, al padre Romeo e ai suoi parenti. Il funerale è stato officiato dal parroco alle ore 16,30 nella chiesa parrocchiale. Gianni,
da qualche anno in pensione, è stato insegnante di matematica negli istituti scolastici superiori. Aveva
iniziato la sua carriera al Nord, poi aveva ottenuto il trasferimento a Roma,
dove ventuno anni fa aveva sposato una sua compagna di studi. In questi giorni
si trovava a Villalago e domenica prossima sarebbe ripartito per Roma con il
padre di 97 anni, che era solito trascorrervi il periodo invernale. Un malore
improvviso ha stroncato, invece, la sua vita a soli 63 anni. Era una persona
buona, affabile e un ottimo insegnante, rimpianto dai suoi studenti.
Questo giornale lo ricorda per averlo avuto attento lettore e dispensiere di
consigli.
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AUGURI AD EZIO GASBARRO
VILLALAGO - Auguri al dottor Concezio (Ezio) Gasbarro per la sua elezione a
Presidente regionale di Confagricoltura per il triennio 2013-2015.
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I volontari di AIRC con migliaia di confezioni di cioccolatini sono presenti da lunedì 4 novembre e fino a domenica 10 novembre in tutte le piazze italiane a chiedere
un contributo per la ricerca oncologica e per sostenere l'attività di informazione.
IL GRUPPO VAS di Scanno e dell’Alta Valle del Sagittario è con i volontari dell’AIRC
Sarà presente:
- a Scanno in Piazza Santa Maria della Valle sabato 9 e domenica 10;
- a Frattura domenica 10;
- a Villalago in Piazza Celestino Lupi domenica 10.
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