Lunedì 04 Novembre 2013 - Il Santo del giorno: San Carlo Borromeo, Vescovo (1538 -
1584)
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Il tempo... ieri - giornata variabile con nuvolosità più estesa nel pomeriggio, ma senza precipitazioni. Ventilazione mite che ha fatto risalire il termometro. Temp: massima. 17,0°C; minima 10,1°C; attuale 14,2°C (ore 23,30).
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OGGI 4 novembre
festa delle forze armate
Da pastore a soldato
Dio lo disse in un comandamento:
«Non ammazzare». E gli uomini la guerra
Hanno creata ed hanno l’intento
Tenerla viva per tutta la Terra.
(Dal Diario della Grande Guerra di Francesco Giuliani,
pastore abruzzese di Castel del Monte - L’Aquila)
FRANCESCO GIULIANI detto “Cicche ru crapare ” nacque a Castel del Monte ( AQ) il 5 Aprile 1890. Spese buona parte della sua
vita dietro le greggi, tra l’altopiano di Campo Imperatore e il Tavoliere di Puglia. Iniziò a fare il pastore all’età di 9 anni e smise a 65 .Mezzo secolo di primavere ed autunni lungo lo stesso
tratturo. Egli abbandonò questo mondo in due sole occasioni . La prima volta contro la sua volontà, dal ’15 al ’18, per tre lunghi e dolorosi anni che lo videro soldato nelle trincee della
prima guerra mondiale. Una tragedia vissuta dal di dentro di cui ci ha lasciato un diario ricco di umanità e realismo. La seconda e ultima volta verso il 1920 , emigrante in Belgio e in
Francia. Vi restò solo pochi mesi, il tempo per rendersi conto che il suo destino non era tra fiamme ed altiforni.
La sua fu una vita dura, di lavoro ingrato e mal pagato, di notti all’addiaccio e di piogge sotto il grande ombrello da pastore. Ma fu insieme una
vita di ore lente e di giornate solitarie, lontano da tutto, anche dall’affanno. Fu un attento cronista dei suoi tempi. In dodici quaderni manoscritti
ci ha lasciato la testimonianza della vita dei pastori, degli avvenimenti più significativi del suo tempo, la dittatura fascista, la guerra, soprattutto la
Grande Guerra. Conobbe Cesidia Coletta, sua amata compagna per tutta la vita,
da cui ebbe cinque figli. Uno di questi , Vincenzo Onorato Giuliani, nacque il
10 marzo 1915 e morì il 21 novembre 1916. Nel Maggio 1915 Francesco fu richiamato alle armi sul fronte della Grande Guerra . Tornato per una licenza
ebbe l’opportunità di abbracciare il suo bimbo, che non rivedrà più, poiché obbligato a tornare al fronte. Questa esperienza di dolore suscitò in Francesco versi espressi nella “Poesia per il bimbo” che proponiamo ai lettori. Il componimento nella sua semplicità si può intendere come un invito alla riflessione sulla disumanità della guerra che oltre a distruzioni e drammi è negazione di relazioni e affetti tra gli uomini . E ciò che sembra più contare nella vita, sono gli affetti. Parola di Norberto Bobbio.
Franco D’Alessandro
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Poesia per il bimbo
Della licenza il tempo era passato,
E l’ora di partire un bel mattino
Me ne stavo fin troppo addolorato.
E presi in braccio il mio caro bambino
Con le manine ei lesto mi afferra
Perché vuole tenermi a se vicino.
Forse voleva dir: torni alla guerra
E se verrà quel dì che tornerai,
Ma io non sarò più su questa terra.
Mi ami tanto e più non mi vedrai.
E mi teneva per non farmi uscire,
Quando soffersi allor non so dir mai.
E mi sentivo tutto intenerire
Da tanto affetto, e che potevo io fare
L’ora incalzava di dover partire.
E mi dovetti a forza strappare,
da lui che con affetto mi stringeva
Che il pianto agli occhi mi sentii sgorgare.
La madre a quella vista anche piangeva,
E con che core io svelto partivo,
Da quella scena che soffrir faceva.
Sono degli anni ormai, pur non scrivo
Con occhi asciutti di quel bimbo amato
Tanto ricordo, che ne restai privo,
Di rivederlo più non mi fu dato.
Francesco Giuliani – Castel del Monte 1890-1969 -
Quaderno n° 11- 2° parte-pagina 39
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DA SCANNO IN VIAGGIO
PER IL BENELUX
Visita alla città di Bruges
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e mezza siamo a Bruges, situata a Nord-Ovest a cinque chilometri dal Mar del
Nord, di cultura e lingua fiamminga. La città con i suoi canali e con le sue case fiamminghe è patrimonio dell'Unesco. Il canale che costeggiamo è abitato da numerosi cigni bianchi.
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Partiamo da Bruxelles per Bruges verso le ore nove, con la guida Daniel. Ci sono appena un centinaio
di km da percorrere. Le nebbie della mattina si sono diradate e splende un bel
sole che ci accompagna dalla Vallonia alle Fiandre. Il paesaggio che ci viene
incontro è quello delle pianure nordiche, con campi coltivati e mucche al pascolo. Di
tanto in tanto appaiono alcune pale eoliche. Dopo un'ora
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IL LUNEDI' DEL DIRETTORE
Sul dissesto finanziario
del Comune di Villalago
"Per farsi dei nemici non è necessario dichiarare guerra, basta dire quel che si pensa". Comincio da questo pensiero di Martin Luther King, convinto che il mio
editoriale mi causerà qualche inimicizia in più oltre quelle che ho già, per aver sempre espresso, senza nascondimenti, le mie opinioni.
Il Consiglio Comunale ha votato il 29 ottobre scorso a maggioranza (con il voto
di cinque persone) la dichiarazione del dissesto finanziario del Comune di
Villalago. E' vero che quei cinque consiglieri sono stati delegati a
rappresentare tutto il popolo, ma decisioni di tale importanza non possono
essere prese senza consultare la volontà dell'intera cittadinanza. Occorreva una pubblica assemblea, in rispetto proprio
della decantata partecipazione. La decisione doveva venire, sentite le ragioni
degli uni e degli altri, dal popolo sovrano. Chiamatemi anche populista, ma a
scuola ho appreso che Clìstene, governante dell'antica Atene, istituì le assemblee popolari, proprio perché le decisioni più importanti fossero partecipate, mentre a Villalago, i destini di un intero
Comune sono in mano a cinque persone.
Non sono accomodante con l'attuale amministrazione comunale, ma non ho argomenti
per andare contro la suddetta decisione. I debiti esosi, le casse comunali
vuote, non potevano avere altra conseguenza, che quella del dissesto
finanziario.
Ho letto il manifesto dei tre consiglieri di minoranza, di cui un vicesindaco e
un assessore della passata amministrazione. E' delirante! C'è proprio il delirio dell'arroganza e dell'onnipotenza! Non un "mea culpa", una
parola di scusa ai cittadini per i debiti lasciati (ed erano in molti a dirlo
ieri mattina in piazza), ma addirittura chiedono le dimissioni dell'attuale
Sindaco per l'incapacità - secondo loro - di ripianare i debiti. Ma con quali risorse? Dall'approvazione
della variante al Piano Regolatore? Ma dove sono gli acquirenti di terreni? Nel
febbraio scorso nel piano di rientro sono stati messi in vendita tutti i
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beni
comunali: nessuno ne ha fatto richiesta.
Che ci sia una pigrizia mentale nella maggioranza è cosa risaputa, ma non è che con pochi spiccioli, raccimolati qua e là, si possa risolvere il problema del debito comunale di circa un milione e mezzo
di euro. E poi, del manifesto della minoranza mi ha infastidito la "lezioncina"
sulle conseguenze del dissesto. Ma se sono così consapevoli, così bravi, perché non hanno amministrato con oculatezza? Perché a fine mandato non hanno portato a pareggio le entrate con le uscite? Se fossi
in loro mi dimetterei da consigliere, ritenendomi non degno di questa carica! A
causa loro per i Villalaghesi, per gli ospiti, in seguito alla dichiarazione di
dissesto, inizierà un periodo di ristrettezze, di tasse comunali salate, che unite a quelle
statali, li renderanno sempre più poveri.
Sono trascorsi due anni e mezzo dall'insediamento della nuova amministrazione e
idee per progetti innovativi non sono ancora arrivate; ma non sono state prese
in considerazione neppure attività più semplici. Abbiamo la fortuna di avere una biblioteca comunale con una
bibliotecaria, ma perché non organizzare (come fa Anversa) attività di lettura, di ricerca per i nostri ragazzi, per i nostri giovani? I reperti
degli scavi archeologici del monastero di San Pietro del Lago, giacciono chiusi
in un armadio, dimenticati da questa amministrazione. Se si sono trovati i
soldi per la "Notte bianca", un migliaio di euro si potrebbe reperirlo per
sistemarli in alcune bacheche, secondo le direttive della Soprintendenza ai
beni Archeologici. O non interessa a nessuno? Per i nostri anziani non si
organizzano più gite sociali e iniziative a sostegno della loro età. Come mai? Il centro sportivo, nonostante che il suo dissequestro sia stato
strombazzato ai quattro venti, ha fatto la fine di un recinto per cavalli.
Questi almeno l'erba la tagliano!
Ieri domenica sono stato in piazza. Ho avuto l'occasione di leggere il volantino
dell'attuale amministrazione, che allego in pdf. Lascio per ora a voi i
commenti. Resto del parere che necessitava "a priori"(causa-effetto)
un'assemblea dei cittadini per dibattere il problema e non una giustificazione
"a posteriori" (effetto-causa). Ma tant’è!
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Il Pan dei morti
SCANNO - La Chiesa Cattolica dedica il 2 novembre alla commemorazione di tutti i
defunti, per i quali già nel giorno precedente di Ognissanti, che è festivo, si è soliti andare al camposanto a deporre fiori ed accendere lumi. Per la
ricorrenza dei Morti, in alcune località d'Italia è consuetudine preparare un pane dolce con uva passa e nocciole, chiamato "Pan
dei Morti". Questo fa pensare all'uso che c'è
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anche a Scanno di consumare un mostacciolo bianco semplice, dopo l'Ufficio e la
Prima Messa nella chiesa di Sant'Antonio, depositario di un'antica devozione in
onore dei defunti. Difficile è risalire all'inizio di questa tradizione. Ora è il comitato di Sant'Antono che pensa ad offrirlo ai fedeli nella sala
soprastante la chiesa, accompagnato da una tazzina di caffé o di cioccolato.
Sabato scorso è stata aggiunta anche una fetta di Pan dell'Orso, offerto dalla omonina ditta
dolciaria Di Masso.
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Festa dellE FORZE ARMATE
A VILLALAGO
VILLALAGO - Oggi, 4 novembre, è la giornata delle Forze Armate, istituita per ricordare il temine della Prima
Guerra Mondiale sul fronte italiano. In ogni località d'Italia si commemorano i caduti per la Patria.
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Non essendo più considerato giorno festivo, la manifestazione viene spostata alla domenica.
A Villalago, dopo la Santa Messa, un corteo, con la corona d'alloro portata
dagli Alpini, seguita dal Parroco, dal sindaco e dalla civica amministrazione
con il popolo, si è avviato verso il Parco della Rimembranza. E' stata deposta la Corona al
Monumento dei Caduti, con le preghiere e il discorso letto dal Sindaco.
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RINNOVATO IL DIRETTIVO DELLA CONFRATERNITA
DELLA MADONNA DEL CARMINE
SCANNO - Ieri sera nella chiesa della Madonna del Carmine è stata effettuato lo scrutinio delle votazioni per l'elezione del nuovoPriore e del Consiglio Direttivo della Confraternita Maria S.S. del Carmine.
Il cappellano, Mons. Carmelo Rotolo, ha proclamato eletti Liborio Cetrone -
Priore, e Ciancarelli Luciano Carmelo, Lancione Davide, Lancione Maurizio,
Paletta Antonio, Spacone Michele, Piscitelli Carmelo consiglieri. Tutti glli
eletti hanno accettato la carica. Dopo la convalida dell'elezione da parte del
Vescovo, si fisserà la data della cerimonia religiosa per l'insediamento del nuovo Priore e del
nuovo consiglio direttivo.
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