Venerdì 25 Ottobre 2013 - Il Santo del giorno: Beato Carlo Gnocchi (1902 - 1956)

Il tempo... ieri - IL CIELO E’ DIVENTATO GRIGIO. Inversione di tendenza rispetto al sole e al clima mite dei giorni scorsi, con molte nuvole, senza precipitazioni. Temperature: max 17,7°C; min 9,9°C; attuale 11,8°C (ore 23,50).
 

IL DIRETTORE E’ IN VACANZA FINO AL 28 OTTOBRE
Senza la sua direzione la redazione si limiterà a pubblicare solo le notizie, le lettere
e comunicati stampa, inviati a questo giornale tramite l’indirizzo e-mail del direttore

 
E’ MORTA UN’ORSA DI QUATTRO ANNI
INVESTITA NEL TERRITORIO DI VILLALAGO
Senza successo il tentativo di operarla a Teramo
VILLALAGO - Un esemplare di Orso Bruno Marsicano è morto nella tarda mattinata di ieri, presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Veterinarie dell’Università di Teramo. Il plantigrado, un’Orsa di quattro anni, vi era stata trasportata nella notte precedente dal luogo dove era stata investita, nel territorio del Comune di Villalago. Intorno alle 21,00 di mercoledì, un giovane di Villalago tornava in auto al suo paese. All’uscita dal traforetto che segna il confine con il Comune di Anversa, dove la Valle del Sagittario si allarga per qualche centinaio di metri, dopo qualche curva, lungo il rettilineo più breve, lì è avvenuto l’impatto accidentale con l’Orsa. E’ quella una zona dove non è raro avvistare la fauna, l’Ente Parco nell’inverno scorso aveva provveduto ad apporre delle tabelle che segnalano il pericolo di attraversamento degli Orsi. L’automobilista ha tentato invano di evitarla nell’esiguo spazio concessogli dalla stretta carreggiata, ferendola gravemente, provocando danni alla sua macchina, subendo egli stesso delle contusioni. L’intervento degli agenti del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale e delle Guardie del Parco, insieme all’équipe veterinaria e scientifica dell’Ente, è stato solerte, grazie alla segnalazione del giovane, rimasto sul luogo dell’incidente. Nel corso dei primi accertamenti è stata evidenziata la frattura delle zampe posteriori dell’Orsa. Secondo le disposizioni del Direttore del PNALM, l’animale è stato trasportato nella struttura specializzata di Teramo, dove, nel corso della notte, gli esami radiografici hanno evidenziato la frattura del femore sinistro e della tibia destra, risultati resi pubblici verso le 11,00 di ieri dall’Ufficio di Presidenza del Parco, che nel suo comunicato auspicava la completa guarigione, in seguito all’imminente operazione. Purtroppo, verso le 15,00, un secondo triste comunicato ha annunciato la morte dell’Orsa: “presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Veterinarie dell’Università di Teramo, alla presenza dei veterinari e degli esperti del Parco sono insorte complicazioni che hanno determinato la morte dell’orso investito la scorsa notte da un giovane automobilista residente a Villalago. In particolare dopo le radiografie complete dell’animale, mentre si stava procedendo all’intervento per la riduzione delle fratture degli arti posteriori, è subentrato un arresto cardiocircolatorio che ha determinato la morte del plantigrado. Purtroppo, nonostante la disponibilità e il grande impegno del Professor Patrizio Luso, della sua Facoltà e del personale dell’Ente, non si è riusciti a salvare la vita dell’orsa”.
 
Rammarico imbarazzo rabbia e soprattutto frustrazione: un nuovo esemplare di orso bruno marsicano si aggiunge al lungo elenco delle perdite avvenute per vari motivi negli ultimi anni. Non servono sterili polemiche ma ormai e' improcrastinabile un'iniziativa congiunta tra Ministero, Ente Parco, Corpo Forestale dello Stato ed Enti Locali che impegni le migliori risorse per affrontare la difficile problematica della salvezza dell'orso e della fauna del parco in generale.
Dal rispetto dei limiti di velocità per la sicurezza delle strade del Parco al miglioramento delle attività di sorveglianza, dagli interventi sugli orsi confidenti all'efficacia delle indagini giudiziarie. Non solo di ricerche scientifiche c'è bisogno ma di azioni concrete costanti ed efficaci per non restare a guardare di fronte al frustrante dissolvimento del patrimonio naturale del Parco.

Il Presidente della Comunità del Parco
Alberto D’Orazio
 
Orsa investita sulla strada Sannite: “Tristemente annunciato”
La Riserva delle Gole del Sagittario divulga un verbale del 2010
dove si lanciava l’allarme, da allora praticamente nessun intervento
L’incidente avvenuto sulla strada Sannite, tra Anversa degli Abruzzi e Villalago, con l’investimento di un orso, spiace dirlo, era largamente annunciato.
L’investimento è avvenuto appena fuori dalla Riserva e Oasi WWF delle Gole del Sagittario, su un rettilineo dove in questi anni si sono susseguite segnalazioni anche di più orsi. Nel 2010, l’osservazione proprio in quel tratto di un’orsa con due cuccioli sulla strada, pubblicizzata con un video notturno, mandato in onda da un’emittente nazionale, suscitò fortissima preoccupazione  nel personale della Riserva e del WWF, consci del rischio sia per le persone sia per la fauna selvatica.
In collaborazione con il WWF, il Direttore della Riserva Filomena Ricci convocò un incontro presso il Comune di Anversa degli Abruzzi, un piccolo comune di 400 abitanti (!), invitando i principali enti responsabili, dall’Ufficio Parchi della Regione Abruzzo all’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dall’Amministrazione Provinciale di L’Aquila, responsabile della gestione e manutenzione della strada, al Corpo Forestale dello Stato.
Nell’incontro si ribadì l’urgenza di intervenire sulla Sannite con sistemi che la Riserva delle Gole del Sagittario e il Comune di Anversa degli Abruzzi, aveva attuato, nel suo piccolo e con le poche risorse a disposizione, da anni. Intanto il Comune di Anversa, grazie all’Oasi, si è dotato dal 2008, di uno specifico studio scientifico sul grado di rischio associato ad ogni tratto stradale del territorio comunale.  Ci chiediamo se la Provincia o il PNALM abbiano questo strumento. Successivamente, l’Oasi e il Comune hanno installato a proprie spese nel territorio della riserva e a monte del paese verso Casale, sulla strada gestita dalla provincia, appositi cartelli e particolari catarifrangenti, che pur non riducendo a zero il rischio, costituiscono comunque un approccio attivo al problema. In realtà, visto che purtroppo è fatto noto (riportato da tutta la letteratura del settore) che i semplici cartelli all’atto pratico dopo pochi giorni perdono efficacia (se non per sollevarsi da qualche responsabilità nei confronti degli automobilisti e presso il pubblico non specialista) in quanto spesso le persone non sono indotte a rallentare, esistono sistemi ancora più efficaci, che da anni si usano in strade, come quelle canadesi, in cui il rischio di incidenti gravi è molto elevato (visto che gli automobilisti incontrano le alci…). Invitiamo caldamente a visitare il sito http://www.wildlifecollisions.ca/default.aspx . Tra questi sistemi di allerta basati su sensori che “avvertono” l’arrivo di animali selvatici di grossa taglia e fanno scattare semafori o altri sistemi di allerta.
Inoltre, gli incidenti stradali con la fauna selvatica si concentrano in tratti particolari, come quello in questione, ed è fondamentale identificarli su mappa per indirizzare gli interventi. Da quanto ne sappiamo, gli operatori dell’Amministrazione Provinciale non hanno neanche il GPS con cui mappare nel tempo i casi di investimento stradale, quando in Tanzania, al Parco del Selous, i guardiaparco da anni georeferenziano i casi di bracconaggio con un attrezzo del costo di qualche centinaio di euro…
Il verbale parla chiaro, invitiamo a leggerlo, e quindi non lo commentiamo. Sappiamo che in questi giorni la provincia ha in corso un “problematico” (e dal forte impatto su fauna e flora di un sito di importanza comunitaria) intervento sulla “sicurezza” sulla Sannite per le reti paramassi del costo per la collettività di oltre un milione di euro. L’auto coinvolta nell’incidente con l’Orso ha riportato danni importanti. Ricordiamo che alcuni anni fa nella Marsica un motociclista morì per un impatto con un Lupo. Crediamo che sia legittimo chiedersi se esiste un approccio razionale o meno, con un’analisi dei costi-benefici e un’attenta pianificazione, al problema della sicurezza della circolazione e della gestione della fauna selvatica. Non vorremmo che, a parte il danno per il patrimonio faunistico, mentre copriamo di reti paramassi milionarie, la prossima volta ci scappi il morto per un più semplice (e prevedibile) incidente con un animale. Il rischio zero non esiste, ma bisogna tendere a questo obiettivo utilizzando, sia per il rischio incidenti per la fauna che per il rischio di caduta massi, le ormai poche risorse a disposizione in maniera efficace ed efficiente. Per il rischio di caduta servirebbe una pianificazione attenta con metodi scientifici stranoti e usati da anni in Nord Italia da tutti gli enti pubblici, che questa Riserva, da anni, richiede per iscritto, ma inutilmente. Per quanto riguarda la prevenzione del rischio di incidente stradale con la fauna selvatica, a mero titolo di esempio, proprio nel tratto interessato, esiste un sottopasso verso cui indirizzare la fauna invitandola con semplici recinzioni, del costo di poche migliaia di euro. Non ci pare che si stia lavorando in questa direzione da parte di Enti dalle risorse umane ed economiche (e dalla responsabilità sia verso i cittadini sia verso la tutela del simbolo della nostra Regione) ben più consistenti di quelle di una piccola Riserva, nonostante dopo quell’incontro siano morti investiti ben due orsi, quello a Pescasseroli (a maggio 2011) e quello a Tornimparte (aprile 2013). Filomena Ricci, Direttore della Riserva e Oasi WWF

 

SR 479 - GLI ORARI DI CHIUSURA Sulmona-Scanno Km 16-19

La chiusura al traffico veicolare (è consentito il passaggio dei mezzi di emergenza) sarà in vigore, fino al 16/11/2013, dal lunedì al sabato, nei seguenti orari: 9,30 - 10,45; 11,00 - 13,30; 15,00 - 16,30; 16,45 - 18,00. Dall’1 al 3 Novembre il cantiere resterà chiuso. Le corse provvisoriamente soppresse dall’ARPA sono quelle da Sulmona delle 11,00 e delle 15,50, quella da Scanno delle 15,15.


Riserva Naturale Gole del Sagittario: chiuso il percorso n.18

In seguito ai lavori di messa in sicurezza delle pareti rocciose della SR 479, il Sindaco di Anversa Gabriele Gianni, per la privata e pubblica incolumità, ha ordinato la chiusura del tratto di percorso naturalistico n. 18 all’interno della Riserva Naturale, tra l’imbocco delle Gole del Sagittario e l’innesto della SR 479 con Castrovalva, fino all’11 Novembre 2013.

 
 
Si è svolta Giovedi 26 settembre 2013 presso l’Istituto per Ispettori di Nettuno la cerimonia del giuramento dei 310 Allievi Agenti della Polizia di Stato, che hanno terminato il 186° Corso di formazione. Il corso, che ha avuto la durata di 9 mesi, è stato frequentato da 283 uomini e 27 donne provenienti da tutta Italia, dell’età media di 23/25 anni e arruolati dopo il periodo di servizio nelle Forze Armate come volontari in ferma breve. Tra gli Allievi ha giurato fedeltà alla Repubblica anche il villalaghese  Ruben Lupi, con evidente commozione dei suoi familiari e degli amici presenti. Una soddisfazione personale per se, per i suoi cari e per tutti gli amici di Villalago, il paese che Ruben ama e  porta nel suo cuore anche in questa nuova avventura. Dopo tutte le formalità  i nuovi agenti di polizia di Stato hanno  raggiunto la loro prima assegnazione, Ruben dopo due giorni dal giuramento era già a Milano per iniziare questo nuovo percorso della sua vita. (J.L.)
 
Andrea Iannamorelli
DAL T.S.A. AL T.S.A.

Sabato 26 ottobre 2013 - ore 17.30
Libreria Libernauta
Via Teramo, 27 – Pescara

Il libro viene presentato in occasione dei cinquant’anni dalla fondazione del Teatro Stabile Abruzzese 28.10.1963 - 28.10.2013.
Presenteranno: Gabriele Lucci (Scrittore e Critico cinematografico) e Ubaldo Giacomucci (Presidente Edizioni Tracce).
Dalla prefazione di Gabriele Lucci:
[...] Un obiettivo preciso muove l’autore: far conoscere, far sapere, riportare alla luce. Quasi un’ossessione della memoria. Grave vizio questo dell’uomo. Si fa fatica a restituire una identità perduta, soprattutto in tempi in cui sembra smarrito l’interesse a trarre ispirazione dal passato. Eppure... Eppure qualcuno, tra le nuove generazioni, vorrà sapere che cosa avevano fatto, prodotto i fondatori del T.S.A., Giampaola, Fabiani, Centofanti, quale mirabile sintesi avevano trovato tra mille assonanze, cognizioni, linguaggi. Dobbiamo essere grati a Andrea Iannamorelli che nella scomoda veste di osservatore-protagonista ci conduce verso territori della passione riproponendoci la storia del T.S.A. con le sue opere e i suoi autori, senza sfuggire a quell’intricato rapporto tra Arte e Potere. Solo l’amore per il teatro, quel teatro, poteva spingerlo a tanto. [...]