Mercoledì 25 Settembre 2013 - Il Santo del giorno: Santi Paolo, Tatta e figli Sposi e
martiri
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Il tempo... ieri - ANCORA Una bella giornata d’inzio autunno, dovuta all’alta pressione che insiste su tutta l’Europa. Scarsa ventilazione. Notte stellata. Temperature: massima. 24,8°C; minima 8,3°C; attuale 11,3°C (ore 23,30).
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Fotografia a confronto
55 fotografi in giro
per L’Aquila da 5 giorni
e fino a domani 26
Cinquantacinque fotografi sono in giro per la città dell’Aquila da cinque giorni, fino a a domani giovedì 26 settembre. Si muovono liberamente per fotografare tutto il territorio per un
confronto con gli abitanti. Il progetto è ideato, promosso e organizzato dall'associazione Fuorivista e l'associazione
Segni, che nel capoluogo ha aperto La Casa della fotografia. Lo scopo
principale è creare un dibattito e capire cosa sta avvenendo nel territorio circostante
L'Aquila e la periferia più lontana. L'idea è quella di escludere il centro storico, concentrarsi sui luoghi al di fuori e
capire come si stanno trasformando, studiandone le problematiche e le scelte
urbanistiche. La sera ci sono dei momenti di confronto, proiezioni di
documentari e conferenze in condivisione con la cittadinanza allargata. Durante
questi sei giorni ci sono momenti di confronto e workshop aperti a tutta la
cittadinanza
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La SENATRICE PEZZOPANE:
A BREVE UN’INTERROGAZIONE
PER LA SITUAZIONE
DELLA FINMEK
Da mesi i lavoratori
sono senza cassa e Inps
“Sto presentando un’interrogazione parlamentare, con cui porterò all’attenzione del Governo e del Ministro del Lavoro, la situazione incresciosa dei
lavoratori della Finmek Solution dell’Aquila e della Finmek di Sulmona, che da diversi mesi sono senza cassa integrazione”.
Lo dichiara la sen. Stefania Pezzopane, che ieri ha incontrato a L’Aquila le organizzazioni sindacali e una delegazione di lavoratori,.
“Questa è una vertenza che si trascina da anni, ma che ancora oggi non trova una
soluzione accettabile. Anzi siamo arrivati al paradosso.
Per i lavoratori ex Finmek- ricorda Pezzopane- si è aperta la procedura di mobilità a partire dal 20 ottobre 2012, dal momento che era scaduto il periodo di cassa
integrazione spettante a fronte del periodo di liquidazione. Nel gennaio 2013,
FINMEK SOLUTIONS aveva assicurato ai lavoratori che il Ministero dello Sviluppo
Economico e il Ministero del Lavoro avevano ritenuta valida la manifestazione d’interesse della società ACCORD PHOENIX, relativa a un’iniziativa industriale da svolgere presso lo stabilimento dell’Aquila; per cui FINMEK SOLUTIONS ha dato la possibilità ai lavoratori su base volontaria, di accettare o meno la revoca del
collocamento in mobilità,
con
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un’ulteriore proroga di sei mesi di CIGS dal 20 ottobre 2012 al 19 aprile 2013,
previsti per legge. Dal 20 ottobre 2012 al 31gennaio 2013 comunque ai
lavoratori e’ stata corrisposta dall’INPS l’indennità di mobilità. Il 20 marzo 2013, a fronte della riconosciuta validità della manifestazione di interesse di ACCORD PHOENIX, veniva siglato presso la
Provincia dell’Aquila un verbale tra Provincia, Finmek Solutions e sindacati in cui si dava
parere favorevole alla richiesta della proroga di sei mesi di CIGS. Con un
successivo accordo del 15 aprile 2013, si stabiliva che al termine dei sei mesi
di cassa, il personale sarebbe stato collocato in mobilità, dalla data del 20 aprile 2013, e in attesa della soluzione occupazionale
prospettatasi a seguito del progetto ACCORD PHOENIX. La situazione diventa paradossale quando l’INPS, secondo procedura, ha provveduto a notificare la restituzione dell’indennità corrisposta ai lavoratori nel periodo dal 20 ottobre 2012 al 31gennaio 2013,
circa 3mila euro, ma nel frattempo l’iter per l’erogazione di sei mesi di cassa integrazione è bloccato al Ministero dl Lavoro, nonostante il parere favorevole degli
ispettori mandati dallo stesso Ministero per verificare l’attendibilità della proposta industriale. Oltre al danno, la beffa. Mi chiedo come possano
andare avanti le famiglie di questi lavoratori, a cui si richiedono indietro
delle somme di denaro, senza che percepiscano neanche un euro mensile. Non si
capisce, poi, per quale motivo il Ministero del Lavoro non dia il via libera
alla procedura per la cassa integrazione, mentre centinaia di famiglie da mesi
sono rimaste senza alcun tipo di sostentamento. Proporrò di sottoscrivere la mia interrogazione anche ad altri senatori, per condurre
una mobilitazione unitaria, che raggiunga rapidamente l’obiettivo. Ho coinvolto anche i senatori del Veneto, considerando che anche i
lavoratori ex Finmek di Padova stanno vivendo la stessa allucinante situazione”.
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I premiati al Concorso
“I Comuni del Turismo
all’Aria Aperta” 2013
Vi ha partecipato
anche il Comune di Villalago
Sono cinque i progetti vincitori su 136 totali per il bando nazionale “I Comuni del Turismo all’Aria Aperta” edizione 2012/2013, La finalità è quella di premiare i migliori progetti per la realizzazione di aree di sosta
caravan e camper. E’ stato premiato quello realizzato dall’ufficio Ambiente per il Parco Naturale di Rauccio che è riuscito ad ottenere uno dei cinque premi dell’Associazione nazionale Produttori Camper grazie al progetto di area di sosta
camper, predisposto dall’ Ufficio Ambiente del Comune di Lecce. I partecipanti sono stati 136 ed i progetti vincenti sono stati 5 in tutta
Italia. La Giuria - che ha scelto
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i progetti vincitori - era composta da rappresentanti di APC. ANCI-Associazione
Nazionale Comuni Italiani, Federterme. Feclerparchi - Europarc Italia, FEE
Italia - ha valutato positivamente l'impegno dedicato dall’Ufficio Ambiente alla progettazione dell'area di sosta. Sono state
particolarmente apprezzate le dotazioni dell'area, completa di tutti i servizi
di prima necessità, e il contesto in cui la struttura ricettiva sorgerà, un Parco che esprime la massima attenzione alla sostenibilità ambientale e alla filosofia en plein air, come testimoniato dalla sua adesione
alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS).
Al concorso ha partecipato anche il Comune di Villalago con un progetto di “area camper” al Lago di Scanno. Nel 2010 Anversa degli Abruzzi vinse il concorso,
realizzando un’area di sosta attrezzata per camper in Località Ponte delle Fornaci. Ebbe un premio di € 50.000 assegnati a fronte di un progetto ritenuto altamente interessante. L’area ha 10 piazzole, 6 colonnine per l’erogazione di energia elettrica, due servizi igienici, due docce, pozzetti di
scarico per le acque nere e grigie, colonnine di carico acque chiare ed
illuminazione notturna. E’ posta a poche centinaia di metri dall’ingresso della Riserva del WWF.
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Invito all'Amministrazione
Comunale di Villalago
a rendersi testimonial
del ComitatoTecnico Scientifico
"No Lombroso"
VILLALAGO - il Comitato Tecnico Scientifico “No Lombroso” ha invitato l’amministrazione di Villalago a votare per la chiusura del Museo Lombroso, aperto
a Torino. Cesare Lombroso, medico veronese, fondò la teoria che l’uomo delinquente, nato o atavico, è riconoscibile dalla semplice misurazione antropometrica del cranio. Ossia,
individuo recante in sé, nella propria struttura fisica, i caratteri degenerativi che lo
differenzierebbero dall'uomo normale e socialmente inserito. A tal punto gli
studi di fisiognomica e frenologia forense, infelici scientificamente ed
eticamente, fecero presa sulla società del tempo, che ne rimasero gravemente condizionati anche le indagini e i
processi penali. Infatti i magistrati, per cogliere i tratti antisociali e il
presunto carattere delinquenziale degli imputati, cominciarono a fare
affidamento sui lineamenti dei loro volti. Si guardava, cioè, all'aspetto fisico dei sospettati, perché Lombroso, nei suoi propagandati studi, aveva scoperto come fosse questa
connotazione a individuare infallibilmente il criminale. Proprio in Calabria
avviò uno «studio criminologico» sulle popolazioni locali, giungendo ad indagare un improbabile rapporto
delinquenziale tra linguaggio – usi - modo di vestire e le caratteristiche fisiche dei residenti. Egli ebbe
occasione di osservare in carcere Giuseppe Villella, calabrese di Motta Santa
Lucia, sospettato di brigantaggio. Quando il Villella morì, nel 1864, a Lombroso fu consentito di procedere all'autopsia del cadavere.
L'esame anatomico del cranio, nello specifico, rivelò un'anomalia classificata dal clinico veronese come «fossetta occipitale mediana», ovvero l'«illuminazione» attesa da anni, come ebbe premura di divulgare: “Alla vista di quella fossetta mi apparve d'un tratto come una larga pianura sotto un infinito orizzonte, illuminato il problema della
natura del delinquente, che doveva riprodurre ai nostri tempi i caratteri
dell'uomo primitivo giù giù fino ai carnivori...”. il cranio di Giuseppe Villella, ben individuabile tra centinaia di reperti
ossei di varia provenienza, tra cui i resti di molti «briganti» meridionali uccisi in battaglia o deceduti in prigione, si trovi tuttora
esposto, con grande evidenza, in quello che inizialmente era il museo privato “Cesare Lombroso”. Fatto proprio, successivamente, dall'Università di Torino, che allestì un fantomatico “Museo psichiatrico e criminologico”, comprendente crani, scheletri, cervelli e macabri
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oggetti di vario tipo. Il Comune di Motta Santa Lucia, nel catanzarese, comunità di origine di Giuseppe Villella ha intrapreso un'azione giudiziaria nei
confronti dell'Università di Torino (a cui il Museo fa capo). Lo scopo è quello di ottenere la restituzione dei resti mortali del proprio concittadino,
ai fini di una cristiana tumulazione, ma anche far cessare lo sconcio di essere
additato come luogo di origine del prototipo del «delinquente atavico» (con pregiudizievoli ricadute sull'intera popolazione calabrese e meridionale).
Il Comitato Tecnico Scientifico "No Lombroso" è intervenuto ad adiuvandum nel giudizio, dinanzi al Tribunale di Lamezia Terme,
a favore del ricorrente Comune di Motta Santa Lucia, ottenendo la soddisfazione
di vedere riconosciute in primo grado le proprie ragioni, con la condanna
dell'Università degli Studi di Torino alla restituzione del cranio di Giuseppe Villella. Il
Comitato invita l’Amministrazione di Villalago a deliberare a favore della restituzione dei resti tuttora esposti presso il Museo “Cesare Lombroso” di Torino, a cominciare dalle spoglie del cittadino calabrese Giuseppe
Villella.
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PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Sabato 28 settembre:
Ore 09,00 arrivo del vessillo della Sezione Abruzzi e incontro con l’Amministrazione Civica;
Ore 09,45 alza bandiera in piazza S. Maria della Valle;
Ore 10,00 deposizione corona ai Caduti;
Ore 12,00 Santa Messa alla chiesetta della Madonna degli alpini a Colle Rotondo;
Ore 13,00 pranzo in ristorante a Colle Rotondo “da prenotare“;
Ore 16,00 presentazione manifestazione ed incontro con la popolazione presso l’auditorium Guido Calogero “ ex Anime Sante “. Allocuzioni;
Ore 20,00 serata alpina in piazza e esibizione del coro gruppo alpini Sulmona.
Domenica 29 settembre:
Ore 09,00 arrivo delle fanfare;
Ore 09,15 Santa Messa presso la chiesa di S. Antonio;
Ore 10,00 colazione offerta dal gruppo in zona ammassamento;
Ore11,00 mmassamento in viale degli Alpini, sede Croce Rossa;
Ore 11,15 inizio sfilata;
Ore 11,30 Onori ai Caduti, saluto delle autorità, riconoscimenti ai Reduci e continuazione sfilata;
Ore 12,00 termine sfilata e scioglimento;
Ore 13,00 pranzo ufficiale “da prenotare al 086474314“;
Ore 16,30 ammaina bandiera e esibizione della fanfara per le vie del paese.
Segnaliamo che: il 28, alle ore 17, presso l’auditorium Guido Calogero “ex Anime Sante”, nell’ambito di presentazione della manifestazione, sarà proiettato il film/documentario “1942 - Natale in Russia” dei registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli, che racconta le
vicissitudini degli Alpini del Gran Sasso durante la “campagna di Russia”. Per l’occasione saranno presenti anche gli autori.
Al termine del film/documentario, come da programma, si esibirà il coro Gruppo Alpini di Sulmona.
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