Martedì 17 Settembre 2013 - Il Santo del giorno: San Roberto Bellarmino, Vescovo e
dottore della Chiesa
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Il tempo... ieri - LE GiornatE SONO SEMPRE PIù AUTUNNALI. Dopo la pioggia arriva sempre il sereno, ma non è più quello estivo. Il freddo comincia a farsi sentire. Temperature: massima. 20,2°C; minima 8,8°C; attuale 10,5°C (ore 23,30).
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al tenore sudcoreano Bum-joo Lee
IL PREMIO “Maria Caniglia”
Secondo posto al baritono moldavo Valeriu Caradja
SULMONA - il tenore sudcoreano Bum-joo ha vinto il trentennale del Concorso internazionale
di canto lirico “Maria Caniglia” con la romanza “Nessun dorma”, dalla “Turandot”. Il cinema Pacifico, dove si sono svolte le finali era gremito di appassionati
della lirica per ascoltare le esibizioni degli otto finalisti, selezionati su
60 iscritti al concorso provenienti da tutto il mondo. La giuria, presieduta
dal contralto Bernadette Manca Di Nissa, e composta da Francesco Ernani,
sovrintendente del teatro Comunale di Bologna, dal soprano Cecilia Gasdia, dal
regista Italo Nunziata e dal soprano Claudie Verhaeghe-MicaultIl ha dato la
palma del vincitore al tenore Bum-joo Lee, che ha eseguito prima l’aria "Pourquoi me réveiller” dal “Werther” di Jules Massenet e poi il "Nessun dorma” della “Turandot” di Giacomo Puccini. Al vincitore va un premio di 5000 euro e tre concerti,
oltre a quelli offerti dal Teatro Marrucino di Chieti e dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Al secondo posto, al termine di una lungo
confronto dei giurati, si è classificato il baritono moldavo Valeriu Caradja (per lui un premio di 2500
euro e tre concerti). Terzo posto ex-aequo per Youngmin Oh (tenore, Corea del
Sud) e Maria Kublashvili (soprano, Georgia), che ha ottenuto anche il premio
del pubblico, offerto dal Comune di Rivisondoli, paese di cui era originaria la
famiglia del soprano Maria Caniglia.
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LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
Sig Direttore,
l’eccezionale corrispondenza epistolare fra Eugenio Scalfari e il papa fa molto
discutere. Il dialogo fra cattolici e non credenti non può che essere accolto con interesse e speranza. Per l’occasione, è capitato, però, di leggere affermazioni non confortate dai testi evangelici.
Se Scalfari ed Enzo Bianchi sostengono che Gesù ha saputo “amare gli altri più di se stesso”, viene da ricordare che Gesù amò il suo popolo, il popolo ebraico, non tutti gli uomini. Nel suo piano di
salvezza erano, infatti, esclusi i farisei, i pagani, persino i samaritani, che
pure erano ebrei, anche se non ortodossi. In Matteo si legge: ”Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei samaritani, rivolgetevi piuttosto
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alle pecore perdute d’Israele”.
Gesù è sempre pronto ad aiutare i postulanti, ma non la povera donna di Canaa. Questa
si dispera, si getta ai suoi piedi, chiedendogli la guarigione della figliola
posseduta dal demonio. Ma Gesù, irremovibile, “non le rivolge nemmeno una parola” e dichiara: ”non sono stato inviato che alle pecore perdute di Israele.” “Non è bene sottrarre il pane ai propri figli per darlo ai cagnolini”. Discriminata, trattata come un cane, perché non ebrea, ma greca, di origine siro-fenicia.
Il Salvatore dell’umanità dimostra in questo episodio, e non solo in questo, che il suo amore è tutt’altro che ecumenico. Devono intercedere per la donna di Canaa gli apostoli,
commossi dalla sua disperazione: ”Esaudiscila, vedi come ci grida dietro!”
Il cristianesimo che conosciamo è opera della predicazione e della organizzazione di Paolo.
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ANCORA SULL’UNIONE
DEI COMUNI MONTANI
DELLA VALLE DEL SAGITTARIO
Ho ricevuto da Tonio Di Cesare, consigliere di minoranza al Comune di Anversa, il verbale della Conferenza dei
Sindaci, tenutasi presso la sede della Comunità Montana Peligna lo scorso 05-09-13. Me lo ha inviato perché io trovi le risposte - come egli ha scritto - alle mie legittime domande,
espresse nel mio "Lunedì del direttore". Mi ha inviato anche il suo intervento al Consiglio Comunale di
Anversa, convocato per deliberare sull'Unione Montana dei Comuni della Valle
del Sagittario.
Ho letto il verbale della conferenza dei Sindaci e vi riporto gli interventi,
così come verbalizzato, del sindaco di Villalago e del sindaco di Introdacqua, gli
unici della Valle a prendere la parola.
«Il Sindaco Fernando Gatta afferma che tra i Comuni della Valle del Sagittario è stata raggiunta un'intesa per costituire un'unione montana tra i sei Comuni.
Riferisce che la scelta è stata condizionata dal fatto di non essere a perfetta conoscenza dei meccanismi
legati al funzionamento dell'unione».
«Il Sindaco Giuseppe Giammarco ribadisce che la scelta di dare vita all'unione
dei sei Comuni è stata ragionata e che ci sono forti dubbi sulla possibilità che i sedici Comuni possano svolgere le funzioni fondamentali in forma
associata con efficienza ed efficacia. Afferma che la Comunità Montana, nel corso degli anni, ha svolto funzioni importanti, ma non ha mai
avuto un ruolo politico nei confronti della Regione, per cui non ritiene che la
soppressione dell'Ente possa comportare una disgregazione del territorio perché sarà sostituita dalle unioni che avranno anche una maggiore rappresentanza politica.
Nel caso di due o più unioni, i rispettivi presidenti faranno parte del Collegio delle Autonomie e
potranno dialogare tra loro. Ritiene che all'interno della provincia
dell'Aquila ci saranno pochissime unioni per cui non condivide la
preoccupazione della mancanza di rappresentanza del territorio anche perché le unioni potranno convenzionarsi tra loro».
Ad un certo punto (è scritto nel verbale) il sindaco di Cocullo,
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Nicola Risio, chiede una breve sospensione della riunione per potersi
confrontare separatamente con i colleghi della Valle del Sagittario. Al termine
della sospensione la discussione riprende esaminando in maniera più puntuale lo schema di deliberazione e le funzioni da conferire alle due unioni
da costituire. Non sappiamo cosa si son detti “in camera caritatis”, ma ci viene il sospetto che Nicola Risio avesse delle perplessità.
Per correttezza riporto anche gli interventi dei sindaci contrari alla frattura
dei sedici comuni che facevano parte tutti insieme della Comunità Montana. Sempre da verbale.
«Il Sindaco Moca (Raiano) riferisce che il discorso sulle unioni è iniziato da tempo all'interno dei Consigli Comunali ed è fortemente convinto della necessità ed opportunità di costituire un'unica unione, anche perché il territorio è scarsamente competitivo all'interno di una provincia non competitiva ed
un'ulteriore frammentazione danneggerebbe ancora di più il territorio».
«Il Sindaco Giovanni Di Mascio (Campo di Giove) è favorevole alla costituzione di un'unica unione, prevedendo dei sub-ambiti, per
evitare di frammentare ulteriormente il territorio, territorio tra l'altro mai
rappresentato politicamente in modo adeguato in altri livelli di governo, oltre
alla necessità di non disperdere il patrimonio costruito in questi anni dalla Comunità Montana».
«Il Sindaco Antonio De Crescentiis afferma che, anche se il comune di Pratola
Peligna non è obbligato ad associarsi, è favorevole alla costituzione di un'unica unione per dare continuità ai servizi già gestiti in forma associata, oltre che per la consapevolezza che solo con un
territorio unito si potranno cogliere le prossime opportunità di sviluppo nazionali ed europee, per questo chiede ai Sindaci dei Comuni della
Valle del Sagittario di rivedere la loro posizione».
Da parte mia non ho nulla da aggiungere a quanto già scritto nel “Lunedì del direttore”, soprattutto perché ormai le decisioni sono state prese. Saranno i fatti a dare ragione agli uni o
agli altri.
Tonio Di Cesare mi ha inviato il suo intervento al suddetto Consiglio Comunale
di Anversa. Lo allego alla presente, perché offre ulteriori spunti di riflessione. (R. Grossi)
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Ieri ha avuto inizio lo sciopero della fame a oltranza
per difendere il tribunale di Sulmona dalla chiusura
I Colleghi che hanno dato la disponibilità a tale forma di protesta e tutti coloro che vogliono partecipare sono invitati
caldamente a presentarsi presso l'ingresso del Tribunale, oggi 17 settembre
alle ore 8,00 e ad aderire. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di ottenere l'immediata presenza del Ministro della Giustizia a Sulmona.
Il Presidente Avv. Gabriele Tedeschi
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A SCANNO UNA DITTA
DI PESCARA SI AGGIUDICA
LA MENSA SCOLASTICA
Amarezza dall'unico ristoratore
scannese che ha partecipato alla gara
SCANNO - Con la riapertura della scuola, dopo le vacanze estive, il Comune di Scanno ha
provveduto subito ad indire la gara per la preparazione dei pasti agli alunni,
della scuola primaria e secondaria di primo grado, che hanno il tempo
prolungato. Essendo stata riattivata la cucina nei locali dello stesso
edificio, i pasti dovranno essere preparati in sede. Come clausola vi dovranno
lavorare tre persone di Scanno. Ad aggiudicarsi l'appalto è una ditta di Pescara. L'unico ristoratore scannese che ha partecipato alla gara
è il gestore del ristorante "Mirella", che ha servito già l'anno scorso i pasti agli alunni. Le offerte sono state queste per ogni
singolo alunno: euro 3,09 a pasto dalla ditta di Pescara; euro 4,47 dal ristorante "Mirella".
Abbiamo incontrato Francesco Ciccotti (Ciccio) del ristorante Mirella e ci ha
espresso tutta la sua amarezza. Egli non riesce a capire come si possa offrire
un pasto (primo, secondo, frutta) a euro 3,09, facendo lavorare anche tre
persone. Ritiene che la sua offerta sia stata al limite delle spese,
considerando che vi avrebbero lavorato lui e la propria moglie. E' amareggiato
anche come scannese, che si vede sfumare un piccolo introito in un paese dove
il turismo, se va bene, dura appena
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due mesi all'anno, compreso di tutte le festività. E ancor più amareggiato perché non si è tenuto conto del gradimento degli alunni e dei genitori sulla sua passata
gestione e sui pasti che ha servito, sempre vari e abbondanti. E' addolorato
per il fatto che il Comune non abbia messo delle clausole legittime per
salvaguardare gli imprenditori locali. Confessa che quel piccolo guadagno gli
sarebbe stato utile per far fronte alle numerose tasse che sono sempre più esose e che prima o poi lo costringeranno a chiudere l'attività.
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Riperimetrazione
Parco Regionale Sirente Velino:
ma il Governatore Chiodi
non ha nulla dire?
Torna oggi all’esame dell’assemblea regionale abruzzese la vergognosa richiesta del consigliere del PDL
Ricciuti di riperimetrazione del Parco Regionale Sirente-Velino. Ricciuti
propone di sottrarre al territorio del Parco oltre 3000 ettari di aree che sono
il cuore del Parco, aree per cui il Parco venne costituito in una lontana
stagione dove tutte le forze politiche regionali ritenevano che il futuro della
nostra regione fosse in una gestione attenta e responsabile degli ambienti
naturali la stessa stagione in cui venne coniato addirittura lo slogan “Abruzzo Regione Verde d’Europa”. Cosa sia diventato oggigiorno quello slogan e’ sotto gli occhi di tutti, appena si può si tagliano pezzi di parchi o di riserve naturali (Riserva regionale del
Borsacchio) solo per soddisfare gli appetiti speculativi di sparute minoranze e
di lobbies affaristiche. Non ci si cura nemmeno di sentire il parere delle
comunità locali che nel caso della richiesta domani all’esame della Regione hanno già espresso il loro parere negativo e lo hanno reso pubblico pur non essendo state
interpellate. La richiesta di riperimetrazione che oltre ad essere l?ennesima e ad aver provocato anche la ferma protesta del
Parco e del suo Presidente non è stata nemmeno esaminata in commissione ambiente dell?assemblea regionale...
come dire Ricciuti se l’è fatta da solo (con i suoi amici cacciatori e palazzinari) e adesso da solo se
la vuole approvare. Le associazioni ambientaliste, i comuni della zona, il
Presidente ed il Servizio scientifico del Parco stesso tutti
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insomma hanno già fatto più volte pubblicamente presente la totale illogicità di un tale provvedimento che taglia una zona di particolare pregio, già sottoposta a vincoli di tipo comunitario quali i SIC (siti di interesse comunitario),
oggetto di progetti LIFE finanziati dalla stessa comunità europea e di vitale importanza per il mammifero terrestre più raro della fauna italiana e simbolo della nostra regione l’orso bruno marsicano, ma quello che tutti questi soggetti non hanno mai sentito è una singola parola spesa dal Governatore di tutti gli abruzzesi Chiodi su
questa vergognosa faccenda. Ricciuti è un esponente del partito del Governatore Chiodi o no? Il Governatore è dunque favorevole al taglio di un pezzo dell’unico Parco Regionale abruzzese? E’ questo il suo impegno più volte ribadito in difesa del nostro orso? Dobbiamo ritenere che questi saranno
i provvedimenti che in futuro ci dovremmo aspettare da una eventuale rielezione di Chiodi? Il Governatore ha idea di quanti siano i
cacciatori abruzzesi e quanti invece coloro che frequentano il Parco del
Sirente - Velino durante tutto l’anno apprezzandone il fatto che si possa tranquillamente camminare per prati e
boschi osservandone la fauna e la flora. Insomma è tempo di chiarezza per tutti, ma per i nostri politici alla vigilia di nuove
elezioni regionali ancora di più per cui chiediamo che il Governatore ci faccia sapere come la pensa su questo
tema, cosi come ci farebbe piacere una sua risposta ad altri quesiti che negli ultimi
2 anni le associazioni scriventi gli hanno posto, per esempio il proliferare
degli impianti eolici sui nostri monti. Crediamo che come cittadini di questa
regione ed alla vigilia della consultazione elettorale sia un nostro diritto
sapere per chi e per cosa votare.
Firmato: Daniele Valfrè, Responsabile ALTURA Abruzzo, Bruno Santucci, Coordinatore Gruppo Naturalisti
Rosciolo, Stefano Allavena, Coordinatore LIPU Abruzzo, Pietro Matta, Pro Natura
Abruzzo, Stefano Orlandini, Presidente Salviamo l’Orso.
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RADUNO DI PORSCHE
AL LAGO DI SCANNO
SCANNO - Sabato scorso trenta Porsche erano parcheggiate al lago di Scanno, lungo la
strada provinciale adiacente ai prati. Sono arrivate da Roma per un giro nell’Abruzzo montano. Infatti da Scanno poi sono ripartite per Barrea, Roccaraso,
Pescocostanzo. E’ stato una spettacolo d’allegria vedere quelle belle macchine dai vari colori e tipologie. Quando verso
mezzogiorno hanno deciso di ripartire il rombo dei motori era musica per gli
appassionati. Fanno parte del “Club Porsche Lazio” che di tanto in tanto organizza raduni per portarle a “spasso” e metterle in “passerella” per mostrarle a tutti.
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PER SANDRO
DALLA "COCCIA SPICCIA"
da Antonio (che) Pensa
Sandroooooooooo!
Ma rimani al terzo tempo? devo prenotarti il posto? Fammi sapere
Ciaoooooooooooooooooooooooooooo! Antonio Pensa
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Triangolare Old RUGBY
a PETTORANO
Sabato 21 settembre a Pettorano, ore 15,30, ci sarà il Triangolare “Old Rugby” tra le squadre Amatori Anzio, Lupi della Majella di Sulmona e Old Rugby di
Frascati. Peccato non avere un campo sportivo adeguato, perché queste manifestazioni sportive di RUGBY le avrei potute organizzare a Scanno!
Io sarò presente. Il divertimento assicurato, tanto le "botte" Regbystiche le
prenderanno loro, i miei amici Lupi della Majella.
Io sarò presente anche al terzo tempo, che sarà sicuramente da sballo.
Che la coccia sia spiccia! Sandro.
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