Lunedì 19 Agosto 2013 - Il Santo del giorno: San Giovanni Eudes, Sacerdote (1601 - 1680)

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A cura dell’Ass. L’Atelier e della Pro Loco con il contributo del “Bar Centrale” e del Bar-Pizzeria “La Fontanella
 
A SCANNO RIAPERTA AL CULTO CON UNA SOLENNE CERIMONIA
LA CHIESA DEL PATRONO SANT’EUSTACHIO
SCANNO - Sabato scorso è stata riaperta al culto la chiesa di sant'Eustachio, chiusa dal 2004 per i necessari interventi di restauro. E' stato un evento eccezionale, da annoverarsi nella lunga storia di questo tempio, inserito nell'agglomerato di case dell'antica Paliano e la cui esistenza risalirebbe ad epoca pagana. Distruzioni, ricostruzioni, modifiche e manomissioni ne hanno caratterizzato la vita, ma finalmente, l'unica navata è tornata ad accendersi di colore e appare, dall'ingresso, luminosamente aperta attorno all'altare maggiore, nella sua cromaticità originale. E' stata l'antica parrocchia dedicata a Santa Maria e Sant'Eustachio, prima che l'attuale chiesa di santa Maria della Valle lo divenisse intorno alla fine del Cinquecento. In questa fase di lavori sono stati aggiunti il nuovo altare e l'ambone, in rispetto della nuova liturgia. E' stata predisposta una cerimonia di alto tono , con la processione per riaccompagnare la statua del Santo Patrono dalla chiesa Madre, dove era rimasta nella Cappella di San Costanzo. Tantissima gente è accorsa prima che le campane a festa la richiamasse a raccolta. Alle ore 16,30 si è formata la processione preceduta dal Crocifisso, con il suono della banda, seguita da tutte le confraternite di Scanno e da quella di Frattura, con l'intervento del Vescovo della Diocesi e del cerimoniere don Luigi Ferrari, del Vicario mons. Maurizio Nannarone, del Parroco e del suo ausiliare, dell'altro sacerdote scannese don Andrea e dei ministranti. La statua del Santo, seguita dal gonfalone del Comune, dalle bandiere degli Alpini e dei reduci di guerra, dal Sindaco Pietro Spacone e da l Consigliere provinciale Amedeo Fusco, con le rispettive fasce di Comune e Provincia, dal Presidente del Consiglio Comunale Antonio Silla, dal vicesindaco Luca Silvani, dal consigliere Roberto Nannarone e da Gemma Spacone, assessore di nuova nomina. Ad attendere la processione nell'Olmo e oltre l'Arco, dov'erano state disposte le sedie per seguire la cerimonia dall'esterno attraverso uno schermo, moltissime persone, talmente tante, da non esserci più un minimo spazio libero. Don Carmelo, non senza ripetuti momenti di commozione, ha ritracciato la storia della Chiesa e degli anni di restauro, ricordando Marcello, restauratore, deceduto durante la sua permanenza a Scanno per un improvviso malore, e tutti coloro che ne hanno seguito il restauro, le persone che hanno sostenuto le spese per l'acquisto delle nuove sedie, il comitato di sant'Eustachio, le ditte per l'impianto, dopo aver ringraziato la dott.ssa Anna Colangelo della Soprintendenza ai Beni Ambientali, presente alla cerimonia e che a sua volta ha espresso tutta la sua soddisfazione nei suoi 35 anni di lavoro a Scanno nelle varie chiese. Don Carmelo ha ringraziato ancora il Presidente della
Fondazione CARISPAQ Marco Fanfani, l'avvocato Salvini, lì presenti, citati anche dal Vescovo perché vicini alla Diocesi, l'architetto Giovanni Di Cesare e tutte le maestranze. E' seguito l'intervento del Sindaco, che ha salutato e ringraziato tutte le persone presenti, fra cui il presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, e ha tenuto a sottolineare che Scanno, ricca di opere importanti, ha bisogno di ritrovare unità, serenità e fiducia. concetti ribaditi dal Vescovo durante l'omelia. Il sogno del Parroco, che con tanta tenacia ha fortemente voluto questi restauri, è diventato realtà, ha detto mons. Spina a conclusione degli interventi. La gente ha applaudito con viva forza, come dopo l'apertura della porta ai tre tocchi di mano del Vescovo. Il coro ha intonato canti solenni e festosi ed è iniziata, dopo la benedizione dell'acqua per l'aspersione del popolo e dell'altare, la cerimonia eucaristica. C'è stata l'unzione dell'altare con il sacro crisma e l'incensazione con l'incenso fatto ardere in un braciere, quindi la preparazione con i lumi e i fiori e il momento culminante dell'illuminazione della chiesa, prima della liturgia eucaristica, seguita dalla reposizione del Santissimo nel tabernacolo. Con il canto dell'Inno a Sant'Eustachio si è conclusa una cerimonia toccante, solenne e memorabile.
 
LETTERA AL DIRETTORE
Dopo la “Lettera Aperta”
dell’Amministrazione Comunale di Anversa

Caro Direttore, 
come tutti gli anni questi giorni saranno giorni di partenze, ad Anversa e negli altri paesi della Valle. Molti che sono tornati per il “ponte” di Ferragosto rientreranno alle loro case, a Roma, a Pescara, o molto più lontano, oltre i confini, al di là del mare. Ho visto sul Gazzettino che l’Amministrazione Comunale di Anversa ha scelto di “salutare” ospiti e compaesani con una lettera aperta che sottolinea gli sforzi degli Amministratori e le “malefatte” degli abitanti. Come sai, caro Direttore, io non sono di Anversa; ma ho scelto di vivere qui (proprio qui, in paese, non a 30 a 50 chilometri) tutto l’anno, anche quando il paese purtroppo non risuona di tante voci nei vicoli come in questi giorni. E come cittadina acquisita, cerco di rispettare le regole, magari con qualche trasgressione – forse non così tragica, chissà; e come cittadina posso raccontare, per tutti i giorni dell’anno, delle strade a volte con buche, delle difficoltà a superare innumerevoli barriere architettoniche, dei locali pubblici in piazza come unici luoghi di aggregazione per giovani e anziani, della scuola materna che ha chiuso e di quanto pesi alle poche famiglie rimaste il costo dello scuola bus, dei cipressi martoriati del Cimitero; e della bellezza, nonostante tutte le difficoltà, di questa scelta, che rifarei ogni giorno, di restare qui con la mia famiglia. E allora, come cittadina acquisita di Anversa, voglio dimenticare quelle parole che possono far pensare che gli anversani non abbiano a cuore questo paese, e voglio invece scegliere altre parole, per salutare le partenze di questi giorni che toglieranno di nuovo l’eco dei passi dagli stretti vicoli della nostra Valle. Le parole di un poeta di Mostar, Aleksa  Šantić:

OSTAJTE OVDJE (Resta qui – Aleksa Šantić)

Resta qui! il sole che splende in un luogo straniero
non ti scalderà mai come il tuo sole
il pane ha un sapore amaro là
dove non hai nessuno, nemmeno un fratello.
Chi può trovare una madre migliore della propria?
Questo luogo è la tua madre:
volgi lo sguardo alle pietre e ai campi,
ovunque sono i cimiteri dei tuoi antenati.

Per questo luogo loro erano nobili giganti,
luci che hanno saputo difenderlo;
anche tu devi restare in questo luogo,
e dare il fondo del tuo sangue per esso.

Come un ramo seccato, quando i venti d'autunno
strappano le foglie e lo sferzano con il ghiaccio:
così è il tuo paese senza te,
come una madre che piange per il suo bambino.

Non lasciare che le lacrime scorrano sul suo viso:
torna a lei nell'abbraccio del mondo;
vivi in modo da poter morire
sul suo campo di battaglia dove la gloria viene per salutarti!

Tutti qui ti conoscono e ti amano;
nessuno ti riconoscerà laggiù.
Anche le sterili pietre qui
sono migliori dei fiori nei campi di un luogo straniero.

Ognuno qui stringe la mano fraterna;
in terra straniera fiorisce l'amarezza.
Per noi, tra le pietre, tutto si connette:
nome, lingua, fratellanza e sangue santo.

Resta qui! Il sole che splende in un luogo straniero
nonti scalderà mai come il sole nel tuo paese
Il pane ha un sapore amaro là
dove non hai nessuno, nemmeno un fratello.

(Elettra Rinaldi)
 
 
contadino e dallo stesso figlio dei gestori della trattoria, che avrà la meglio sui rivali. Come tutte le commedie finisce a lieto fine, trovando tutti d’accordo sull’epilogo della storia. Quest’anno, in virtù delle diverse estrazioni degli attori, provenienti da vari  paesi della Valle del Sagittario e della Valle Peligna, la commedia ha parlato tanti dialetti diversi, sapientemente amalgamati tra loro. Note di folclore paesano, allegri momenti di comicità ed immagini degli anni passati hanno tenuto desta l’attenzione del pubblico, che si è lasciato andare spesso a sonore risate. Bravi tutti gli attori e le attrici. Citiamo per tutti Concetta Mancini di Villalago e Agostino Di Censo di Bugnara, capisaldi di tutta la commedia.
Al termine Igea Grossi è entrata in scena per salutare gli spettatori  e ringraziare pubblicamente gli “Allegri Dialettanti”. E’ stato uno spettacolo, durato circa tre ore, ben strutturato in un unico quadro, senza cambiamenti di scene, ma con tante vicende che si sono rincorse durante tutta la rappresentazione. Complimenti ad Igea Grossi, che ha dimostrato di essere maestra indiscussa di questo genere teatrale, sia come autrice, sia come regista.
VILLALAGO - Sono quattordici gli anni che Igea Grossi a Villalago "tiene teatro" con una sua commedia in dialetto, rappresentata all'aperto in Piazza Celestino Lupi dalla compagnia "Gli allegri Dialettanti", di cui lei stessa è regista. L'appuntamento è fissato nel calendario alla data 18 agosto, sempre la stessa per tutti questi anni, tanto da rientrare a buon diritto nella tradizione delle manifestazioni agostane, allestite dalla Pro Loco. Gli "Allegri Dialettanti" sono attori non professionisti, non solo villalaghesi ma anche dei paesi vicini. Come sempre un folto pubblico ha assistito alla rappresentazione di "Pane, Amore e… Poesia", la nuova commedia di Igea, data in anteprima nel suo paese natale.
Calate le luci, alzato il sipario, una breve presentazione da parte di Mariella Grossi (presentatrice ufficiale dall'esordio dei "Dialettanti") e poi l'entrata degli attori in scena, salutati da un fragoroso applauso. La commedia, in tre atti, è ambientata in una trattoria villalaghese degli anni ’70, dove incontri e scontri raccontano le vicende amorose dei vari protagonisti, alimentati dai pettegolezzi delle donne del forno vicino. E’ Lucia, una giovane signora romana, sposata ad un vecchio americano, “la pietra dello scandalo”, circuita da un professore, da un ingenuo
 
AUGURI per i suoi 101 anni

SCANNO - Maria Domenica Cellitti ha compiuto ieri, domenica 18 agosto, 101 anni, in buona salute mentale e fisica. Li ha festeggiati insieme con i suoi familiari nella sua casa di Scanno, dove è tornata da Roma per il periodo estivo.
A Maria Domenica, protagonista del nostro Calendario 2013 dei Centenari della Valle del Sagittario, formuliamo i più cari auguri.
 

ORDINANZA DEL SINDACO DI VILLALAGO
INERENTE AL PERCORSO DEL LUPO

CONSIDERATO CHE NEL GIORN0 19 AGOSTO 2013 E’ IN PROGRAMMA LA GARA PODISTICA PERCORSO DEL LUPO “ 5° MEMORIAL ANDREA IAFOLLA” ORGANIZZATA DAL V.A.S. SCANNO –ALTO SAGITTARIO
IL SINDACO ORDINA
1)- DI ISTITUIRE L’ ISOLA PEDONALE IN PIAZZA CELESTINO LUPI IL GIORNO 19 AGOSTO 2013 DALLE ORE 15,00 E DI VIETARE L’ACCESSO DALLE ORE 16,30 ALLE STRADE COMUNALI INTERESSATE ALLA GARA PODISTICA (VIA ROMA,VIA LAGO LUCIDO (EX 479), PANORAMICA, QUARTO AVANTI, DANTE ALIGHIERI E VIA IAFOLLA CORRADO) FINO A CESSATA ESIGENZA
PREVISTA PER LE ORE 20,30.

 
RASSEGNA DOCUMENTARI
ESCURSIONI

 
 
IL TEATRO DI IGEA GROSSI
CON LA COMMEDIA "PANE, AMORE E…POESIA"
RAPPRESENTATA A VILLALAGO DAGLI "ALLEGRI DIALETTANTI"