Martedì 13 Agosto 2013 - Il Santo del giorno: Sant'Ippolito, Sacerdote e martire (m.
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Il tempo... ieri - UNA BELLA GIORNATA ESTIVA, assolata e calda. Le temperature sono rientrate nella norma con l’arrivo dell’anticiclone della Azzorre. Lieve ventilazione. Temp: mass. 28,1°C; min. 13,1°C; attuale 16,4°C (ore 23,30).
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PIAZZA WI-FI A VILLALAGO PER NAVIGARE LIBERAMENTE E GRATUITAMENTE NEL WEB
A cura dell’Ass. L’Atelier e della Pro Loco con il contributo del “Bar Centrale” e del Bar-Pizzeria “La Fontanella”
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Torna il matrimonio
d’epoca a Villalago
VILLALAGO - Oggi 13 e Giovedì 15 Agosto 2013 nella splendida cornice del centro storico di Villalago ci sarà la suggestiva rievocazione storica dell’antico matrimonio villalaghese. Il “Matrimonio D’Epoca” di Villalago, che quest’anno festeggia il decimo anno dalla sua prima edizione, continua a stupire con
tante novità e sempre più calore attorno. Anche quest’anno il comitato organizzatore ha dato vita ad un evento unico e magico allo
stesso tempo che farà rivivere gli usi e costumi di un tempo, con l’attenzione ai particolari e alle tradizioni del posto.
Nella giornata del 13 Agosto dalle 16.30 oltre ai numerosi stands e mercatini
artigianali il corteo nuziale visiterà il Museo delle Arti e degli Antichi mestieri prima dell’esposizione della biancheria dotale della sposa, per poi concludere la giornata
in Piazza Celestino Lupi con musica e canti popolari dalle 21.30. Nella seconda
giornata quella del 15 Agosto, dalle 17.30 ci sarà il Corteo Nuziale secondo tradizione con il passaggio per tutte le vie del
centro storico, la cerimonia religiosa, l’incontro con “il vecchio del paese”, il lancio tradizionale dei confetti, ballo della quadriglia e del “nodo indissolubile”. A seguire musica dal vivo e balli in piazza fino alle 23.30 quando, secondo
tradizione, gli sposi verranno accompagnati in casa tra canti e balli, e dove la mamma dello sposo li attendeva sull’uscio per abbracciare la nuora e regalarle
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un confetto con la frase: “Che il vostro matrimonio e la vita che vivrete insieme sia sempre dolce come
questo confetto”. La decima edizione sarà inoltre arricchita dalla presenza delle coppie che nelle edizioni passate hanno
impersonato gli sposi insieme a bambini che nella rievocazione impersoneranno i
figli. (Jacopo Lupi)
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intorno ai tremila Euro tra spese dirette e professionisti che vanno necessariamente
coinvolti. E la riforma della Pubblica Amministrazione, partendo dal giusto
presupposto di "parificarla" al privato, ha prodotto mostri: per cui gli enti
pubblici possono chiedere, davanti al ricorso straordinario, la cosiddetta
"trasposizione" al TAR. Cioè di avere un processo davanti alla giustizia amministrativa. Cioè che un ricorso che almeno si poteva fare senza avvocato, e con spese ridotte,
diventi un ricorso giurisdizionale vero e proprio, con tanto di avvocato e
spese iniziali, come si diceva, di millecinquecento euro solo per il deposito.
Intanto, gli uffici pubblici hanno capitoli di bilancio a cui attingere, e
Avvocature, per la loro difesa. E quando il ricorso, magari dopo anni, viene
vinto, bisogna ricominciare con il cosiddetto "giudizio di ottemperanza": perchè non è detto che la Pubblica Amministrazione esegua quanto previsto dalla sentenza, e
allora bisogna aprire un altro giudizio. Con altre spese. Caro professor Prodi,
forse se a pagare quando i ricorsi sono vinti fossero gli amministratori
resistenti, e magari ci fosse la responsabilità civile dei giudici, allora potremmo iniziare a discutere di una riforma della
giustizia amministrativa. Altro che rendere più difficili i ricorsi: chi se li può già permettere, continuerà a farli, chi non se li può permettere, resterà nel territorio della sudditanza: paga, e zitto. Cordiali saluti,
Elettra Rinaldi
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LETTERA AL DIRETTORE
di Elettra Rinaldi
CARO Direttore,
leggo su "Il Messaggero" di oggi (ieri per chi legge ndr) che il prof. Romano
Prodi, nonostante il periodo ferragostano, ha idee fresche su come risparmiare
e riformare lo Stato. Propone non l'abolizione di TAR e Consiglio di Stato,
perchè "di difficile realizzabilità", ma almeno le "opportune garanzie finanziarie", le "conseguenze negative" per
chi ha sollevato ricorsi infondati, e per fortuna anche tempi di decisione più ragionevoli. Non è un giurista, come più volte dichiara lui stesso, eppure si fa bene intendere. Davvero crede,
professore, che il fatto di rendere i ricorsi più costosi - sia nel momento del deposito che del pagamento delle spese
processuali - semplificherà la vita al nostro Paese? Può darsi. Nemmeno io sono una giurista, ma ho avuto, purtroppo, più volte a che fare con i ricorsi amministrativi. Ora anche la strada del ricorso
straordinario, prima gratuita, è diventata a pagamento: un normale cittadino, per poter rivolgersi al TAR - che
spesso è l'unica autorità alla quale ci si può ormai rivolgere, davanti agli abusi della Pubblica Amministrazione - deve
sborsare subito
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UN TABÙ! Ridurre i Parchi:
l’esempio del Sirente-Velino
Sul finire del mese scorso alcune associazioni ambientaliste abruzzesi hanno diffuso un comunicato stampa
di critica alla proposta di una legge regionale con la quale si vorrebbe
ridurre di circa 4.000 ettari il Parco Regionale Sirente-Velino. Detta così, come non condividere la presa di posizione? Ma c’è un ma: gran parte della zona che si vorrebbe estromettere dal Parco non ha
nulla, né lo aveva mai avuto, per essere istituita in Parco! Vi fu inserita per la solita
mania ambientalista italiana di costituire in Parco più territorio possibile, a prescindere dal valore dei territori protetti: l’importante è fare Parchi ovunque, fossero anche località zeppe di case, e paesi quando non autostrade. Intanto l’unico vincolo veramente intoccabile resta uno: il divieto di caccia! Tutto il
resto è sempre consentito (con l’unico sacrificio – vessatorio per i cittadini locali – di dover avanzare richieste per ogni pur modesto intervento, magari in carta da
bollo): i Parchi trovano comunque sempre un modo per dire SI ad ogni iniziativa
di sviluppo urbanistico, salvo mandare gente in Pretura per ogni sciocchezza
che non sia stata da loro autorizzata (spesso si tratta infatti solo di una
questione di arrogante potere). Solo sulla caccia si è tutti uniti nel dire NO e, proprio per questo, la grande maggioranza dei Parchi
italiani altro non sono che semplici Oasi faunistiche ed apparati mangia soldi,
e poltronifici per politici trombati o per amici dei politici. Lasciamo fuori
dai Parchi le cosiddette “zone D”, assoggettandole solo ai vincoli urbanistici comunali! Ecco, l’AIW in questo caso del Sirente-Velino non si schiera per il NO alla riduzione
dell’estensione del Parco (uno dei tanti mega-parchi del centro e sud Italia i quali,
praticamente TUTTI, dovrebbero essere ridotti di almeno il 30% ed anche più dei loro
territori), ma, da
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quella posizione ragionevole che la contraddistingue (anche
se alcuni la chiamano follia!), è per un SI alla riduzione per quanto riguarda tutte le zone urbanizzate e loro
vicinanze ricadenti nei limiti della proposta (vi sono compresi ben tre paesi, strade
asfaltate, impianti e piste da sci e tutta una serie di altre opere
urbanistiche); con la contropartita di istituire (o lasciare nel Parco) alcune
piccole Riserve Naturali (magari Integrali) là dove la presenza di specie di flora rare e/o endemiche meritano di essere
tutelate. Non è uno scandalo: è saggezza legislativa! Se l’Italia è una nazione unita da oltre cento cinquant’anni, non si capisce per quale ragione i Parchi Nazionali del Nord siano TUTTI
di modesta o comunque ragionevole estensione, mentre al Sud sono tutti
mega-Parchi che se fossero seri e, soprattutto, se fossero aree di vero
ambiente naturale, meriterebbero il posto nelle classifiche internazionali in
cui appaiono; che invece occupano, ma con il trucco: quello di assimilarsi a
tanti famosi e meritevoli Parchi americani o africani (ma anche europei)! Un
trucco tipicamente italiano, un Paese dove spesso il nome delle cose o dei
fatti vale più della sostanza, e dove con il cambiamento dei nomi si risolvono i problemi. Non
resta che augurarci che questa riduzione del Parco Sirente-Velino vada in
porto, se non altro come esempio di una via mai percorsa dai nostri
legislatori, volti solo ad istituire aree protette, mai ad abrogarle o a
ridurle in estensione (cosa che avviene regolarmente in altri Paesi), quando
facendolo è spesso l’unico modo serio per risolvere problemi incancrenitosi col tempo proprio a causa
del fatto che nei Parchi italiani sono state inserite troppe aree che non lo
meritavano, soprattutto quando bastavano vincoli paesaggistici: correggere gli
errori è solo segno di saggezza e di civiltà, non di corruzione come si cerca di far credere. Parchi più piccoli, ma Parchi più seri!
IL SEGRETARIO GENERALE DELLA WILDERNESS ITALIA, Franco Zunino
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“INCONTRI CON L’AUTORE” A Scanno
SCANNO - LA COTAS e la Fondazione Libero Bizzarri hanno organizzato la Rassegna “Incontro con l’Autore” all’interno delle manifestazioni estive. Domenica 11 agosto è stato presentato il libro di Manuel De Sica “Di Figlio in padre” in cui egli rilegge la vita e la carriera artistica del padre, il grande
Vittorio De Sica. Ieri, lunedì 12, è stata la volta del libro di Gualtiero De Santi, “Zavattini e la Radio”. Oltre all’autore erano presenti Amedeo Fusco per il Comune di Scanno, Giuseppe Marone,
Presidente della Cotas, Francesca Romana Vagnoni, coordinatrice della
Fondazione “Libero Bizzarri” e il prof. Paolo De Nardis. Dopo i discorsi di rito, è stato il prof. De Nardis a presentare l’autore, che a sua volta ha tenuto una esaustiva relazione sul tema del libro: “Zavattini e la Radio”. Ne è venuto fuori un talento poliedrico: pittore, giornalista, poeta, anche se i più lo conoscono soprattutto come sceneggiatore di numerosi film. A seguire è stato proiettato il documentario “Cinegiornale Libero Za.” di Ansano Giannarelli. L’incontro si è svolto nell’Auditorium ex Anime Sante, alle ore 18,00.
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I PELLEGRINI DI SAN GERARDO
SCANNO - Domenica 11 agosto tantissimi Scannesi erano a Gallinaro per venerare S.
Gerardo, Patrono del paese, seguendo una tradizione molto antica e ultimamente
rinvigorita. Nel 1986, in tale ricorrenza, venne sancito il gemellaggio tra i
Comuni di Scanno (rappresentato dal sindaco Giuseppe Mastrogiovanni),
Gallinaro, Pettorano e Minturno. La sera della vigilia della festa, da diversi
anni, all’arrivo degli Scannesi, è presente soltanto la compagnia di Minturno, mentre quella di Pettorano è presente la mattina della festa. Quest’anno ai gruppi di Scanno (quelli che raggiungono a piedi Gallinaro e il gruppo
di Antonina nel pomeriggio della vigilia e a quelli che partono la mattina dell’11) si sono aggiunte famiglie intere, reduci da San Lorenzo. Ieri mattina, al suono delle campane a festa, alle ore 9,30 dalla chiesa di sant’Antoniio Barone si è formata la processione con la statua di San Gerardo verso la chiesa di Sant’Antonio, dove la statua rimane custodita. Erano presenti, arrivati da Gallinaro,
con le reliquie in un braccio d’argento, il parroco, il rappresentante del sindaco, a fianco dei nostri
amministratori e alcuni gallinaresi. Tantissimi fedeli, oltre ai pellegrini,
hanno partecipato alla Messa, concelebrata dai due parroci.
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CELEBRAZIONE
DELLA GIORNATA DEL CREATO
SCANNO - Alle ore 16,45 le campane hanno nuovamente suonato a festa perché il 12 agosto è la giornata dedicata alla Salvaguardia del Creato. Da Piazza Santa Maria della
Valle, col Vescovo della Diocesi e Padre Emanuele, si sono incamminati verso
contrada San Liborio numerosi fedeli, scannesi e villegianti. Qui davanti alla
statua di bronzo del Beato Giovanni Paolo II, benedetta il 4 luglio 2011, il
Vescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica, presente anche il parroco.
Tante persone in macchina avevano già raggiunto la località per essere presenti in questa circostanza. Dieci anni fa, proprio il 12 agosto,
Giovanni Paolo II era stato in visita privata a Ferroio. Qui nel 2008 il
Cardinale Comastri benedisse la targa di bronzo sul frontespizio di un masso,
collocato come ricordo di quella breve permanenza.
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I vinCitori della PROVA D’ABILITA’
A VILLALAGO NELLA NOTTURNA
INTORNO AL LAGO DI SCANNO
“Le vecchie signore” arrivate a Villalago da tutto l’Abruzzo sabato 10 agosto, dopo essere rimaste in mostra nella piazza di
Villalago, alle ore 21,30 in 32, una dopo l’altra, hanno iniziato a correre per la prova notturna di regolarità con percorso intorno al lago e ritorno in paese. Il tempo da rispettare era di
29 minuti e 59 secondi. La vincitrice è stata la Triumph Spit fire, guidata da Marco Iannella col navigatore Raffaele
Giancola. Al secondo posto la Fiat 1800B familiare, guidata da Roberto Di
Biagio, presidente dell’associazione “Vecchie Valvole” di Villalago.
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