Martedì 16 Luglio 2013 - Il Santo del giorno: Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
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Il tempo... ieri - GIORNATA ESTIVA, anche se il solleone ancora non si fa sentire, nonostante che siamo a metà luglio. Qualche nuvola nel tardo pomeriggio, ma senza pioggia. Temp: mass. 25,3°C; min. 10,5°C; attuale 14,5°C (ore 23,30).
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la salute e salvaguardando l’ambiente. Un breve percorso per imparare ad autoprodurre in modo semplice ed
economico cosmetici efficaci e sicuri.
PROGRAMMA: Sabato 20 luglio h 15,30: i prodotti in commercio, tutto quello che dovremmo sapere prima di acquistare.
Farsi i cosmetici in casa: i vantaggi per la salute, l’ambiente, gli animali e il portafoglio. Laboratorio: preparazione di saponi con
il metodo a freddo; preparazione di altri detergenti naturali per il viso, il
corpo, i capelli a partire da farine, frutta, spezie ed altri ingredienti.
Domenica 21 luglio h 9,30: le erbe officinali nella preparazione di cosmetici: le proprietà, dove trovarle, come utilizzarle. Breve passeggiata nel giardino officinale.
Laboratorio: preparazione di oleoliti, acque vegetali, creme idratanti e
lenitive, balsamo per le labbra. Il corso è a pagamento ed aperto ad un max di 15 persone. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione al 328/5335256. Il pagamento si potrà effettuare direttamente in loco il primo giorno di corso. I partecipanti sono
invitati a portare con sé barattolini di vetro ben puliti in cui conservare i prodotti realizzati durante
il corso.
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Due incontri per imparare a farsi in casa i prodotti per l’igiene e la cura della persona: con pochi utensili da cucina e materie prime
naturali e facilmente reperibili si possono preparare vere e proprie delizie per la pelle e per tutti i sensi, proteggendo e migliorando
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DA SANDRO
DELLO STATO INDIPENDENTE
DELLA FOCE DI SCANNO
Domenica 14 luglio 2013 al Ristorante "LA FOCE" abbiamo seguito su Rai Sport 2 i campionati Italiani di
pattinaggio a rotelle che si stanno svolgendo a Roccaraso e non a Scanno. Un
saluto a tutti gli amici del pattinaggio Nazionale e che la coccia sia spiccia, Sandro.
Sandro ormai parla come un Oracolo e le sue parole vanno interpretate. Gli “Oracoli” nell’antichità erano considerati fonte di conoscenza e di saggezza, perché ispirati da una divinità. Si esprimevano, però, per enigmi, che andavano interpretati.
Nell’antica Grecia il più famoso Oracolo era quello di Delfi. Quando un discepolo di Socrate andò a chiedergli chi era l’uomo più sapiente della Grecia, egli rispose che era Socrate, perché era l’unico che sapeva di non sapere nulla. Cosa voleva significare?
Socrate stesso spiega che quello che dice l’oracolo è vero, perché parla a nome di un Dio, ma non ha nessun significato se non lo si pone ad un
esame dialettico, critico.
Sandro con le sue scarne e veritiere parole (si stanno svolgendo a Roccaraso e
non a Scanno) cosa ha voluto dirci? E’ una frase sintatticamente semplice, ma ricca di connotazioni sui fallimenti
amministrativi del Comune di Scanno. E ancora: che cosa significa per noi la
sua raccomandazione “che la coccia sia spiccia!”
Spiccia di che cosa? di pensieri? di preoccupazioni? di interessi? di
cattiveria? di odio? di stupidità? o di...? Ognuno con il suo senso critico può dare la risposta.
Salutiamo Sandro e gli chiediamo scusa di questa notarella.
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DA ANTONIO DI CASTRO
LA RISPOSTA
AI “BUONTEMPONI
DELLA MONTAGNA”
cari “Buontemponi Della Montagna” (così come amate definirvi), intorno all’evento di Bocca Mezzana abbiamo aperto un bel dibattito: sinceramente non me lo
aspettavo. Spero che altri si aggiungano alla discussione. Io sono un amante
della montagna, ho girato quasi tutti i monti abruzzesi e oltre, ora con l’età che si fa sentire cammino un poco di meno, ma comunque me la cavo. Nelle mie
camminate in tempo di primavera spesso mi sono imbattuto nelle tracce dell’orso (l’orma grande della madre e dietro quelle più piccole dei cuccioli) e di questo ho sempre informato puntualmente la Forestale
di Scanno. Quando un orso staziona in un dato territorio fa sempre lo stesso
giro, per cui se passa per una determinata via a distanza di tempo ci ripassa.
A volte è la madre con due piccoli al seguito, se perde uno dei piccoli le orme sono di
meno e questo mi è capitato di osservarlo. Distinguere le orme non è difficile nel nostro territorio, nei boschi ci sono delle “viarelle” che hanno il fondo ricoperto di terra nera e soffice. Un fondo così fatto permette l’imprimersi dell’orma dei piccoli anche se hanno poco peso. Se con il fare chiasso interrompiamo
questo giro, rompiamo tutto il sistema. Io vado anche a caccia e da parte
nostra, che siamo cacciatori, a questo ci stiamo molto attenti.
Cari Buontemponi Della Montagna, non so che voi siate, ma mi fa piacere che
abbiate espresso la vostra opinione. Spero che anche voi partecipiate all’evento di Bocca Mezzana e che ci andiate a piedi. Tempo permettendo. Saluti da Castro, Antonio
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SULLA CACCIA E SUI CACCIATORI
E SULL’ABBATTIMENTO SELETTIVO DEI CINGHIALI
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venatoria nella ZPE del PNALM e l'obbligo di sottoporre ad analisi per la
trichinella, tutti i capi di cinghiali abbattuti sull'intero territorio
regionale. Un'ulteriore prescrizione inserita nel calendario è l'obbligo di riconsegna dei tesserini di abbattimento, con previsione
dell'applicazione della sanzione amministrativa in caso di inadempimento o di
errata compilazione, ai sensi dell'art. 53, comma 4 lett. r) della L.R. 10/04".
I cacciatori a loro volta dicono: ma che aspettano Pnalm e Provincia AQ a
rivedere il carico venatorio nella ZPE dall’attuale 1/35 a 1/40?. I Cacciatori: ISCRITTI n.517 - N° da ammettere 1163 - totale carico n.1.680. Per la Zona di Protezione Esterna: n.636
Quest'anno: Cacciatori: ISCRITTI n.429 - N° da ammettere 1149 - Totale carico n.1.578. Per la Zona di Protezione Esterna: n.712 (678 per ATC
Sulmona e 34 per ATC Subequano). N. 76 IN PIU! Alla faccia della tutela dell’orso tanto sbandierata! Il Parco e la Provincia - secondo i cacciatori -
ridefiniscano il carico venatorio riportando il numero degli aventi diritto
almeno pari a quello dell’anno precedente, ma saggiamente in una logica prudenziale di tutela delle aree
PATOM potrebbero anche individuare i naturali del luogo come aventi diritto all’esercizio venatorio. La decisione spetta solo a loro e può essere attuata con la revisione del protocollo di gestione dell’attività venatoria della fascia di protezione esterna, senza avanzare proposte
irrealizzabili o comunque lunghe nei tempi di aree contigue che peraltro, in
ragione di un paradosso normativo; aumenterebbero il nr. degli aventi diritto.
Intanto la la Provincia ha approvato due delibere per contenere ed arginare il
fenomeno di volpi e cinghiali. “Un intervento necessario e di grande rilevanza che va a sanare un fenomeno che
attanaglia il territorio della provincia dell’Aquila – afferma il Presidente Antonio Del Corvo – con il conseguente impatto devastante sulle colture e su chi vive delle stesse”. “La Provincia dell’Aquila e’ da anni attiva sulla questione – spiega l’Assessore alle Attivita’ produttive, Antonella Di Nino – e con questo provvedimento, procederemo alla gestione faunistica tramite l’abbattimento selettivo secondo le modalita’ previste dai piani triennali di controllo approvati dall’ISPRA, coinvolgendo gli ATC per la designazione degli operatori volontari con
qualifica di coadiutore/sele controllore. Da sottolineare che il maggior numero
di presenze di cinghiali si trova nelle aree protette dei Parchi, dove la
Provincia non ha competenze, a ridosso dei terreni agricoli, dove gli animali
saccheggiano le colture. La Provincia dell’Aquila, mettera’ a disposizione dei cacciatori i corsi per il rilascio dell’abilitazione di “Operatore volontario (Coadiutore) nella gestione faunistica di cinghiali,
corvidi e volpi”.
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Il Tribunale Amministrativo Regionale dell'Aquila giovedì scorso ha emesso una sentenza su caccia, orso, conservazione delle specie e
tutela della salute umana. Gli ambientalisti la definiscono «straordinaria» e dichiarano la Regione Abruzzo sconfitta. Il caso verte sul ricorso presentato
contro il calendario venatorio 2012-2013 e ora deciso nel merito. Protagonista
della sentenza anche l’orso bruno che, dicono i giudici, non sarebbe tutelato in maniera sufficiente
dall’ente regionale. L’assessore regionale alla Caccia, Mauro Febbo, dopo la sentenza del Tar ha
dichiarato: "Sin dal mio insediamento in Giunta Regionale ho iniziato a
lavorare sugli aspetti oggi contestati nella sentenza del Tribunale
Amministrativo Regionale dell'Aquila riferito al ricorso delle associazioni
ambientaliste, anche attraverso la ristrutturazione degli uffici preposti,
impiegando personale altamente qualificato. Mi è stato chiaro da subito che l'attività venatoria necessitava di una inversione di rotta e doveva essere basata sui
principi di gestione faunistica: per questo, abbiamo messo in campo diverse
iniziative che ci permetteranno di avere, per il futuro, calendari venatori
rispondenti alle nuove esigenze di conservazione della fauna selvatica. Le
iniziative messe in campo - prosegue Febbo - sono ad ampio raggio e vanno dalla
predisposizione del Piano Faunistico Venatorio Regionale (PFVR) che sarà avviato a settembre ed il cui coordinamento scientifico è stato affidato all'ISPRA, alla realizzazione di un sito WEB-gis per la gestione
dei dati sugli abbattimenti". Con esplicito riferimento alla contestazione sui
periodi di prelievo dell'avifauna migratoria, stabiliti in base alla biologia
di specie ed allo stato di conservazione delle singole popolazioni, la mancanza
dei dati sui prelievi non ha consentito alla Regione una corretta gestione e
quindi un'adeguata motivazione degli scostamenti delle date di chiusura della
caccia rispetto a quelle indicate dall'ISPRA. Ad ogni modo, per ovviare a
questo e sulla base di quanto indicato dalla Guida dell'ISPRA per la stesura
dei calendari venatori, sono state inserite nella proposta del nuovo calendario
venatorio, prescrizioni relative alla raccolta ed analisi dei dati e quelle
relative all'adozione di un carniere giornaliero. In particolare, per quanto
riguarda la raccolta e l'analisi dei dati, la Regione Abruzzo, da quest'anno,
adotterà un programma di gestione dati WEB GIS denominato "Artemide", il primo in
Italia, che consente, tra l'altro, la raccolta, l'inserimento e
l'organizzazione dai dati dai tesserini di abbattimento. L'applicazione
consente, con l'inserimento di un semplice link, che permetterà al Mipaaf e al Ministero dell'Ambiente di scaricare direttamente i dati sugli
abbattimenti, di ottemperare a quanto stabilito dal DM 27 novembre 2012. Il
calendario prevede, altresì l'obbligo di vaccinazione dal cimurro per i cani che sono utilizzati durante l’attività
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Oggi si riunisce
il Consiglio Regionale dell’Abruzzo
Il Consiglio regionale abruzzese torna a riunirsi nella mattinata di oggi con inizio alle 11 all’Aquila. All’ordine del giorno dei lavori una serie di interrogazioni e interpellanze a firma
dei consiglieri Acerbo (Prc) e Saia (Pdci) sulla raccolta differenziata; Franco
Caramanico (Sel) sulla mancata applicazione L.R. n. 2 del 10.1.2013 - Proroga
contratti personale in servizio presso ufficio Bura; Paolo Palomba (Cd)
riguardante l’assegnazione dirigente alla Struttura di supporto stampa della Regione Abruzzo;
Antonio Saia (Pdci) relativa all’aumento malattie sessualmente trasmissibili (Mst) tra i giovani; Camillo
D'Alessandro (Pd) sull’ incarico di consulenza al Dr. Gabriele Rossi nell'ambito del progetto “Abruzzo 2020 Sanità Sicura”. Subito dopo l’Assemblea discuterà la risoluzione a firma dei consiglieri Palomba e Tagliente recante la chiusura
del giornale abruzzese e molisano "I fatti nuovi del Molise" e la risoluzione a
firma dei consiglieri Acerbo, Caramanico, Camillo D'Alessandro, Ruffini, Cesare
D'Alessandro, Di Luca, Chiavaroli, Prospero, Costantini e Paolini sulla
situazione del detenuto Davide Rosci. Il Consiglio inizierà poi l’esame dei seguenti progetti di legge: Recupero e restauro conservativo dei
borghi antichi e centri storici minori nella Regione Abruzzo attraverso la
valorizzazione del modello abruzzese di ospitalità diffusa. Disciplina dell'albergo diffuso; Modifiche alla legge regionale 20
ottobre 1996, n. 96 (Norme per l'assegnazione e la gestione degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di
locazione) e dei provvedimenti amministrativi per la indizione di un referendum
consultivo per il mutamento delle circoscrizioni comunali di Francavilla al
Mare (Ch) e Ortona (Ch) e Programma triennale d'interventi sulla rete viaria
regionale - periodo 2012–2014.
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Relazione annuale
del Presidente dell’Inps
Oggi, martedì 16 luglio, alle ore 11, presso Palazzo Montecitorio, Sala della Regina, il presidente
dell’Inps Antonio Mastrapasqua svolgerà la sua Relazione Annuale, per illustrare il Rapporto 2012 dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
Il documento illustra lo stato dell’Istituto e il ruolo sempre più importante svolto nel sistema del Welfare italiano dall’Inps, divenuto il più grande istituto previdenziale europeo a seguito della confluenza nell’Ente di Inpdap ed Enpals.
Il programma prevede l’intervento introduttivo della Vice Presidente della Camera dei Deputati, on.
Marina Sereni, l’esposizione della “Relazione annuale” a cura del Presidente dell’Inps, dott. Antonio Mastrapasqua e l’intervento conclusivo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, prof.
Enrico Giovannini.
Per partecipare all’evento, si prega i giornalisti, i fotografi e i cineoperatori interessati di
comunicare il proprio nominativo all’Ufficio stampa dell’Inps.
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A conclusione della seduta ordinaria il Consiglio regionale dovrebbe tenere una
seduta straordinaria, già prevista per martedì scorso e poi rinviata per la concomitanza della visita di Sergio Marchionne
negli stabilimenti della Val di Sangro. Gli argomenti che il Consiglio dovrebbe
affrontare riguardano lo stato della depurazione e qualità delle acque in Abruzzo. Adozione di misure idonee a promuovere la cultura della
salute e della sicurezza sul posto di lavoro.
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in occasione di altre sentenze, la concorrenzialità dei poteri tra Stato e Regione al fine dell’individuazione di percorsi condivisi a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e del rispetto del territorio”. La bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge “con cui abbiamo bloccato la realizzazione del metanodotto Snam non ci stupisce.
Era un esito che avevamo messo in conto ma si trattava di una strada
indispensabile vista l’ignavia di Chiodi sulla questione del metanodotto Snam. Chiodi – sottolinea il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc) - poteva e può negare l’intesa sul progetto. Purtroppo da anni sta annunciando approfondimenti che non
trova mai il tempo di fare. Il Consiglio – preso atto dell’atteggiamento complice e distratto di Chiodi – ha votato una legge che è servita a bloccare l’opera. Sapevamo benissimo che si trattava di una forzatura nell’ambito di uno scontro tra comunità locali e Governo sulle grandi infrastrutture energetiche e non solo. Se la
legislazione nazionale ha teso a espropriare i territori e le istituzioni più prossime ai cittadini (Comuni, Province, Regioni) della possibilità di incidere sulle scelte, è evidente che dal basso si debbano escogitare tutti i modi per contrastare opere
che si ritengono sbagliate e dannose. La legge bocciata comunque ha svolto il
suo ruolo nell’ambito di una doverosa “guerriglia” istituzionale e legislativa volta a tutelare il territorio abruzzese e
appenninico.
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Metanodotto:
la Consulta boccia la legge
della regione Abruzzo
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge regionale che imponeva una pausa di
riflessione alle operazioni di costruzione del metanodotto e della centrale di
compressione nella Valle Peligna e nell'Abruzzo interno. “Mi sorprende ma non mi stupisce – spiega D’Amico - e questa è una denuncia forte che mi sento di fare, poiché ancora una volta, la regione Abruzzo, nella persona del presidente Chiodi, ha
deciso di non costituirsi in giudizio a difesa di quanto legiferato dall’Assemblea regionale. Non è la prima volta che il presidente Chiodi, a differenza di altri presidenti di
Regione, decide di non difendere le leggi regionali. E come dobbiamo intendere questa
reiterata scelta? Il presidente – aggiunge D’Amico - non tiene in alcun conto la volontà e la podestà legislativa del Consiglio o non accorda all’Ente Regione pari dignità nella difesa del proprio territorio e dei propri cittadini? Leggerò con attenzione le motivazioni della sentenza e mi farò promotore e primo firmatario di una nuova legge regionale che ribadisca, come e più volte sostenuto dalla Corte Costituzionale
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concretamente che questa massa debitoria possa ritrovarsi "scaricata" sulle tariffe ovvero sui cittadini
abruzzesi – aggiunge D'Alessandro – per evitare che questo si verifichi, non c'è altra strada che prendere in mano la situazione, impostando un'azione seria e
concreta che ci conduca verso un risanamento di questo importante servizio
pubblico”. Secondo D’Alessandro, per fare chiarezza bisogna “certificare i debiti degli enti gestori e degli ex Ato per entità e natura, distinguendo i debiti provenienti dai Comuni e che si sono creati con
il passaggio delle reti fognarie e di depurazione alle società di gestione; i debiti provenienti dalla gestione del servizio idrico; i debiti
provenienti da investimenti; certificare i debiti in capo ai soggetti titolari
degli stessi, prevedendo un Piano di ristrutturazione che escluda l'aggravio
della tariffa su acqua e depurazione a carico dei cittadini; verificare l'entità e la reale esigibilità dei crediti vantati dalle Società di gestione del servizio idrico e ridisegnare la gestione del Servizio Idrico
Integrato attraverso l'istituzione di un solo gestore regionale pubblico.
Vogliamo questa distinzione – spiega D'Alessandro – perché una cosa sono i debiti provenienti dagli investimenti ed un’ altra sono i debiti accumulati per le cattive gestioni. E comunque riteniamo
che solo dopo aver fotografato la situazione del servizio idrico regionale
potremmo passare alla fase due, ovvero l'istituzione di un solo gestore
regionale pubblico”.
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Il servizio idrico in Abruzzo
rischia di non essere mai attuato
“Rischia di non vedere mai la luce la riforma del servizio idrico integrato in Abruzzo per via della situazione
debitoria che in questi anni si è determinata. Parliamo degli ingenti debiti accumulati dalle sei società di gestione del servizio idrico integrato, che secondo il Commissario,
Pierluigi Caputi, hanno accumulato passività totali per oltre 300 milioni di euro”. Lo sostiene il gruppo regionale del Pd che torna a incalzare il presidente
della regione Abruzzo, a cui rilancia la seguente proposta: nominare un
soggetto terzo di alta qualificazione che si occupi di certificare tutti i
debiti delle società di gestione del servizio idrico. “Torniamo ad insistere sulla nostra proposta – dice il capogruppo Camillo D'Alessandro – chiediamo che sia un soggetto terzo ed indipendente a certificare la massa
debitoria e dei crediti degli Ato e delle società di gestione e che tale ricognizione venga affidata ad un soggetto terzo di alta
qualificazione ed esperto di revisione contabile . Ma ad oggi, a distanza di
tre mesi dalla denuncia del Commissario Caputi, non abbiamo ricevuto risposta
in merito, né abbiamo potuto rilevare in quale direzione si fosse mossa la Regione Abruzzo.
La nostra insistenza è motivata dal fatto che temiamo
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