Martedì 09 Luglio 2013 - Il Santo del giorno: Sante Floriana e Faustina, Martiri di Roma

Il tempo... ieri - Non E’ stata una GIORNATA del mese di luglio! L’instabilità metereologica è stata la vera protagonista, portando in serata anche uno scroscio di pioggia. Temp: mass. 24,4°C; min. 12,5°C; attuale 13,9°C (ore 23,30).
 
L’ORSO STEFANO TROVATO MORTO ALLE PENDICI DEL MORRONE
E’ STATO BRUTALMENTE UCCISO A FUCILATE
Domenica mattina, su segnalazione di un escursionista, è stato rinvenuto un orso morto alle pendici del Monte Marrone, nel versante molisano del Parco. Sul posto sono intervenuti i veterinari del Parco e quello della ASL di Isernia, supportati dalla Guardie del Parco e dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato. Sul plantigrado non sono state rilevate lesioni particolari, pur presentando una fuoriuscita di sangue fresco dal naso, che ha fatto supporre, vista la a condizione di rigor mortis ancora presente, un decesso avvenuto da poche ore rispetto all’arrivo dei soccorritori. L’animale è stato trovato in buone condizioni di nutrizione, con una marca auricolare appartenente ad un orso denominato “Stefano”. Ad un esame esterno da parte dei veterinari, l’orso, oltre che sangue dal naso, presentava una ferita sopra l’occhio sinistro, mentre la presenza di un puledro nelle vicinanze, morto da poco, avrebbe fatto propendere la diagnosi per un avvelenamento, comunque solo sospettato dai  tecnici intervenuti. La carcassa, posta sotto sequestro dalle Guardie del Parco e dagli agenti del CFS, è stata trasportata nell’ambulatorio veterinario del Parco, a Pescasseroli, per poi trasferirla all’Istituto Zooprofilattico di Teramo, per la necroscopia e l’accertamento della reale causa di morte.
I risultati resi noti ieri mattina, sono questi: l’Orso “Stefano” è stato brutalmente assassinato a colpi di fucile. All’esame radiografico, eseguito al dipartimento di Scienze biomediche della Facoltà di veterinaria dell’Università di Teramo, infatti, si è rilevata la presenza di una pallottola che ha raggiunto la testa dell’orso dalla regione sopraorbitale, provocandone, molto verosimilmente, la morte;  un’altra pallottola ha raggiunto l’omero destro dell’animale, mentre una terza, caricata a pallini, è stata rinvenuta sul corpo dell’animale: una vera e propria esecuzione, che ad una prima ricostruzione fa supporre
l’utilizzo di diversi tipi di fucili, quindi l’intervento di diversi bracconieri. Queste le prime risultanze emerse dalle radiografie, che ci restituiscono la brutalità dell’esecuzione di uno dei 60 orsi marsicani che ancora costituiscono la popolazione di questo splendido e rarissimo plantigrado. Nei prossimi giorni l’Ente Parco provvederà a esporre denuncia alla Procura della Repubblica di Isernia, competente per territorio, perché si avviino le indagini per arrivare alla scoperta dei colpevoli.  
 
LETTERA AL DIRETTORE
Sul concerto in montagna a Bocca Mezzana

caro direttore, ho letto la locandina circa il concerto organizzato nell’ambito della manifestazione Muntagninjazz “i suoni del Sagittario” l’evento si terrà a Bocca Mezzana su Pizzo Marcello. Bocca Mezzana è inserita all’interno della “fascia di protezione esterna del Parco Nazionale D’Abruzzo L.M.” Stando a quello che si dice in Anversa saranno presenti diverse centinaia di persone: chi andrà piedi e chi in fuoristrada e sicuramente ci sarà chi andrà in motocicletta. Certamente si farà un gran chiasso. La fascia di protezione esterna è stata  istituita per proteggere la fauna, e siccome quella è una zona dove maggiormente “stanziano gli orsi”, anche e soprattutto per proteggere l’orso marsicano. Per quale motivo l’Ente Parco e la Guardia Forestale hanno autorizzato l’evento? Proprio di questa mattina è la notizia del ritrovamento di un altro orso morto; ed è di qualche giorno fa la notizia della proposta di chiudere nel comune di Scanno alcune strade che permettono il transito agli autoveicoli in montagna. Il sindaco di Villalago a suo tempo emanò una ordinanza che vietava di rincorrere l’orso nelle vicinanze del centro abitato. La Direzione del Parco Velino Sirente ha perfino chiuso alcune zone al “transito di escursionisti a piedi” per permettere l’acclimatamento di alcuni camosci appena reinseriti nel parco. E ad Anversa che si fa? Caro direttore così va il mondo! Un caro saluto da Castro, Antonio.
 
L'Oasi WWF Gole del Sagittario DI Anversa degli Abruzzi
Nella Rivista scientifica internazionale “Microchemical Journal”
Per i risultati di uno studio svolto nell’Oasi 
ANVERSA - I risultati di una ricerca condotta nell'Oasi WWF Gole del Sagittario ad Anversa degli Abruzzi (AQ) sono stati recentemente accettati e poi pubblicati dalla rivista scientifica internazionale “Microchemical Journal” nel numero di marzo 2013.
L'Articolo “Evaluating contamination in the Red-billed Chough Pyrrhocorax pyrrhocorax through non-invasive sampling” è firmato da Augusto De Sanctis del WWF, Guillermo Blanco del Consejo Superior de Investigaciones Científicas spagnolo, Michela Mariottini, Emiliano Fanello, Cristiana Guerranti, Silvano Focardi e Guido Perra dell'Università di Siena. Si tratta di uno studio condotto attraverso l'uso di un metodo non invasivo finalizzato al bio-monitoraggio degli inquinanti nell'ambiente e alla verifica del potenziale impatto della contaminazione sulla conservazione di specie rare. Infatti, oggetto della ricerca è stato il Gracchio corallino, il più raro corvide europeo, particolarmente protetto a livello comunitario dalla Direttiva 147/2009/CE. E' presente nell'Oasi WWF Gole del Sagittario con una colonia tra le più importanti dell'Appennino. La specie nidifica in cavità di pareti rocciose e, da pochi decenni, anche su edifici, soprattutto nella penisola iberica e in Scozia. Nell'Oasi del WWF e in generale nell'Appennino abruzzese la specie è oggetto da anni di un progetto di studio multidisciplinare condotto dal WWF e dalla Stazione Ornitologica Abruzzese, anche grazie alla collaborazione a livello internazionale con gruppi di ricerca afferenti ad università ed istituti scientifici. Dichiara Augusto De Sanctis, coordinatore delle Oasi abruzzesi del WWF e co-autore della ricerca “Gli animali possono essere molto importanti per il biomonitoraggio per valutare lo stato dell'ambiente in cui vivono, attraverso l'esame del livello di contaminazione a cui sono esposti.
Queste ricerche spesso comportano l'uso di metodi invasivi, con la cattura e la raccolta di materiale biologico. Invece qui abbiamo utilizzato le penne cadute naturalmente dagli animali durante la muta. In collaborazione con i colleghi del Museo di Scienze naturali di Madrid e dell'Università di Siena, dove sono state condotte le analisi, abbiamo comparato il livello di alcuni contaminanti tra diverse popolazioni della specie in Italia, penisola iberica e Canarie. Il livello di contaminazione è risultato generalmente basso rispetto ad altre specie, soprattutto per quanto riguarda i pesticidi usati in agricoltura, anche se si deve tener conto della scarsità di altri riferimenti bibliografici essendo il nostro uno dei primi studi condotti con questa metodologia. I gracchi corallini solitamente vivono in ambienti poco antropizzati e caratterizzati da agricoltura tradizionale e non intensiva. Per quanto riguarda gli inquinanti di origine industriale e da traffico sono emerse indicazioni gestionali importanti. Ad esempio, i livelli più alti degli eteri bifenili polibromurati, sostanze tossiche presenti in plastiche, articoli tessili, corpi elettronici, sistemi di circuiti, sono stati riscontrati nelle penne della popolazione nidificante nei pressi dell'area più antropizzata, con grandi infrastrutture viarie, la più grande discarica spagnola con inceneritore e diverse industrie. Inoltre i gracchi corallini nidificanti alle Gole del Sagittario hanno mostrato una contaminazione da Idrocarburi Policiclici Aromatici, probabilmente legata alle emissioni del traffico veicolare che percorre la strada di fondovalle, posta proprio nei pressi della colonia. Il biomonitoraggio è un settore di ricerca estremamente importante, soprattutto se ha per oggetto specie per la cui conservazione esistono precisi obblighi per gli enti pubblici”. (Le foto in alto del gracchio corallino sono di Franco D'Ostilio)
 
A SCANNO “ACQUA SALUBERRIMA E REFRIGERANTE”
Non si potrà più scriverlo sui dépliants come fece a suo tempo l’Hotel Pace
dopo gli ultimi episodi di inquinamento dell’acqua potabile
SCANNO - E’ mai possibile che un paese, definito negli Anni Cinquanta dai dépliants turistici la perla d’Abruzzo, situato a 1030 m. d’altitudine, possa interdire l’uso dell’acqua potabile ai cittadini e villeggianti perché inquinata? E’ successo lo scorso 4 luglio, gettando nel discredito un paese che vantava “Acqua potabile saluberrima e refrigerante”. Un’ordinanza sindacale ne ha vietato l’uso, perché « il laboratorio ARTA dell'Aquila ha precisato che i campioni d'acqua destinata al consumo umano del Comune di Scanno prelevati il 1 luglio 2013 nelle fontane pubbliche di: Piazza Santa Maria della Valle, Madonna del Lago, Via Domenico Di Rienzo, Largo Chiaffredo Bergia, non sono conformi ai requisiti di potabilità», senza specificarne il perché. L’8 luglio, dopo l’intervento della Saca, il sindaco ha notificato ai cittadini “che i risultati ottenuti sui campioni d’acqua destinati al consumo umano sono conformi ai parametri fissati dalla legge ai fini di potabilità”. E anche questa volta i cittadini non hanno potuto conoscere il tipo di inquinamento, né tantomeno le cause. E’ di tipo  batterico e se sì, come sono arrivati alla sorgente? Ci sono per caso a monte degli stazzi? degli allevamenti di bestiame? sono stati i cervi o i cinghiali? è la presenza degli orsi? Il problema non si risolve con una buona dose di cloro, ma andando a cercare le cause, perché l’acqua potabile torni ad essere “saluberrima e refrigerante”.
 
IL MATRIMONIO DI FRANCESCA ED ENTONY
Francesca Carfagnini, nata a Bolzano da genitori scannesi,ha lavorato e studiato a Siena, fino al conseguimento della laurea, poi si è trasferita nella provincia di Pisa per un nuovo lavoro. A Calci (Pi), nella chiesa di San Ermolao, si è unita in matrimonio con Entony Bontà sabato scorso. Per questa occasione sono convenuti parenti e amici sia da Scanno che da altre località. Dopo il rito nuziale, all’uscita dalla chiesa c’è stato il lancio del riso, poi due bianchi colombi sono stati liberati da un cesto e ceduti agli sposi che li hanno lasciati felicemente volare. Dopo questi momenti, in una villa poco distante, un clown su dei trampoli ha accolto gli invitati che hanno preso posto nei giardini per gli antipasti, preparati al momento. All’interno è stato servito il pranzo con l’intrattenimento musicale e pause di divertimento. Ancora in giardino c’è stato il classico taglio della torta, prontamente servita. La festa è andata avanti con le danze fino a sera. Poi gli sposi, seguiti dai più giovani, sono andati in un locale del litorale per concludere a tarda ora la loro giornata di festa.

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IL VIDEO DEL TAGLIO DELLA TORTA