Lunedì 17 Giugno 2013 - Il Santo del giorno: Santi Isauro, Innocenzo, Ermia, Pellegrino e Basilio, Martiri
Il tempo... ieri-GIORNATA DECISAMENTE ESTIVA. Il termometro ha raggiunto gradi elevati in considerazione dell’arrivo dell’anticiclone africano. Notte stellata. Temperature: mass. 27,7°C; min. 13,4°C; attuale 18,1°C (ore 23,30).
Carfagnini DI SCANNO ultra-vincente
Trionfo nella 30 chilometri del “Trail degli Dei”
Nuovo successo di Antonio Carfagnini,
trionfatore nel “Trail degli Dei” in quel di Agerola (NA), manifestazione già conquistata dal nostro nel 2012 ma che quest’anno è stata trasformata in un vero e proprio “ultratrail” di 30 km e 1700 metri di dislivello positivo. Gli organizzatori, peraltro,
hanno raddoppiato lo sforzo, proponendo anche un tracciato “ridotto” di 15 km. Location l’amena Agerola, mentre il tracciato di gara ha percorso l’intero “Sentiero degli Dei”, famoso e frequentato da migliaia di escursionisti (per lo più stranieri) perché consente di attraversare l’intera Costiera Amalfitana dall’alto dei monti Lattari, in una visione quasi aerea.
La gara di 30 chilometri è risultata davvero dura, non solo per l’altimetria severa ma anche per le enormi difficoltà tecniche dovute al terreno ricco di insidie (sassi, radici, gradoni). Un
continuo saliscendi con 28 km di “single track” sui 30 complessivi (percentuale da record). Circa 250 gli atleti al nastro di
partenza, provenienti da tutta la Penisola.
Carfagnini, Scannese che difende i colori del Team Tecnica, ha rotto subito gli
indugi, impostando un ritmo quasi da gara corta. Ha affrontato le ripide salite
di gran lena, controllando agilmente le discese. Il vantaggio sugli immediati
inseguitori si è andato via via incrementando tanto che all’arrivo il secondo è giunto staccato addirittura di 24 minuti! Il “Camoscino” aveva dichiarato di impiegare un tempo inferiore alle 3 ore ed ha chiuso in
2:59:10. Benissimo l’altro Scannese, Daniele Tarullo, capace di centrare il 34° posto assoluto nella gara di 15 km , dominando la propria categoria.
La stagione della corsa in montagna proseguirà, ora, con alcune classiche dell’Appennino i portacolori Scannesi saranno sempre, puntualmente, al nastro di
partenza.
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Un consiglio doveroso
IERI FINALMENTE siamo stati graziati di una giornata dalle connotazioni estive. C'erano tutte le
condizioni: sole, caldo, gente che passeggiava e le solite nuvolette innocue,
che andavano e venivano, spinte chissà da quali correnti. Andando a Scanno per la festa di Sant'Antonio sono stato
attratto da vistosi manifesti a firma del movimento "La vie Nòva". «Bene! - ho detto in cuor mio - ci sono finalmente i giovani che cominciano a
protestare! buon segno».
Al Piazzale della chiesa di Sant'Antonio ho incontrato il consigliere
provinciale Amedeo Fusco e ho chiesto ragguagli sull'assessore Teresa
Fronterotta. Dalle sue parole mi è sembrato di capire che lei non abbia ancora deciso cosa fare, per impegni di
studi. Teresa è stata
una mia alunna nella scuola media. La ricordo per la vivace intelligenza, per il suo
impegno, per la sua educazione. Era brava in tutte le discipline. So che alle
scuole superiori e poi all'università ha mantenuto quest'habitus mentale, laureandosi brillantemente in ingegneria.
L'Italia ha bisogno di queste eccellenze e non di assessori comunali!
Lei certamente sa cosa fare. Come suo vecchio insegnante, però, mi coglie il dovere di consigliarle di lasciar perdere l'assessorato.
L'aspettano altre strade per arrivare a traguardi che diano forza ai suoi
studi. Se lo vorrà, potrà essere d'aiuto al suo paese, stando al di fuori dell'amministrazione attiva,
impegnandosi nella ricerca di come migliorare questo nostro territorio, con
un'analisi attenta dell'esistente, per ipotizzare strategie proficue. Aspetti
occasioni migliori per essere protagonista in prima persona! Questo è il mio povero consiglio, che mi sento di darle, avendola avuta per tre anni mia
alunna e avviata a studi più sistematici.
I RITI PROCESSIONALI A SCANNO IN ONORE DI SANT’ANTONIO
SCANNO - La festa in onore di Sant’Antonio, nei primi giorni di un caldo tanto atteso, ha ridato vita al paese con
suoni di banda e di campane. Sabato sera ha avuto luogo l’offerta della legna, con i muli giunti al piazzale con i loro carichi, conclusa
con la benedizione e la distribuzione delle dolci ciambelline accompagnate dal
vino. Ieri mattina sono stati i bambini, con i loro cestini di pagnottelle
dolci, ornati di rose, a sfilare lungo il viale del lago fino alla chiesa di
Sant’Antonio, attesi dal parroco per la benedizione. Seguivano i cavalli che
trainavano “i travi”, cavalcati da ragazzi e ragazze, addobbati con estro, poi i trattori,
tantissimi e i fuoristrada, con ciambelloni e cesti di pane. Una sfilata
lunghissima nello spazio di un’ora, a cui ha fatto seguito la celebrazione della messa. La statua del Santo è uscita intorno a mezzogiorno con i nuovi gigli d’argento dorato, realizzati da Luigi Fronterotta, per la processione fino alla
chiesa madre. Alle ore 19,00 si è conclusa con il ritorno della statua alla sua chiesa.
(Vedi filmato a lato).
LA VENTESIMA EDIZIONE
DEL FESTIVAL CANORO
DI SCANNO
SCANNO - Si è svolto sabato sera, in occasione dei festeggiamenti di Sant’Antonio, la ventesima edizione del Festival Canoro. Il suo organizzatore,
Pasquale Di Cesare, ha invitato a garreggiare tutti i cantanti, premiati nelle
passate edizioni. I concorrenti sono stati 17 e loro stessi hanno fatto parte
della giuria, presieduta dal vicesindaco di Scanno, avv. Luca Silvani. Il
vincitore è stato Maurizio Pallotta di Castel Di Sangro, autore della sua canzone. Al
secondo e terzo posto: Veronica Di Rosa e Marzia Ferrini. Grande soddisfazione
per Pasquale, sia per la bravura dei cantanti, sia per il numeroso pubblico che
ha assistito alla gara. Soddisfatto anche il comitato per i festeggiamenti del
Santo.
AUGURI DI BUON COMPLEANNO
A PASQUALINO NANNARONE
CHE OGGI COMPIE 90 ANNI
SCANNO - I 90 anni Pasqualino li compie oggi, ma è stato festeggiato ieri, perché festa di sant’Antonio a Scanno e perché ricorreva il giorno della nascita di sua moglie, deceduta alcuni anni fa. A
festeggiarlo sono stati i figli Roberto, don Maurizio e Giancarlo, con le nuore
e i nipoti. In regalo un bell’album dove in foto è stata rievocata la sua vita giovanile, il suo matrimonio e i vari eventi che
hanno segnato la sua esistenza.
Auguri di una vita sempre più longeva e in buona salute, anche da parte di tutta la nostra redazione.
IL FUNERALE
DI PANFILO DI MARCO
SCANNO - Dopo anni di sofferenze, di cure costanti e speranze, la vita di Panfilino Di
Marco si è fermata all’età di 59 anni, all’ospedale dell’Aquila. La sua salma è arrivata ieri a Scanno alle ore 15,30, accolta dai componenti del gruppo di
Sant’Antonio, di cui egli faceva parte, dai rappresentanti dell’Ass. Carabinieri “G. Bergia”, con la bandiera listata a lutto, perché egli aveva prestato il servizio militare come carabiniere ausiliare ed è stata accompagnata dal piazzale alla chiesa di Sant’Antonio dal parroco e da don Maurizio per la cerimonia funebre. La chiesa non
riusciva a contenere tutta la gente intervenuta anche da fuori, per una
circostanza così triste per la comunità di Scanno, di cui Panfilino faceva comunque parte, nonostante avesse l’abitazione ad Introdacqua. Era presente, sempre insieme con la moglie Giovanna,
in tutte le feste religiose, per sfilare nelle processione con la mantellina
verde che ieri era stata poggiata sulla sua bara. Don Maurizio, durante l’omelia, ha avuto parole toccanti verso la moglie e le figlie, ripercorrendo la
loro esperienza di dolore affrontata con Fede e Coraggio. Una nipote e il
fratello Antonio hanno ricordato le sue doti di bontà, don Carmelo ha mutuato le parole di Sant’Agostino per dare conforto ai suoi cari. Infine il Presidente dell’Associazione Bergia, R. Berardi, ha letto la preghiera del Carabiniere. A fine
cerimonia la banda ha suonato la marcia funebre, mentre la bara sostava sul
piazzale; poi il corteo si è avviato verso il cimitero, dove la sua salma è stata tumulata nel primo campo a sinistra. Il suo funerale è coinciso con i festeggiamenti di sant’Antonio, si potrebbe intendere come una festa per lui, sebbene colma di lacrime.